Ai nostri giorni, in Occidente, sentiamo molto parlare di apertura del cuore, di aprire il proprio cuore. Questa è una cosa comune. Dal punto di vista Buddhista, per poter aprire il proprio cuore bisogna prima realizzare qualcosa. “Voglio aprire il mio cuore, ma come?” — questo è il problema. L’aprirsi ha a che fare con la realizzazione; se non c’è realizzazione, non si apre niente. Non importa se noi diciamo in maniera emotiva, “Sono aperto. Ti amo e tu mi ami moltissimo”. Questo non significa essersi aperti. Noi diciamo queste cose, non è vero? “Non importa quanto io mi apra con te, tu non ti apri mai con me”. Questa è una sciocchezza. Non è vero.
Bene, forse è vero in un certo senso, ma in realtà la vera apertura implica lo spazio — la vostra coscienza che abbraccia un qualche tipo di totalità. Questa esperienza stessa di abbracciare la totalità diviene la soluzione o antidoto alla mente ristretta, fanatica, che concettualizza in maniera dualistica. Ma poi vi è il pericolo del sorgere di un atteggiamento del tipo “Wow! La realtà universale è incredibilmente speciale!” Abbiamo l’impressione che shunyata sia un fenomeno fantastico, realmente speciale. Quest’atteggiamento è sbagliato. Invece di pensare “Oh, la non-dualità è speciale, lassù in alto; la bolla ordinaria, relativista del samsara è quaggiù”, il che è completamente sbagliato, la nostra posizione dovrebbe essere più realistica: ovunque vi sia l’apparenza della bolla della relatività, dovremmo simultaneamente vedere in essa la non-dualità.Quando siamo in un ambiente favorevole, la meditazione ci sembra più facile –perché siamo liberi dalla vibrazione del conflitto della dualità. Quando siamo nel mezzo delle cose, a contatto con gli oggetti della bolla di relatività, i nostri cuori cominciano immediatamente a essere scossi; gli oggetti dei sensi fanno sì che l’energia incontrollata si scateni dentro di noi. Poiché non vediamo la non-dualità della realtà universale all’interno della bolla di relatività, le nostre reazioni agli oggetti del mondo sensoriale sono frammentate. Se noi potessimo vedere la realtà, non saremmo scossi ogni volta che si verifica un cambiamento nel nostro ambiente esterno. Perché, quando l’ambiente cambia, anche il vostro comportamento cambia immediatamente ?
Voi lo sapete, mi piace parlare di questo. Per me, questo è molto più realistico che parlare di filosofia. Dunque, perché cambiamo in quel modo? Bene, guardate che cosa vi succede qui.
Appena lasciate la sala di meditazione e andate nella sala da pranzo, vi manifestate come qualcosa di completamente diverso. Siete quasi un’altra persona. Perché? Perché voi differenziate tra la natura profonda, essenziale della sala di meditazione e quella della sala da pranzo. Se voi poteste vedere la realtà universale di queste due stanze — e la realtà essenziale è non-differenziata, ha la qualità dell’ unificazione — allora non cambiereste così facilmente. Vedete, siamo completamente intossicati dalla mente dualistica; la mente dualistica ci sopraffà completamente. La vibrazione di ogni singolo ambiente ci influenza troppo facilmente. Pensiamo di avere il controllo, ma non siamo in controllo.
Quando guardo un bel fiore, ne sono troppo influenzato, ne sono intossicato. Quando guardo un’altra cosa, anch’essa m’intossica. Sono completamente dominato dalla mia mente dualistica; non ho controllo. Sono completamente influenzato dal mondo esterno e dal mio stesso mondo e sono totalmente senza controllo. Siamo tutti uguali, siamo costantemente sotto l’influenza di tutto quello che noi vediamo e ascoltiamo all’esterno. E’ incredibile. La mente dualistica, relativista ci intossica, mentre la nostra saggezza capace di realizzare la realtà universale è come in uno stato di profondo sonno. Ora è il momento per rivelare ed attivare quella saggezza.
Le nostre menti dualistiche sono così rigide. Appena l’ambiente cambia, la nostra realtà cambia. Mentre siamo qui al centro, tutto è Dharma. Quando andiamo in città per divertirci, la bolla del mondo dei sensi della discoteca diventa la nostra realtà. Perché sto seguendo questo approccio negativo? Perché è più realistico. Questa è la nostra esperienza. Se parlo di filosofia astratta, voi non riuscite a relazionarvi con essa, perché non è la vostra esperienza. Mi piace parlare di esperienza. Perché, quando l’ambiente cambia, cambia la vostra realtà? E’ tutto ciò che vi chiedo.
Dovete veramente cercare di capire questa mente yo-yo. La mente yo-yo va costantemente su e giù, e in questo modo voi trascorrete la vostra vita, andando su e giù. L’ambiente relativo cambia automaticamente, non vi è un ambiente immutabile. Così come la bolla della relatività del vostro ambiente esterno cambia costantemente, la vostra realtà cambia costantemente e voi veramente credete che questo sia questo e quello sia quello. Non avete una comprensione universale.
E’ per questo che voi e tutti gli altri esseri senzienti soffrite.
Lama Yeshe dette questo insegnamento al Manjushri Institute, Inghilterra, nell’agosto del 1977, come parte di un commentario sul metodo yoga del Divino Manjusri della Saggezza. Tratto dal Lama Yeshe Archive a cura di Nicholas Ribush.