Le origini ed il livelli del Kalachakra
Mentre insegnava la Prajnaparamita sul picco dell’Avvoltoio il Buddha Sakyamuni manifestò un’emanazione nell’aspetto della divinità di Kalachakra in unione con la consorte Visvamata allo stupa di Shri DhanyaKataka o Paldern Drepung (ad Amaravati nell’India meridionale, ed all’età di 81 anni (881 a.C.) nella luna piena del terzo mese dell’anno del Dragone di Metallo, rivelò qui il Kalachakratantra “il tantra della ruota del tempo”, su richiesta di Suchandra (tib. Dawa Sangpo), il re di Shambala, davanti ad una vasta assemblea di Bodhisattva, Daka, Dakini, Deva, Naga ecc. Gli insegnamenti del Kalachakra sono perciò fatti risalire al Buddha stesso quando fece girare la ruota del Dharma (conferì l’insegnamento spirituale), non una ma tre volte, comunicando verità sempre più profonde. Mentre il Primo “Giro della ruota del Dharma” è dedicato alle Quattro Nobili Verità: sofferenza, origine della sofferenza, cessazione della sofferenza e sentiero che conduce alla liberazione, il Secondo è dedicato alla vacuità, e la sua essenza è colta nel “Sutra del Cuore”, la Prajnaparamita, che spiega l’assenza di esistenza intrinseca dei fenomeni. Proprio nel grande santuario di Dhanya Kataka, nell’India meridionale, il Buddha rivelò il terzo ciclo di insegnamenti, i più esoterici, che furono codificati nei testi tantrici, il fondamento del Vajrayana, il Veicolo del Diamante. Questo immenso insegnamento tantrico contiene informazioni sullo stato naturale dell’Universo, sugli esseri che lo abitano, specialmente sugli influssi planetari o cosmologici e sulle quattro ere. In tale occasione Suchandra, il re del mitico regno di Shambhala (ovvero il mitico Shangri La), una volta ricevuto il Kalachakratantra, se ne fece depositario, scrivendo un commentario in 60.000versi. I Re Sacerdoti di Shambhala custodirono e tramandarono senza interruzione la dottrina del Kalachakra ed i suoi testi, grazie alla realizzazione spirituale dei suoi sudditi, divenne sempre più etereo e si trasformò in una terra pura. In seguito, un maestro tantrico indiano del X secolo di nome Chilupa, che qualcuno identifica con Tilopa, riuscì, grazie ai suoi poteri mistici, a raggiungere Shambala dove apprese il Tantra di Kalachakra. Lo riportò in India, ma da qui scomparve subito dopo in seguito alle devastazioni operate dai musulmani. Il grande santo indiano Naropa (956-1040 d.C.) http://www.kagyuoffice.org/kagyulineage.naropa.html, che aveva ricevuto la trasmissione completa, continuò la tradizione in Tibet, che dura tuttora. Il Tantra di Kalachakra (kala = tempo; chakra = ruota) appartiene al Mahanuttarayogatantra, il livello più alto che gli esseri umani abbiano mai raggiunto: è un sistema meditativo che velocizza le energie mentali di chi lo pratica. È suddiviso in tre livelli:
· il livello esterno: è lo studio dell’astrologia associata agli elementi, alla divinazione oracolare, alla numerologia, alla metafisica;
· il livello interno: è lo studio delle energie psicofisiche, dell’anatomia energetica pranica del corpo umano (chakra, nadi e bindu) e della medicina. Per rinforzare e regolarizzare il funzionamento delle correnti praniche (ovvero del soffio vitale), e per elevare la coscienza fino all’illuminazione, vengono insegnate pratiche di visualizzazione e recitazione di mantra;
· il terzo livello: è il più profondo. Chiamato “Kalachakra Alternativo”, comporta l’insegnamento sulla vacuità dei fenomeni, della non realtà del sé e della Chiara Luce. Lo yogi trasforma il mondo in un Mandala e identifica se stesso con la divinità di Kalachakra, espressione della natura illuminata, abbandonando il modo ordinario di percepire se stesso ed il mondo. Quindi lo yogi opera sui flussi vitali e sulla loro circolazione nel corpo, porta a compimento nella realtà quanto ha prima generato con la potenza del pensiero e ottiene la realizzazione della Luce Chiara, la natura profonda della mente. Il tempo è senza misura né finalità ed è mancante d’esistenza: la scoperta del regno segreto di Shambala è un viaggio interiore nel Santo Regno, un immenso loto a otto petali simile al chakra del cuore. Rarissimi sono i maestri in grado di trasmettere questo insegnamento, ed il Dalai Lama è il più qualificato. Diversamente dalle altre iniziazioni elevate del Mahanuttarayogatantra, solitamente conferite individualmente o ad un ristretto gruppo di discepoli, l’iniziazione del Kalachakra viene tradizionalmente conferita anche a vasti gruppi di persone, perché il messaggio di pace che proviene da Shambala investe l’intera umanità. Una delle ragioni per cui S. S. il Dalai Lama conferisce periodicamente questa iniziazione si trova nella profezia in cui si afferma che coloro che avranno ricevuto l’Iniziazione di Kalachakra rinasceranno durante il regno del venticinquesimo re di Shambala, pronti ad ottenere la completa Illuminazione grazie alla pratica di meditazione di questo Tantra. Secondo questa tradizione, attualmente a Shambala sta regnando il ventunesimo re. Con l’avvento del venticinquesimo la profezia vuole che il nostro mondo verrà sconvolto da un conflitto di enormi proporzioni; in questa guerra interverrà anche Shambala, per la difesa dei giusti e per la pace. Coloro che ne ricevono l’energia ispiratrice stabiliscono un’importante connessione con il mistico puro regno segreto di Shambala. Il significato di tutto ciò è che il messaggio di pace che proviene da Shambala investe tutta l’umanità. Possa il Tantra di Kalachakra rivelarsi di beneficio per tutti gli esseri senzienti e generare pace ed armonia nel mondo.
E’ un evento d’immensa purificazione, per ricevere grandissime energie positive, per svilupparle internamente sulla base della propria motivazione.