14 – Il Dhammapada: Il piacere

Dhammapada 217: La gente ha caro chi è virtuoso, intelligente, giusto, veritiero e diligente.

Dhammapada 217: La gente ha caro chi è virtuoso, intelligente, giusto, veritiero e diligente.

Il piacere

209

Chi si dedica a cose vane e non alla meditazione,

avendo lasciato l’utile

per il futile, invidierà chi si concentra su se stesso.

210

Non avvinghiarti a ciò che piace

né a ciò che spiace. Non vedere ciò che piace è doloroso

come vedere ciò che spiace.

211

Perciò non cercare il piacere: doloroso è perdere

ciò che piace; chi non prova

attaccamento per nulla di piacevole o di spiacevole

non ha legami.

212

Il piacere causa dolore,

il piacere causa timore; chi è libero dal piacere non conosce

dolore: cosa dovrebbe temere?

213

L’affetto causa dolore, l’affetto causa timore;

chi è libero dall’affetto

non conosce dolore: cosa dovrebbe temere?

214

La passione causa dolore,

la passione causa timore; chi è libero dalla passione non

conosce dolore: cosa dovrebbe temere?

215

lì desiderio causa dolore, il desiderio causa timore;

chi è libero dal desiderio

non conosce dolore: cosa dovrebbe temere?

216

La brama di vivere causa dolore, la brama

di vivere causa timore; chi è libero dalla brama di vivere

non conosce dolore: cosa dovrebbe temere?

217

La gente ha caro chi è virtuoso, intelligente, giusto,

veritiero e diligente.

218

Chi vuole il nirvana ed è di animo lieto, la cui mente

non sia soggiogata dal desiderio,

questi è detto “colui che risale la corrente” (delle rinascite).

219

Familiari, amici e compagni

esultano accogliendo chi, lontano da tempo,

torna sano e salvo.

220

Similmente chi ha fatto il bene in questo mondo,

quando va all’altro, è accolto dalle sue azioni meritorie

come il congiunto che ritorna dai familiari.