Il commiato di Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche.
Appunti a cura della Dott.ssa Nicoletta Nardinocchi e revisione del Dr. Luciano Villa nell’ambito del Progetto “Free Dharma Teachings” per il beneficio di tutti gli esseri senzienti.
Sua Santità Drikung Kyabgon Chetsang Rinpoche
Lasciate andare tutte queste speranze e paure. Invece, tenete a mente impermanenza e morte e e generate sempre più fede nei lama del lignaggio. Poi, se intraprendete la pratica dopo aver praticato questi aspetti preliminari, la vostra pratica sarà davvero efficace, avrà successo e sarà utile in tutti gli aspetti.Affinché la vostra pratica abbia successo e sia di beneficio per voi ora ed in futuro, dovete fare di più che assaggiare insegnamenti diversi, o semplicemente ascoltarli e poi andare per gli affari vostri. Piuttosto, dovete giungere a capire che questo è un sentiero graduale, dove un punto conduce ad un altro. In ogni fase di questo sentiero, dovete focalizzarvi in modo univoco sulla pratica, lavorarci sopra, completarla, per poi passare alla fase successiva. In questo modo andrete sempre avanti, altrimenti, se solo assaggiate questo e quello, non ci sarà alcun progresso.
DODICI TAPPE DI SVILUPPO DI MAHAMUDHRA
Praticante di livello inferiore |
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I corrispondenti 10 Bhumi del bodhisattva |
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1 |
Yoga focalizzato su un sol punto |
Concentrazione sporadica |
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2 |
Yoga libero da proiezioni |
Visione limitata della realtà |
2° livello calore |
3 |
Yoga di un solo gusto |
Unità di tutti i fenomeni |
5° livello vertice |
4 |
Yoga libero dalla meditazione e di non meditazione |
Flusso ininterrotto di realizzazione
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8° livello |
Praticante di livello medio |
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5 |
Yoga focalizzato su un sol punto |
Intesa concentrazione con sforzo |
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6 |
Yoga libero da proiezioni |
Penetrazione alla radice della realtà |
3° livello |
7 |
Yoga di un solo gusto |
Completezza della non dualità |
6° livello |
8 |
Yoga libero dalla meditazione e di non meditazione |
Manifestazione senza sforzo dei tre corpi |
9° livello |
Praticante di livello elevato |
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9 |
Yoga focalizzato su un sol punto |
Continua concentrazione senza sforzo |
1° livello |
10 |
Yoga libero da proiezioni |
Completa liberazione da tutte le illusioni riguardanti i fenomeni |
4° livello |
11 |
Yoga di un solo gusto |
Comprensione sottile della non dualità |
7° livello |
12 |
Yoga libero dalla meditazione e di non meditazione |
Perfetta e completa illuminazione |
10° livello |
10.2. Dieci bhumi (DSO 53) (ADL 76) (CAM 73) http://www.vajra.it/
1 Pramudita |
Terra della gioia: sentiero della visione |
La molto gioiosa |
2 Vimala |
Terra della purezza |
L’immacolata |
3 Prabhakari |
Terra radiosa |
L’illuminatrice |
4 Arcismati |
Terra fiammeggiante |
La radiante |
5 Sudurjaya |
Terra estremamente difficile da raggiungere |
Difficile a vincere |
6 Abhimukhi |
Terra che si trova di fronte alla verità |
Quella che orienta |
7 Duramgama |
Terra vasta |
Quella che va lontano |
8 Achala |
Terra immobile |
L’immutabile |
9 Sadhumati |
Terra provvista di buon pensiero |
Quella di grande intelligenza |
10 Dharmamegha |
Terra dei popoli del Dharma |
Nuvola o essenza del Dharma |
Bhumi 2-9: sentiero della meditazione.
Il Daśabhūmikasūtra è il sūtra principale che enuncia la dottrina delle bhūmi, indicando nella bodhicitta (Mente del Risveglio, ovvero l’aspirazione ad ottenere il Risveglio) il primo passo per entrarvi. Di seguito l’elencazione e la illustrazione delle daśa bhūmi così come presentata nel Daśabhūmikasūtra:
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Pramuditābhūmi (“Terra della Grande gioia”)
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Così indicata in quanto il bodhisattva si sente prossimo all’ “illuminazione” e comprendendo il beneficio che questa reca a tutti gli esseri senzienti prova un sentimento di “grande gioia”; in questa bhūmi si perfeziona ogni virtù, ma in particolare la pāramitā della “generosità” (dāna).
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Vimalābhūmi (“Terra della Purezza”)
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Prabhākarībhūmi (“Terra che illumina”)
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Arciṣmatibhūmi (“Terra Radiante”)
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Questa bhūmi è detta ‘radiante’ perché qui il bodhisattva con la pratica della pāramitā della vīrya e dei saptatriṃśad-bodhi-pakṣikādharmāḥ (Trentasette fattori della illuminazione) è come una forte luce che brucia tutto ciò che si oppone all’illuminazione stessa.
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Sudurjayābhūmi (“Terra impegnativa da superare”)
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Quando ottiene questa bhūmi il bodhisattva cerca di aiutare gli esseri senzienti a ottenere la maturità, ma non si lascia coinvolgere emotivamente quando tali esseri rispondono negativamente impedendo così a Māra, il tentatore dello stesso Gautama Buddha, di avere la meglio, e ciò è molto difficile; la pāramitā praticata è la concentrazione meditativa (dhyāna).
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Abhimukhībhūmi (“Terra in vista della Realtà”, o “Terra faccia a faccia”)
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Dūraṃgamābhūmi (“Terra che procede lontano”)
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Acalābhūmi (“Terra immutabile”)
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Il bodhisattva ora non è più spinto dai pensieri inerenti alla vacuità (śūnyatā) o quelli inerenti ai fenomeni (dharma). Coltivando la pāramitā del “voto risoluto” (pranidhana) egli è ingrado di attraversare liberamente i diversi piani di esistenza.
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Sādhumatībhūmi (“Terra del Buon discernimento”)
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Dharmameghabhūmi (“Terra delle Nuvola del Dharma”)
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Il corpo del bodhisattva è ora luminoso, costituito da pietre preziose ed egli è in grado di operare miracoli al di fuori delle leggi della natura a favore di tutti gli esseri senzienti. Egli in questa terra si perfeziona nella “conoscenza trascendentale” (jñāna).
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Con il superamento delle dieci bhūmi, secondo il Buddhismo Mahāyāna, il bodhisattva consegue l’Illuminazione completa (l’ anuttarā-samyak-saṃbodhi) e diviene un buddha.
Le sei paramita comuni sono collegate in ogni sequenza durante la realizzazione dei primi sei bhumi, ed altre 4 meno note vengono enfatizzate negli ultimi 4 bhumi. http://it.wikipedia.org/wiki/P%C4%81ramit%C4%81
Sei paramita http://www.vajra.it/
Generosità, sanscr. Dana, tib. Jimpa
Dono di beni materiali
Del Dharma
Della Protezione
Dell’amore
Moralità, sanscr. Shila, tib. Tsultrim
Evitare azioni negative
Proteggere gli altri dalle azioni negative
Esercitarsi nelle virtù
Pazienza, sanscr. Kshanti, tib. Zopa
Rifiuto di nuocere
Accettazione della sofferenza
Pazienza nella pratica del Dharma
Sforzo entusiastico, sanscr. Virya, tib. Tsondup
Perseveranza del Dharma
Perseveranza che protegge da leggerezza e ozio
Confidare nelle proprie capacità
Concentrazione, sanscr. Dhyana, tib. Samten
Saggezza, sanscr. Prajna, tib. Sherab
Tra queste sei pāramitā, la letteratura mahāyāna privilegia in modo assoluto la Prajña che risulta essere la pāramitā più importante e riassuntiva di tutte le altre.
«Senza lo svilluppo della prajña mediante lo studio e la pratica congiunti, non si può parlare di pāramitā , ma solo di azioni ordinarie. Le pāramitā risultano infatti dalla Visione della bodhicitta assoluta, la vacuità applicata all’azione.» |
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(Philippe Cornu. Dizionario del Buddhismo. Milano, Bruno Mondadori, 2003, pag.455) |
L’opera mahāyāna che offre una disamina completa delle pāramitā secondo queste scuole è il Śūraṃgamasamādhi sūtra.
A queste sei pāramitā, un’altra opera mahāyāna, corrispondente al XXXI capitolo dell’Avataṃsakasūtra ovvero il Daśabhūmika-sūtra ne aggiunge altre quattro:
- 7. Upāya: abili mezzi;
- 8. Pranidhana: voto, risoluzione, aspirazione dei bodhisattva;
- 9. Bala: forza spirituale;
- 10. Jñāna: conoscenza.
I 4 Yoga della Mahamudra corrispondono a 4 fasi che i praticanti possono passare attraverso il modo di “fruizione” o il raggiungimento finale che è lo stato di Buddha. Essi sono:
1. Concentrazione univoca
2. Semplicità
3. Sapore univoco
4. Non-meditazione
Questi sono stati ulteriormente suddivisi in inferiore, intermedio e superiore dei maestri del Mahamudra che utilizzano diversi criteri per valutare i progressi del discepolo.
Dakpo Kagyu: Lama Gotsangpa, uno dei fondatori Drukpa, vede gli stadi come:
Concentrazione univoca a livello inferiore: Sentiero dell’accumulazione (pre-bhumi)
Concentrazione univoca a livello intermedio: Calore e picco d’unione (pre-bhumi)
Concentrazione univoca a livello superiore: Tolleranza e momento supremo (ancora in pre-bhumi)
Semplicità a livello inferiore: Primo bhumi
Semplicità a livello intermedio: dal Secondo al Quinto
semplicità a livello superiore: Sesto bhumi
Sapore univoco a livello inferiore: Settimo bhumi
Sapore univoco a livello intermedio: Ottavo bhumi
Sapore univoco a livello superiore: Nono bhumi (fino alla immediata realizzazione del Decimo)
Non Meditazione a livello inferiore: Decimo bhumi
Non Meditazione a livello intermedio : Fine del Decimo
Non Meditazione a livello superiore: Buddhità
Karma Kagyu:
Il nono Gyalwa Karmapa Wangchuk Dorje, dopo aver rivisto la classificazione di Gotsangpa e molte altre, presenta:
Concentrazione univoca a livello inferiore: Sentiero dell’accumulazione (pre-bhumi)
Concentrazione univoca a livello intermedio: calore e picco d’unione (pre-bhumi)
Concentrazione univoca a livello superiore: pazienza e momento supremo (ancora in pre-bhumi)
Semplicità a livello inferiore: Primo bhumi
Semplicità a livello intermedio: dal Secondo al Quinto
Semplicità a livello superiore: Sesto bhumi
Sapore univoco a livello inferiore: Settimo bhumi
Sapore univoco a livello intermedio: Ottavo bhumi
Sapore univoco a livello superiore: Nono bhumi
Non Meditazione a livello inferiore: Inizio del Decimo bhumi
Non Meditazione a livello intermedio : Fine del Decimo Bhumi
Non Meditazione a livello superiore: Buddhità
Tsele Natshok Rangdrol in Lamp of Mahamudra li riassume come:
Semplicità a livello inferiore: dal Primo al terzo bhumi
Semplicità a livello intermedio: dal Quarto al Quinto Bhumi
Semplicità a livello superiore: Sesto bhumi
Sapore univoco a livello inferiore: Settimo bhumi
Sapore univoco a livello intermedio: Ottavo bhumi
Sapore univoco a livello superiore: Nono bhumi
Non Meditazione a livello inferiore: Inizio del Decimo bhumi
Non Meditazione a livello intermedio : Fine del Decimo Bhumi
Non Meditazione a livello superiore: Buddhità
“E’ importante capire che le qualità e gli attributi di questi Sentieri e Bhumi e così via, sono per noi delle mete da conseguire, ed occorre esserne consapevoli. Per realizzarli davvero, non basta osservare delle classificazioni come queste, dobbiamo assolutamente ascoltare la trasmissione della Mahamudra da parte dei maestri.”
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