Presentazione del sentiero intermedio

bbhPresentazione del sentiero intermedio del ragionamento della Raccolta dei Soggetti

Omaggio ai Lama e al Protettore Manjushri

Contraddizione:

Definizione di contraddizione: (Due cose) che sono differenti e che sono riferite a una base comune impossibile a essere.

Per esempio: fenomeno impermanente e fenomeno permanente, forma e coscienza, definizione e definendum, e così via.

Quando viene divisa: 1) contraddizioni mutualmente esclusive, e

2) contraddizioni che non dimorano insieme

1) Definizione di contraddizioni mutualmente esclusive: ciò che dimora senza armonia, in modo tale che quando uno è stabilito, l’altro è escluso. Contraddizione mutualmente esclusiva e contraddizione sono mutualmente inclusivi.

Quando viene divisa: a) contraddizione diretta, e

b) contraddizione indiretta.

a) Definizione di contraddizione diretta: (Due cose) che dimorano mutualmente e direttamente senza armonia.

Per esempio: cosa funzionante e non-cosa funzionante.

b) Definizione di contraddizione indiretta: (Due cose) che dimorano su una base senza armonia, e che non sono (l’un l’altro) ciò che danneggia direttamente e ciò che è danneggiato direttamente.

Per esempio: caldo e freddo, la saggezza che realizza la mancanza del sé e il concetto del sé e così via .

2) Definizione di contraddizioni che non dimorano insieme: (Due cose) che dimorano senza armonia in modo tale che uno agisce come opponente alla continuità dell’altro.

Relazione o relazionato:

1) Relazione come stessa essenza, e

2) Relazione causale.

1) Definizione di ciò che è in relazione con un fenomeno come stessa essenza: ciò che è differente dal fenomeno all’interno del contesto dell’essere la stessa essenza e, quando il fenomeno non esiste, necessariamente anch’esso non esiste.

Per esempio: fenomeno permanente e cosa funzionante, vaso e isolato (riverso) di vaso.

Quando è applicato a una base, la definizione di ciò che è in relazione con cosa funzionante come stessa essenza: ciò che è differente da cosa funzionante all’interno del contesto dell’essere la stessa essenza e, quando cosa funzionante non esiste, necessariamente anch’esso non esiste.

Per esempio: vaso.

2) Definizione di ciò che è relazione causale con un fenomeno: nel contesto del fenomeno che è sostanzialmente differente da esso, il fenomeno dimora in una classe (tipo) del suo effetto.

Per esempio: la cosa funzionante che sorge susseguentemente alle cose funzionanti.

Realizzato come esistente e realizzato come non esistente:

Esistente: ciò che è realizzato da un cognitore valido.

Cognitore valido: un cognitore a nuovo e incontrovertibile.

Non-esistente: ciò che non è osservato da un cognitore valido.

Quando il cognitore valido viene diviso: cognitore valido diretto e cognitore valido inferenziale.

Definendum e definizione

Definizione del definendum: ciò che soddisfa le tre qualità di esistenza imputazionale.

Esiste un modo per determinare le tre qualità di esistenza imputazionale:

1) in generale, esso è un definendum,

2) esso è stabilito nei termini della sua propria base di illustrazione, e

3) esso non è il definendum di nessun’altra definizione oltre alla sua propria.

Definizione di definizione: ciò che soddisfa le tre qualità di esistenza sostanziale.

Esiste un modo per determinare le tre qualità di esistenza sostanziale:

1) in generale, se è una definizione

2) essa è stabilita nei termini della sua propria base di illustrazione, ed

3) essa è la definizione di ciò che è il suo proprio definendum e di nessun altro.

Definizione di illustrazione: ciò che è una base per illustrare il definendum nel contesto della definizione.

Esempio: illustrazione di vaso – ciò che è dorato, ha una base piatta, ha il ventre rotondeggiante e può contenere liquidi.

Divisioni della definizione: 1) definizione che elimina una classe dissimile, e

2) definizione che elimina le concezioni erronee.

Una illustrazione di entrambi è la definizione di cognitore valido diretto: un cognitore a nuovo e incontrovertibile che è non-erroneo e libero da concettualità.

Eliminazione di una classe dissimile – “incontrovertibile” elimina i cognitori non-validi; “nuovo” elimina i cognitori susseguenti.

Eliminazione delle concezioni erronee – “non-erroneo” elimina le concezioni erronee che tutti i cognitori a nuovo e non-concettuali siano non erronei; p.e., una coscienza dell’occhio che apprende una montagna innevata come gialla a causa dell’itterizia.

Illustrazione:

non-erroneo e incontrovertibile – il primo momento di un cognitore valido diretto,

non-erroneo e controvertibile – percezione distratta,

incontrovertibile ed erroneo – cognitore valido inferenziale,

controvertibile ed erroneo – coscienza errata.

Spiegazione della presentazione estesa di causa ed effetto:

Definizione di causa – ciò che produce; oppure, ciò che beneficia.

Divisioni di causa: 1) causa diretta, e

2) causa indiretta.

Definizione di causa diretta – ciò che produce direttamente.

Causa diretta di fumo – ciò che produce direttamente il fumo; p.e., il fuoco.

Definizione di causa indiretta – ciò che produce indirettamente.

Causa indiretta di fumo – ciò che produce indirettamente il fumo, p.e., il legno.

Divisioni di causa: 1) causa sostanziale, e

2) condizione cooperante (che agisce simultaneamente).

Definizione di causa sostanziale: ciò che agisce principalmente nel produrre il suo proprio effetto sostanziale incluso nel suo stesso continuum, per esempio: i cinque aggregati contaminati. Se è una cosa funzionante che possiede un continuum, è pervasa dall’essere causa sostanziale.

Definizione di condizione cooperante: ciò che agisce principalmente nel produrre il suo proprio effetto cooperante che non è incluso nel suo continuum sostanziale. Se è una cosa funzionante, è pervasa dall’essere una condizione cooperante.

Divisione terminologica di causa:

Definizione di causa agente di vaso: si riferisce a una base comune che è sostanzialmente differente da vaso e non ostacola la produzione del vaso.

Divisioni terminologiche:

1) possiedono l’abilità di una causa agente; p.e., vaso, pilastro, tutti i fenomeni composti,

2) sono privi dell’abilità di una causa agente; p.e., oggetto della conoscenza, i fenomeni permanenti, i fenomeni generalmente caratterizzati. Questa è una divisione terminologica poichŽ se è priva dell’abilità di una causa agente, è pervasa dal non essere una causa agente.

Definizione di causa che sorge simultaneamente – si riferisce a una base comune che è mutualmente e simultaneamente sostanzialmente differente, e non ostacola la loro produzione reciproca; p.e.; i quattro elementi che vengono prodotti simultaneamente; i cinque poteri sensoriali come (il potere sensoriale) dell’occhio di una raccolta, la causa diretta; la forma e il sapore della melassa.

Definizione di causa uniforme (egual fortuna): ciò che agisce nel produrre un tipo simile susseguente a se stesso; p.e., vaso.

Definizione di causa che possiede similitudine: si riferisce a una base comune che ha cinque similarità di aspetti mutualmente simili e anche non agisce come interferenza (non ostacola) nella loro produzione reciproca; p.e., i due: una coscienza primaria dell’occhio e la sensazione che l’accompagna.

Le cinque similitudini sono:

1) similitudine della base (una coscienza primaria e i suoi fattori mentali di accompagnamento dipendono dalla stessa base sensoriale),

2) similitudine dell’oggetto osservato (una coscienza primaria e i suoi fattori mentali di accompagnamento hanno lo stesso oggetto osservato),

3) similitudine dell’aspetto (per esempio, un aspetto blu appare a entrambe: alla coscienza e ai suoi fattori mentali di accompagnamento),

4) similitudine dell’occasione temporale (una coscienza primaria e i suoi fattori mentale di accompagnamento sorgono e cessano nello stesso momento), e

5) similitudine della sostanza ( proprio come in ogni istante temporale l’entità sostanziale di una particolare mente è singola e non vi sono altre menti dello stesso tipo, come diverse coscienze dell’occhio; così, per esempio, l’entità sostanziale del fattore mentale dell’intenzione che accompagna una coscienza dell’occhio è anch’esso singolo).

Definizione di causa onnipresente: ciò che è afflitto e che agisce nel produrre un successivo possessore di afflizione del suo stesso livello come suo effetto; p.e., attaccamento.

Definizione di causa di maturazione: ciò che è incluso o nella non-virtù oppure nella virtù contaminata; p.e., l’azione di togliere la vita.

Definizione di condizione: ciò che funge da aiutante.

Divisione di condizione: 1) condizione causale

2) condizione oggettiva

3) condizione dominante

4) condizione immediata

1) Condizione causale – mutualmente inclusivo con condizione.

2) Definizione di condizione oggettiva di un percettore diretto che apprende il blu: ciò che agisce principalmente e direttamente nel produrre un percettore diretto che apprende il blu, avente come aspetto il blu; p.e., il blu.

3) Definizione di condizione dominante di un percettore diretto che apprende il blu: ciò che agisce principalmente e direttamente nel produrre indipendentemente un percettore diretto che apprende il blu; p.e., il potere sensoriale dell’occhio che è la condizione dominante non comune di un percettore diretto sensoriale che apprende il blu e la facoltà mentale (potere sensoriale della mente) che è la condizione dominante comune di quello.

4) Definizione di condizione immediata di un percettore diretto che apprende il blu: un cognitore che agisce principalmente e direttamente nel produrre la mera esperienza chiara e conoscente di un percettore diretto che apprende il blu; p.e., la coscienza che si impegna nel blu che sorge immediatamente prima del percettore diretto che apprende il blu.

Definizione di risultato: ciò che è stato prodotto; ciò che è stato beneficiato.

Se viene diviso: a) risultato diretto, e b) risultato indiretto. Se è una cosa funzionante è pervasa dall’essere entrambi: una causa diretta e indiretta. Quando viene applicata a una base, la causa diretta del vaso e la causa indiretta del vaso sono mutualmente esclusive. Questo si applica a tutti i fenomeni composti.

Divisioni terminologiche di risultato:

  1. risultato di maturazione, p.e.; gli aggregati appropriati contaminati,

  2. risultato dominante (ambientale), p.e.; il mondo ambientale impuro,

  3. risultato simile alla causa,

    i) risultato simile alla causa che si manifesta nell’esperienza, p.e.; prendere rinascita in una migrazione felice ma avere vita breve,

    ii) risultato simile alla causa che si manifesta nell’azione, p.e.; prendere rinascita in una migrazione felice ma

    desiderare di uccidere,

  4. risultato delle attività degli esseri, p.e.; le messi che crescono tramite lo sforzo di un contadino, e

  5. risultato di separazione, p.e.; una cessazione analitica (questo non è un vero risultato).

Analizzare se il futuro e il passato esistono oppure no

In generale, non vi è una definizione di passato e futuro, perché il passato e il futuro non esistono. Se è una base stabilita è pervasa dall’essere presente.

Quando viene asserito in relazione ad una base:

La definizione di passato al tempo del vaso: la base comune di ciò che è già stato generato al tempo del vaso, ma che è anche già cessato al tempo del vaso. Mutualmente inclusivo con ciò che sorge prima del vaso.

La definizione di presente al tempo del vaso: si riferisce a ciò che è la base comune di cosa è già stato stabilito al tempo del vaso, ed è simultaneo con vaso.

La definizione di futuro al tempo del vaso: si riferisce a ciò che è la base comune di cosa è nel processo di essere prodotto al tempo del vaso, ed è simultaneo con vaso.

Futuro del vaso, causa del vaso, passato al tempo del vaso e passato in relazione al vaso, sono tutti mutualmente inclusivi.

Passato del vaso, risultato del vaso, futuro al tempo del vaso e futuro in relazione al vaso sono tutti mutualmente inclusivi.

In generale, cessazione, disintegrazione, produzione da generarsi, produzione in completamento e produzione che deve essere attualizzata, tutte queste non esistono.

Passato del fumo, cessazione del fumo, futuro del fumo, produzione del fumo da generarsi, produzione del fumo in completamento e produzione del fumo che deve ancora essere attualizzata, tutte queste esistono.

Il fumo la cui produzione deve ancora essere attualizzata, il fumo la cui produzione è in completamento, il fumo la cui produzione deve generarsi, il fumo che è cessato, il fumo che si è disintegrato, il passato del fumo e il futuro del fumo, tutti questi non esistono.

Cosa funzionante, fenomeno impermanente, fenomeno momentaneo, nel processo di disintegrazione, nel processo di cessazione, il passato che deve ancora essere attualizzato e disintegrazione che deve ancora essere attualizzata, tutti questi sono mutualmente inclusivi.

Queste sono le premesse della Scuola dei Sutra che Seguono il Ragionamento. Le altre sono incerte, dal momento che la Scuola della Grande Esposizione accetta le azioni passate e le azioni future, mentre la Scuola Consequenzialista inconcepibilmente asserisce che la disintegrazione è una cosa funzionante.

Purbujok Jampa Gyatso. La Presentazione della Raccolta dei Soggetti che Rivelano il Significato dei Testi sulla Cognizione Valida, la Chiave Magica per il Sentiero del Ragionamento; la Presentazione del Sentiero Intermedio del Ragionamento (Tshad ma’i gzhung don ‘byed pa’i bsdus grva’i rnam bzhag lam ‘phrul gyi lde mig ces ba las rigs lam ‘bring gi skor gi rnam par bzad pa).

E’ preferibile usare il termine contraddizione piuttosto che contradditorio, in quanto il primo è un sostantivo che indica un atto o un effetto del contraddire o del contraddirsi, oppure uno stato o una condizione di continuo contrasto, mentre il secondo termine indica un aggettivo di ciò che si trova in contraddizione con se stesso o con altro. Per esempio: un antidoto e l’oggetto che deve essere abbandonato.