Chögyal Namkhai Norbu: Sogni karmici e sogni di chiarezza
“Possiamo imparare con i sogni quando dormiamo la notte. Abbiamo due tipi di sogni. Un tipo sono chiamati sogni karmici, sogni collegati alle tensioni. Se nella vita abbiamo delle tensioni, ripetiamo sempre questo tipo di sogni. Per esempio, quando ero in Tibet prima che me ne andassi avemmo molti problemi perché in quel periodo c’era la rivoluzione e dovevamo scappare, temendo i soldati cinesi giorno e notte: se li avessimo incontrati avremmo avuto molti problemi. Questo segnò profondamente la mia condizione, per questo ancora oggi quando faccio un sogno karmico faccio quel tipo di sogni. Oggi non ho problemi con i militari. Ho passato diverse volte del tempo con i soldati cinesi facendo accordi con loro e con i loro comandanti senza problemi, ma nei miei sogni è diverso e sono sempre spaventato. Questo tipo di sogni è chiamato sogno karmico collegato alle nostre tensioni.
Ma praticando sempre di più e conoscendo meglio i sogni e così via, i sogni di chiarezza si sviluppano. Cosa significa avere questi sogni di chiarezza? Significa che la mente è collegata alla funzione dei sensi e non dipende dal livello fisico. Per questo motivo in questo tipo di sogni abbiamo maggiore capacità e più chiarezza.
Per esempio nella vita possiamo leggere libri che spiegano cose interessanti. Se sogniamo di leggere quei libri o di pensare al contenuto di quei libri nel sogno possiamo capirlo più facilmente. Se nella vita abbiamo situazioni complicate nel sogno di chiarezza si chiariscono e possiamo facilmente risolverle. Questi sono chiamati sogni di chiarezza, sono molto importanti e diventano importanti nel bardo dell’esistenza cosa che possiamo capire. Siamo in uno stato del bardo, che non è l’accumulazione di karma buono o cattivo o di viverne le conseguenze. È chiamato lo stato intermedio per tutti, per ogni essere senziente, non solo per gli esseri umani. È come essere in un momento di un sogno. Nel momento di un sogno in cui pensiamo che questo è questo e quello è quello e ci crediamo, ma poi quando ci svegliamo capiamo che è irreale. Ma anche se è irreale in qualche modo è collegato alla nostra potenzialità karmica e molti non-praticanti seguono il loro karma.”
Bardo dello Shitro
“Per questo motivo Il Libro tibetano dei morti dice che possiamo avere una visione pura o impura. Ovviamente possiamo avere visione pura se siamo praticanti e abbiamo ricevuto la trasmissione grazie alla quale abbiamo accesso al metodo. Ci sono visioni, apparizioni, come tipi specifici di visioni e di luci. Ad alcune persone, ad alcuni praticanti quando stanno morendo, possiamo dare delle istruzioni, quello che chiamiamo bardo ngotröd, l’introduzione al bardo. Leggiamo questo libro dicendo al morente cosa vedrà e quale luce deve vedere e seguire e così via e nel caso non sia un praticante in genere segue la potenzialità del proprio karma. Questo libro contiene anche le istruzioni su quale luce seguire e quale luce e via non seguire, introduciamo questo alla persona morente. Ma le persone che non hanno esperienza dell’insegnamento in quel momento, è molto difficile che possano capire e crederci. Questo è il motivo per cui l’insegnamento del bardo dello Shitro è così importante È qualcosa da applicare altrimenti è solo un bel libro da leggere o da esibire come qualcosa in cui i tibetani credono e questo non serve a molto. Ok, ora abbiamo finito. Spero abbiate capito qualcosa!”
Stralcio finale degli insegnamenti di Chögyal Namkhai Norbu nella presentazione de: “Il libro tibetano dei morti’ e il Vajrayana” (Settimana della cultura tibetana, Tenerife,14-23 ottobre 2011, Canarie, Spagna.)
https://www.facebook.com/lucrezio.donato/posts/1418324634992563