Ven. Ghesce Yesce Tobten: il Tantra – 1

Ven. Ghesce Yeshe Tobden: La prima cosa da fare per generare una adeguata compassione verso tutti gli esseri senzienti, siano essi amici, nemici od indifferenti è capire che tutti gli esseri senzienti sono stati molto gentili verso di noi.

Pubblichiamo molto volentieri gli insegnamenti del nostro amatissimo Maestro il Ven. Ghesce Yesce Tobten grazie alla dedizione ed alla gentilezza del suo allievo Dott. Roberto Luccioli  Bravo medico ed esperto in varie discipline mediche (neurologia, radiologia) ma soprattutto un assiduo ricercatore della Verità, che confessa: Molto lentamente inizio la pubblicazione di un Insegnamento del Ven. Tobden tenuto a Torino nei giorni 1-2-3 Novembre 1985. C’è una frase che, scrivendola, mi ha dato i brividi: ‘potremo dissolvere la nostra forma umana e prendere rinascita in un altro luogo’. Capito con chi si aveva a che fare? Carissimo Roberto, ci uniamo a tutti coloro che non sanno come ringraziarti per dirti anche noi: grazie di cuore, ogni parola di Ghesce La è preziosa. Che fortuna avere conosciuto quel grande Yogi! Possa sempre ispirarci il suo magnifico esempio! L’oro puro crediamo sia un Insegnamento come questo. grazie mille per condividere queste perle… grazie di cuore la pubblicazione di questi meravigliosi insegnamenti. SARVAMANGALAM! Grazie, grazie, grazie. Luciano, Graziella ed Alessandro

Ven. Ghesce Yesce Tobten – LA REALTA’: SOFFERENZA E LE SUE CAUSE

Parleremo a proposito della pratica del Dharma. Se analizziamo la realtà della nostra condizione, vediamo che noi vogliamo la felicità e non certo l’infelicità, la sofferenza. Continue reading »

Ven. Ghesce Yesce Tobten: il Tantra – 2

Il Ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo di meditazione, dove era chiamato Gen Dubtop, il detentore dei Siddhi.

Il Ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo di meditazione, dove era chiamato Gen Dubtop, il detentore dei Siddhi.

Ven. Ghesce Yesce Tobten: Lo yoga della divinità.

Il punto fondamentale dello ‘yoga della divinità’ consiste nel cercare di rendere se stessi il più simile possibile alla Divinità; tuttavia non possiamo rendere simile ad una divinità il nostro corpo che è umano; e poiché abbiamo vari livelli di coscienza e diversi stati mentali non possiamo trasformare in divinità tutti i livelli di coscienza e tutte le situazioni mentali.

Esistono tre principali categorie di tantra: il Kriya, il Ciarya e lo Yogatantra.

Nel primo, il Kriya, si tende a produrre la particolare trasformazione della saggezza che comprende la vacuità. In questo caso la normale coscienza si trasforma in una coscienza che comprende la vacuità ed in seguito questa coscienza che comprende ormai la vacuità si trasforma nella Divinità. In altre parole, nel livello più alto, il più sottile stato che esista di coscienza, si trasforma nella natura della vacuità ed è solo a questo punto che acquista la natura della Divinità.

Nei due Sentieri del Sutra e del Tantra il concetto di vacuità è lo stesso. Vi è invece una differenza riguardo a quale tipo di coscienza realizza la vacuità, dal momento che esistono due livelli di coscienza: uno grossolano ed uno più sottile. Prima di tutto è importante realizzare la consapevolezza della vacuità, in seguito portare questa trasformazione nella coscienza che ha realizzato la vacuità, infine, sarà questo stesso livello di coscienza che ha acquisito la natura della vacuità ad operare la trasformazione nella divinità stessa.

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Il Venerabile Ghesce Yesce Tobden

Il Venerabile Ghesce Yesce Tobden
Il Venerabile Ghesce Yesce Tobden

Il Venerabile Ghesce Yesce Tobden è nato a Ngadra, presso Lhasa. All’età di dodici anni entrò nell’Università monastica di Sera e vi studiò fino al 1959 quando, con l’invasione cinese del Tibet fu arrestato e imprigionato. Riuscì ad evadere e a raggiungere l’India nel 1961, terminando il ciclo completo di studi nel monastero di Sera-Me lì ricostruito e conseguendovi il prestigioso titolo di Ghesce Larampa. Ha quindi insegnato nel suo stesso monastero per diversi anni e successivamente all’Università di Varanasi, come docente di filosofia Buddhista, realizzando poi il suo desiderio di ritirarsi in montagna per meditare. E sopra Dharamsala si trova il piccolo eremo che è stato la sua dimora abituale fi no alla sua morte, è ora luogo consacrato a pratiche devozionali e meditative. Continue reading »

Preghiera per il ritorno del Ven.Ghesce Yesce Tobden

Ven Ghesce Yesce Tobten all'interno dell'eremo di Boll Dharamsala India

Ven Ghesce Yesce Tobten all'interno dell'eremo di Boll Dharamsala India

Preghiera per il ritorno del Ven. Ghesce Yesce Tobten

Vi prego, ascoltatemi Rifugi Supremi :

incomparabile Maestro Sakyamuni,

Maitreya e Manjusri, grandi tesori di compassione e saggezza,

Tzong Khapa, secondo Buddha, insieme ai vostri Figli spirituali.

Amico spirituale dal nome Yesce,

la tua grande gentilezza é difficilmente misurabile.

Ti prego mostrati al più presto con una manifestazione suprema dal volto di luna,

dopo che le aspirazioni della Tua santa mente

si saranno spontaneamente realizzate.

MAUA DAME SCIAKIE TOG

KIEN ZEI TER CEN CIAM GIAMYANG

GHIELUA GNIPA TZONG KHAPA

SE CE KIAB CIOG GONG SU SOLSCELUAR KAUE DRIN PO CE

SCEGNEN YESCE ZEN CEN GHI

THUG CHI SCEDON LHUNDRUB NE

CIOG TRUL DASCEL GNUR TON SOL

Ghesce Yesce Tobden: Le ragioni che sostengono la rinascita

Il Ven Ghesce Yesce Tobten

Potremmo domandarci se esistono vite future e per arrivare ad affermarlo, bisogna prima chiederci se ci sono state delle esistenze precedenti a questa. Noi siamo costituiti da una parte fisica e da una mentale. La prima, il corpo, è composta di atomi, di materia, mentre la seconda, la mente, non è fatta di parti fisiche ma di fattori mentali, che non hanno alcuna forma. Corpo e mente hanno ciascuno una loro propria causa, una loro origine. Distinguiamo due tipi di cause: quella sostanziale, che poi si trasforma nel suo specifico effetto e ne ha la stessa sostanza, e quella circostanziale che è una causa ambientale, o secondaria, e aiuta la causa sostanziale a trasformarsi nel suo effetto.
Facciamo un esempio: per avere un albero di mele devono esserci la causa sostanziale, che è il seme del melo, e le cause circostanziali, rappresentate dal terreno, il sole, l’acqua, senza le quali non potremmo avere come risultato quel frutto.
Anche la mente deve avere due tipi di cause. Siccome non è materia e non è fatta come il corpo di atomi, deve avere una causa sostanziale della sua stessa natura e questa è rintracciabile solo nella mente di un momento precedente: non può esserci una mente che nasce così, all’improvviso, autonomamente. Continue reading »

Il primo insegnamento in Italia del Ven. Ghesce Yesce Tobten

Il Ven. Ghesce Yesce Tobten, Richard Gere e Dechen Dolkar Presidente dell'Associazione Donne Tibetane in Italia.
Il Ven. Ghesce Yesce Tobten, Richard Gere e Dechen Dolkar Presidente dell’Associazione Donne Tibetane in Italia.

E’ con orgoglio e piacere che presento qui il 1° Insegnamento in Italia, donato da Gheshe là il 6 / 7 Luglio 1979 all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia. Robero Luccioli

Grazie Roberto per l’immensa gentilezza di ricordare a tutti la profondità degli insegnamenti di Ghesce Là.

Gheshe là dice che Lama Yesce gli ha chiesto di dare un breve discorso questa sera ed un altro domani sera, per cui adesso è qui con voi.

Ven. Ghesce Yesce Tobten

La ragione per cui sono venuto in Italia, dice Gheshe là , è perchè qui ci sono alcune persone interessate allo studio e alla pratica del Dharma e gli hanno chiesto di venire per insegnare e per questo Lui è venuto.

Ora, tra tutte queste persone che hanno interesse nel Dharma, nel Sentiero Spirituale, ve ne sono alcune che hanno interesse a conioscere questo Sentiero, a vedere di cosa si tratta, ed altre che sono interessate a metterlo in pratica ora, immediatamente. Continue reading »

Insegnamenti del Ven. Gheshe Yeshe Tobten

Il ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo a Boll Dharamsala India

Il ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo a Boll Dharamsala India

Insegnamenti dati da Gheshe Yeshe Tobten (I° Parte)

Trascritti da Roberto Luccioli su Facebook (Per sua gentile concessione)

Comincio, con la mia proverbiale lentezza a trascrivere un Insegnamento dato a Villorb a (Treviso) dove il Centro Lama Tzong Khapa ha avuto, per una ventina di anni, la sua sede. L’Insegnamento fu donato dal Ven. Ghesce Yesce Tobden il 26-27-28 Gennaio 1981. La venuta di Ghesce-là a Treviso sembrava improbabile: in un primo momento non sembrava disponibile il traduttore. Per questo motivo non si è potuta fare molta pubblicità. Qui ci sono molte persone che hanno già ascoltato molti insegnamenti, sanno che cosa sia il Dharma e il Buddhismo in generale.

Gheshe Yeshe Tobten – ORIGINE DELL’INSEGNAMENTO – Da chi proviene questo Insegnamento? Proviene da Buddha Sakiamuni. Questo insegnamento è esistito in altri periodi storici, è stato dato da altri Buddha, ma quello che ci perviene ora proviene da Buddha Sakiamuni. Continue reading »

Ven. Ghesce Yesce Tobten: I Tre aspetti principali del sentiero – 1

Ven. Ghesce Yesce Tobten
Ven. Ghesce Yesce Tobten

Insegnamento sui “Tre aspetti principali del sentiero” conferiti dal Ven. Ghesce Yesce Tobten nel dicembre 1983: prima parte

Mi è stato chiesto di venire qui per passare un po di giorni, cosi ho pensato di usare il tempo in un modo significativo insegnando un breve testo che si chiama “I tre aspetti principali del sentiero”
Se condensiamo gli 84,000 tipi di insegnamenti che sono stati esposti dal Budda, questi possono essere trovati negli insegnamenti del Lam Rim, e, se vogliamo vedere quali sono i principali aspetti di questo Lam Rim, possiamo dire che sono Tre: appunto i Tre aspetti principali del sentiero.
Questi tre aspetti sono:
– l’ATTITUDINE EMERGENTE (NISHARANA)
o DISGUSTO PER IL SAMSARA è, appunto, un’attitudine che sorge quando si arriva a comprendere realmente il Dharma).
– il PENSIERO ATRUISTICO DI OTTENERE l’ILLUMINAZIONE (BODHICITA)

– la COMPRENSIONE DELLA VACUITA’ (GIUSTA VISIONE) Continue reading »

Ven. Ghesce Yesce Tobten: I Tre aspetti principali del sentiero – 2

Ven. Ghesce Yesce Tobten: La mente che comprende la vacuità è una mente che comprende che ogni fenomeno esiste solo come designazione.

Ven. Ghesce Yesce Tobten: La mente che comprende la vacuità è una mente che comprende che ogni fenomeno esiste solo come designazione.

Insegnamento sui “Tre aspetti principali del sentiero” conferiti dal Ven. Ghesce Yesce Tobten nel dicembre 1983: seconda parte

Una delle libertà di questa rinascita umana è quella di essere nati in un paese centrale. Di solito questo paese centrale è considerato lo stato di Magada, in India in particolare la zona che comprende Bodhygaia: e questo è il luogo particolarmente adatto se uno vuole prendere l’ordinazione da monaco. In genere si può considerare un paese centrale un luogo dove ci sono dei monaci pienamente ordinati. Anche l’Europa, quindi, ora può essere considerata un paese centrale. Un’altra opportunità consiste nel fatto di non essere barbari, avere i sensi non lesi, essere in grado di udire, vedere, ricordare, un’altra opportunità è data dal fatto che non abbiamo visioni particolarmente distorte, errate come ad es. pensare che la pratica del Darma non dia frutti. Si dice, quindi, che questa esistenza umana per queste libertà od opportunità sia estremamente favorevole. Continue reading »

Ven. Ghesce Yesce Tobten: Cambiare se stesso con gli altri

Il Ven. Ghesce Yesce Tobten col suo attendente Ven. Lobsang Donden e Graziella Romania nel 1997.

Il Ven. Ghesce Yesce Tobten col suo attendente Ven. Lobsang Donden e Graziella Romania nel 1997.

Ven. Ghesce Yesce Tobten: Cambiare se stesso con gli altri

28.09.1991

Tutti quanti vogliamo essere felici e abbiamo il diritto di esserlo, dobbiamo fare il possibile per eliminare completamente la sofferenza che nessuno di noi vuole esperimentare.

Sia la felicità che la sofferenza derivano dalle proprie cause, e dal momento che tutti quanti noi desideriamo la felicità dobbiamo coltivare le giuste cause per ottenerla e dal momento che nessuno di noi desidera sperimentare la sofferenza dobbiamo fare il possibile per eliminare quelle cause che portano alla sofferenza. Continue reading »

Ven. Ghesce Yesce Tobten: I Tre aspetti principali del sentiero – 3

Ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo di Bool nellemontagne sopra Dharamsala, India

Ven. Ghesce Yesce Tobten nel suo eremo di Bool nellemontagne sopra Dharamsala, India

Insegnamento sui “Tre aspetti principali del sentiero” conferiti dal Ven. Ghesce Yesce Tobten nel dicembre 1983: terza parte.

Questa concezione che afferra la reale esistenza delle cose può essere eliminata dal pensiero altruistico che aspira all’illuminazione?
Nel testo si dice che se non si dimora nella comprensione dell’ultimo modo di essere delle cose, anche se si medita su Bodicitta o sull’attitudine emergente è impossibile tagliare la radice del samsara per questo è importante generare la consapevolezza della vacuità.
Comunque, questo non significa che non generiamo bodicitya sia impossibile comprendere la vacuità, perché ci sono molta che la comprendono senza generare boddicita. Coloro che hanno una attitudine hinaiana, praticando quel particolare sentiero realizzano la vacuità, ma non sviluppano il pensiero altruistico. Continue reading »

Ven. Ghesce Yesce Tobten: Commentario al Bodhisattvacharyavatara di Shantideva

Ven. Ghesce Yeshe Tobden: Se consideri gli altri più importanti di te stesso, ti impegnerai facilmente nel compiere azioni positive verso di loro, anziché danneggiarli, e queste azioni positive ti torneranno come tuo diretto beneficio.

Ven. Ghesce Yesce Tobden: Commentario al Bodhisattvacharyavatara di Shantideva

(Chiara Luce Edizioni – 2014, 4° Ed.)

Prefazione di Sua Santità il XIV Dalai Lama, per la 2° Edizione del Commentario

Il Bodhisattvacharyavatara è stato composto dal famoso erudito indiano Shantideva, riconosciuto da tutte le scuole buddhiste in Tibet come uno dei maestri più degni di fiducia, e come una fonte di grande ispirazione. Il libro si concentra principalmente sulla coltivazione e l’accrescimento della mente del risveglio di bodhicitta, e in quanto tale è un testo mahayana. Inoltre la visione filosofica di Shantideva, come è rivelato in particolare nel nono capitolo sulla saggezza, segue la tradizione Madhyamaka-Prasangika di Chandrakirti.

L’enfasi maggiore del testo viene posta sul nutrire una mente che desidera beneficiare gli altri esseri senzienti. Nel corso della mia vita ho letto molte volte questo testo e ne ho ascoltato spiegazioni, ho riflettuto a fondo sul suo significato e ho pure avuto la fortuna di insegnarlo io stesso in molte occasioni. Di conseguenza ho una certa esperienza in merito ai consigli che vi sono contenuti e posso certamente affermare che continuano a essere applicabili e utili anche oggi. Se sinceramente cerchiamo di mettere in pratica l’essenza di questi insegnamenti, non avremo dubbi sulla loro efficacia. Continue reading »