His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Four
His Holiness the Dalai Lama speaking to a group from Russia in Delhi, India, on December 27, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Four
New Delhi, India, 28 December 2012 – Holiness the Dalai Lama made a brisk start to the final session of his four day series of teachings in Delhi:
“Dharma is something that should concern us on a day to day basis; it’s not something to just set aside when the teachings are over. Use what I’ve taught as way to open things up. Study the text yourselves and let your mind flow with the Dharma. If you can do that, when we meet again you’ll be able to look back with the confidence of having reduced your attachment and anger. Then the purpose of the Dharma and these teachings will have been fulfilled.”
He mentioned that in addition to translations of the Guide to the Bodhisattva’s Way of Life, other Dharma books, books about the ongoing dialogue between modern science and Buddhist science, as well as His Holiness’s teachings are available in English and Russian. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Three
His Holiness the Dalai Lama speaking at the celebration of the Golden Jubilee of the Samyeling Tibetan Settlement in Delhi, India, on December 26, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Three
New Delhi, India, 26 December 2012 – On his way to the teaching venue this morning, His Holiness the Dalai Lama stopped off to attend a celebration of the Golden Jubilee of the Samyeling Tibetan Settlement at New Aruna Nagar, popularly known as Majnu ka tilla. He was received at the gate of TCV Day School by the Settlement Officer, Mr Lekyi Dorjee Tsangla and offered a traditional Tibetan welcome. He briefly took his seat on the throne to receive the customary threefold mandala offering before moving to a chair closer to the front of the stage. Tea and sweet rice were served while the Settlement Officer made his report, which was followed by a speech by the Sikyong, Dr Lobsang Sangay. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Two
Monks from Russia chanting the "Heart Sutra" at the start of the second day of His Holiness the Dalai Lama's four day teaching to Russian Buddhists in Delhi, India, on December 25, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day Two
New Delhi, India, 25 December 2012 – Although the weather outside in Delhi today was misty and cold, when His Holiness the Dalai Lama reached the large hall of the Kempinski Ambience Hotel, he was greeted by hundreds of smiling faces. He began his talk in a characteristic down to earth way:
“I have no blessings to give; I don’t think of myself as the Dalai Lama, but as another person like everyone else. The important thing is that we want to lead a happy life and to do that we need to educate ourselves.”
He said that of the miracles the Buddha revealed through the actions of his body, speech and mind, it was through his speech that he taught the difference between the paths of right and wrong. He showed how to find happiness and overcome suffering. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day One
His Holiness the Dalai Lama speaking during the first day of his four day teaching to Russian Buddhists in Delhi, India, on December 24, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches a Group from Russia in Delhi – Day One
New Delhi, India, 24 December 2012 – After the audience of nearly 1500 people, more than a thousand of whom were Russian, had warmly greeted him, His Holiness explained that his voice was hoarse because he had recently spoken for more than 50 hours over two weeks while giving an important teaching in South India. “In my hurry to finish the texts I caught a cold and that’s why my voice is croaky today.” He welcomed the Russian guests, telling them that in the past there were many great masters who came from Buryat, Kalmykia and Tuva to study in Central Tibet and later became accomplished. He said this is the heritage that is being revived today. At the same time there are others who have become interested in Buddhist philosophy and have become Buddhists. He said that while he generally advises people to stick to the religion they are born with, he acknowledges that sometimes people feel Buddhism can be more helpful to them. However, he stressed that it is important not then to lose respect for the religion their families belong to. Read the rest of this entry »
Fare il maestro in India: la storia di Valentino Giacomin
La Montessori ha vissuto a lungo in India, e lasciato molte scuole. Valentino Giacomin è la Montessori di questo secolo e il suo metodo una sintesi pedagogica geniale tra oriente e occidente.
Fare il maestro in India: la storia di Valentino Giacomin. di Andrea Bocconi | 18 dicembre 2012 , Il Fatto Quotidiano.
Che ci fa in India il maestro elementare in pensione Valentino Giacomin da Treviso? Insegna, naturalmente, utilizzando il metodo che ha creato e sperimentato nella scuola pubblica italiana per dieci anni: è il progetto Alice . Ha scritto a suo tempo un libro, Il maestro di Alice : bisogna lasciare la visione ordinaria della realtà, seguire il Bianconiglio.
Nel 1986 Valentino Giacomin si trasferisce a Sarnath, città sacra per i buddisti e i gianisti, compra con la liquidazione un pezzetto di terra e ci costruisce un paio di aule.
Il metodo tradizionale, basato sulla mente solo analitica e sulla frammentazione dell’esperienza della realtà, sui contenuti più che sui processi, è limitato, se non negativo. Giacomin insegna la soggettività della percezione, senza negare la realtà esterna. Insegna a osservare la mente, per capire come funzioniamo. Insegna l’interdipendenza di tutti fenomeni. Una collega, Lugina de Biasi, collabora con lui, dall’inizio. Naturalmente nella scuola pubblica italiana incontrano resistenze da parte di qualche genitore e qualche direttore scolastico, ma i risultati parlano : i suoi studenti sono bravi nelle materie curriculari e sono anche più sereni e profondi. Nel 1986 Valentino Giacomin si trasferisce a Sarnath , città sacra per i buddisti e i gianisti, compra con la liquidazione un pezzetto di terra e ci costruisce un paio di aule. Per sei mesi forma dei maestri secondo il suo metodo. All’inizio vengono i figli dei contadini del villaggio, che non potrebbero permettersi di pagare le rette delle scuole, sono circa sessanta. Sedici anni dopo la scuola di Sarnath ha novecento allievi. Utilizza tecniche meditative, lo yoga, propone ai bambini domande filosofiche, li guida nello sviluppo della capacità introspettiva, del controllo delle emozioni: mutua tecniche e concetti dalla psicologia analitica, dalla scienza della mente buddista, dalla psicosintesi. Giacomin inventa storie “pedagogiche” illustrate, propone esercizi semplici e geniali: i bambini arrivano a scuola e mettono in un cestino una pallina bianca se tutto va bene, una nera se sono tristi o arrabbiati: e poi ci si lavora. Ora arrivano alla scuola di Sarnath anche i figli dei benestanti, perché gli studenti del progetto Alice hanno ottimi risultati agli esami di stato, ma la retta mensile resta di 50 rupie per i poveri, settanta centesimi di euro. Altre due scuole si aggiungono, una a Bodh Gaya, sostenuta dal Dalai Lama , una nelle montagne dell’ Arunachal Pradesh. Accoglie gratuitamente i Chakma, un’etnia espulsa dal Bangladesh perché buddista, che non ha mai ricevuto il passaporto indiano. Sono apolidi i ragazzi Chakma di Sarnath, vivono nella scuola e vanno a casa ogni due anni, con un viaggio che dura quattro giorni. Vogliono diventare insegnanti, lavorare nel sociale. Non è stato un cammino rose e fiori . Politicanti locali hanno cercato di prendersi la scuola e i terreni, e hanno aizzato i paesani per un diritto di passo: vederseli arrivare coi forconi al cancello, minacciando di distruggere la scuola, non è stato uno scherzo. Gli stessi che poi chiedevano di accogliere i loro figli. Lo straniero, anche se fa lavoro sociale, è sempre a rischio: il rinnovo del visto è una perenne spada di Damocle. Ci sono i riconoscimenti della prestigiosa università di Varanasi, che gli ha conferito due premi per la qualità del suo metodo innovativo; una ricerca della facoltà di psicologia mostra la superiorità degli studenti di Alice, anche sui ragazzi italiani: maggiore capacità di attenzione; buona memoria; più consapevolezza e tolleranza; non manifestano problemi di disciplina, socializzazione e bullismo. La scuola viene invitata ai convegni internazionali, altre scuole chiedono i suoi insegnanti per applicare il metodo, usano i libri scritti da Giacomin. Eppure le difficoltà sono continue, a cominciare da quelle economiche. La scuola vive di donazioni, in Italia coordina la raccolta per il progetto Alice Luigina de Biasi (luiginadebiasi@libero.it ). Io la visito per la quarta volta in sei anni, e faccio dei brevi corsi di psicosintesi e di scrittura creativa: gli studenti sono svegli, gentili e mostrano un rispetto a cui non siamo certo abituati. Lo dico da ex insegnante. Non ci sono episodi di bullismo e violenza, come accade anche nelle scuole indiane. I primi allievi, entrati sedici anni fa, vanno all’Università, insegnano ai più piccoli. Magari le ragazze che si sposano e smettono di studiare (in India succede molto spesso) saranno madri diverse, passeranno ai figli una visione del mondo più ricca, e basata fortemente anche sulle tradizioni indiane. La scuola comincia al mattino con preghiere di ogni religione, Valentino è buddista, ma il novanta per cento degli allievi sono induisti, e ci sono anche dei musulmani. I simboli di tutte le religioni sono presenti fin dalla porta d’ingresso . Il sacro in tutte le sue manifestazioni, così si insegna il rispetto per la religione dell’altro e magari si eviteranno le stragi in nome di qualche dio. La Montessori ha vissuto a lungo in India, e lasciato molte scuole. Per me Giacomin è la Montessori di questo secolo e il suo metodo una sintesi pedagogica geniale tra oriente e occidente. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/18/fare-maestro-in-india-storia-di-valentino-giacomin/449155/#.UPfcsHsz9Ww.facebook
Sosteniamo la Scuola del Progetto Alice Universal Education School onlus” (Friuli), per donazioni : IBAN : IT41 N 05728 63740 731570528546 BIC / SWIFT: BPVIIT22731 Banca Popolare di Vicenza – Cividale del Friuli (UD). Valentino Giacomin v_giacomin@hotmail.com, codice fiscale per il 5 per mille è 94103860303.
Tibet: caute prese di posizione della comunità internazionale
Dopo la presa di posizione del Sottosegretario di Stato USA Maria Otero che l’11 dicembre, a Washington, aveva espresso la preoccupazione degli Stati Uniti per il continuo crescere del numero delle auto immolazioni e aveva auspicato l’elaborazione di una strategia comune con l’Europa per affrontare il problema del Tibet, rappresentanti dell’Unione Europea, del Canada e del Regno Unito hanno levato la loro voce a proposito del continuo peggioramento della situazione all’interno dell’altopiano tibetano. La posizione degli Stati Uniti è stata peraltro ribadita il 14 dicembre da Patrick Ventrell, portavoce del Dipartimento di Stato. Rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva quali azioni la comunità internazionale e gli USA intendano intraprendere a fronte del continuo crescere dei casi di auto immolazione, Ventrell ha dichiarato che gli Stati Uniti continueranno ad adoperarsi a ogni livello presso il governo cinese affinché Pechino riveda quelle direttive politiche che, in Tibet, sono motivo di tensione e minacciano l’identità culturale, linguistica e religiosa dei tibetani. “Chiediamo al governo cinese di consentire ai tibetani di esprimere liberamente, pubblicamente e pacificamente il loro dissenso, senza paura di rappresaglie”. “Queste richieste sono parte integrante del nostro dialogo con il governo cinese”. Il 15 dicembre, Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell’Unione Europea, ha dichiarato di sentirsi “profondamente addolorata per il crescente numero di tibetani – molti dei quali in giovanissima età – che si auto immolano. “Le limitazioni imposte alla libera espressione dell’identità tibetana sono causa di scontento in tutta la regione”. “Pur nel rispetto dell’integrità territoriale della Cina, l’Unione Europea chiede alle autorità cinesi di prendere in esame le cause profonde della frustrazione del popolo tibetano al quale devono essere garantiti i diritti politici, economici, sociali e culturali, compreso il diritto alla pratica della religione e all’uso della propria lingua”. Read the rest of this entry »
Tibetan – Thai Buddhist Dialogue – Second Day
His Holiness the Dalai Lama with members of the Thai monastic community who attended the discussion on "Reaching the Same Goal from Different Paths?" in New Delhi, India, on December 16, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Tibetan – Thai Buddhist Dialogue – Second Day
New Delhi, India, 17 December 2012 – The large audience of Thai monks and lay-people, who filled the hall, were waiting eagerly for His Holiness the Dalai Lama’s arrival this morning. He greeted one and all with folded hands and asked them to sit. There followed a recitation in Pali of the Mangala Sutta at the end of which His Holiness too recited a short propitious verse and began to speak on the requested theme, “From Joining our Hearts to Joining our Hands.”
Joining our hands can be destructive as when, for example, it involves military forces motivated by hatred of the enemy. That kind of joining hands in war has long been a part of human history. Indeed up to the Second World War citizens of the concerned countries joined up without hesitation. However, since the Vietnam War, this has changed and many US citizens refused to join the military. Read the rest of this entry »
Thai Buddhists in Dialogue with His Holiness the Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama and Thai Buddhist scholars during their discussion in New Delhi, India, on December 15, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Reaching the Same Goal from Different Paths – Thai Buddhists in Dialogue with His Holiness the Dalai Lama
New Delhi, India, 15th December 2012 – A significant and inspiring event took place today in New Delhi, capital of India the country where Buddhism originated 2600 years ago, when a group of Thai elders among nearly 50 monks and scholars met to engage in an inter-Buddhist dialogue with His Holiness the Dalai Lama. Discussants from the Thai side included Phrarajnyanakavi, Phra Dr Anil Sakya, Phra Paisal Visalo, Dr Seksan Presertkul, Dr Krissanapong Kirtikara and Dr Veerathai Santiprabhob, while His Holiness was accompanied by Prof Samdhong Rinpoche, Geshe Ngawang Samten, Geshe Lhakdor and Geshe Dorji Damdul. Nearly 300 lay Buddhists from Thailand listened rapt to their deliberations. Read the rest of this entry »
Pechino non tocchi il mio cadavere
Un’adolescente si dà fuoco per il Tibet e grida: Pechino non tocchi il mio cadavere
di Nirmala Carvalho
Bhenchen Kyi , studentessa liceale di 17 anni, ha scelto l’auto-immolazione per chiedere libertà religiosa e il ritorno del Dalai Lama. Prima di morire ha chiesto agli amici di “non permettere ai cinesi” di portare via il suo corpo dopo il suicidio. Il presidente del Parlamento in esilio ad AsiaNews: “Ancora e solo repressione. Il mondo intervenga per fermare Pechino”. Lhasa (AsiaNews) – Una ragazza di appena 17 anni si è data fuoco nella regione di Dokarmo, nella parte orientale del Tibet, per chiedere il ritorno del Dalai Lama e la sopravvivenza del popolo tibetano. Bhenchen Kyi, studentessa liceale, ha chiesto ai suoi amici prima di morire di “non permettere ai cinesi di prendere il suo corpo”. Dopo l’auto-immolazione, la ragazza è stata cremata dai monaci tibetani davanti a circa 3mila persone in lacrime. La sua è la 95ma auto-immolazione dall’inizio di questa drammatica protesta. Read the rest of this entry »
Autoimmolazioni in Tibet: due giovani si danno fuoco e muoiono
Autoimmolazioni in Tibet: due giovani si danno fuoco e muoiono
Sono avvenuti l’8 dicembre. Le vittime avevano entrambe 23 anni, uno era un monaco di Kirti. Dal 2009, salgono a 94 i tibetani suicidatisi contro l’occupazione cinese, per il ritorno del Dalai Lama.
Lhasa (AsiaNews) – Non si ferma la protesta del mondo tibetano contro la Cina: due giovani di 23 anni sono morti dopo essersi dati fuoco, invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Le autoimmolazioni sono avvenute l’8 dicembre scorso, ma gli episodi sono separati. Pema Dorjee si è dato fuoco alle 16:35 (ora locale), davanti al monastero di Shetsang (contea di Luchi, prefettura autonoma tibetana di Kanlho). Su di lui, non vi sono notizie disponibili. Kunchoek Phelgay , Read the rest of this entry »
Tibet, un’altra auto-immolazione. E gli studenti scendono in piazza contro Pechino
Tibet, un’altra auto-immolazione. E gli studenti scendono in piazza contro Pechino.
Nella regione di Luchu Tsering Tashi un padre di famiglia si uccide con il fuoco per protestare contro l’occupazione cinese: sono ormai 89 i suicidi degli ultimi mesi. E nel Qinghai gli studenti si una scuola di medicina protestano contro “l’educazione patriottica”: 20 feriti negli scontri, di cui 4 in gravi condizioni.
Lhasa (AsiaNews) – Un uomo di 31 anni, sposato e con due figli piccoli, si è dato fuoco questa mattina nella parte orientale del Tibet per protestare contro l’occupazione cinese della regione e chiedere il ritorno in patria del Dalai Lama. Una fonte del Phayul conferma l’auto-immolazione, che porta il numero totale dei suicidi a 89. Nel frattempo, la popolazione scende in piazza contro il pugno di ferro adottato dalle autorità.
L’ennesima tragedia è avvenuta davanti agli uffici governativi della regione di Luchu. Tsering Tashi lascia la moglie Choekyong Tso e i figli Dorjee Kyi (7 anni) e Kalsang Dolma (3). Read the rest of this entry »
La meditazione agisce davvero sul cervello.
La meditazione agisce davvero sul cervello. Effetti duraturi anche dopo il termine del programma.
Meditare significa produrre effetti duraturi sul proprio cervello. Lo dice una ricerca del Massachusetts General Hospital e della Boston University pubblicata su Frontiers in Human Neuroscience.
Stando ai test effettuati su due diverse tipologie di meditazione, l’effetto prodotto andrebbe oltre la pratica stessa e si proietterebbe anche a distanza di tempo. I ricercatori hanno verificato l’efficacia della meditazione compassionevole e della meditazione da attenzione consapevole. Read the rest of this entry »
Tibet, urla dal silenzio
Tibet, urla dal silenzio
di Stefano Vecchia, Avvenire, 30 novembre 2012
Con gli ultimi tre suicidi il numero di tibetani che si sono immolati per protesta contro il dominio cinese è salito a 27 nel solo mese di novembre e a 75 dall’inizio dell’anno (89 complessivamente dal febbraio 2009). Una situazione che sembra indicare, in un crescendo drammatico, la disperazione dei tibetani nelle province cinesi in cui è stato smembrato il Tibet storico dopo l’annessione nel 1959. Ed evidenzia l’incapacità di un vero dialogo negoziale con Pechino, Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Participates in World Compassion Day
His Holiness the Dalai Lama speaking at the World Compassion Day 2012 gathering in Mumbai, India, on November 28, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Participates in World Compassion Day in Mumbai to Promote Animal Welfare
Mumbai, India, 28 November 2012 – Early morning fog delayed His Holiness the Dalai Lama’s flight from Bangalore to Mumbai this morning, but on arrival in India’s bustling commercial capital the weather was clear and warm. A short drive brought him to his hotel, where he was welcomed by the proprietor Capt. Krishnan Nair and other well-wishers.
After lunch His Holiness was invited to attend celebrations of World Compassion Day to mark the launch in India of the Humane Society International (HSI), the international branch of the Humane Society of United States (HSUS), an animal welfare organisation. In a private meeting beforehand with organizers and special guests he was asked what role he thought religion played in fostering the animal welfare. Read the rest of this entry »
Dalai Lama Inaugurates a Conference about Yoga in Education
His Holiness the Dalai Lama is presented with an Honorary Distinguished Professorship from Timkur University in Bangalore, India, on November 27, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
At Tumkur University His Holiness the Dalai Lama Inaugurates a Conference about Yoga in Education and Later Meets with Bangalore Based Tibetans
Bangalore, Karnataka, India 27 November 2012 – This morning His Holiness the Dalai Lama drove about 70kms north-west of Bangalore to visit Tumkur University, where he was warmly welcomed on arrival by representatives of the university and monks and lamas of Sera-je Monastic University. Joining him on the dais were Dr Sree Sree Shivakumara Maha Swamiji of the Sree Siddaganga Mutt, Tumkur, who has attained the venerable age of 105; Prof HR Nagendra Vice-Chancellor of S-Vyasa University, a local Yoga University; Dr Apathukatha Shivathanu Pillai, India’s principal rocket scientist; Dr P Sadananda Maiya, a major benefactor of Tumkur University and Prof SC Sharma, the Tumkur University Vice-Chancellor. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Religion and Science at Christ University
His Holiness the Dalai Lama with students and staff during his visit to the Chapel at Christ University in Bangalore, India, on November 26, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
In the Garden City of India, His Holiness the Dalai Lama Speaks about Religion and Science at Christ University
Bangalore, Karnataka, India, 26 November 2012 – A warm sun shone brightly as His Holiness the Dalai Lama drove along the landscaped roads from the airport into Bangalore, the Garden City of India, this morning after a short flight from Kochi. A traditional brocade welcome arch stood over the approach to the hotel where many Tibetans were gathered to greet him, among them a delegation of Lamas including the Jangtse Chöje. After a brief lunch, His Holiness was invited to inaugurate an exhibition of paintings entitled ‘In the Footsteps of the Buddha’ Read the rest of this entry »
Tamdin Dorjee, ancora un’auto-immolazione
La morte di Tamdin porta il conto totale delle vittime di questo massacro a 81
Ancora un’auto-immolazione, Ong attacca: La violenza di Pechino fomenta i suicidi
Con la morte di Tamdin Dorjee , che lascia una famiglia di 6 persone, il conto totale delle proteste estreme arriva a 81: di cui 17 solo in novembre, nonostante le politiche repressive del Partito comunista nella regione. L’International Campaign for Tibet: “Il governo cinese sta sbagliando tutto”.
Dharamasala (AsiaNews) – Mentre il Tibet piange l’ennesima auto-immolazione con il fuoco, l’International Campaign for Tibet attacca “le politiche repressive del governo comunista cinese, che ha scelto di usare il pugno di ferro invece di ascoltare la popolazione. Non si rendono conto della miopia di questa scelta”. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Meets Friends of Tibet and Attends Celebrations of the Syrian Church
His Holiness the Dalai Lama joins in prayer at the opening of the Malankara Orthodox Syrian Church’s Centenary Celebrations in Kochi, Kerala, on November 25, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Meets Friends of Tibet and Attends Centenary Celebrations of the Malankara Orthodox Syrian Church
Kochi, Kerala, India 25 November 2012 – Sethu Das, founder of the Friends of Tibet, a people’s movement to keep the issue of Tibet alive through direct action, escorted His Holiness the Dalai Lama through a small exhibition of photographs and artifacts related to Tibet in Kochi this morning. Then, before an assembly of friends of Tibet and patients who have benefited from Tibetan medical camps, he gave him a fulsome welcome. He described the development of medical camps providing people with access to the Tibetan Medical Tradition, which have since grown into a programme called Wellbeing. He said, “It is the tragedy that has befallen Tibet that has brought this ancient medical tradition to the notice and benefit of people in India, as it has indeed brought His Holiness’s blessed presence among us today.” Read the rest of this entry »
I tibetani continueranno a darsi fuoco perché la Cina ci reprime
Penpa Tsering: I tibetani continueranno a darsi fuoco perché la Cina ci reprime. di Nirmala Carvalho.
Il presidente del parlamento tibetano in esilio accusa la Cina di spinger ei giovani tibetani “sull’orlo della disperazione”. In due giorni, quattro giovani fra i 18 e i 24 anni, si sono autoimmolati. Una manifestazione di 1000 studenti nel Qinghai è stata soppressa dalle violenze e dai gas lacrimogeni della polizia. Venti studenti sono feriti in modo grave. Le autorità hanno proibito le autoimmolazioni ed esigono l’impegno dei capi villaggio a fermarle. Anche le famiglie devono firmare. Multe e prigionia per chi non accetta. Read the rest of this entry »
Tibet, Pechino punisce le famiglie dei giovani che si danno fuoco
Tibet, Pechino punisce le famiglie dei giovani che si danno fuoco
Su ordine del governo centrale le autorità della provincia del Qinghai cancellano gli aiuti ai parenti delle vittime e sospendono tutti i progetti di sviluppo di villaggi e città teatro di auto-immolazioni. In due settimane nove tibetani si sono dati fuoco nella provincia. Tutti coloro che hanno reso omaggio ai giovani suicidi, anche con piccoli messaggi di cordoglio, saranno puniti. Pene severe anche per i funzionari di partito troppo “morbidi” con gli attivisti.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi di Malho (Prefettura autonoma tibetana nella provincia di Qinghai) cancellano gli aiuti ai parenti dei tibetani che si sono dati fuoco in protesta contro l’occupazione cinese del Tibet. Il governo locale ha anche cancellato tutti i progetti di sviluppo avviati nei villaggi coinvolti in manifestazioni contro Pechino. Read the rest of this entry »
Mi dò fuoco per protesta contro il governo cinese.
Mi dò fuoco per protesta contro il governo cinese. Nyingkar Tashi si era autoimmolata lo scorso 12 novembre. Una sua lettera spiega le motivazioni: l’indipendenza del Tibet, il ritorno del Dalai Lama, la salvezza dal genocidio culturale del suo popolo. – “Mi dò fuoco per protesta contro il governo cinese”: così una donna tibetana ha motivato la sua autoimmolazione, in una lettera diffusa oggi dall’organizzazione Free Tibet. Nyingkar Tashi, tibetana sui 25 anni, si è data fuoco nel pomeriggio del 12 novembre nella città di Dowa (contea di Rebkong, Tibet orientale). La donna si è autoimmolata durante una cerimonia di preghiera per Tamdin Tso , una giovane madre anch’essa suicidatasi allo stesso modo, il 7 novembre scorso. Prima di darsi fuoco, Nyingkar Tashi ha gridato per la libertà del Tibet e una lunga vita al Dalai Lama. La sua lettera inizia proprio con queste parole: “Sua Santità il Dalai Lama, il Panchen Lama e sei milioni di tibetani hanno bisogno della libertà. Il Tibet ha bisogno dell’indipendenza”. Read the rest of this entry »
La corte spagnola emette un mandato d’arresto per cinque ex leader cinesi
La corte spagnola emette un mandato d’arresto per cinque ex leader cinesi
La Corte Nazionale Spagnola ha emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di cinque leader cinesi accusati di genocidio a causa delle linee politiche adottate in Tibet. La Corte, attraverso l’Ambasciata cinese a Madrid, ha inoltre informato l’ex presidente Hu Jintao dell’inchiesta aperta nei suoi confronti con l’accusa di genocidio sentenziata dalla Corte lo scorso 9 ottobre 2013. Read the rest of this entry »
Tibet, Chagmo Kyi si dà fuoco per protesta contro la Cina.
Tibet, Chagmo Kyi si dà fuoco per protesta contro la Cina.
E’ la settantacinquesima morte dal febbraio 2009. La giovane, madre di due bimbi, ha scelto il luogo dove già altri otto si erano immolati dall’inizio del mese. La maggior parte dei suicidi sono avvenuti alla vigilia e durante il diciottesimo congresso del Partito comunista cinese. Secondo organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Protect Tibet’s Culture and Environment
His Holiness the Dalai Lama: The preservation of Tibetan culture is very much needed because it is a tradition of peace, love and compassion. But it is being completely destroyed.
Protect Tibet’s Culture and Environment, His Holiness says at Int’l Tibet Support Group Meeting
DHARAMSHALA: Speaking to the participants of the Special International Tibet Support Group Meeting today, His Holiness the Dalai Lama said, Tibet’s unique culture and fragile environment should be preserved.
His Holiness the Dalai Lama also noted that trends of democracy Read the rest of this entry »
Nyingkar Tashi si è autoimmolata: è la 70ma vittima
"La Cina - ha detto il Dalai Lama - non verifica con serietà quanto avviene e cerca di far finire gli incidenti solo criticando la mia persona".
Nyingkar Tashi si è autoimmolata durante una cerimonia funebre. È la 70ma vittima che si dà fuoco dal 2011. Dalla vigilia del Congresso comunista vi sono state sette immolazioni. Pechino umilia il Dalai Lama accusandolo di “glorificare” le auto-immolazioni. Nyingkar Tashi, una donna tibetana sui 25 anni, si è data fuoco nel pomeriggio di ieri nella città di Dowa (contea di Rebkong, Tibet orientale). La donna si è autoimmolata durante una cerimonia di preghiera per Tamdin Tso, una giovane madre anch’essa autoimmolatasi nella stessa zona il 7 novembre scorso. Prima di morire fra le fiamme, Nyingkar Tashi ha gridato per la libertà del Tibet e per il Dalai Lama. Negli ultimi sei giorni, Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama with Japanese Lawmakers
His Holiness the Dalai Lama: “We are humans and have the intelligence to distinguish between destructive and positive emotions.”
His Holiness the Dalai Lama Addresses Japanese Lawmakers and Participates in a Panel Discussion on Modern Science and Buddhist Science
Tokyo, Japan, November 13th 2012 – His Holiness the Dalai Lama made a historic visit to the Japanese Parliament building in the morning Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama visits Okinawa
His Holiness the Dalai Lama visits the Okinawa's Himeyuri Peace Museum, dedicated to the hundreds of Japanese teachers and students who were posted on the island on November during World War II, on November 11, 2012. Photo/Office of Tibet Japan
His Holiness the Dalai Lama visits Okinawa
Okinawa, Japan, 12 November 2012 – “I am happy to be back in Okinawa. This is my second visit to your beautiful island. I look forward to spending some time interacting with the local people and having an opportunity to re-acquaint myself with your culture”, His Holiness remarked to members of the local organizing committee of the visit shortly upon his arrival at Naha airport on the early evening of 10 November. After a drive along the eastern coast of the island, His Holiness was greeted upon his arrival at the hotel by a small group of Okinawans, young and old, who eagerly rushed forward to shake his hands. On the morning of the 11th, His Holiness arrived at Konpakto, a memorial park dedicated to those who lost their lives during the Battle of Okinawa during the Second World War. He offered prayers near the burial site of both Japanese and Americans victims of the conflict. Read the rest of this entry »
Dialogue is only realistic way to solve problems, says His Holiness
His Holiness the Dalai Lama in Okinawa, Japan, on November 11, 2012.
Dialogue is only realistic way to solve problems, says His Holiness
Okinawa, Japan, 11 November 2012 – Departing from the sea front hotel amidst a slight morning drizzle, His Holiness visited the Konpacto and Bodaiju (Bodhi tree park) at Okinawa Island in Japan. About 150 people came to the park for the event. His Holiness planted a tree sapling at the park and wrote a message of peace Read the rest of this entry »
19-year-old Artist Immolates, Toll Crosses 70
Gonpo Tsering, 19, dies after setting himself on fire in Achok, Tsoe, in north-eastern Tibet (China’s Gansu Province) on Saturday, 10 November 2012
DHARAMSHALA: The Central Tibetan Administration in Dharamsala organised a grand prayer service on Sunday, as fresh reports coming out of Tibet say a Tibetan artist burned himself to death in north-eastern Tibet calling for freedom and return of His Holiness the Dalai Lama.
Gonpo Tsering , 19, set fire to himself on fire around 2 pm in Lushoe village in Tsoe county (China’s Hezou in Gansu province) in north-eastern Tibet on Saturday. As flames consumed his body, he raised slogans demanding freedom for Tibetans and return of His Holiness the Dalai Lama to his homeland. Local Tibetans tried to extinguished the flames, but Gonpo succumbed to his injuries two hours later. His body was taken to his native Kay village, where local Tibetans organised a special prayer service. Gonpo Tsering studied at high school in Tsoe county, during which he received awards for best student and excellence in studies. Local Tibetans describe him as very friendly with moral demeanour. Since he could not continue his school education, he was involved in an artistic work to educate people in his locality since this June.
Addressing a grand prayer service for self-immolators at the main temple here today, Sikyong Dr Lobsang Sangay reiterated the Central Tibetan Administration’s grave concern over the prevailing grim situation in Tibet, adding that the Tibetan people are passing through one of saddest periods in its history. He said the escalating number of self-immolations by Tibetans reflects how repressive and unbearable is the situation under the Chinese rule. Read the rest of this entry »
Non lasciamo il Tibet solo
Associazione Italia Tibet: Non lasciamo solo il Tibet in questo drammatico momento.
Da giorni a Rongwo, nel Tibet Orientale, le strade sono invase da migliaia di manifestanti tibetani che, sfidando la repressione della polizia cinese, espongono i ritratti del Dalai Lama e chiedono a gran voce la libertà ( rangwang ) e l’indipendenza ( rangzen ) per il proprio Paese. Queste manifestazioni avvengono negli stessi giorni in cui, a Pechino, si celebra il XVIII Congresso nazionale del Partito comunista cinese. In Tibet, in soli due giorni – il 7 e l’8 novembre – si sono bruciate vive sei persone: tre a Ngaba, due a Rebkong e una a Driru. L’ultimo a uccidersi con il fuoco è stato Kalsang Jinpa , un giovane nomade di 18 anni. Prima di lui si era bruciata viva Tamdin Tso , una nomade ventitreenne madre di un bambino di cinque anni. Sono ormai 70 i tibetani che si sono dati fuoco per protestare contro il regime cinese che, da 62 anni, opprime il popolo tibetano. Non si era mai verificato, nella storia del mondo, che la disperazione e la volontà di lotta di un popolo oppresso si esprimesse in una maniera così drammatica, eroica e, nello steso tempo, nonviolenta. Il governo della Repubblica popolare cinese, come sempre, ha risposto con arresti indiscriminati e le torture. Read the rest of this entry »
Happening now: Thousands of Tibetan students join protests in Rebkong
Tibetan school students carrying out a massive protest rally in Rebkong, eastern Tibet on November 9, 2012 demanding the Dalai Lama's return and freedom in Tibet.
Phayul[Friday, November 09, 2012 12:39] Thousands of Tibetan school students in the Rebkong region of eastern Tibet are carrying out a major street protest at the time of filing this report.
Sources have told Phayul that 5.000 to 6.000 students began protesting in the streets of Rongwo town since 5 am (local time), raising slogans for His Holiness the Dalai Lama’s return and rights of the Tibetan people. “The students have been protesting in front of the major Chinese government offices and have jam-packed entire streets in the region,” Dorjee Wangchuk, an exiled Tibetan with contacts in the region said. “The students have been reciting the ancient Tibetan prayer hymn for His Holiness the Dalai Lama Read the rest of this entry »
Penpa Tsering: Il Tibet è “fiducioso, ma cauto” verso l’elezione di Xi Jinping a nuovo presidente cinese.
Penpa Tsering: Il Tibet è “fiducioso, ma cauto” verso l’elezione di Xi Jinping a nuovo presidente cinese.
Mentre un altro tibetano si è dato fuoco contro il regime di Pechino, il Congresso del Partito comunista cinese prosegue. Penpa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, parla di Xi Jinping, e di cosa (e come) potrebbe cambiare per i tibetani con la sua elezione a presidente della Cina. Lhasa (di Nirmala Carvalho, AsiaNews) – È alta la tensione nella provincia di Qinghai, dopo che cinque tibetani si sono dati fuoco per chiedere il ritorno del Dalai Lama in Tibet e la fine del regime cinese. Pechino ha inviato unità paramilitari nella contea di Rebgong, per contenere una protesta di migliaia di persone a Rongwo. La dimostrazione ha preso corpo dopo che un sesto giovane di 18 anni, Jinpa, ha deciso di darsi fuoco davanti al monastero della prefettura di Huangnan. Read the rest of this entry »
His Holiness Departs Tokyo and Arrives at Kanazawa
His Holiness the Dalai Lama: “We must use human intelligence to its maximum and then transform our negative emotions into positive emotions.”
His Holiness Departs Tokyo and Arrives at Kanazawa
Kanazawa, Japan, 8 November 2012 – After the past two days of dialogue with Japanese scientists held at the landmark Hotel Okura in central Tokyo, His Holiness had a full morning of audiences and interviews, meeting a number of old and new friends, in his hotel room. In accepting an invitation to visit a University in Japan next year, His Holiness Read the rest of this entry »
Tibet: ancora una settimana di fiamme e morte.
TIBET: ANCORA UNA SETTIMANA DI FIAMME E MORTE. SEI IMMOLAZIONI IN DUE GIORNI. MIGLIAIA DI TIBETANI PROTESTANO A REBKONG
Non cessa l’ondata di auto immolazioni che in un vertiginoso crescendo stanno infiammando il Tibet. Appena pubblicata la notizia delle quattro immolazioni di ieri, 7 novembre ( Tamdin Tso e i tre giovanissimi monaci del monastero di Ngoshul), è giunta in serata la conferma di un nuovo caso, il quinto nella stessa giornata, verificatosi a Bekhar, nella contea di Driru, nel Tibet centrale. E ancora, oggi, un altro tibetano si è dato la morte con il fuoco: Kalsang Jinpa , un ragazzo nomade di 18 anni. Sei nuovi eroi in soli due giorni portano a 69 il numero dei casi di auto immolazione all’interno del Tibet. E purtroppo nulla fa sperare che questi eroici atti di resistenza possano cessare.
Non si conosce il nome e l’età del tibetano che si è immolato ieri sera a Bekhar. Citando contatti all’interno del Tibet, un monaco residente nell’India del sud ha dichiarato di essere venuto a conoscenza del nuovo caso attorno alle 20.00 (ora dell’India), proprio mentre era al telefono con un connazionale in Tibet. “Travolti dalla commozione i tibetani gridavano mentre le forze di polizia arrivavano immediatamente sul posto”. Kalsang Jinpa, un ragazzo nomade di soli 18 anni, ex monaco del monastero di Rongwo, si è dato fuoco nel pomeriggio di oggi, attorno alle 16 (ora locale), in piazza Dolma, di fronte al monastero di Rongwo, a Rebkong. Prima di portare a compimento il suo atto estremo, ha alzato un cartello in cui erano scritte le sue richieste: il ritorno del Dalai Lama e il rispetto dei diritti dei tibetani. E’ deceduto Read the rest of this entry »
Quattro nuove autoimmolazioni oggi.
Tamdin Tso
PROSEGUE LA DRAMMATICA SEQUENZA DELLE IMMOLAZIONI: QUATTRO NUOVI CASI NELLA SOLA GIORNATA DI OGGI
Tamdin Tso , una nomade ventitreenne, madre di un bimbo di soli cinque anni, e tre giovanissimi monaci del monastero di Ngoshul, nel distretto di Ngaba, si sono dati fuoco oggi, vigilia del Congresso del Partito Comunista. Tamdin Tso si è data fuoco ed è morta nelle vicinanze di Rongwo, contea di Rebkong (Amdo). Tamdin ha prelevato la benzina da una motocicletta, l’ha cosparsa sulle sue vesti e si è data alle fiamme invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
Tamdin Tso (nella foto) è morta a Dro Rongwo, nei pressi del pascolo dove svernava con la sua famiglia, attorno alle 17.30, ora locale. I monaci del vicino monastero di Dowa hanno restituito ai parenti i resti carbonizzati del suo corpo. Appena saputa la notizia, oltre duemila tibetani si sono radunati chiedendo a gran voce il ritorno del Dalai Lama in Tibet e recitando preghiere. Erano tre teenager i monaci del monastero di Ngoshul, situato a 12 chilometri dal distretto di Ngaba, di cui è giunta conferma dell’auto immolazione. Sono stati identificati come Dorjee (quindici anni), Samdup (sedici anni) e Dorjee Kyab (sedici anni). Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama’s second day of dialogue with scientists in Tokyo
“For many years,” said His Holiness, “I’ve had this dream of seeing a dialogue between ancient science and modern science. Such a dialogue is of mutual benefit.
His Holiness the Dalai Lama’s second day of dialogue with scientists in Tokyo
Tokyo, Japan, 7 November 2012 – The second day of His Holiness’ first major, multi-day discussion on science in Japan began with Dr. Masashi Yanagisawa, of Tsukuba University, delivering a talk on “The Mystery of Sleep and Waking.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama meets with scientists in Tokyo
His Holiness: ”You should be more optimistic, make more effort’. That’s really wonderful. Out of uncertainty you summoned conviction.”
His Holiness the Dalai Lama meets with scientists in Tokyo
Tokyo, Japan, 6 November 2012 – The third day of His Holiness’ autumn trip to Japan was devoted entirely to one of the events he’d been most looking forward to, the first series of really sustained and serious discussions with scientists he’d ever conducted over many days in Japan. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Yokohama
His Holiness the Dalai Lama in Yokohama: “We all know the value of thinking holistically, but often we don’t do it, because we’re thinking only of the moment.”
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Yokohama
Tokyo, Japan, 5 November 2012 – “China needs Japan, Japan needs China,” said His Holiness as he faced a group of 20 or so reporters, both Japanese and international, in a conference room in a hotel in Yokohama. “East needs West, and West needs East. Every country on this planet needs others. So a small disagreement or divergence of interests should not affect basic relations. That’s short-sighted, narrow-minded. We should think more broadly.” On the second day of his 18th trip to Japan, His Holiness was, inevitably, facing questions from the press about Japan’s recent disputes with China. Asked whether he thought democracy was the best system of government, he looked around the sun-flooded room, overlooking a huge Ferris wheel Read the rest of this entry »
Migliaia di tibetani alla cremazione di Dorjee Lhundup
Migliaia di tibetani hanno preso parte alla cerimonia di cremazione di Dorjee Lhundup, il 63° eroe tibetano immolatosi domenica 4 novembre.
TIBET: IN MIGLIAIA ASSISTONO ALLA CREMAZIONE DI DORJEE LHUNDUP MENTRE PECHINO LIMITA LA VENDITA DI LIQUIDI INFIAMMABILI
Migliaia di tibetani hanno preso parte alla cerimonia di cremazione di Dorjee Lhundup, il 63° eroe tibetano immolatosi domenica 4 novembre. Dorjee Lhundup, 25 anni, si è cosparso di benzina a Rongwo, la capitale della Contea di Rebkong, prefettura autonoma di Malho, nelle adiacenze dell’hotel Sakyil, attorno alle 10.30 (ora locale). E’ morto all’istante. Un gran numero di monaci e laici è subito accorso sul luogo e, in segno di rispetto, ha avvolto nelle khata, le tradizionali sciarpe bianche tibetane, i poveri resti del defunto. Riferisce Radio Free Asia che, poco più tardi, alcune migliaia di tibetani si sono radunati a Dhongya–la, nelle vicinanze del monastero di Rongwo per assistere alla cerimonia di cremazione di Dorjee (nella foto) Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama teaches on transforming the mind in Japan
His Holiness the Dalai Lama: “Such tragedies as Fukushima already happened. Too much worry, too much stress: no use! Instead of worry, look forward. The future is open. You can rebuild your home, your village, your community. If you have some interest in the Buddhist way of thinking, please read Shantideva’s book. Use your mental powers. Think! Analyze! Then you can get more confidence.
His Holiness the Dalai Lama teaches on transforming the mind on his first day in Japan
Yokohoma, Japan, 4 November 2012 – On the first day of his first visit to Japan in 2012, His Holiness enjoyed a few brief audiences, then took a brief drive to the Pacifico Yokohama Exhibition Hall, in Yokohama, to deliver a talk on Geshe Langri’s “Eight Verses on Transforming the Mind” before more than 6000 people. Read the rest of this entry »
A Tibetan dies after setting self on fire in Tibet
A Tibetan dies after setting self on fire in Tibet
The Central Tibetan Administration is deeply saddened to learn of fresh reports coming out of Tibet that one more Tibetan has set self on fire, bringing the total known self-immolations to 63. Dorjee Lhundup , a 24-year old artist, set himself on fire in Rebgong (Ch: Tongren) in north-eastern Tibet around 10:00 am (local time) on Sunday. He shouted slogans calling for freedom for Tibetans and His Holiness the Dalai Lama’s return to Tibet. He died on the spot. Local Tibetans, including monks, carried his body to Rongwo monastery where they prayed for him. Later in the afternoon, thousands of local Tibetans gathered for his funeral at a crematorium near the monastery. A photo shows a large number of monks and lay people gather around the man’s burned body wrapped in Tibetan traditional scarves in front of a photo of His Holiness the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
L’Onu a Pechino: rispetto dei diritti umani in Tibet
Manifestazione a Roma per i diritti umani in Tibet
La scorsa settimana in Tibet sono state sette le persone che si sono date fuoco per attirare l’attenzione del mondo. Il triste rituale si ripete dal marzo del 20o9 ma ieri per la prima volta, l’Alta commissaria Onu per i Diritti umani Navi Pillay , ha alzato la voce con Pechino chiedendole di dare conto delle accuse di violazione dei diritti umani nella regione. Le autoimmolazioni, ha detto Pillay parlando ieri a Ginevra, rappresentano una “disperata” forma di protesta, “ la stabilità sociale in Tibet non sarà mai raggiunta attraverso pesanti misure di sicurezza e la soppressione dei diritti umani, le autorità cines i – ha aggiunto – dovrebbero capire come venire incontro al dolore che ha portato a un’escalation di queste morti”. Allo stesso tempo però l’Alta Commissaria ha rivolto un appello ai tibetani affinché rinuncino a una forma di protesta così estrema. Read the rest of this entry »
La Consapevolezza aiuta a mantenere sana la mente
Ancora una volta, la pratica della Consapevolezza (o Mindfulness) è stata trovata scientificamente efficace e utile per la salute della mente e migliorare la qualità della vita.
La Consapevolezza aiuta a mantenere sana la mente
Ancora una volta, la pratica della Consapevolezza (o Mindfulness) è stata trovata scientificamente efficace e utile per la salute della mente e migliorare la qualità della vita. La cosiddetta meditazione “Mindfulness”, o Consapevolezza, è stata rivisitata da un team di esperti che ne conferma scientificamente l’efficacia nel mantenere o ritrovare il benessere mentale e, infine, anche fisico e migliorare la qualità della vita. Pubblicato sull’ultimo numero di Frontiers in Human Neuroscience, è il lavoro degli esperti del Brigham and Women’s Hospital (BWH) di Boston (Usa) in cui si propone un nuovo modello che cambia il modo di vedere e approcciarsi alla Mindfulness, o Consapevolezza. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Attends the 80th Sivagiri Annual Pilgrimage
His Holiness the Dalai Lama is welcomed to Sivagiri Mutt with with his feet bathed and sprinkle with flowers in Varkala, Kerala, India, on November 24, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Attends the Inauguration of the 80th Sivagiri Annual Pilgrimage in Kerala
Varkala, Kerala, India, 24 November 2012 – His Holiness the Dalai Lama began the day with an interview at his hotel with Mr PP James for Doordarshan. Asked what he thought of Indian spirituality, he replied,
“I always say that India is a living example of the possibility of all religions living together in harmony; an example that others could learn from. And for us Tibetans, India is our guru. One great master observed that although Tibet was known as the Land of Snows, until the light of wisdom arrived from India, Tibet remained in the dark.” Concerning his regard for Kerala, he said, “Don’t you have 100% literacy here? Wonderful! When I first visited I was impressed to see even barefoot people reading newspapers.” Read the rest of this entry »
TCHRD releases report on enforced disappearances in Tibet
The 11th Panchen Lama, Gedhun Choekyi Nyima, was secretly removed from his home in May 1995.
TCHRD releases report on enforced disappearances in Tibet
“This heinous practice is not permitted under any circumstances. No exceptional circumstances whatsoever may be invoked to justify an enforced disappearance.” Jeremy Sarkin, UN Working Group on Enforced or Involuntary Disappearances (Nov. 2011) [TCHRD]
Imagine a close loved one being taken into custody, held incommunicado for days, weeks, or even years, without any contact or communication with you or other family members. Imagine the mental anguish and torment of not knowing where they are, if they are being tortured or have been killed. In this respect, enforced disappearances have a “doubly paralyzing impact,” not only on the victims, but also on their loved ones who live in a constant state of anxiety and fear about the fate of the disappeared person. Today, TCHRD, on the eve of the 98th session of the UN Working Group on Enforced and Involuntary Disappearances, releases an introductory report and analysis on enforced disappearances in Tibet. Enforced disappearance is a serious international crime that violates multiple human rights and fundamental freedoms enshrined in the Universal Declaration of Human Rights and other major international human rights instruments. Yet such disappearances are prevalent and commonplace for Tibetans living under Chinese rule. While there is a growing movement to ban enforced disappearances in any form or justification, Read the rest of this entry »
Il congresso del Partito comunista “può portare a una svolta per il Tibet”
Penpa Tsering: “Si può iniziare aprendo le carceri dove patiscono orribili torture i tibetani arrestati con accuse false e politiche”.
Il congresso del Partito comunista “può portare a una svolta per il Tibet”
Penpa Tsering, presidente del Parlamento tibetano in esilio, spiega ad AsiaNews le molte sfide che il cambiamento di leaderhsip in Cina porta con sé: “Devono cambiare in maniera radicale e diventare difensori, non persecutori, dei diritti umani”. Il prossimo Congresso comunista “può cambiare molte cose. La Cina è un grande e potente Paese, ma deve cambiare rotta e scegliere di divenire un difensore e non un persecutore dei diritti umani. In Tibet le cose possono e devono cambiare”. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s Concern About Events in Burma
His Holiness the Dalai Lama is willing to visit trouble-spots around the world, if he can be of any help.
His Holiness the Dalai Lama’s Concern About Events in Burma
Dharamsala, HP, India, 1 November 2012 – During the conflict between the Sinhalese and Tamil peoples in Sri Lanka, His Holiness the Dalai Lama appealed to the Sri Lankan authorities to find a humane solution. Likewise, in recent months, His Holiness has written twice to Nobel Laureate Daw Aung San Suu Kyi requesting her to use her influence to bring about a peaceful resolution of the difficulties faced by the Rohingya people in Burma’s Rakhine province. His Holiness’s Representative in New Delhi has also tried to seek an appointment with the Burmese embassy to convey His Holiness’s views about this serious human rights’ problem. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Korean Disciples
His Holiness the Dalai Lama: ‘Because of the self-cherishing attitude we have, we need also to think of others; and of liberating all sentient beings. If you poke an insect, it will fly away. This shows that it does not want suffering. We should try to use our human minds to understand the true nature of things'.
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Korean Disciples
Dharamsala, HP, India, 31 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Drawing to a close the final of three days of teachings to Korean guests, His Holiness the Dalai Lama of Tibet concluded His guidance on chapter 24 of Nagarjuna’s ‘Fundamental Treatise of the Middle Way’ with a series of prayers, initiations and vows. Addressing the audience of the main temple in His exile home of Dharamshala, North India, the final day of teachings were rounded off on 31st October 2012 under consecutive clear blue skies and amid a jubilant atmosphere. Drawing upon the sacred text, His Holiness educated the audience on the basic principles of attaining Buddhahood; highlighting that through the understanding of emptiness, you can see the possibility of achieving liberation. Read the rest of this entry »
Day Two of Teachings to Koreans Continue from Tibet’s Spiritual Leader
His Holiness the Dalai Lama: “Because the essence of Buddhahood is within yourself, the activity of the Buddha can work in you”.
Day Two of Teachings to Koreans Continue from Tibet’s Spiritual Leader
Dharamsala, HP, India, 30 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Addressing the Korean delegation, which numbered almost 1000, as well as Tibetans, international visitors and Indian guests, His Holiness the Dalai Lama continued His teachings into Chapter 24 of ‘Nagarjuna’s Read the rest of this entry »
La fiamma della verità a Roma e a Milano
Sulla strada per Milano, la Fiamma della Libertà ha fatto tappa a Bologna ed a Treviso.
La fiamma della verità a Roma e a Milano
29-30 ottobre 2012. La Fiamma della Verità Tibetana, una staffetta per i diritti umani in Tibet promossa dall’Amministrazione Centrale Tibetana, ha fatto tappa i giorni 29 e 30 ottobre 2012 a Roma e a Milano. Guidata dal monaco tibetano Thupten Wangchen, Presidente delle Comunità tibetane in Europa, e accompagnata da Geshe Tenzin Tenphel (Istituto Lama Tsong Khapa di Pomaia), il 29 ottobre è partita simbolicamente dal Colosseo alle ore 12 ed è giunta sulla Piazza del Campidoglio alle ore 13, insieme a Nyima Dhondup, Presidente della Comunità tibetana in Italia, con i rappresentanti di tutte le Associazioni pro-Tibet della città di Roma. Presso la Sala delle Bandiere si è svolta la cerimonia simbolica di consegna della Fiaccola della Verità sul Tibet a Marco Pannella, leader dei Radicali e Andrea Di Priamo, Presidente Intergruppo Tibet all’Assemblea Capitolina. Read the rest of this entry »
L’ambasciatore Usa chiede a Pechino di “rivedere” le politiche sul Tibet
L’ambasciatore Usa a Pechino Gary Locke: "Imploriamo i cinesi di incontrarsi davvero con i rappresentanti del popolo tibetano per rispondere alle loro richieste e riesaminare alcune delle politiche che hanno portato alle restrizioni, alle violenze e alle auto-immolazioni. Siamo molto preoccupati per questi fattori: nessuno li desidera, troppi morti".
L’ambasciatore Usa chiede a Pechino di “rivedere” le politiche sul Tibet.
Gary Locke, rappresentante di Washington in Cina, ha ammesso di aver visitato i monasteri tibetani da cui sono partite diverse auto-immolazioni: “Imploriamo la Cina di parlare davvero con i tibetani e rivedere quelle decisioni che hanno portato restrizioni e dolore. Nessuno vuole vedere la situazione continuare in questo modo”. L’ambasciatore americano in Cina, Gary Locke, ha chiesto al governo di Pechino di “riesaminare le politiche relative al Tibet”. Il diplomatico ha ammesso di aver visitato le zone e i monasteri della regione da cui provengono alcuni di coloro che hanno scelto di auto-immolarsi per protestare contro le politiche repressive del governo comunista e chiedere il ritorno a casa del Dalai Lama.
Parlando da Pechino a un forum online in corso negli Stati Uniti, l’ambasciatore ha dichiarato di aver visitato in settembre due monasteri tibetani nella prefettura di Aba (nella provincia cinese del Sichuan), dove si sono verificate la maggior parte delle 55 “auto-immolazioni” di protesta contro la politica cinese nel territorio. Locke si è recato nei monasteri di Songpan e di Kirti “per farsi un’idea di come vivono i tibetani”.
Nel corso del suo intervento, Locke ha dichiarato: “Imploriamo i cinesi di incontrarsi davvero con i rappresentanti del popolo tibetano per rispondere alle loro richieste e riesaminare alcune delle politiche che hanno portato alle restrizioni, alle violenze e alle auto-immolazioni. Siamo molto preoccupati per questi fattori: nessuno li desidera, troppi morti”.
Il governo cinese non ha risposto, ma considera la questione tibetana “un fattore di politica interna” (insieme a Taiwan, la strage di Tiananmen e la situazione della libertà religiosa nel Paese) e reagisce con furia agli stranieri che chiedono conto di quanto accade. In ogni caso, il regime accusa il Dalai Lama di “aver orchestrato” i suicidi nell’area, nonostante il leader buddista abbia più volte chiesto ai suoi fedeli di “salvaguardare a ogni costo la propria vita e quella altrui”. (AsiaNews/Agenzie)
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings to Korean Guests
His Holiness the Dalai Lama : “When you see a beautiful thing, you can become attached to it. When you see something ugly, aversion can occur. It is not only the subject, but you, who finds things the way they are. One creates attachment and aversion themselves”.
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings to Korean Guests
Dharamsala, HP, India, 29 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Commencing the first of three days of teachings to a group of Korean disciples, His Holiness the Dalai Lama of Tibet introduced Chapter 24 of Nagarjuna’s ‘Fundamental Treatise of the Middle Way’ on October 29th 2012 in the Main Temple, Dharamshala, India. Read the rest of this entry »
Noi Tibetani trattati come terroristi
Lobsang Sangay, primo ministro del governo tibetano in esilio: “Il mio popolo sta morendo, sta perdendo la propria terra e la propria identità”.
Il premier tibetano in esilio: “Noi trattati come terroristi” di Mauro Pianta, La Stampa.it, 28 ottobre 2012
L’Europa non deve temere la Cina e ha il dovere di esercitare pressioni su Pechino per la causa tibetana: difendere il Tibet significa difendere la democrazia. Siete preoccupati per i vostri rapporti commerciali con il Celeste Impero? Sbagliate: se è vero che il mondo ha bisogno della Cina, è altrettanto vero che loro hanno bisogno dei vostri mercati». Lobsang Sangay, 44 anni, primo ministro del governo tibetano in esilio, non ama lasciarsi imbrigliare dai toni felpati della diplomazia. Giurista e ricercatore ad Harvard, eletto dai tibetani sparsi per il mondo premier di un’amministrazione in esilio in India ed erede di una responsabilità politica affidatagli dal Dalai Lama, ha una missione da compiere: ricordare l’invasione cinese del Tibet Read the rest of this entry »
L’inutile carneficina dei tibetani, i silenzi di tutti gli altri
La Cina ha stanziato taglie per chi dia informazioni su chi sta dietro le immolazioni (25 mila euro) e per chi faccia sapere di azioni analoghe in preparazione (6 mila euro).
L’inutile carneficina dei tibetani, i silenzi di tutti gli altri. di Marco Del Corona, Corriere della Sera Blog, 28 ottobre 2012
E’ come una cabala di sangue. Dal 2009 sono 60 i tibetani e le tibetane a essersi dati fuoco, 47 quest’anno, 5 nell’ultima settimana, 2 nella sola giornata di venerdì. Quasi sempre succede in zone tibetane fuori dai confini della regione amministrativa del Tibet. I conti potrebbero anche essere imprecisi ma è evidente che la questione delle auto-immolazioni ha assunto proporzioni che la pongono oltre la dialettica fra autorità cinesi e diaspora tibetana. In molti casi si ascoltano slogan a favore del ritorno del Dalai Lama e del “Tibet libero”.
SVILUPPO CINESE Più significativo, piuttosto, che i fatti recenti si siano verificati ad Amchok (Amuquhu), dove le autorità di Pechino costruiscono un aeroporto contestato dalla popolazione locale perché vicino a una montagna sacra (i lavori, autorizzati nel 2009, Read the rest of this entry »
Il Primo Ministro del Governo Tibetano Lobsang Sangay a Roma
Il Primo Ministro del Governo Tibetano Lobsang Sangay a Roma
Si è svolta a Roma, a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma, la cerimonia conclusiva della prima annualità del progetto “Thap Shè Sarpà – Nuovo Metodo. Insegnanti per la Cultura Tibetana del Terzo Millennio”. Ospite d’onore il Leader del Governo Tibetano in esilio, Primo Ministro Lobsang Sangay , specificamente invitato a Roma per celebrare questo importante evento. Read the rest of this entry »
S. S. Dalai Lama sarà a Trento l’11 aprile e dal 13 al 16 a Fribourgo Losanna Berna in Svizzera
Mercoledì 10 aprile Sua Santità il Dalai Lama giungerà a Bolzano e Giovedì 11 aprile Sua Santità giungerà a Trento dove, alle ore 9.00 davanti al Palazzo della Provincia autonoma di Trento in Piazza Dante 15, la Comunità Tibetana gli darà il benvenuto, quindi alle 13.30 al Pala Trento in Via Fersina 11, Sua Santità terrà http://dalailamatrento2013.wordpress.com/ una conferenza pubblica (ingresso libero dalle 12.30) e Sabato 13 aprile , su invito dei Centri FPMT Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana in Svizzera, della Swiss Rigdzin Association e della FPC-Tibet Foundation, al Forum di Friburgo (tra Berna e Losanna) www.dalailama2013.ch Sua Santità il Dalai Lama darà un commentario su «La lampada sul sentiero verso l’illuminazione» , che trovate qui http://www.sangye.it/altro/?cat=14 e potete liberamente scaricare qui http://www.sangye.it/altro/?p=81 , un millenario testo scritto dal grande maestro buddhista Atisha, che rappresenta una quotidiana fonte d’ispirazione per approfondire la conoscenza della propria mente al fine d’ottenere l’autentica felicità. Domenica 14 aprile Sua Santità il Dalai Lama conferirà a Friburgo l’ Iniziazione a Tara Bianca per sviluppare nella mente e nel cuore le qualità di saggezza e compassione del Buddha. Nel pomeriggio Sua Santità il Dalai Lama terrà a Friburgo una conferenza pubblica su «Etica al di là della religione» , trattando i diversi aspetti di questo tema con la visione globale, il buon senso e la gioia comunicativa che lo caratterizza. Lunedi 15 aprile, il Dalai Lama parteciperà a un incontro con gli scienziati all’Università di Losanna su «Vivere ed invecchiare in pace». Questo evento è solo su invito, ma sarà trasmesso in diretta al sito www.unil.ch . Martedì 16 aprile, Sua Santità il Dalai Lama parlerà agli studenti dell’Università di Berna e mercoledì 17 sarà all’Istituto Tibetano di Rikon . Gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Friburgo saranno tradotti simultaneamente in italiano. I biglietti sono disponibili qui www.dalailama2013.ch . Ed anche per questo grande evento saremo presenti e scriveremo in tempo reale le parole di saggezza di Sua Santità, che pubblicheremo sul nostro sito nell’ambito del Progetto Free Dalai Lama’s Teachings http://www.sangye.it/wordpress2/?page_id=1576.
Lhamo Tseten e Tsepak Kyab si sono dati fuoco
Il giovane tibetano Lhamo Tseten, autoimmolatosi il 26.10.12, qui con sua moglie Tsering Lhamo.
Continua la strage tibetana, altri due giovani Lhamo Tseten e Tsepak Kyab si sono dati fuoco.
In pochi giorni cinque auto-immolazioni. È una delle settimane “peggiori” nella lotta contro quello che definiscono l’imperialismo di Pechino e il genocidio culturale. Denunciando il “fallimento” della politica cinese, Free Tibet lancia un appello alla futura leadership perché risponda alla “richiesta di libertà”. Due giovani tibetani della provincia cinese di Gansu si sono dati fuoco e sono morti per le gravi ustioni riportate. Il fatto è avvenuto nel pomeriggio del 26.10.12, in una delle settimane peggiori per la comunità in lotta contro quello che definiscono “l’imperialismo di Pechino” e il “genocidio culturale” della minoranza. Read the rest of this entry »
Tibet’s Horrifying, Persistent Fire
Dorje Rinchen, is the 63rd Tibetan to choose to self immolate for his Tibet.
Tibet’s Horrifying, Persistent Fire
By Didi Kirsten Tatlow [The International Herald Tribune]
“Laundry Song” Performed by Peng Liyuan from HPeaks on Vimeo .
BEIJING — About a year and a half after Peng Liyuan, a well-known Chinese folk singer and the wife of Xi Jinping, the man tapped to be China’s next leader, performed the “Laundry Song” on national television in August 2007, Tibetans began a wave of self-immolations. The two events weren’t linked, but they point to an irony: Read the rest of this entry »
La meditazione come “farmaco” per il cuore
La m editazione tiene a bada la pressione sanguigna
Uno studio condotto dal Medical College of Georgia è infatti giunto alla conclusione che due sessioni di meditazione da 15 minuti al giorno – una volta a casa, l’altra con l’istruttore – ha consentito agli allievi teenagers di una scuola di tenere a bada la pressione sanguigna per 4 mesi. La loro pressione sanguigna ha persino continuato a scendere nei quattro mesi successivi alla conclusione delle sessioni di meditazione. Uno studente, Nick Fitts, ha, ad esempio, ha beneficiato molto della meditazione. Nick ha due lavori, non ha una macchina ed aveva rapporti difficili con la madre. Lo stress ha fatto alzare la sua pressione Read the rest of this entry »
Support for Tibet is support for democracy and non-violence
Press Conference at Italian Parliament: Matteo Mecacci MP, Sikyong Dr. Lobsang-Sangay and Gianni Vernetti MP
Support for Tibet is support for democracy and non-violence
On the second day of Sikyong Dr. Lobsang Sangay’s visit to the Italian capital Rome, he had a breakfast meeting with 11 Italian Parliamentarians from different political parties. The Tibetan Political leader thanked the Italian Parliamentarians for their continued support for Tibet. He said the 8 February 2012 resolution for Tibet by the Italian Parliament was a testimony of their support for Tibet during the very tragic and difficult period in the Tibetan history. “Your support sends a very strong message to Tibet,” said Dr. Sangay. “Your support is very important and it is also a support for democracy and non-violence – two core principles of the Tibetan struggle.” He said 42 Tibetans have self-immolated Read the rest of this entry »
Dorjee Rinchen si autoimmola a Sangchu
Tibetani si affollano attorno a Dorjee Rinchen, un tibetano che si è auto-immolato a Labrang nel nord-est del Tibet.
Dorjee Rinchen, un tibetano di 57 anni si è dato fuoco di fronte alla stazione di polizia di Sangchu, nel Tibet nord-orientale il 23.10.12. E’ morto sul colpo. Questa è la terza auto-immolazione in quattro giorni nella contea di Sangchu. Dorjee Rinchen è un nativo della regione di Labrang Zayul nell’Amdo. I Tibetani che hanno assistito all’incidente hanno impedito alla polizia cinese di portare via il suo corpo. Una foto mostra il suo corpo carbonizzato coperto da tradizionali sciarpe tibetane. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Participates in a Symposium: Ethics for a More Prosperous World
His Holiness the Dalai Lama participating in Legatum Institute's Symposium on Ethics for a More Prosperous World in London, UK, on October 23, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Participates in a Symposium – Ethics for a More Prosperous World
London, UK, 23 October 2012 – In London today, His Holiness the Dalai Lama was the guest of the Legatum Institute at a Symposium on Ethics for a More Prosperous World joining in a conversation with accomplished young professionals from a variety of backgrounds, including finance, politics, the law, and journalism. President and CEO of the Legatum Institute Jeffrey Gedmin introduced His Holiness saying that he had been charmed by his recent book, Beyond Religion – Ethics for a Whole World. In his opening remarks His Holiness said, “Brothers and sisters, the most important thing is that we are all human beings. The problems we are trying to reduce today concern all humanity. Read the rest of this entry »
NBC Interviews H. H. Dalai Lama on Self-immolation Tragedy in Tibet
His Holiness the Dalai Lama: I am quite certain that those who sacrificed their lives with sincere motivation, for Buddha dharma and for the wellbeing of the people, from the Buddhist or religious view points, is positive.
NBC Interviews His Holiness the Dalai Lama on Self-immolation Tragedy in Tibet
His Holiness the Dalai Lama was interviewed by NBC’s Ann Curry during his October 2012 Visit to Syracuse, New York, USA. The interview was originally broadcast on 11 October. Excerpts:
Ann Curry: More than sixty Tibetans have set themselves on fire in the three years Read the rest of this entry »
Dhondup di 61 anni è il 57° tibetano immolatosi in Tibet
A quarant’otto ore di distanza dalla morte di Lhamo Kyab un altro tibetano della contea di Sangchu, nella regione orientale dell’Amdo, si è tolto la vita con il fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Dhondup , questo il nome del nuovo eroe tibetano, aveva sessantuno anni ed è quindi il più anziano dei tibetani che all’interno del Tibet hanno scelto di porre fine alla loro vita. Era originario del villaggio di Khagya, prefettura autonoma tibetana di Kanlho. Si è dato fuoco nelle vicinanze del monastero di Labrang. Dopo aver compiuto la circumambulazione del monastero, Dhondup si è dato fuoco nelle vicinanze della sala di preghiera principale Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Teaches about the Essence of Buddhism
His Holiness the Dalai Lama during his teachings at Lincoln Center in New York City on October 21, 2012. Photo/Sonam Zoksang
His Holiness the Dalai Lama Teaches about the Essence of Buddhism to the Mongolian and Tibetan Communities of New York and New Jersey
New York, USA, 21 October 2012
Mind & Life
This morning His Holiness gave an interview to his old friend and collaborator in the Mind & Life project Richie Davidson on behalf of the Templeton Foundation. He spoke as he so often does about the importance of educating people to observe the basic human values of love, compassion and tolerance. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Participates in Mind & Life Meeting in New York
His Holiness the Dalai Lama and fellow panelists during the morning session of the Mind and Life XXV conference at Caspary Auditorium of the Rockefeller University in New York City on October 20, 2012. Photo/Mind and Life Institute
His Holiness the Dalai Lama Participates in Mind & Life Meeting in New York
New York City, NY, USA, 20 October 2012 – His Holiness the Dalai Lama was invited to participate in the twenty-fifth Mind and Life dialogue here in New York on the theme Contemplative Practice and Health: Laboratory Findings and Real World Challenges. The morning and afternoon sessions took place in the Caspary Auditorium Read the rest of this entry »
Quando la Cina esporta il Tibet
Un'immagine dell'invasione cinese in Tibet
Quando la Cina esporta il Tibet
Di Raimondo Bultrini, Blog “La Repubblica” 20.10.12
“ Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto”. Jorge Luis Borges, da Il manoscritto di Brodie.
Si chiama Adriano Màdaro ed è un giornalista prestato all’arte l’uomo che ha organizzato una mostra dal titolo “Tibet: Tesori dal Tetto del Mondo” aperta oggi a Treviso alla Casa dei Carraresi. Read the rest of this entry »
Tibet: nuova auto-immolazione
Lhamo Kyab, 27, father of two young daughters, today set himself on fire near the Bora Monastery
Nuova auto-immolazione di un tibetano. Lhamo Kyab si è dato fuoco nel nord-ovest della Cina per protestare contro il giro di vite di Pechino imposto alla sua regione.
Kyab si è ucciso nei pressi di un monastero nel villaggio di Bhora, nella provincia cinese di Gansu. Secondo l’organizzazione Free Tibet il giovane, 27 anni, padre di due bimbe, si è dato fuoco ai vestiti gridando slogan per chiedere il ritorno in Tibet del Dalai Lama in esilio in India.
Dal febbraio 2009 sono circa 60 le immolazioni o i tentativi di immolazione di tibetani in Cina. Quasi 50 il totale dei morti. La stragrande maggioranza di questi episodi hanno avuto luogo dal marzo 2011.
La Cina sostiene di avere “liberato pacificamente” il Tibet e di aver migliorato la sorte del suo popolo, fornendo fondi per sviluppo economico della regione povera e isolata. Ma molti tibetani non supportano quello che considerare un dominio crescente e la repressione della loro religione e della loro cultura.
http://www.bluewin.ch/it/index.php/564,687025/Tibet__nuova_auto-immolazione_in_Cina/it/news/estero/sda/
Dharamshala, October 20: Another Tibetan has set himself on fire today in protest against China’s continued occupation of Tibet in Bora, Sangchu region of Amdo, eastern Tibet. Lhamo Kyab, 27 , father of two young daughters, today set himself on fire near the Bora Monastery at around 2 pm (local time) in Sangchu district. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Awarded Honorary Doctorates
His Holiness the Dalai Lama is presented with an honorary degree from Hunter College in New York, NY, on October 19, 2012. Photo/Sonam Zoksang
His Holiness the Dalai Lama Awarded Honorary Doctorates in Connecticut and New York
New York, USA, 19 October 2012 – Steady rain was falling this morning when His Holiness the Dalai Lama drove to the O’Neill Center, Danbury, to attend a breakfast reception for University Faculty and organising members. He spoke briefly Read the rest of this entry »
I tibetani boicottano la mostra «Beffa, propaganda filocinese» a Treviso
I tibetani boicottano la mostra «Beffa, propaganda filocinese» di Claudio Tessarolo, L’Arena.it, 18 ottobre 2012
Vanno in mostra a Treviso «i tesori del Tibet», ed è subito polemica. Possibile? Inevitabile? Probabilmente sì. Uno studioso, cinese, ha recentemente osservato che a Lhasa, la capitale del Tibet, vi sono «più cinesi che tibetani, più poliziotti che monaci, più telecamere di sorveglianza che finestre». È vero, purtroppo. Oggi in Tibet non è più consentito organizzare forme convenzionali di protesta come gli scioperi della fame, le dimostrazioni o le manifestazioni pacifiche. Si deve perciò ricorrere ad atti estremi. Così si spiega lo stillicidio di auto-immolazioni di tibetani i quali, per protestare contro le libertà religiose e civili negate, si cospargono di benzina e si danno fuoco. La terribile contabilità parla di oltre 50 immolazioni nell’ultimo anno solare. Nell’intera regione, dove vige di fatto una legge marziale, gli agenti di polizia oltre a pistola e manganello sono stati dotati di estintore. Nel caso, devono correre: non sia mai che spunti qualche inopportuno telefonino per registrare immagini da diffondere al mondo. You Tube può fare (anche) paura. Inevitabili le restrizioni degli ultimi tempi per gli stranieri, possibili testimoni scomodi, controllati con discrezione ma in maniera costante. In Tibet la vita è sempre (più) difficile. Ecco allora che una mostra in grado di proporre pezzi rari attraverso i quali scoprire o conoscere meglio la storia di un popolo irriducibile nonostante un’occupazione che dura da ormai sessant’anni, le sue tradizioni e la sua cultura da sempre di grande fascino e interesse per l’Occidente, diventa una occasione ghiotta. In teoria, almeno. Indipendentemente dal fatto che venga enfaticamente pubblicizzata come «la più importante rassegna sul Tibet mai allestita fuori dai confini cinesi», la mostra è in effetti una opportunità per parlare e far parlare di un popolo che non si è arreso all’occupazione cinese, nonostante sia sottoposto da decenni a un devastante genocidio culturale. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about the Art of Compassion
His Holiness the Dalai Lama: Emotions create trouble in our minds, but we can regulate them by applying our intelligence.
His Holiness the Dalai Lama Speaks about the Art of Compassion at Western Connecticut State University
Danbury, CT, US, 18 October 2012 – After a short journey from Providence, Rhode Island, this morning, His Holiness the Dalai Lama’s first stop in Connecticut was at the Do Ngak Kunphen Ling Tibetan Buddhist Center for Universal Peace. Set quietly in a local house on 100 acres Read the rest of this entry »
Le autorità cinesi ribadiscono la messa al bando delle foto del Dalai Lama
Il sito web High Peaks Pure Earth ha tradotto dal cinese in lingua inglese il testo di un avviso pubblico diramato dalle autorità lo scorso 17 settembre nella città di Rongwo – Contea di Rebkong – in Amdo, località in cui quest’anno si sono verificati almeno due casi di auto immolazione e numerose proteste di massa. Nel preambolo ai tre punti in cui si articola l’avviso, le autorità cinesi affermano che il documento intende garantire “un ambiente sociale e culturale stabile ed armonioso” nell’approssimarsi del 18° Congresso del Partito. Il primo punto dell’avviso (nella foto il testo originale cinese) ribadisce la proibizione “della vendita di foto del Dalai Lama o di video, fotografie, libri, testi e altro materiale che possa incitare alla separazione del paese, all’indipendenza del Tibet, o diffondere messaggi osceni, pornografici o volgari”. La stampa dei suddetti materiali è espressamente vietata, salvo esplicita autorizzazione. Il secondo punto detta le regole riguardanti la conduzione degli internet café ammonendo – tra l’altro – i gestori a mettere in guardia i clienti contro un prolungato uso della rete “causa di morti improvvise dovute a sfinimento”. I trasgressori, conclude il pubblico avviso, saranno deferiti alla giustizia e severamente puniti. Ricorda il sito tibetano Phayul.com che, nonostante il bando imposto dalla Cina, la devozione dei tibetani nei confronti del Dalai Lama non è mai venuta meno: in migliaia hanno partecipato all’installazione dei suoi ritratti sui troni all’interno dei monasteri e tutti coloro che si sono auto immolati hanno invocato, prima di morire, il ritorno in Tibet del loro leader spirituale. Fonti: highpeakspureearth.com – Phayul http://www.italiatibet.org/
H. H. Dalai Lama Gives the Brown University Ogden Lecture
His Holiness the Dalai Lama: “Success can’t be measured by how much money you have, but by whether you have inner peace in your heart.”
His Holiness the Dalai Lama Gives the Brown University Ogden Lecture
Providence, RI, USA, 17 October 2012 – It was a brisk and bright morning as His Holiness the Dalai Lama drove along the Charles River out of Boston on the way to Providence, Rhode Island today. All along the route the trees wore an array of autumn colours. His first engagement on arrival in Providence was Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Teaches from the Stages of Meditation
His Holiness the Dalai Lama during his teachings at MIT's Kresge Auditorium in Boston, MA, on October 16, 2012. Photo/Christopher Michel
His Holiness the Dalai Lama Teaches from the Stages of Meditation at Kresge Auditorium, MIT, Boston
Boston, MA, USA, 16 October 2012 – The Prajnopaya Institute of Buddhist Studies invited His Holiness the Dalai Lama to teach Kamalashila’s Middle Stages of Meditation at MIT. He began with the observation that we can develop genuine harmony between our various religious traditions on the basis of mutual respect. Love, compassion and training in single-pointed concentration are among the practices we have in common.
“These days there are people with Judeo-Christian backgrounds who have become interested in Buddhism. That’s fine, but it’s important that maintain a deep respect for their original traditions.” Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Attends the Global Systems 2.0 Forum
His Holiness the Dalai Lama: “The solution is education; educating the coming generations so they may be wiser than us. We need to mobilize a non-violent revolution, whose principal weapon is truth.”
His Holiness the Dalai Lama Attends the Global Systems 2.0 Forum
Boston , MA, USA, 15 October 2012 – Today, the Center for Ethics invited His Holiness the Dalai Lama to participate in a forum at the Kresge Auditorium, MIT , under the banner Global Systems 2.0. It was dedicated to exploring Ethics, Economics and Environment in the morning, and Peace, Governance and Diminishing Resources in the afternoon. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama Speaks about Ethics, Values and Well-being
His Holiness the Dalai Lama: “Here in the twenty-first century, when we find we need to make a special effort to promote compassion, we should recognise that women have a greater sensitivity to compassion and considering others’ needs”.
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Ethics, Values and Well-being for the Dalai Lama Center for Ethics, MIT, Boston
Boston, MA, USA, 14 October 2012 – There was a chill in the air and the roads were wet with rain as His Holiness the Dalai Lama set out early this morning to drive to Burlington airport and from there to fly on to Boston. He was received on arrival by Sikyong Dr Lobsang Sangay and Ven. Tenzin Priyadarshi, Founder and Director, The Dalai Lama Center for Ethics and transformative values. Read the rest of this entry »
Tamdin Dorjee: la 55ma autoimmolazione
Un gran numero di monaci si è raccolto in preghiera attorno al corpo di Tamdin Dorjee appena autoimmolatosi.
Un tibetano è morto dopo essersi dato fuoco in segno di protesta contro il governo cinese vicino al Monastero di Tsoe nel nord-est del Tibet, prefettura di Kanlho(provincia di Gansu).
Tamdin Dorjee , 52 anni, si è dato fuoco intorno alle 13 (Tibet time) di Sabato 13 ottobre. Il suo corpo fu poi portato a casa sua ed i monaci nel monastero di Tsoe hanno officiato un servizio di preghiera funebre. I Tibetani della zona stanno visitando la sua famiglia per rendere l’ultimo omaggio.
Il governo cinese ha sigillata il monastero con un gran numero di forze paramilitari.
Tamdin Dorjee è noto per essere il nonno del 7° Gunthang Rinpoche, uno dei più venerati leader religiosi nella Provincia dell’Amdo nel Tibet nord-orientale. Questa è la terza auto-immolazione a Tsoe dopo Dolkar Tso di 26 anni e Sangay Gyatso, di 27 anni, che si sono dati fuoco e deceduti rispettivamente il 7 agosto ed il 6 ottobre. 55 tibetani si sono dati fuoco dal febbraio 2009, di cui 45 sono periti. Tutti gli auto-immolati hanno urlato slogan chiedendo libertà per i tibetani ed il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama in Tibet.
H. H. Dalai Lama: Common Ground – Ethics for a Whole World
“Imagine being shipwrecked,” His Holiness suggested, “and washed up on a remote island. If, after some time, we came across another human being, our natural inclination would be to approach them and seek their help.”
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Finding Common Ground – Ethics for a Whole World at Middlebury College
Middlebury, VT, USA, 13 October 2012 – To start the day His Holiness the Dalai Lama gave an interview to the Student Reporter of Middlebury College. The interviewer asked about His Holiness’s intention in pursuing a dialogue with scientists. He told her he felt that the Buddhist way of thought, open-minded, sceptical and questioning, was similar to a scientific approach. Both traditions are seeking to understand reality through investigation. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Educating the Heart
His Holiness the Dalai Lama: “The possibility of creating a more peaceful world is dependent on developing concern for others’ well-being, another word for which is compassion”.
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Educating the Heart at Middlebury College
Middlebury, VT, USA, 12 October 2012 – A short drive through the beautiful Virginia countryside brought His Holiness the Dalai Lama to the Charlottesville airport today. From there he flew to Burlington, Vermont, where he was received by the Governor, Peter Shumlin and Senator Patrick Leahy. After lunch, he drove to the Nelson Arena, where he was met by Middlebury College President Ron Liebowitz and introduced to an eager crowd of 2800 students by Chaplain Laurie Jordan. This was his third visit to Middlebury having been here before in 1984 and 1990. “Brothers and sisters, I’m very happy to be here again. I’m always happy to meet people and particularly the young, because you are our hope. People of my age belong to the twentieth century, which is already gone. While that was a period of marvellous achievements, some of them, like nuclear physics, became a cause of fear and anxiety.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Palliative Care & Ethics for a Whole World
His Holiness the Dalai Lama in Charlottesville, VA, USA, 11 October 2012: “Honest concern for others is the key factor in improving our day to day lives. When you are warm-hearted, there is no room for anger, jealousy or insecurity”.
His Holiness the Dalai Lama Attends Discussion of Palliative Care & Speaks about Ethics for a Whole World
Charlottesville, VA, USA, 11 October 2012 – Under bright sunshine and open blue skies, His Holiness the Dalai Lama drove this morning from the second oldest university in the United States through rich forest to the campus of perhaps the most beautiful university in the country, the University of Virginia, Charlottesville. Tibetans lined the street to greet him and he was met at the door of the Paramount Theatre by young Tibetans offering a traditional welcome. Read the rest of this entry »
Forte tensione in Tibet
Continuano le autoimmolazioni in Tibet
Forte tensione nella regione di Tsoe. Reporter senza Frontiere denuncia il divieto di ingresso in Tibet dei giornalisti. Un eccezionale documentario sulla situazione in Tibet di una TV australiana.
Dharamsala, 10 ottobre 2012. Situazione di forte tensione nella regione di Tsoe dopo l’auto immolazione di Sangay Gyatso, il tibetano ventisettenne che si è dato fuoco sabato 6 ottobre in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Sangay, padre di due figli di sette e cinque anni, ha portato a compimento il suo gesto di fronte al locale monastero di Dokar dove i tibetani hanno portato il suo corpo carbonizzato. Choe Gyatso, un monaco tibetano in contatto con i connazionali del Tibet orientale e residente nell’India del sud ha fatto sapere che il monastero è stato subito circondato da un ingente numero di militari e che pesanti restrizioni sono state imposte alla libera circolazione dei residenti. “I funzionari addetti alla sicurezza hanno cercato di arrestare i monaci che hanno preso in custodia il corpo di Sangay Gyatso Read the rest of this entry »
La Liberazione nel Palmo della Tua Mano
È stato appena ristampato il fondamentale testo, La Liberazione nel Palmo della Tua Mano, Una breve dissertazione sul sentiero dell’Illuminazione, di
Pabonka Rimpoce, Chiara Luce Edizioni http://www.chiaraluce.it/index_file/home.htm consigliato agli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama a Mundgod in India dal 30.11 al 13.12.12
Il Lam rim (letteralmente: Stadi del Sentiero ) costituisce una delle tradizioni dottrinali più interessanti e complete del Buddhismo del Tibet. Formulato per un vasto scopo e ricco di profondo significato, integra tutti gli insegnamenti di Buddha Sakyamuni in un sentiero graduale per 1’illuminazione di facile comprensione, idealmente adatto a persone impegnate in qualsiasi livello di pratica del Buddhismo. Frutto di oltre novecento anni di studio, pratica, profonda comprensione, contemplazione e trasmissione di tali insegnamenti, La Liberazione nel Palmo della Tua Mano è il testo di Lam rim di piu’ vasta portata mai pubblicato in lingua italiana. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Human Compassion
His Holiness the Dalai Lama: “Please don’t think of the practice of compassion and loving-kindness only as a religious practice; it is a practical way of fulfilling our own interests.”
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Human Compassion at the College of William & Mary
Williamsburg, VA, USA, 10 October 2012 – Following a short flight from Syracuse, His Holiness was met at the airport on arrival at Williamsburg by student Kenneth Qiu, Professor of Religious Studies, Kevin Vose and Jeremy Martin, from the President’s Office. He was then greeted at his hotel by Clyde Haulman, Mayor of Williamsburg. He rested, ate lunch and drove to the Muscarelle Museum where College Rector, Jeff Trammell introduced him to a group of the University’s guests. He responded, “I am very happy to be here, even for a short visit, at the country’s second oldest college. A lot of people down the years have worked hard to make a contribution to the community here.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends the One World Concert in Syracuse, NY
His Holiness the Dalai Lama: “I always tell people we are all the same. Mentally, physically and emotionally, we are all the same kind of human beings. I stress the oneness of humanity, the fact that we all have the same potential for affection and that affection is the basis of happiness whether on an individual, family or national level.”
His Holiness the Dalai Lama Attends the One World Concert in Syracuse, NY
Syracuse, NY, USA, 9 October 2012 – This morning His Holiness the Dalai Lama received a group of spiritual leaders, local and other dignitaries for breakfast, among them Andrew Brown, Martin Luther King III and A.R. Rahman. In response to keen questions he spoke about the importance of what he calls secular ethics: the values, like love, compassion, forgiveness and tolerance that are common to all religious traditions, but not limited to any of them. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends Peace Forum in Syracuse, NY
His Holiness the Dalai Lama along with fellow panelists at the panel discussion "The Rise of Democracy in the Middle East" at Syracuse University in Syracuse, NY, USA, on October 8, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Attends Common Ground for Peace Forum in Syracuse, NY
Syracuse, NY, USA, 8 October 2012 – After a very long flight from New Delhi, His Holiness the Dalai Lama arrived yesterday in Syracuse, New York, where he was met at the airport by Syracuse University Chancellor, Nancy Cantor, Vice President Tom Walsh and Oren Lyons, Native American Faithkeeper of Onondaga Nation. A short drive through maple forest in an array of autumn colours brought him to the residence of Samuel and Carol Nappi, who were there to greet him. Mr Nappi, founder and director of World Harmony Productions, is the inspiration for the Common Ground for Peace forum that His Holiness is participating in during his stay. Read the rest of this entry »
Autoimmolazioni in Tibet: padre di due bambini si dà fuoco e muore
La morte di Sangay Gyatso, nella foto, segue di soli due giorni quella di Gudrup, immolatosi a Nagchu il 4 ottobre.
E’ stata confermata la notizia di una nuova immolazione. Sangay Gyatso , un tibetano di ventisette anni, padre di due bambini, si è dato fuoco questa mattina a Tsoe, nella regione dell’Amdo, invocando il ritorno del Dalai Lama in Tibet e piena libertà religiosa e di espressione per la popolazione tibetana. E’ deceduto sul luogo della protesta, vicino al monastero di Dokar (prefettura autonoma di Kanlho). Le foto arrivate dal Tibet mostrano il suo corpo completamente carbonizzato.
La morte di Sangay Gyatso segue di soli due giorni quella di Gudrup, immolatosi a Nagchu il 4 ottobre. Sale a cinquantaquattro il numero dei tibetani che si sono dati fuoco all’interno del Tibet in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Altri due tibetani si sono immolati nell’esilio indiano.
Sangye Gyatso, 27 anni, è il 54 tibetano a compiere il gesto. Poco prima di morire, egli ha invocato il ritorno del Dalai Lama in Tibet. Secondo le testimonianze raccolte da Free Tibet , il giovane sarebbe morto poco dopo essersi dato fuoco. Una volta deceduto, i monaci di Dokar hanno preso il corpo per recitare le preghiere funebri; poi hanno restituito la salma alla famiglia. Poco dopo l’autoimmolazione, l’esercito cinese Read the rest of this entry »
Tibet: quello che la mostra di Treviso non fa vedere
TIBET: UNA CIVILTA’ FERITA
Volantini della Comunità Tibetana in Italia e dell’Associazione Italia Tibet
TIBET: QUELLO CHE LA MOSTRA DI TREVISO NON FA VEDERE
La mostra “TIBET, TESORI DAL TETTO DEL MONDO” allestita alla Casa dei Carraresi dal 20 ottobre fino al prossimo 2 giugno, vanta l’esposizione di 300 preziosi reperti destinati, secondo i curatori, a illustrare la storia e i vari aspetti della cultura del popolo tibetano. Certamente questi oggetti testimoniano una cosa: che la cultura del Tibet è antica, profonda, sofisticata.
Ma la mostra non fa vedere quello che oggi sta accadendo in TIBET
• Le auto immolazioni dei tibetani – Dal 2009 oltre 50 tibetani, giovani monaci, monache e laici – si sono cosparsi di benzina e si sono dati fuoco sacrificando la loro vita come estremo atto di protesta. Prima di cadere a terra, avvolti dalle fiamme, hanno gridato di volere il ritorno del Dalai Lama in Tibet e invocato la libertà per il loro Paese.
La dura repressione di ogni pacifica manifestazione di protesta – Dal gennaio 2012 i tibetani, da sempre privati di ogni libertà, compresa quella di praticare la propria religione, hanno dato vita a una serie di pacifiche proteste di massa. Le forze di sicurezza cinesi hanno risposto con la forza, a colpi di bastone e aprendo il fuoco contro i dimostranti inermi. Non si contano gli arresti e le persone scomparse. Read the rest of this entry »
Gudrub, 53mo tibetano che si dà fuoco contro l’occupazione cinese
Gudrub ha lasciato una dichiarazione in cui invita i tibetani a promuovere "l'unità e la solidarietà" e a "non perdere il coraggio di lottare per la libertà del Tibet".
Gudrub, 53mo tibetano che si dà fuoco contro l’occupazione cinese.
Gudrub, 43 anni, è morto poco dopo l’autoimmolazione. Il fatto è avvenuto il 4 ottobre a Diru nella contea di Nagchu (Regione autonoma del Tibet). L’appello a tutto il popolo tibetano a promuovere unità e solidarietà e a non perdere il coraggio di combattere.
Lhasa (AsiaNews) – Un tibetano si è dato fuoco a Diru, nella contea di Nagchu (Regione autonoma del Tibet). Gudrub, 41 anni, è morto poco dopo il gesto. L’uomo ha lasciato una dichiarazione in cui invita i tibetani a promuovere “l’unità e la solidarietà” e a “non perdere il coraggio di lottare per la libertà del Tibet”.
Gudrup ha studiato alla scuola di Sherab Gatsel Lobling a Dharamsala in India, prima di tornare al suo paese d’origine nel 2005 al termine dei suoi studi, e lo ricordano come uno scrittore prolifico che si firmava “Il Giovane del Reame delle nevi”. Gudrup mostrava vivo interesse per gli sviluppi politici riguardanti la questione del Tibet e leggeva spesso dei libri di storia del Tibet.
Gudrub è il 53mo tibetano che si dà fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet e le misure di restrizione adottate dalle autorità di Pechino contro la popolazione. La sua è la seconda auto-immolazione in una settimana. Lo scorso 29 settembre un altro manifestante si è suicidato nella contea di Dzatoe nel Sichuan. I continui casi di suicidi di giovani tibetani, laici e religiosi, in nome della libertà del Tibet hanno spinto i leader tibetani in esilio a Dharamsala (India) ad organizzare un summit di tutte le delegazioni tibetane del mondo per cercare di fermare questo fenomeno. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Taiwanese Devotees
His Holiness the Dalai Lama giving teaching at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India, on October 2012
His Holiness the Dalai Lama Concludes Teachings to Taiwanese Devotees
Dharamsala, India, 4 October 2012 (Samuel Ivor, The Tibet Post International) – Concluding His teachings on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment” given at the request Taiwanese disciples, His Holiness the Dalai Lama of Tibet culminated the fourth day (October 4th 2012) with a series of vows, blessings and future guidance to the gathering of devotees.
The Lamp for the Path to Enlightenment, by Atisha Dipam karashrijnana (982-1054), was further examined and translated by one of the greatest spiritual leaders of our time. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Continues Teachings to Taiwanese Devotees
His Holiness the Dalai Lama speaking during the teaching at the request of a Taiwanese group in Dharamsala, India, on October 2012
His Holiness the Dalai Lama Continues Teachings to Taiwanese Devotees
Dharamsala, India, 3 October 2012 (Samuel Ivor, Tibet Post International) – Dharamshala: – Dharamshala – Continuing with the third of four days of teachings, His Holiness the Dalai Lama of Tibet granted greater depth into Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment”, given at the request of a group of Taiwanese devotees. Having so far introduced Buddhism and its role in Tibet, taught on points such as how to pursue one’s path, one’s reliance on their guru, dependent origination within the Four Noble Truths, and the impermanence of death, His Holiness continued His teaching on the 11th century text. Read the rest of this entry »
Teachings by His Holiness on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment”
His Holiness the Dalai Lama giving teaching at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India, on October 2012
Day Two of teachings by His Holiness on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment”
Dharamsala, India, 2 October 2012 (Samuel Ivor, Tibet Post International) – Dharamshala: – Day two of His Holiness the Dalai Lama’s teachings on Atisha’s “Lamp for the Path to Enlightenment” continued at the main temple in Dharamshala, India. The spiritual leader of Tibet educated furthermore into the sacred 11th century text, on October 2nd 2012 Read the rest of this entry »
Ancora condanne contro i tibetani
Il Summit tibetano ha dichiarato che il governo cinese "è il solo responsabile di questa situazione".
Ancora condanne contro i tibetani, Dharamsala invita il popolo alla prudenza.
Il regime cinese non sembra disposto a cercare un accordo con la popolazione del Tibet e continua ad emettere durissime sentenze contro manifestanti e oppositori. Nel frattempo, la diaspora tibetana conclude il Summit sulle auto-immolazioni accusando Pechino per la situazione attuale e invita il popolo a “cercare la Via di Mezzo insegnata dal Dalai Lama”.
Pechino (AsiaNews) – Mentre a Dharamsala si chiude il grande Summit della diaspora tibetana, convocato per decidere una strategia riguardo l’ondata di auto-immolazioni in Tibet, le autorità comuniste della regione non accennano ad allentare la repressione contro la popolazione locale. Diversi tribunali cinesi hanno infatti condannato 4 persone (monaci e laici) a lunghe pene detentive con accuse come “sostegno alle proteste interne” e “diramazione all’estero di notizie riservate”. Read the rest of this entry »
Dalai Lama’s teachings in Dharamshala
Oscar, a Spanish, who has attended many of His Holiness’ teachings lauded the 77-year-old Tibetan leader as “the best teacher in the whole world. After listening to his teaching, the dharma becomes more clear.”
Disciples from over 60 countries attend the Dalai Lama’s teachings in Dharamshala
Dharamsala, H.P., India, 1 October 2012 (www.phayul.com) – Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama today began his four-day teachings on Atisha’s Lamp for the Path to Enlightenment (Jangchup Lamdron) at the Tsug-la Khang, the main temple near his exile residence in Dharamshala. The teachings have been requested by a group of Taiwanese disciples. Speaking to reporters, George, the head of International Association of Tibetan Buddhist Dharma, Taiwan said the Association requested the teachings at the behest of 20 monasteries in Taiwan. Read the rest of this entry »
Nuova immolazione in Tibet
Il numero delle autoimmolazioni in Tibet continua spaventosamente a salire, raggiungendo l'incredibile numero di 52 tibetani autoimmolatisi per il loro Paese.
Nuova immolazione in Tibet
Radio Free Asia ha dato notizia di un nuovo caso di auto immolazione avvenuto nella giornata di ieri, 29 settembre, nella contea di Dzatoe, Prefettura autonoma tibetana di Yushul (Amdo). Riferisce l’emittente che il 27enne tibetano Yungdrung , vestito in abiti tradizionali, si è dato fuoco in segno di protesta contro l’occupazione cinese. Avvolto dalle fiamme, ha chiesto gridando l’indipendenza del Tibet e il ritorno del Dalai Lama e del Karmapa e di fermare lo sfruttamento minerario del Tibet. Secondo una fonte, per ora anonima, si è rivolto a Lobsang Sangay, capo politico del governo tibetano in esilio, chiamandolo con l’appellativo di “Leader del Tibet”. Testimoni oculari hanno riferito che l’uomo, con il corpo in fiamme, si è mosso camminando di fronte ad alcuni negozi: i negozianti hanno cercato di spegnere le fiamme gettando invano dell’acqua sul tibetano. La polizia cinese ha subito portato via il martoriato corpo. Radio Free Asia riferisce che, secondo una fonte all’interno del Tibet, questa nuova auto immolazione, la cinquantaduesima all’interno del paese, potrebbe essere collegata alle recenti proteste della popolazione locale che, qualche giorno fa, è stata costretta dalle autorità cinesi ad assistere alla proiezione di un filmato che rappresentava la “felicità dei tibetani” sotto l’occupazione. “I tibetani erano indignati e non volevano prendere parte allo spettacolo”, ha dichiarato la fonte. Ne è scaturita una protesta alla quale è seguita l’immolazione. Questo nuovo episodio – riporta Radio Free Asia – è avvento il giorno dopo la chiusura della Speciale Assemblea del popolo tibetano che ha visto oltre 400 delegati provenienti da 26 paesi riuniti a Dharamsala. Read the rest of this entry »
His Holiness Inspires Taiwanese Devotees as Teachings Commence
His Holiness the Dalai Lama enjoying a cup of tea during his teachings at the Main Tibetan Temple in Dharamsala, India, on October 2, 2012. Photo/Tenzin Choejor
His Holiness Inspires Taiwanese Devotees as Teachings Commence
Dharamsala, India, 01 October 2012 (Samuel Ivor, Tibet Post International) – At the request of a group of Taiwanese devotees, His Holiness the Dalai Lama of Tibet commenced the first of four days of teachings on ‘Atisha’s Lamp for the Path to Enlightenment’ to an audience from over 60 counties at the main temple in Dharamshala, India.
Amid a buoyant atmosphere on the morning of September 1st, one of the most revered spiritual leaders of the world led the teachings with a brief, yet insightful introduction into Buddhism itself. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Il mondo ha fame di religione.
Sua Santità il Dalai Lama: "I figli, come le persone care, hanno bisogno di attenzione e cura. Ma è necessario che crescano con la libertà di potersi sviluppare secondo le proprie inclinazioni".
Dalai Lama: Il marxismo è finito, il mondo ha fame di religione.
Il leader spirituale incontra una delegazione di manager ed economisti liberali provenienti dal Vietnam: “Anche se la condivisione della ricchezza è un principio attraente, i regimi hanno sempre controllato la vita e il pensiero degli esseri umani. Questo è inaccettabile”.
Dharamsala (AsiaNews) – Il sistema economico comunista “ha poco meno di 200 anni ed è in chiaro declino, mentre il buddismo e diverse altre religioni hanno migliaia di anni e continuano ad attirare l’attenzione del mondo. Anche se il mondo immaginato da Marx ha alcuni punti che possono essere condivisibili, il modo in cui i regimi controllano la vita e il pensiero degli esseri umani è inaccettabile”. Lo ha detto il Dalai Lama durante una “due giorni” di insegnamento a un gruppo di manager ed economisti vietnamiti, appartenenti alla corrente liberale e quindi mal visti dal governo di Hanoi. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets Vietnamese Group for the Second Time
His Holiness the Dalai Lama: "The nature of the mind is knowing, but just as you cannot see when your eyes are obstructed, so long as the mind is clouded by ignorance, its ability is obstructed. Once ignorance, the negative emotions associated with it and their imprints are removed the mind becomes all knowing. ".
His Holiness the Dalai Lama Meets Vietnamese Group for the Second Time
Thekchen Choeling, Dharamsala, 25th September 2012 – As soon as His Holiness the Dalai Lama had taken his seat this morning, representatives of the group from Vietnam presented him with a flowering tree that is traditionally grown in pagoda gardens in Vietnam. He thanked them and began his talk, “ Yesterday, my main theme was secular ethics and today I’d like to talk a little about Buddhadharma. Usually when I talk about Buddhism I like to explain something about other world religions so people can appreciate the unique features of the Buddha’s teachings. Great scholars of the ancient Indian University of Nalanda like Nagarjuna, Aryadeva, Bhavaviveka and later Shantarakshita and Kamalashila, Read the rest of this entry »
I lavori della Speciale Assemblea Generale del Popolo Tibetano
Dharamsala, 26 settembre 2012. Sono iniziati ieri, 25 settembre, i lavori della Speciale Assemblea Generale del Popolo Tibetano convocata a quattro anni di distanza dal primo incontro avvenuto nel novembre 2008. Partecipano all’Assemblea 432 delegati provenienti da 26 diversi paesi di tutto il mondo. Nel suo discorso inaugurale, il presidente del Parlamento tibetano in esilio, Penpa Tsering, ha dichiarato che l’Assemblea è chiamata a discutere come e con quali mezzi i tibetani in esilio devono rapportarsi alla tragica situazione esistente in Tibet. Cinquantuno bandiere tibetane, in omaggio ai 51 martiri che si sono auto immolati all’interno del Tibet, sono state esposte nell’auditorium del Tibetan Children’s Village che ospita l’incontro. Penpa Tsering, nel ricordare il loro sacrificio, ha posto l’accento sulla gravità della situazione all’interno del Tibet in cui vige una legge marziale di fatto che fa assomigliare l’intero paese a un campo di prigionia al quale è negato l’accesso sia dei giornalisti indipendenti sia delle organizzazioni governative e non governative. Read the rest of this entry »
La meditazione aiuta chi soffre di artrite reumatoide
La meditazione aiuta chi soffre di artrite reumatoide
Ricercatori dell’University of Maryland School of Medicine di Baltimora stanno conducendo studi tesi a provare l’efficacia della meditazione nell’aiutare chi soffre di artrite reumatoide, una malattia autoimmune che colpisce circa 2,1 milioni di persone solo negli Stati Uniti, principalmente donne. Chi è colpito da artrite reumatoide soffre spesso di affaticamento, rigidezza e dolori. Le articolazioni possono gonfiarsi e, con il tempo, degenerare. I ricercatori hanno preso in esame un gruppo di pazienti affetti da artrite reumatoide e li hanno sottoposti ad una forma di meditazione chiamata “mindfulness,” sviluppata 30 anni fa all’Università del Massachusetts e che ha l’obiettivo di ridurre lo stress fisico e psicologico associato ai sintomi della malattia. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Meets Vietnamese Group
His Holiness the Dalai Lama: "We need to be 21st century Buddhists. Buddhist practice is to use our intelligence to the maximum to transform our emotions".
His Holiness the Dalai Lama Meets Vietnamese Group for Discussion
September 25th 2012
Thekchen Choeling, Dharamsala, 24th September 2012 – A group of 102 visitors from Vietnam, about half from the North and half from the South, members of the Vietnamese CEO’s Club, had a meeting with His Holiness the Dalai Lama today, during which he encouraged them to ask him questions. They recalled that it is a year since His Holiness first gave teachings to interested people from Vietnam. On this occasion, however, they said they were looking forward to hearing his advice on how to lead a meaningful life. Read the rest of this entry »
Resort sul tetto del mondo
I nomadi pastori e i contadini sono costretti ad abbandonare pascoli e terreni curati da millenni. I villaggi più antichi vengono abbattuti per fare posto a stazioni turistiche prodotte in serie. Centinaia di monasteri cadono in rovina e i religiosi sono concentrati altrove, in scuole di rieducazione ideologica.
Resort sul tetto del mondo
La nuova frontiera del turismo di massa si sposta sulle vette himalaiane. E l’ultimo paradiso rischia di diventare un deserto.
di Giampaolo Visetti. La Repubblica
Gli altopiani dell’Himalaya sono esempi di natura al grado massimo della bellezza. Non appena la quota seleziona la presenza degli uomini, tutto esibisce l’essenzialità perfetta del proprio ruolo. Rocce, animali, pascoli, neve e vento contribuiscono all’equilibrio della regione montuosa più elevata della terra, decisiva per la vita dell’Asia. Se si interrompe la stabilità dell’ambiente tra Tibet e Nepal, Cina e India vedono in pericolo la propria sopravvivenza. La meraviglia dei luoghi spinge governi e imprese a vagheggiare enormi affari. Read the rest of this entry »
La frequenza della pratica di yoga predice la buona salute
La frequenza della pratica di yoga predice la buona salute
Lo Yoga si propone come un intervento terapeutico, ma i rapporti tra la pratica dello yoga e la salute sono ancora poco determinati. Per esaminare la relazione tra la pratica dello yoga e la salute (benessere soggettivo, dieta, indice di massa corporea, il fumo, l’alcool, il consumo di caffeina, il sonno, la stanchezza, il supporto sociale, la consapevolezza, e l’attività fisica) Ross A , Friedmann E , Bevans M , Thomas S . della University of Maryland , School of Nursing, Baltimore ( Evid Based Complement Alternat Med. 2012;2012:983258. Epub 2012 Aug 14.) hanno effettuato un’indagine trasversale tramite questionari anonimi distribuiti a 4307 soggetti scelti a caso da 18.160 individui in 15 centri di yoga Iyengar negli USA. I questionari compilati furono 1.045 (24,3%), l’età media dei soggetti era di 51,7 (± 11,7) anni, di cui l’84,2% di sesso femminile. La frequenza della pratica dello yoga a casa risultò favorevolmente correlato (P <.001) con: la consapevolezza, il benessere soggettivo, l’ indice di massa corporea (IMC o BMI , dall’inglese body mass index ) , il consumo di frutta e verdura, lo stato vegetariano, la qualità del sonno ed inversamente con la stanchezza. Ogni componente della pratica dello yoga (diverse categorie di postura fisica, tecniche di respirazione, meditazione, studio filosofico) risultava predittivo di almeno 1 indicatore di salute (P <.05). È quindi emerso che la durata della pratica dello yoga a casa si rivela un migliore indicatore predittivo della salute degli anni di pratica o di frequenza ai corsi di yoga. Diverse posture e tecniche di yoga possono dare dei benefici unici per la salute. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Concludes Visit with a Dharma Talk
His Holiness the Dalai Lama: “Inner peace is inner peace! To have peace of mind is to be not only physically relaxed, but completely relaxed on a mental level too; not dull, but fully alert.”
His Holiness the Dalai Lama Concludes Visit with a Dharma Talk
Mussoorie, India, 18 September 2012 – Days of heavy rain gave way at last to clear blue skies, the early morning sun catching the surrounding hill-tops, as His Holiness the Dalai Lama stepped out of the temple where he had been staying to walk down to the Tibetan Homes Foundation School ground. He admired the hibiscus bushes with their white and pink blooms on the way, greeted a 90 year old Tibetan as he reached the school, then took his seat in an armchair before the assembled children. In the front row sat the youngest children, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Attends Golden Jubilee
His Holiness the Dalai Lama: “In order to lead a meaningful life, you need to cherish others, pay attention to human values and try to cultivate inner peace.”
His Holiness the Dalai Lama Attends the Tibetan Homes Foundation Golden Jubilee and Speaks at Wynberg Allen School
Mussoorie, India, 17 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama was the Chief Guest at the Tibetan Homes Foundation (THF) Golden Jubilee celebrations in Happy Valley, Mussoorie today. Heavy rain from early in the morning had left the ground wet, which did nothing to prevent the stirring display as teams of students from the various houses of the Tibetan Homes Foundation, Happy Valley, local satellite schools like Rajpur and Rishikesh and others from the Central School for Tibetans (CST) in Happy Valley marched past to the beat of drums. Once all had filed onto the ground, spectators stood to join them in singing first the Indian and then the Tibetan National Anthems.
The General Secretary (THF) welcomed His Holiness and read his report, followed by that of the Principal (CST). Students then performed songs and dances typical of the three provinces of Tibet. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama Visits Nunnery, Monastery, Woodstock School
His Holiness the Dalai Lama: “That’s my secret that I don’t want to share! But more seriously I get 8-9 hours sound sleep every night and I am basically very peaceful, I don’t harbour negative emotions. Training the mind is the source of inner peace.”
His Holiness the Dalai Lama Visits a Nunnery, Retreat and Monastery Before Speaking at Woodstock School
Dehra Dun, India, 16 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama spent the night at Sakya Rinchen Ling Nunnery and this morning the nuns demonstrated their debate skills before him in the temple, based on their studies of Sakya Pandita’s Treasury of Reasoning.
From there he went to Lhodak Gaden Donnye Ling Monastery close by. The original monastery in Tibet was founded by the 5th Dalai Lama and its monks were mostly focussed on a style of practice that followed the sutras rather than the tantras, with some prayers to the Medicine Buddha. At some point in the 1940s or 50s an influential lama from Ganden Jangtse introduced the practice of Dolgyal, after which the monks faced no end of trouble and discord. Read the rest of this entry »
Perché il buddismo oggi è frainteso?
Buddha spiegò - precisa Gombrich - che il karma non è il passaggio di un'anima da un corpo all'altro. Invece indicò che la realtà è in perenne mutamento, impermanente, e che di conseguenza non esiste nulla di predestinato.
Vi spiego perché il buddismo oggi è frainteso a danno di Buddha
di Raimondo Bultrini , Il Venerdì di Repubblica, 14/09/2012
Scheda del libro: Il pensiero del Buddha, di Richard Gombrich
Un volume sul pensiero dell’illuminato, autore, lo studioso inglese Richard Gombrich che contesta troppe interpretazioni divulgative, e denuncia il tradimento delle idee di un grande saggio molto pratico.
Bangkok. Parlare di un uomo vissuto ben 2500 anni fa, e per di più del suo Pensiero metafisico, è un’opera ardua perfino per accademici di prodigiosa conoscenza delle lingue e della storia. Oggi il Buddha, il Risvegliato, ha condizionato milioni di individui, ispirato il più grande imperatore della storia dell’India di nome Ashoka, convertito moderne star del cinema e del calcio, fatto scrivere decine di libri al suo rappresentante terreno più famoso, il Dalai lama.
Il leader tibetano, certamente, è solo uno dei molti divulgatori postumi di un pensiero con la P maiuscola al quale sono state attribuite frasi, sentenze, leggende e perfino favole delle sue vite passate, di quando offrì il corpo per sfamare una tigre, creò un ponte per far attraversare i viandanti, produsse acqua per dissetare gli assetati. Ma di tutte le scuole religiose, spirituali e filosofiche che sono sorte in suo nome, solo una, la Theravada, è l’oggetto di un libro che viene presentato come l’ultima parola – quasi una sfida al principio dell’impermanenza di cui parla l’autore – in fatto di interpretazione testuale del “vero” Pensiero dell’Illuminato. Il titolo dell’opera, scritta dall’autorevole e brillante accademico inglese Richard Francis Gombrich, è Il Pensiero del Buddha . La casa editrice italiana Adelphi lo ha preferito a quello originale inglese, Cosa ha insegnato il Buddha. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama gives an Avalokiteshvara Empowerment
His Holiness the Dalai Lama: “First you gain knowledge by listening to explanations from your teachers or you read books, but this tends to be information without any sense of conviction about it. Next you need to analyse what you have learned to clear away any doubts and then you can meditate on what you have understood, to reinforce and gain real insight into it.
His Holiness the Dalai Lama gives an Avalokiteshvara Empowerment at Tashi Khyil Monastery and Visits TCV Selaqui
Dehra Dun, India, 15 September 2012 – The garden in front of Tashi Khyil Monastery, Clement Town, was full of expectant faces when His Holiness the Dalai Lama arrived early this morning to begin the preparatory procedures for the Avalokiteshvara empowerment he was going to give. To do these he sat with his back to the audience facing the mandala; when he was ready he took his seat on the throne and began.
“We need to understand what it is to be a Buddhist. It involves transforming the mind, which is something we have to do for ourselves, it’s not something someone else can do for us. The Buddha also encouraged his followers to take the initiative not simply to take his teachings on trust, but to examine them as a goldsmith tests gold to check its real value. To do this it’s necessary to be sceptical, to question whether what is taught is appropriate and what its benefit may be.
“For example, you might ask what the benefit is of avoiding the ten unwholesome actions. If you practise the virtue of restraint from them, people will regard you as a friend and you’ll be happy. In this world, it’s clear that when people are powerful and wealthy, but also dishonest, people don’t like them, even if they don’t show it to their faces. In brief, if you do good, you’ll have friends in this life and when you’re gone you’ll be missed.”
His Holiness advised that studying the Buddha’s teachings is not just a question of reciting prayers about taking refuge, you have to establish for yourself what the Buddha meant. Tibetan Buddhists outwardly observe the discipline of the Vinaya, cultivate a Bodhisattva attitude within Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teaches from Nagarjuna’s Precious Garland in Dehra Dun
His Holiness the Dalai Lama speaking at Drikung Shedra in Dekyiling Tibetan Settlement near Dehra Dun, India, on September 14, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teaches from Nagarjuna’s Precious Garland in Dehra Dun
Dehra Dun, India, 14 September 2012 – After spending the night at Mindrolling Monastery, in Clement Town, Dehra Dun, His Holiness the Dalai Lama’s first engagement today was to visit the Drukpa Kagyu Dechen Choekhor Monastery nearby, where he paid his respects. Local Tibetans, young and old lined the streets, eager to catch a glimpse of His Holiness as he passed. From there he drove to Norling Park in the Dekyiling Tibetan Settlement where he was to teach the first chapter of Nagarjuna’s Precious Garland. As His Holiness arrived it began to rain and the rainfall became so heavy that he invited the first row of monks, who were getting particularly wet, to join him on the platform around the throne. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Addresses the IFSO Medical Conference
His Holiness the Dalai Lama: “Wherever I go I tell people that in India different religious traditions have been living together side by side in respect and harmony for 2-3000 years. And this is a reality not a dream, something in which India can lead by example.”
His Holiness the Dalai Lama Addresses the IFSO Medical Conference
New Delhi, India, 13 September 2012 – Invited to address the International Federation for the Surgery of Obesity and Metabolic Disorders conference in New Delhi today, His Holiness the Dalai Lama was received by Dr Pradeep Chowbey.
His Holiness opened his remarks with the observation that as human beings we are all the same, physically, mentally and emotionally. We all want to be happy and successful, a wish we share from birth. He said it is on this basis that he always emphasises the oneness of humanity. In the face of this, differences between us are secondary. Violence seems to be part of human history, but it does not arise because of the things that unite us, rather it arises because we make too much of the differences between us. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Non-violence and Ethical Values
His Holiness the Dalai Lama: “To be contented human beings we need trust and friendship, which tends to develop much better once we realise that all beings have a right to happiness, just as we do. Taking others’ interests into account not only helps them, it also helps us. Warm-heartedness and concern for others are a part of human nature and are at the core of positive human values.”
His Holiness the Dalai Lama Speaks about Non-violence and Ethical Values at Jamia Millia Islamia University
New Delhi, India, 12 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama’s first engagement today was to give an extensive television interview to Andrew North, South Asia correspondent of BBC News. He asked from various angles whether His Holiness was optimistic about positive change in relation to Tibet under the prospective new Chinese leadership. His Holiness told him that it is too early to say, but that if the new leaders took a realistic, common sense view of the situation then change should follow. Asked why the world should care about Tibet, His Holiness said, “People respect truth Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: World Meet for Peace and Harmony
His Holiness the Dalai Lama: “I am grateful for all our religious traditions, because, despite their differing philosophical views, they all convey the same message of love and compassion and counsel us to live a simple life. In a world of 7 billion human beings with different ways of life these different traditions are necessary for humanity. Realistically speaking we need these different approaches to achieve inner peace and peace in the community.”
World Meet for Peace and Harmony
New Delhi, India, 11 September 2012 – Although, following the tragic events of September 11th 2001, this day is remembered by many with sorrow, it also commemorates an occasion of bright significance. It was on 11th September 1893 that Swami Vivekananda fired the imagination of his listeners with his speech to the first Parliament of Religions held in Chicago. It was perhaps the first occasion that anyone had acknowledged the existence of other faith traditions with respect and had suggested that they were paths to the same goal and so could live in harmony with one another. Read the rest of this entry »
Over 9 million follow Dalai Lama in cyberspace
The teachings of the Dalai Lama, the global face of the Tibetan exile movement, on ethics, non-violence, peace and religious harmony have made him one of the twentieth century’s most popular and revered figures.
IANS – DHARAMSALA: Tibetan spiritual leader the Dalai Lama has over nine million fans following him in cyberspace.
Although not tech-savvy, the Dalai Lama, revered as a demi-god by his people and followers all over the world, is quite a hit on social media sites Twitter and Facebook. The phenomenal fan following is all the more significant as his private office, based in the northern Indian town of Dharamshala, believes extensive use of social media helps in reaching out to the netizens worldwide.
“Many of our world’s problems and conflicts arise because we have lost sight of the basic humanity that binds us together as a human family,” is one of the recent tweets from the spiritual leader. Read the rest of this entry »
Golden Jubilee of the Central Tibetan Schools Administration
His Holiness the Dalai Lama visiting the CTS school in Bylakuppe, Karnataka, South India, during a visit in the early 1970's. File photo/OHHDL
Golden Jubilee of the Central Tibetan Schools Administration
New Delhi, India, 10 September 2012 – His Holiness the Dalai Lama arrived in New Delhi this morning and in the afternoon was chief guest at an event to mark the 50th anniversary of the Central Tibetan Schools Administration (CTSA). He was joined on the platform by Union Minister of Human Resource Development, Shri Kapil Sibal, Kalon Tripa Lobsang Sangay, Joint Secretary and Chairman of the CTSA, Shri Apurva Chandra, and the Secretary for School Education and Literacy, Shrimati Anshu Vaishji. The guests were introduced by Shri Rajiv Mehrotra, who, in addition to his work as a writer and broadcaster, is Secretary of the Foundation for Universal Responsibility of HH the Dalai Lama.
In his introductory remarks, Apurva Chandra paid tribute to His Holiness the Dalai Lama as being not only the spiritual leader of the Tibetans, but also an apostle of peace. Read the rest of this entry »
Statement of the Kashag on the Fifty-Second Anniversary of Tibetan Democracy Day
Kalon Tripa Dr Lobsang Sangay addressing the 52nd Tibetan Democracy Day celebrations in Dharamsala, India, on 2 September 2012.
Statement of the Kashag on the Fifty-Second Anniversary of Tibetan Democracy Day
On the 52nd anniversary of Tibetan Democracy Day, I would like to pay the Kashag’s and my personal obeisance to His Holiness the Dalai Lama and extend heartfelt greetings to fellow Tibetans in Tibet and in exile.
Today is a proud day for all Tibetans. It is the day when Tibetan exiles have fully realized His Holiness the Dalai Lama’s cherished wish to transform the Tibetan polity into a vibrant democracy. Since the age of 16, His Holiness the Dalai Lama has taken steps to introduce and consolidate Tibetan democracy. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Concludes Teachings to Southeast Asian Devotees
His Holiness the Dalai Lama: “First get rid of non-merited actions, then get rid of self-grasping, then get rid of distorted views.”
Dharamsala, HP, India, 6 September 2012 (By Samuel Ivor, The Tibet Post International) – On the concluding day of teachings to the Southeast Asian visitors, His Holiness the Dalai Lama warmly addressed the audience to the main temple of Dharamshala, preparing the gathering for a deeper understanding into the meaning of the sacred text Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’.
As the morning rain receded, and the enormous crowd settled, fixing their attention to the great spiritual leader, His Holiness commenced the teachings by drawing upon the life of the Buddha Himself. The Dalai Lama began by drawing upon how the Buddha had accumulated merit and wisdom over countless aeons:
“If Buddha didn’t exist after His death, only serving human beings over a few decades doesn’t actually become compatible to the time He spent to reach that goal”.
“According to Sanskrit tradition, there are five Buddha bodies. These are not actually taught at the first sermon of the Buddha. They came in the second turning of the wheel of Dharma”.
The audience were again treated to the generous hospitality of Tibetan and Buddhist spirit, as tea was served from enormous pots with elegant skill from the resident monks, and bread was distributed to the entire gathering. With grace and speed, the monks had soon attended to everyone’s needs.
His Holiness explained how we fall into Samsara, and how we can get out of it: “The first teaching of the four noble truths teaches this precisely”. Read the rest of this entry »
Inspiring Teachings Continue By H. H. the Dalai Lama for Southeast Asian guests
His Holiness the Dalai Lama: “If you have peace of mind, your immune system is strengthened. Anger has no benefit whatsoever”.
Inspiring Teachings Continue By H. H. the Dalai Lama for Southeast Asian guests Dharamsala, HP, India, 5 September 2012 (By Samuel Ivor, The Tibet Post International) – As the main temple in the Tibetan-exile community filled with an eager audience; ranging from the visiting Southeast Asian delegation, to robe-clad Buddhist monks and nuns, a sense of anticipation mixed with the plumes of incense that wafted through the rafters of the roof.
The second day of His Holiness the Dalai Lama’s teachings on Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’ were about to commence, and a hushed silence Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings To Southeast Asian Devotees
His Holiness the Dalai Lama: “Religion can become hypocrisy when religious people say something nice, but think something different. That is hypocrisy. Religion should be sincere”.
His Holiness the Dalai Lama Commences Teachings To Southeast Asian Devotees
Dharamsala, HP, India, 4 September 2012 (By Samuel Ivor, Tibet Post International) – At the request of a group of Southeast Asian devotees, His Holiness the Dalai Lama of Tibet continued teachings today (September 4th) on Shantideva’s ‘A Guide to the Bodhisattva’s Way of Life’, see http://www.dalailama.com/webcasts/post/250-shantidevas-a-guide-to-the-boddhisattvas-way-of-life .
Warmly greeting a vast audience of visitors from around the world, Read the rest of this entry »
Hermann Hesse: Perché sono fuggito dal cristianesimo
Hermann Hesse: Perché sono fuggito dal cristianesimo
È in libreria la nuova edizione di Siddhartha di Hermann Hesse (288 pagine, 18 euro) Adelphi pubblica un’edizione arricchita con diari, foto e pagine inedite. Ne anticipiamo un estratto.
Hermann Hesse
Non soltanto in saggi occasionali ho detto apertamente come la penso in fatto di religione, ma una volta, poco più di dieci anni or sono, ho anche cercato di esporre il mio credo in un libro. Il libro si intitola Siddhartha, e il suo contenuto di fede è stato di frequente esaminato e discusso da studenti indiani e sacerdoti giapponesi, ma non dai loro omologhi cristiani. Che in questo libro il mio credo abbia un nome indiano e un volto indiano, non è puro caso. Io ho vissuto la religione in due forme: da figlio e nipote di protestanti pii e rigorosi, così come da lettore di testi sacri indiani, tra i quali metto al primo posto le Upanishad, la Bhagavadgita e i Discorsi di Buddha. E neppure questo fu un caso: che io, cresciuto nell’alveo di un cristianesimo autentico e vivo, abbia avvertito sotto fattezze indiane i primi slanci di una mia peculiare esperienza religiosa.
Mio padre — così come mia madre e il padre di lei — aveva speso l’intera vita al servizio della missione cristiana in India, e benché la consapevolezza che non esiste una gerarchia delle religioni si fosse poi manifestata solo in uno dei miei cugini e in me, già mio padre, mia madre e mio nonno non possedevano soltanto una conoscenza vasta e piuttosto approfondita della religiosità indiana in tutte le sue forme, ma verso tali forme nutrivano anche una simpatia non del tutto confessata. Read the rest of this entry »
Hesse e il segreto di Buddha
Hesse ci mostra le tappe di un risveglio e la via per raggiungere la saggezza.
Hesse e il segreto di Buddha
di Antonio Gnoli, La Repubblica Domenicale 02.09.12.
A novant’anni dall’uscita del romanzo-leggenda che ha mosso generazioni di giovani a cercare “la verità oltre le dottrine”, le confessioni inedite dell’uomo che non voleva essere un guru.
Io, Siddhartha. Novant’anni fa usciva “Siddhartha”, il romanzo destinato e diventare il manifesto di generazioni di occidentali alla ricerca dell’illuminazione. Eppure il suo autore dovette aspettare molto tempo per vedersi riconosciuto come scrittore e come quel maestro che in realtà non aveva mai voluto essere. Come raccontano i diari inediti che ora vengono pubblicati. Sono trascorsi novant’anni dalla pubblicazione di Siddhartha. Il piccolo romanzo — che Hermann Hesse iniziò a scrivere nell’inverno del 1919 — nasceva anche come reazione alla guerra e alle sue devastazioni. Read the rest of this entry »
Il piano di Pechino per “cinesizzare” i buddisti
Una ricerca dell'Università del Nordest proverebbe che buona parte delle ribellioni nei conventi buddisti non sarebbe contro il colonialismo cinese, ma contro la condanna di migliaia di adolescenti a vivere in una condizione di "clausura medievale".
Piccole storie (non solo) cinesi. Shopping rieducativo.
Il piano di Pechino per “cinesizzare” i buddisti dei monasteri ribelli: profumi, tecnologia, turismo e alta moda.
di Giampaolo Visetti. D Repubblica 04.08.12
Dove non arriva l’esercito, arriva lo shopping. Contro i tibetani fedeli al Dalai Lama, Pechino cambia arma. L’ultima è il centro commerciale di lusso. La capitale cinese scoppia di alta moda e la repressione ha scoperto che sui monaci buddisti, isolati da bambini nei conventi himalayani, può esercitare un richiamo irresistibile. Per “rieducarli”, invece che rinchiuderli nelle scuole del partito, il potere opta così per offrire vacanze da vip. Una trentina di suore e cinquanta religiosi, scelti nei monasteri ribelli di Gansu, Qinghai e Yunnan, sono stati ospiti dei leader comunisti che hanno organizzato i primi “corsi di aggiornamento buddhista”. Lezioni di socialismo e di nazionalismo ridotte al minimo. Read the rest of this entry »
S.S. Dalai Lama: comprensibili ma molto tristi le immolazioni
Il Dalai Lama: “comprensibile ma molto triste l’innarestabile succedersi delle immolazioni”. Altri due morti a Ngaba.
Dalai Lama: «La Cina cambierà verso il Tibet. Vedo segnali molto incoraggianti»
«Non posso pronunciarmi in modo definitivo, ma secondo molti amici la prossima leadership cinese sarà più indulgente verso il Tibet». A pronunciare parole di speranza è il Dalai Lama da Dharamsala, India, dove si trova il governo tibetano in esilio dal 1959. «Non c’è niente di ufficiale – aggiunge all’agenzia Reuters – ma sembra che esponenti molto importanti del Partito comunista cinese vogliano cambiare l’atteggiamento del paese nei confronti del Tibet». Questo autunno sette dei nove membri del Comitato centrale del Politburo, che comandano di fatto il Partito e la Cina, cambieranno. Xi Jinping dovrebbe diventare il nuovo presidente e Li Keqiang il prossimo premier del Dragone. Read the rest of this entry »
La meditazione modifica aree cerebrali
Gli effetti della meditazione sul cervello. Bastano due mesi per modificare la materia grigia.
La meditazione mindfullness, il dirigere la nostra attenzione verso oggetti, immagini, emozioni o verso nessun pensiero, non solo produce degli effetti benefici sulla nostra salute, verificabili sul cervello dopo 2 mesi di esercizio costante, diminuendo anche i livelli d’ansia e stress, ma, secondo i ricercatori del Massachusetts General Hospital, anche di modificare la struttura del cervello. Lo studio, pubblicato su Psychiatry Research, si è svolto con un gruppo di volontari per un periodo di 8 settimane, nel corso delle quali hanno frequentato un corso appositamente studiato presso l’Università del Massachusetts per stimolarne le facoltà meditative , sottoposti a delle risonanza magnetica prima e dopo il corso , poi confrontati con quelle di un gruppo di controllo che non aveva seguito il corso. Read the rest of this entry »
Basta guardarsi, per sentire meno dolore
Il solo guardare diminuisce il dolore e se s’immagina più grande la parte del corpo da cui proviene quella sensazione, allora si avrà una conseguente riduzione del dolore stesso : è la conclusione di una ricerca dell’University College di Londra e dell’Università di Milano-Bicocca .
Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori, si sono avvalsi della collaborazione di 18 volontari, ai quali, è stata posta nella mano sinistra una sonda termica, che aumentava gradatamente la temperatura ed un pedale da premere, per segnalare quando questo provocava dolore.
Durante l’esperimento, i ricercatori hanno usato specchi, anche concavi o convessi, facendo o no vedere la mano, normale, ingrandita o più piccola e registrato le temperature alle quali, secondo lo specchio usato o se si visualizzava la mano od un altro oggetto, i volontari sentivano dolore.
I risultati, evidenziavano che il solo visualizzare la mano con la sonda, permetteva di alzare di 3° C, la soglia del dolore, rispetto a chi non la visualizzava e che usando specchi che ingrandivano la mano, si alzava ulteriormente la soglia del dolore.
Usando uno specchio, che ne diminuiva le dimensioni, la soglia del dolore diminuiva arrivando a temperature più basse di, quando si visualizzava la mano a dimensioni normali.
Per Flavia Mancini autore dello studio, pubblicato su Psychological Science, insieme al professor Patrick Haggard, “L’immagine che il cervello mostra del nostro corpo ha una forte correlazione sul livello del dolore. Read the rest of this entry »
Dalai Lama sees “encouraging signs” of shift in China
Dalai Lama sees “encouraging signs” of shift in China
DHARAMSHALA: There are encouraging signs that attitudes towards Tibet are shifting in China, the Dalai Lama said on Wednesday, adding that the exiled Tibetan leadership is ready for fresh talks on his homeland if there was a genuine change of heart in Beijing.
The spiritual leader said in an interview that it was too early to tell if China’s next president – who is almost certain to be Xi Jinping after a Communist Party Congress later this year – would adopt a new stance that could break decades of deadlock over Tibet. But he was reassured by what he had heard.
“I can’t say for definite, but according to many Chinese friends, they say the new, coming leadership seems more lenient,” the Dalai Lama, 77, told Reuters in his audience room in the Indian Himalayan foothills town of Dharamsala. Read the rest of this entry »
Altri arresti al Monastero di Kirti
Nel monastero di Kirti, che conta oltre 2500 monaci, si sono immolati, a partire dal 2008 – con la morte di Tapey – almeno diciotto tra monaci ed ex monaci. In centinaia sono scomparsi e molti sono stati condannati, sotto l’accusa di “sovversione” a pene detentive di diversa durata.
In un comunicato stampa diffuso il 25 agosto, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia denuncia il perdurare della repressione e nuovi arbitrari arresti compiuti dalle forze di sicurezza cinesi presso il monastero di Kirti, il centro di studi religiosi situato nell’ormai tristemente famosa cittadina di Ngaba, nel Tibet orientale.
“Il 14 agosto” – recita il comunicato – “è stato arrestato Lobsang Sangye, un monaco di trent’anni; il 17 del corrente mese è stato tratto in arresto Lobsang Konchok, quarant’anni”. In entrambi i casi non sono stati resi noti i motivi della detenzione: totalmente sconosciuti i capi di imputazione. “Entrambi i religiosi sono stati arrestati dal personale dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza della Contea di Ngaba” – specifica il comunicato – e non è stato reso noto il luogo della loro detenzione”. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia rende inoltre noto che, nel corso del mese di agosto, sono stati arrestati e successivamente rilasciati altri due monaci dello stesso monastero, Lobsang Tenzin e Sangdhue: tenuti in custodia per una settimana e sottoposti a prolungati interrogatori, sono stati liberati senza che sia stata loro fornita alcuna spiegazione circa i motivi della detenzione. Read the rest of this entry »
Due adolescenti tibetani si danno fuoco nel Sichuan
Tibet, 51 immolazioni: l'agghiacciante record raggiunto.
Due adolescenti tibetani si danno fuoco nel Sichuan
Damchoe , 17 anni, e Lobsang , 18, si sono auto-immolati a Ngaba e chiedevano l’indipendenza del Tibet. Con loro salgono a 51 le autoimmolazioni. Il 25 agosto, una monaca tibetana ha attuato una protesta solitaria per il ritorno del Dalai Lama. La polizia l’ha sequestrata, perse tutte le tracce. Lhasa (AsiaNews/Rfa) – Due giovani tibetani sono morti dopo essersi dati fuoco vicino al monastero di Kirti (contea di Aga, provincia cinese del Sichuan), in protesta contro il dominio di Pechino nelle aree tibetane. Il fatto è avvenuto ieri in mattinata, a due giorni dalla sparizione di una monaca tibetana, portata via dalla polizia per aver messo in atto una protesta contro la Cina a Kardze. Con la morte dei due giovani, salgono a 51 le autoimmolazioni di tibetani dal febbraio 2009. Read the rest of this entry »
Lhasa ‘Like a Vast Prison’
Young military recruits gather for a ceremony in Beijing prior to their departure for Tibet, Nov. 20, 2011/AFP Photo
Lhasa ‘Like a Vast Prison’
Radio Free Asia
Chinese authorities set up body scanners and monitor phone calls in the Tibetan capital.
Chinese authorities have implemented a massive security clampdown in Lhasa, pouring police into the Tibetan capital and setting up checkpoints with airport-style body scanners in busy downtown areas, residents said on Thursday.
“Lhasa city has been turned into a large prison,” one Tibetan resident of Lhasa told RFA’s Tibetan service. “There are police everywhere in groups of 10 or more with rifles, batons, and fire extinguishers on each of them.” Read the rest of this entry »
Beijing’s isolation of Tibet is increasingly worrying
Beijing’s isolation of Tibet is increasingly worrying. In March this year, the head of the Tibet Communist Party, Chen Quanguo, ordered the local authorities to tighten their control over all means of communication.
Beijing’s isolation of Tibet is increasingly worrying
Reporters Without Borders condemns the arbitrary detention for months of the prominent Tibetan Buddhist monk Yonten Gyatso , and the seven-year prison sentence he has received for spreading information about Tibet. The organization calls for his immediate release and the withdrawal of the charges against him.
The sentence was handed down on 18 June by the Ngaba Intermediate People’s Court. His friends and family, and the news organizations to which he contributes, only heard about it yesterday, two months later – a sign of the lack of transparency concerning prisoners in Tibet.
He is serving his sentence in Mianyang prison Read the rest of this entry »
Tibet. Last Night I Had A Dream
Diritti umani in Tibet
Tibet. Last Night I Had A Dream
C’era una grande agitazione tra i tibetani, in Tibet e fuori del paese. Il Kalon Tripa doveva fare un annuncio importante. Rimasi sorpreso. Il primo ministro non sembrava più quello descritto pochi giorni prima dal settimanale L’Espresso: “Alto, atletico, bello come un Gregory Peck”. Il Kalon Tripa appariva adesso basso di statura, sdentato e con le orecchie a sventola. Davanti a sé aveva decine e decine di microfoni delle principali emittenti radiotelevisive del mondo.
Era incredibile: non conoscevo la lingua tibetana, eppure riuscivo a capire tutto quello che il Kalon Tripa diceva. Si rischiarò la voce. Poi cominciò a parlare: “Crediamo che il popolo tibetano, così come ogni altro popolo del mondo, abbia il diritto di essere libero e di godere dei frutti del proprio lavoro. Il governo cinese del Tibet ha privato il popolo tibetano della sua libertà. Read the rest of this entry »
Donne Tibetane
Donne Tibetane
di Marzia Caporlingua, Le poesie dei bambini del Comune di Librizzi
Anime innocenti
Volti rigati da lacrime
Anime stuprate
Abusate
Sguardi pietrificati
Dalla violenza più nera. Read the rest of this entry »
Sichuan, monaco tibetano condannato a 7 anni di carcere duro
Yonten Gyatso (durante la lettura della sentenza), monaco di 37 anni "colpevole" di aver diffuso la fotografia della monaca auto-immolata Tenzin Wagmo.
Sichuan, monaco tibetano condannato a 7 anni di carcere duro
La sua colpa è quella di aver diffuso notizie e fotografie sull’auto-immolazione della monaca Tenzin Wagmo. Arrestato e torturato per 8 mesi, è riapparso per il velocissimo processo e la lettura della sentenza. Intanto, le autorità proibiscono ai tibetani il suicidio: “Chi infrange la legge, rischia l’arresto”.
Pechino (AsiaNews) – La Corte intermedia del popolo della prefettura tibetana di Ngaba (Sichuan) ha condannato a 7 anni di carcere duro Yonten Gyatso (nella foto durante la lettura della sentenza), monaco di 37 anni “colpevole” di aver diffuso la fotografia della monaca auto-immolata Tenzin Wagmo. I giudici lo hanno ritenuto colpevole anche di “aver diffuso informazioni politiche all’estero” e di “aver cercato di contattare per telefono i funzionari delle Nazioni Unite preposti alla sezione diritti umani”. Gyatso è stato destinato alla prigione di Mianyang, nella provincia del Sichuan.
Il primo arresto del monaco risale al 18 ottobre del 2011. Gli agenti hanno fatto irruzione nel monastero Khashi Gyephel Samteling, dove Gyatso era maestro cantore [umze, carica interna ai monasteri buddisti di grande prestigio] e direttore della disciplina interna. Dopo l’arresto, era stato incarcerato e torturato nella prigione di Bhugang, Read the rest of this entry »
Mistero sulla sorte di cinque monaci tibetani arrestati dalla polizia cinese
Nonostante le numerose proteste e i continui appelli di organizzazioni e Paesi stranieri, la polizia cinese continua ad arrestare e a sequestrare chiunque manifesti dissenso.
Mistero sulla sorte di cinque monaci tibetani arrestati dalla polizia cinese
Tre giovani sono stati fermati il 12 agosto; altri due il 16 mentre si trovavano all’interno del monastero. Il fermo disposto per presunto “coinvolgimento” nelle recenti auto-immolazioni. Fonti di Tchrd: situazione di estrema “tensione”.
Dharamsala (AsiaNews) – Sono ancora ignote le sorti di cinque giovani monaci tibetani, arrestati nei giorni scorsi durante una serie di raid della polizia cinese nel monastero di Gyalrong Tsodun, a Barkham, nella contea di Ngaba (provincia del Sichuan). Lobsang Sangay, 19 anni, Yarphel e Namsay, entrambi di 18, sono stati prelevati dalle forze di sicurezza il 12 agosto, mentre si trovavano all’interno delle loro celle nel monastero. Il loro stato di salute e il luogo in cui sono rinchiusi è al momento sconosciuto. Quattro giorni più tardi, il 16 agosto, gli agenti hanno fermato altri due monaci: il 20enne Thupwang Tenzin e il 22enne Asong, anch’essi prelevati all’interno del centro buddista. Read the rest of this entry »
CTA holds prayer service to mourn self-immolations
The abbot of Namgyal Monastery presides over the prayer service at Tsuglagkhang in Dharamsala on 16 August
CTA holds prayer service to mourn self-immolations
DHARAMSHALA: The Department of Religion and Culture of the Central Tibetan Administration yesterday organised a prayer service to mourn the recent self-immolations of Lungtok and Tashi in Ngaba.
The prayer service at the Tsuglagkhang was attended by entire officials of the Central Tibetan Administration. “We express deep condolence and solidarity with all those Tibetans who have sacrificed their lives for freedom in Tibet ,” the department of religion and culture said in a statement.
Kalon Tripa briefed the gathering about the two US congressmen’s urgent appeal to the state department to undertake visible and coordinated diplomatic pressure on the Chinese government to end the crisis in Tibet. Read the rest of this entry »
Un tibetano ucciso, sei arrestati
Le forze di sicurezza cinesi hanno ucciso un tibetano e arrestato altri sei mentre cercavano di disperdere una manifestazione di 1000 persone contro la ripresa dei lavori di sfruttamento di una miniera nella contea di Markham.
Un tibetano ucciso, sei arrestati in una protesta contro le miniere cinesi in Tibet
Almeno 1.000 tibetani hanno manifestato contro la riapertura di una miniera a Markham. La polizia ha sparato proiettili letali. Le compagnie cinesi non rispettano la sacralità dei luoghi e non si curano dell’impatto ecologico dello sfruttamento. Tashi , il giovane 21enne che si è dato fuoco due giorni fa è morto a Ngaba.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le forze di sicurezza cinesi hanno ucciso un tibetano e arrestato altri sei mentre cercavano di disperdere una manifestazione di 1000 persone contro la ripresa dei lavori di sfruttamento di una miniera nella contea di Markham.
I poliziotti, secondo la notizia diffusa da Radio Free Asia, hanno lanciato gas lacrimogeni e sparato proiettili letali contro la folla che si era radunata marciando verso il sito della miniera. Read the rest of this entry »
Pestaggi e arresti mentre Lungtok e Tashi si danno fuoco
Prigionieri tibetani sono fatti sfilare legati tra la folla in una città cinese.
L’auto-immolazione di due giovani, è avvenuta nella “strada dei martiri” a Ngaba, dove vi sono stati molti suicidi. I due giovani hanno frequentato la scuola di medicina del monastero di Kirti. I dimostranti tibetani picchiati dalla polizia con mazze di ferro e bastoni appuntiti.
Dharamsala (di Nirmala Carvalho AsiaNews) – La polizia cinese ha operato pestaggi indiscriminati e arresti contro alcuni dimostranti dopo che due giovani tibetani si sono dati fuoco nella via centrale di Ngaba (Sichuan).
Verso le 18.50 di ieri, il laico Tashi (circa 21 anni) e il monaco Lungtok (circa 20) del monastero di Kirti si sono auto-immolati per protesta contro l’oppressione cinese in Tibet. Read the rest of this entry »
Altri tre tibetani s’immolano e muoiono
Il corpo di Dolkar martoriato dalle ustioni
IL TIBET CONTINUA A BRUCIARE: SI IMMOLANO E MUOIONO ALTRI TRE TIBETANI
Il Tibet continua a bruciare: ieri, 11 agosto, è giunta notizia del decesso di Choepa , un ventiquattrenne tibetano immolatosi con il fuoco due giorni fa in località Me’uruma, presso Ngaba, nella regione dell’Amdo. Il giovane è deceduto lo stesso giorno della protesta mentre, forzatamente, veniva portato all’ospedale della vicina Barkham. Le sue ustioni, gravissime, non lasciavano sperare in alcuna possibilità di sopravvivenza.
Choepa , avvolto dalle fiamme, ha avuto la forza di gridare alcune frasi contro l’occupazione cinese del Tibet. Le forze di sicurezza, subito arrivate sul luogo dell’auto immolazione, hanno spento le fiamme e portato via il corpo, cremato dalle autorità subito dopo la morte del giovane, a Barkham. Solo in un secondo momento, le ceneri sono state consegnate alla famiglia. Read the rest of this entry »
Tibet’s political future lies in ‘Middle Way’
Dr Lobsang Sangay, a former senior fellow at Harvard Law School, is the Kalon Tripa (chief political leader) of the Central Tibetan Administration.
Tibet’s political future lies in ‘Middle Way’
By Lobsang Sangay
August 2011 was a notable month for democracy for the peoples of Thailand and Tibet. On August 5, Thailand voted in its first female prime minister, Yingluck Shinawatra. On August 8 last year, I was inaugurated as the first Tibetan political leader to be democratically elected and took over the leadership under a new governing system in which the Dalai Lama ceased to have political authority.
Although Tibet and Thailand share Buddhist culture, our traditional political cultures have been different. Whereas in Thailand the king was the temporal ruler, in Tibet for around 400 years the Dalai Lama was the temporal, as well as spiritual, leader.
In 2011, despite impassioned appeals by many Tibetans, His Holiness the Dalai Lama officially relinquished his political power, Read the rest of this entry »
Tibet, Choepa si dà fuoco
per protesta contro la Cina
Il Tibet brucia: salgono così a 45 i tibetani che hanno scelto di darsi fuoco dal 2009 a oggi.
Tibet, Choepa si dà fuoco
per protesta contro la Cina
Secondo quanto riferisce il sito di Phayul, intorno alle 10.15 ora locale di venerdi’ un giovane di 24 anni di nome Choepa si e’ dato fuoco a Meruma, a circa 20 km da Ngaba, Aba per i cinesi. Al momento non ci sono informazioni circa le sue condizioni. Secondo alcuni testimoni oculari, il giovane, dandosi fuoco, ha iniziato a cantare slogan a favore dell’indipendenza del Tibet e del ritorno del Dalai Lama.
Secondo quanto ha fatto sapere il gruppo Free Tibet, un uomo si è dato fuoco nella città di Ngaba, Aba per i cinesi, nella provincia meridionale cinese del Sichuan, teatro già in passato di altre immolazioni.
L’uomo sarebbe stato immediatamente bloccato dalle forze dell’ordine che hanno cercato di estinguere le fiamme e lo hanno portato in ospedale. Nonostante le profonde bruciature sarebbe ancora vivo. Read the rest of this entry »
Tibetan Nomad Jopa Self-Immolates in China
Nearly 50 Tibetans have set themselves on fire over the past three years
The London-based rights group Free Tibet says a Tibetan nomad in central China has become the third person this week to set himself on fire to protest Chinese rule.
Free Tibet Director Stephanie Brigden tells VOA the 24-year-old man, named Jopa , set himself on fire Friday in the township of Meruma in Aba county in the southwest province of Sichuan.
“We know based on witness evidence that the public security bureau attended very quickly and extinguished the flames and took Jopa away. We don’t know what his whereabouts are now or whether he has survived his act of self-immolation. But people reported that he was very seriously injured and might not survive.” Read the rest of this entry »
Self-Motivated Tibetans Keep Their Cause Alive
For the Tibetan cause to prevail, it is important for it to have global support—moral and material.
Self-Motivated Tibetans Keep Their Cause Alive
B.RAMAN
“Here is a community, which is trying very hard to preserve its culture, its traditions, and its language in the hope that one day when it gets free from the most tyrannous regime of the world, it will take it all back to its homeland where it all belongs. This community has immense faith in its leader His Holiness, the Dalai Lama, that he will bring them home one day, who sometimes himself faces moral conflicts as a political and a spiritual leader but still manages to bind them so well.They know that they are just 6 million in front of China’s population of 1.3 billion, but they hold on to hope and faith that someday they will go back and will live freely, will breathe freely, will smile freely. Read the rest of this entry »
In Tibet, defiant self-immolations spread beyond monks, nuns
An exile Tibetan girl lights a candle during a candlelit vigil to remember two Tibetans who have self-immolated in Tibet, in Dharmsala, India, Tuesday, 7 August 2012
Yesterday, a Tibetan mother , Dolkar Tso , died after her self-immolation in protest of the Dalai Lama’s exile and the lack of freedom in Tibet. The number of self-immolators has risen to 45 in the past 1-1/2 years. By Robert Marquand, Staff writer / The Christian Science Monitor.
While Chinese Olympic gold medals in London make headlines, far away, on the Himalayan roof of the world, two more young Tibetans – a mother and a monk – set themselves on fire in protest of Chinese policies on Tibet, including the lack of return of the Dalai Lama, the exiled spiritual leader.
The two “self-immolations” raise to 45 the number of Tibetans setting themselves alight, most since March of 2011.The immolations started with Buddhist monks and nuns who see themselves in an increasingly desperate struggle for the ancient land and its people, and who say their Tibetan identity and faith is being stamped out by aggressive Chinese policies and actions. Read the rest of this entry »
Tibetano si dà fuoco in protesta contro la repressione cinese
Tibetano si dà fuoco in protesta contro la repressione cinese
Fonti locali confermano che l’uomo è vivo. La sua identità resta però sconosciuta. Direttrice di Free Tibet critica i media internazionali concentrati a coprire le prodezze dei super- atleti cinesi alle Olimpiadi.
Ngaba (AsiaNews) – Un tibetano si è dato fuoco ieri pomeriggio a Ngaba (Sichuan). Secondo testimoni oculari le autorità cinesi hanno subito spento le fiamme sul corpo dell’uomo, che versa in gravi condizioni, ma è vivo. La sua identità è ancora sconosciuta, subito dopo l’incidente le autorità l’hanno prelevato Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama: Fourth Day of Teachings in Leh
The crowd in front of the old teaching pavilion grows in anticipation of His Holiness the Dalai Lama's arrival for the fourth day of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 7, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Fourth Day of His Holiness’s Teachings in Leh
On the fourth day of his teachings in Leh, Ladakh, His Holiness began, “I am going to give the long life empowerment associated with White Tara today to make an auspicious end to this series of teachings. If you live long, but do no good in your life, there’s no benefit. As the Kadampa masters used to say ‘May the sinful live only a short time’. We have this precious human life, which affords the opportunity of attaining enlightenment Read the rest of this entry »
Lhasa: arpioni e anelli di metallo per nuove torce umane
Lhasa: all'ingresso della stazione di polizia per controllare i pellegrini al tempio principale di Jokhang, arpioni e anelli di metallo per avvicinare eventuali nuove eventuali torce umane
Lhasa: arpioni e anelli di metallo per avvicinare eventuali nuove torce umane
Alcune fotografie scattate nel mese di luglio e in questi primi giorni di agosto a Lhasa da turisti cinesi e rese pubbliche, attraverso il suo sito, dalla scrittrice e blogger tibetana Woeser, mostrano gli strumenti di cui il personale di sicurezza intende servirsi per avvicinare e allontanare dalle fiamme eventuali nuove torce umane.
Arpioni e anelli di metallo di differente diametro sono stati fissati al termine di lunghi bastoni: con gli arpioni gli addetti alla sicurezza intendono afferrare lo sventurato che si è auto immolato mentre gli anelli hanno lo scopo di trattenere per la vita, per il collo o per i piedi – a seconda della circonferenza dell’anello stesso – il corpo in fiamme. Questi nuovi congegni sono ampiamente visibili nelle strade di Lhasa assieme agli estintori posizionati all’esterno di ogni stazione di polizia. Woeser scrive che queste nuove “forche” sono ormai in dotazione al personale di sicurezza in tutto il Tibet.
Una di queste “forche” è visibile all’esterno della stazione di polizia del Barkhor, di fronte al tempio del Jokhang, il luogo dove lo scorso 27 maggio si sono auto immolati il venticinquenne Dhargey e il diciannovenne Dorjee Tsetan. Le immagini confermano la brutalità degli interventi delle forze di sicurezza cinesi. I pochi giornalisti riusciti a raggiungere Ngaba, lo scorso mese di marzo – tra i quali Jonathan Watts del Guardian – riferirono che i soldati cinesi facevano uso di bastoni chiodati, armi semiautomatiche ed estintori per fiaccare la resistenza dei dimostranti e degli auto immolati. Read the rest of this entry »
Third Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Leh
His Holiness the Dalai Lama speaking during his third day of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 6, 2012. Photo/Namgyal AV Archive
Third Day of His Holiness the Dalai Lama’s Teachings in Leh
His Holiness reached the teaching platform before 6am to begin the preparatory rituals for the Lokeshvara empowerment he was going to give today. While he was doing those preparations, and the public were arriving to take their seats, a group of local school students, girls and boys, demonstrated their command of traditional debate techniques, some of them standing and issuing challenges to their seated fellows who responded. This is something His Holiness has specifically encouraged. Meanwhile, a steady stream of local people brought garlands and bunches of fresh flowers, apparently from their own gardens, to decorate the platform. These were to be offered during the ceremonies for generating the awakening mind and the granting of the Bodhisattva vows. His Holiness began his teaching today saying, “The Buddha said ‘do not commit unwholesome deeds, practise only virtue’. If the our motivation is negative, the resulting action will also be negative. The Buddha taught us to avoid negative action, because it is in our own interest. Helping the poor and needy with food and medicine is very good, but the most important thing to do is to develop an altruistic attitude. Read the rest of this entry »
Second Day of His Holiness’s Teachings in Leh
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience at the start of his second day of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 5, 2012. Photo/Namgyal AV Archive
Second Day of His Holiness’s Teachings in Leh
His Holiness arrived at the teaching ground early for the second day of teachings today, walking from the Shiwatsel Phodrang to the new teaching pavilion. He said he would begin the explanation of the texts and that yesterday’s session had been more of an introductory talk. He also explained that tomorrow he would conduct the ceremonies for giving the lay-person’s precepts, generating the aspiration to enlightenment and the Bodhisattva vows, as well as an Avalokiteshvara empowerment. Because the Bodhisattva vows and the empowerment involve creating a bond with the lama, he said he needed to talk, as he has done before, about the malevolent spirit Dolgyal (also known as Shugden). His Holiness said that anyone who still places their trust in Dolgyal would be better not to make a bond with him. He admitted that both he and the Ganden Tri Rinpoche, Rizong Rinpoche, sitting to his right on the platform, used to propitiate Dolgyal, but that both of them had stopped after his investigations had revealed that it was improper to do so. Read the rest of this entry »
Inseguendo gli ultimi tibetani
Accampamento di nomadi tibetani con le loro caratteristiche tende nere.
Inseguendo gli ultimi tibetani di Monika Bulaja, La Repubblica domenica 5 agosto 2012.
Notte d’ altopiano, l’aria dei quattromila toglie il respiro. I fari delle moto richiamano dal buio una nebulosa di occhi stralunati, orecchini, sete dorate. In un odore di letame e lana bagnata, c’ è una massa scura che sbuffa, ansima, geme. È una tribù di nomadi che transuma verso i pascoli con cinquemila yak neri. Sono eleganti, sembra un corteo nuziale di re, una sfilata di moda, un’ anabasi trionfale. Cantano nel buio per tenere buone le montagne e il loro canto è ruvido, nasale. Si rompe di colpo tra fischi di fionde, ninnananne e richiami. La regione di Amdo non sta sulla carta del Tibet. Per Pechino è solo “Cina occidentale”. Eppure vi sono nati grandi maestri e anche Tenzin Gyatso, l’ attuale Dalai Lama. Per secoli è stata zona di scontro tra i “cavalieri del vento” e l’ “Impero Celeste”, terra segnata da odio e amore, baricentro spirituale e teologico da far invidia a Lhasa. I nomadi tibetani sono forse l’ ultimo avamposto della cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Tibet: La Disneyland di regime sull’Himalaya
Un monaco tibetano mostra un ritratto del Dalai Lama per ricordare i martiri autoimmolatisi per la causa tibetana.
La Disneyland di regime sull’Himalaya , di Giampaolo Visetti, La Repubblica 05 agosto 2012
PECHINO Il Tibet chiuso agli stranieri e scosso dalle auto-immolazioni anticinesi diventa un luna park politico per turisti in cerca di folclore e souvenir. Il governo di Pechino, impegnato a nascondere i quarantaquattro roghi che da due anni fanno strage tra la popolazione in lotta per l’autonomia e per il ritorno del Dalai Lama dall’esilio, ha dato il via alla costruzione di un maxi parco divertimenti alle porte di Lhasa, con shopping center e hotel a cinque stelle. Giostre, attrazioni e ricostruzioni degli antichi villaggi himalayani racconteranno la storia della principessa Wencheng, erede della dinastia Tang, andata in sposa a un re tibetano. Il matrimonio, celebrato attorno all’anno mille dopo Cristo, secondo la propaganda cinese è la prova dell’appartenenza del Tibet storico alla Cina. La nuova “Disneyland” ideologica più alta del mondo, poco sotto quota quattromila, punta a raddoppiare le presenze turistiche nella città del Potala, abbandonata dal Dalai Lama nel 1959. Peccato che da giugno per uno straniero,o per un cinese senza un visto politico speciale, raggiungere Lhasa sia impossibile.
Pechino, a pochi mesi dal decennale passaggio dei poteri, teme che i sacrifici di monaci e ribelli tibetani possano dilagare e che le immagini delle torce umane costringano l’Occidente a scuotersi dal suo torpore.
L’obiettivo del Partito comunista è però arricchire i coloni han trasferiti nel Tibet storico e accreditare l’idea secondo cui l’area è Cina. Pechino incasserebbe così il merito di aver sviluppato l’economia di una popolazione altrimenti «abbandonata a una deriva medievale».
Il parco giochi costerà oltre 3,5 miliardi di euro e sarà inaugurato entro il 2015. Accanto ai divertimenti ispirati a leggende tibetane e tradizioni buddiste, si potranno visitare padiglioni su storia, usi e costumi dei popoli dell’Himalaya, mostre, accampamenti di pastori nomadi e villaggi contadini ricostruiti. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama’s Teachings in Leh
His Holiness the Dalai Lama begins four days of teachings in Leh, Ladakh, J&K, India, on August 4, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness Attends Philosophical Conference, Public Meeting and Gives Teachings in Leh
Following his return from Zanskar, in the morning of 2nd August, His Holiness the Dalai Lama inaugurated a 4-day conference on Madhyamika Philosophical Systems of the Four Major Tibetan Buddhist Traditions organized by the Central Institute of Buddhist Studies, Leh. He said, “The four traditional schools of Buddhism in Tibet may superficially seem to differ in the way they explain the view, but ultimately what they refer to is the same. As Panchen Lobsang Chökyi Gyaltsen said, ‘When these views are examined by an experienced yogi, the import of them all comes to the same point.” He reiterated that some of the important subtle philosophical views are not essentially different even if the ways in which they are expressed is different, because they are all the outcome of highly developed intellectual insight. Read the rest of this entry »
Petizione Internazionale alle Nazioni Unite per il Tibet
Petizione Internazionale alle Nazioni Unite promossa dall’Amministrazione Centrale Tibetana
L’Amministrazione Centrale Tibetana ha promosso il lancio di una raccolta firme attorno a una petizione che sarà consegnata il 10 dicembre 2012 al quartier generale delle Nazioni Unite a New York, al Consiglio ONU per i Diritti Umani di Ginevra e al Centro Informazione Onu di New Delhi. Queste le richieste contenute nella petizione:
Le Nazioni Unite devono discutere la questione tibetana sulla base delle Risoluzioni approvate nel 1959, 1961 e 1965 e adoperasi affinché sia dato corso al contenuto di tali Risoluzioni.
Deve essere immediatamente inviata in Tibet una delegazione indipendente con il compito di verificare la situazione esistente nel paese.
Le Nazioni Unite devono responsabilmente assicurare il rispetto delle fondamentali aspirazioni dei tibetani all’interno del Tibet.
La petizione è sottoscrivibile on line al sito: http://www.thepetitionsite.com/takeaction/198/920/082/
Deceduto Ngawang Norphel
Per Lobsang Sangay, Primo Ministro del Governo Tibetano in Esilio, le immolazioni sono “atti politici” causati dall’oppressione politica, dall’emarginazione sociale, dall’assimilazione culturale e dalla distruzione ambientale poste in atto in Tibet dal governo di Pechino.
Deceduto Ngawang Norphel. Protesta di un tibetano nella regione del Kham. Ngawang Norphel, il giovane tibetano che lo scorso 20 giugno si era auto immolato a Zatoe (Keygudo – Kham) è deceduto il 30 luglio all’ospedale cinese di Tsogon (Amdo). Ngawang è sopravvissuto per un mese alle atroci ustioni riportate. Tenzin Khedup, il ventiquattrenne tibetano che si era immolato assieme a lui era morto all’istante ma la notizia del suo decesso gli era stata pietosamente taciuta. Al momento dell’immolazione, entrambi reggevano la bandiera tibetana. In un breve messaggio scritto prima del loro atto estremo, i due nuovi martiri chiedevano a tutti i tibetani di battersi, uniti, per la libertà del Tibet e il ritorno del Dalai Lama. “Gente come noi non può fare nulla per la salvaguardia della religione e della cultura del Tibet né può aiutare economicamente i tibetani, il nostro è solo un atto d’amore verso i nostri compatrioti e di lealtà nei confronti del Dalai Lama”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Inaugurates Science Building in Ladakh
His Holiness the Dalai Lama's visit to Ladakh, J&K State, India, on July 26-28, 2012.
His Holiness Inaugurates Science Building at Lamdon School and Visits Ladakhi Muslims at Idgah, Leh.
On July 27 His Holiness the Dalai Lama visited the Lamdon Model School where he was given a warm reception by its Principal, Mr. Eshey Tondup staff and students. He was first taken on a tour of two new buildings in the school premise: the dental clinic and the science block. The former is dedicated to the memory of the late Roy A. Kite, Jr. of France, whose son was there to introduce it to His Holiness. His Holiness remembered Mr. Roy’s dedication and expressed to the son. Read the rest of this entry »
Il falso Panchen Lama “è una marionetta del regime
Il falso Panchen Lama
Il falso Panchen Lama “è una marionetta del regime. Le sue parole non contano niente”. di Chen Weijun
Gyaltsen Norbu, scelto da Pechino per rimpiazzare il vero Panchen Lama, visita Lhasa e punta il dito contro chi protesta contro il regime comunista: “Non sono uomini di fede”. Un giovane monaco commenta ad AsiaNews: “È un poveretto che vive in una prigione dorata. Non conosce il Tibet ed è costretto a ballare quando Pechino accende la musica. Abbiamo compassione di lui”. Le dichiarazioni di Norbu fanno parte della strategia del Partito per divenire arbitro dell’ortodossia di tutte le religioni. Pechino (AsiaNews) – Il falso Panchen Lama “è una povera marionetta nelle mni del regime cinese. Vive in una prigione dorata, non conosce il mondo e tanto meno il Tibet. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama gives monastic ordination in Leh
His Holiness the Dalai Lama giving Bhikshu ordination to a group of 50 Ladakhi monks at the Main Cathedral (Jokhang) in Leh Town, Ladakh, India, on July 26, 2012. Photo/Rosemary Rawcliffe
His Holiness the Dalai Lama gives monastic ordination, meets with ITBF and visits a school in Leh
Today, His Holiness the Dalai Lama reached the Leh Jokhang Temple, which locals call the Gonpa Soma (New Temple), at 8 o’clock. He immediately began to conduct the ceremony to ordain fifty Ladakhi Shramaneras (novice monks) as Bhikshus (fully ordained monks), which took nearly 4 hours.
His Holiness was assisted on this historic occasion by the 102nd Gaden Tripa (Throne Holder of the Gaden tradition), the very venerable Kyabje Rizong Rinpoche, the Abbot of Namgyal Monastery, Thomthok Rinpoche, Geshe Tseten Namgyal, the Abbot of Tashi Lhunpo Monastery and other Bhikshus. After enjoying lunch with these senior Bhikshus, His Holiness visited the regional Head Quarters of the Indo-Tibetan Border Force (ITBF), where he planted a tree. He gave a short talk to about 300, mostly Ladakhi, members of ITBF. His Holiness stressed the importance of relating to other people on a basic human level, Read the rest of this entry »
La fiamma della libertà a Dharamsala
La Fiamma della Verità è giunta a Dharamsala
LA FIAMMA DELLA LIBERTA’” ARRIVA A DHARAMSALA
Dharamsala, 26 luglio 2011. La torcia simbolo della “Fiamma della Libertà”, partita contemporaneamente da Kochi, nel sud India, da Shillong, nell’India nord-orientale e da Leh, nel nord del paese, lo scorso 6 luglio, giorno del compleanno del Dalai Lama, è arrivata a Dharamsala nella serata del 24 luglio. Il percorso della fiaccola attraverso le comunità dei profughi tibetani risponde a un’iniziativa voluta dall’Amministrazione Centrale Tibetana “in segno di solidarietà con gli atti coraggiosi dei tibetani all’interno del Tibet”. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: «Sono un uomo felice»
Dalai Lama: «Sono un uomo felice» di Edgarda Ferri – 25/07/2012
Il malessere che pervade la società di oggi dipende d
Sua Santità il Dalai Lama
alla complessità non solo del nostro pensiero, ma anche della nostra esistenza: vogliamo troppe cose, facciamo troppe cose. Eppure ognuno di noi è nato per una vita di gioia. Lo sostiene il leader tibetano, che nonostante sia minacciato di morte e costretto a stare lontano dalla sua gente, è sereno. Lo abbiamo incontrato a Milano
Fa meraviglia la folla che si accalca intorno al gigantesco Forum di Assago (Mi), 40 gradi sotto il sole a picco, in assorto silenzio. Un pellegrinaggio incessante di gente di ogni età, sesso e razza, che a piccoli gruppi viene condotto nello smisurato spazio in penombra dove campeggia un trono dorato issato su una predella ornata di fiori, pazientemente in attesa del Dalai Lama (si dice Tale’i Bla-ma in tibetano), che verrà a parlare di felicità. Benché esiliato dal suo Paese (che è stato invaso dalla Cina nel 1959) e costretto a vivere lontano dalla sua gente, a vederlo Tenzin Gyatzo parrebbe davvero un uomo felice. Ha 77 anni che sembrano la metà e ride di gusto. Quanto alla spiritualità della quale si abbevera la folla che costantemente lo insegue, è del genere del tutto diverso dalla ieraticità dei santoni orientali e dal misticismo di certi pastori cristiani che avanzano benedicendo urbi et orbi come se fossero gli unici detentori di uno specialissimo bene. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama arrives in Ladakh on 20-day visit
Leh, Ladakh, J&K, India, 18 July 2012 (Press Trust of India) – Tibetan spiritual leader the Dalai Lama arrived here today on a 20-day visit to the region, during which he is scheduled to Zanskar, Durbuk and other places.The Dalai Lama, who was accompanied by state tourism minister Nawang Rigzin Jora, was received by senior officials of Ladakh Autonomous Hill Development Council (LAHDC) Leh at the airport. Religious heads of the region, MLCs and other dignitaries were also present at the airport.
From the airport, the Dalai Lama directly headed to Choglamsar, 10 km from Leh, where he is likely to stay for four to five days. According to officials, a gathering of over 35,000 people flocked to the airport to catch a glimpse of the Dalai Lama.
H.H. Dalai Lama Visits Religious Places in Srinagar
His Holiness the Dalai Lama leaving the mausoleum of Sheikh Mohammad Abdullah, the founder of the National Conference and the grandfather of Chief Minister Omar Abdullah in Srinagar, J&K State, India, on July 17, 2012. Photo/OHHDL/Tenzin Choejor
Dalai Lama Visits Religious Places
Srinagar, J&K, India, 17 July 2012 (Press Trust of India) – The Buddhist spiritual leader, the Dalai Lama, on a six-day visit to Kashmir Valley, today paid obeisance at religious places of different faiths in the city. The Dalai Lama also visited the mausoleum of Shiekh Mohammad Abdullah, the founder of the National Conference and the grandfather of Chief Minister Omar Abdullah. He visited Hazaratbal shrine, Gupt-Ganga Shiva temple and gurdawara Chatti Padshahi in the city, an official spokesman said. The spiritual leader prayed for peace and prosperity in the world, especially in the state, he said. State’s Tourism and Culture Minister Nawang Rigzin Jora accompanied the Dalai Lama to the religious places. At Abdullah’s mausoleum, the Dalai Lama said the Kashmiri leader had shown “genuine concern” for the Tibetan cause. Read the rest of this entry »
45° Autoimmolazione: muore a Ngaba un 18enne
Lobsang Lozin, il 45mo martire per la causa tibetana.
45° Autoimmolazione: muore a Ngaba un 18enne
Dharamsala, 18 luglio 2012. Lobsang Lozin , un monaco diciottenne del monastero di Gyalrong Tsodun Kirti (regione di Ngaba), si è dato fuoco ieri, 17 luglio, attorno a mezzogiorno (ora locale) nelle adiacenze della sala di preghiera dell’istituto monastico. Avvolto dalle fiamme e gridando slogan di protesta, ha trovato la forza e il coraggio di camminare nella direzione del locale ufficio governativo cinese. E’ deceduto all’istante a causa delle gravissime ustioni. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha fatto sapere che i monaci hanno portato il corpo di Lobsang Lozin all’interno del monastero dove hanno celebrato il rito funebre e recitato le rituali preghiere per i defunti. Nella tarda serata di ieri il corpo è stato cremato. Poiché gli abitanti del luogo hanno bloccato un ponte per impedire alle forze paramilitari cinesi di raggiungere il monastero, si temono scontri con la polizia. “In seguito all’auto immolazione, il personale di sicurezza, compresi alcuni appartenenti alla Polizia Armata, si è affrettato a raggiungere il monastero ma ha dovuto confrontarsi con i tibetani che hanno cercato di fermarli nelle vicinanze di un ponte nei pressi del monastero”, ha reso noto il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. “Si teme che la situazione possa peggiorare”. Lobsang era considerato uno studente esemplare ed eccelleva negli studi monastici. Il monastero di Gyalrong Tsodun Kirti, che ospita oltre 300 monaci, si trova a circa 80 chilometri dalla città di Barkham. Lo scorso 30 marzo 2012, due monaci appartenenti allo steso monastero, Chime Palden (21 anni) e Tenpa Dhargyal (22 anni) si erano auto immolati in segno di protesta contro l’occupazione cinese del Tibet. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha dato notizia i giorni scorsi della morte di Tseten Dorjee, il ventiduenne tibetano che si era auto immolato il 7 luglio a Damshung (municipalità di Lhasa), nella Regione Autonoma Tibetana. Tseten è deceduto all’ospedale, la notte stessa, a causa delle gravissime ustioni. I 44 tibetani che dal 2009 hanno scelto di darsi fuoco, volevano manifestare contro il controllo imposto da Pechino, che sorveglia anche la pratica del culto, l’apertura e la chiusura dei monasteri, e per chiedere il ritorno del Dalai Lama. Di contro, l’Oceano di Saggezza ha sempre sottolineato di “non incoraggiare” queste forme estreme di protesta, ma ha elogiato il coraggio di quanti compiono l’estremo gesto, frutto del “genocidio culturale” che è in atto in Tibet ad opera della Cina. Fonte: Phayul http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=850:45d-autoimmolazione-muore-a-ngaba-un-diciottenne-tibetano&catid=33:notizie&Itemid=50
Tibetan Escape Nepal Route Narrows
Nepalese riot police arrest Tibetan protesters in front of the consular section of the Chinese Embassy during a protest marking the 53rd anniversary of the 1959 Tibetan uprising against Chinese rule in Kathmandu on March 10, 2012/Prakash Mathema / AFP / Getty Images
As China Squeezes Nepal, Tibetan Escape Route Narrows
Tibetans seeking to flee Chinese rule are finding their traditional passage of escape — via the Himalayan nation of Nepal — far more fraught and difficult than before.
By Niharika Mandhana / Dharamsala | July 18, 2012
TIME MAGAZINE
As the bus crept into this quiet town in the foothills of the Himalayas, Tsultrin Lhamo finally felt free. For the 20-year-old Tibetan fleeing a homeland under Chinese rule, her arrival in the Dalai Lama’s adopted hometown in India marked the end of a treacherous overland journey and, she hoped, the start of a new life. Read the rest of this entry »
China acknowledges Dalai Lama’s hold in Tibet
His Holiness the Dalai Lama giving Buddhist teaching in Leh, Ladakh
China acknowledges Dalai Lama’s hold in Tibet
Ajai Shukla / New Delhi Jul 16, 2012
As resentment against the Communist Party’s iron yoke boils over in the Tibetan-inhabited areas of China, Beijing has begun admitting that the Dalai Lama’s hold runs deep in these areas.
This is a major policy shift. Since 1959, when the Dalai Lama escaped to political asylum in India, the Communist Party has insisted that the Tibetans are a happy lot. The communist apparatchiks have passed off growing public protests, like the 40 self-immolations by Tibetans in the last four years, as the work of a few malcontents, instigated from “foreign countries” by the “Dalai Clique”.
But, with the Communist Party’s 18th Party Congress looming, denial is no longer an option. Acknowledging the Dalai Lama’s widespread popularity, party bosses in Tibet Read the rest of this entry »
E’ l’ansia che fa invecchiare le donne
Manteniamo la calma, è l’ansia che fa invecchiare le donne!
Fra chi ne soffre e chi ne è immune è come se ci fosse una differenza di 6 anni. Ma la meditazione protegge invece dall’invecchiamento, vedi http://www.sangye.it/dalailamanews/?p=3483#more-3483 allungando le stesse strutture del DNA , i telomeri (quindi allungando la vita) danneggiati invece dall’ansia. Essere calme e’ una scelta che paga per le donne, perché l’ansia oltre a molte altre problematiche porta con se’ anche quella di un invecchiamento più rapido. E’ quanto dimostra una ricerca pubblicata sulla versione online della rivista PlosOne, condotta dal Brigham and Women’s Hospital di Boston. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama in Kashmir visit the Tibetan Muslim Community
His Holiness the Dalai Lama speaking to Tibetan Muslims at the local Tibetan Muslim community mosque in Srinagar, J&K state, India on July 14, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Srinagar, J&K State, India, 14 July 2012 – His Holiness the Dalai Lama was welcomed on arrival in Kashmir by the Chief Minister, Mr Omar Abdullah along with his Ministers of Tourism, Revenue, Power and others, who escorted him to a waiting helicopter. It carried him to the Nehru State Guest House, in a quiet and secluded location with wooded hills behind and a view over the famous Dal Lake.
Meeting the Tibetan Muslim community living in Srinagar is one of His Holiness’s priorities during his stay here. These people have a long history. There are records of friendly contacts between Muslims and Tibet dating back as far as the 8th century CE, and it seems that some Muslims came to live in the country from the 12th century onwards. By and large they were traders for whom Tibet presented an entrepreneurial opportunity, but there are also suggestions that hardships in their native Kashmir and Ladakh may have impelled some of them to come to Tibet. Many of them married Tibetan women and settled down, speaking Tibetan and adopting Tibetan customs. There was also a community of Chinese Hui Muslims who conducted trade with China and Central Asia, who remained a separate community with their own mosque and cemetery. Read the rest of this entry »
Depopulating the Grasslands of the Tibetan Plateau
The compulsory ecological migration of the Tibetan nomads is grounded in ignorance, prejudice, and a failure to listen and learn.
A Culture Endangered: Depopulating the Grasslands of the Tibetan Plateau
By Tenzin Norbu, Human Rights in China
Overview: Melting Tibetan Plateau
With an average elevation of 4,500 meters, the Tibetan Plateau is one of the most distinctive land-features on earth. It occupies an area of 2.5 million square kilometers—more than one quarter of the size of China—and is the world’s highest and largest plateau in the world. For many generations, this Plateau has provided the basic necessities to sustain life, allowing human civilization to flourish beyond its vast border. The modern era now begins to acknowledge the significance of its strategic location for both developing peace and harmony within the region or conflict.
The Tibetan Plateau, also referred as “The Water Tower of Asia,” is the headwaters of major rivers that flow into India, Bangladesh, China, Nepal, Pakistan, Thailand, Myanmar, and Vietnam. Approximately 1.3 billion people are directly dependent on the health of ten major rivers that originate in Tibet. The total river basin area is estimated to be greater than 5.6 million square kilometers. With its snow peaks and glaciers, the Plateau provides freshwater resource to a wide swatch of Asia, in areas ranging from the deserts of Pakistan and India to the rice paddies of southern Vietnam, from the great Tonle Sap Lake in Cambodia to the North China Plain. Read the rest of this entry »
Nuove voci tibetane
Soldati e polizia cinese in Tibet
La repressione di Pechino dopo le proteste del 2008, scrive Brice Pedroletti su “Le Monde”, ha fatto emergere un’élite intellettuale che si batte per l’indipendenza
Jamyang Kyi ha smesso di cantare. La celebre cantante, presentatrice TV e scrittrice tibetana non è più dell’animo giusto. Il ristorante tibetano dove la incontriamo è arrampicato in un grattacielo residenziale di Xining, il capoluogo della provincia del Qunghai. Si può abbracciare in un colpo d’occhio il paesaggio urbano di questa megalopoli cinese del grande ovest. Xining è al confine con il Tibet, il grande altopiano che Pechino ha suddiviso in zone indipendenti. Di autonomo in realtà non c’è che il nome: regione autonoma tibetana per il Tibet e prefetture autonome tibetane per le regioni delle province limitrofe, cioè Sichuan, Qinghai, Gansu e Yunnan.
Jamyang Kyi, che lavora a Xining per la tv locale tibetana, racconta che a febbraio, il giorno della festa del losar, il capodanno tibetano, le è arrivata una chiamata della polizia di Gansu. “Volevano venire a parlare a casa mia, ma ho rifiutato. Read the rest of this entry »
Tsewang Dorjee si immola nel giorno del compleanno di S.S. il Dalai Lama
Dharamsala, 10 luglio 2012. Il 7 luglio, il giorno seguente a quello del settantasettesimo compleanno del Dalai Lama, un giovane tibetano si è auto immolato a Damshung, una regione del Tibet centrale (nella cartina). Il nuovo eroe della resistenza tibetana si chiama Tsewang Dorjee e ha 22 anni. Gridando slogan contro l’occupazione cinese del Tibet, si è dato fuoco nel centro dell’omonima cittadina attorno alle ore 13.00, ora locale. Il personale di sicurezza cinese, accorso sul posto nell’arco di pochissimi minuti, ha spento le fiamme. Sembra che Tsewang Dorjee sia stato ricoverato all’ospedale di Lhasa con il corpo devastato al 90% dalle ustioni. Si teme per la sua vita: a nessuno è stato consentito di fargli visita e, secondo notizie trapelate dal Tibet, potrebbe essere deceduto durante la notte. Il Parlamento Tibetano in esilio ha reso noto che tutta l’area di Damshung è ora strettamente presidiata dalle forze di sicurezza e che i testimoni oculari presenti sulla scena del drammatico atto sono stati tratti in arresto. “Tutte le linee di comunicazione con Damshung sono state tagliate” – informa un comunicato del Parlamento – “e alla gente che abita nelle vicinanze, compresa Lhasa, è stato proibito di raggiungere la località dell’immolazione”. Sale ad almeno 43 casi confermati il numero delle auto immolazioni avvenute in Tibet a partire dal 2009. Read the rest of this entry »
Happy Birthday Dalai Lama!
Thousands Wish the Dalai Lama a Happy Birthday in Dharamshala
Dharamsala, HP, India, 6 July 2012 (phayul.com) – Thousands of Tibetans, Indians, Chinese, and foreign tourists filled the courtyard of the Tsug-la Khang, the main temple in Dharamsala today to wish His Holiness the Dalai Lama on his 77th birthday. The celebrations began early morning with prayers for the long-life of His Holiness followed by an elaborate incense burning ceremony at Lhagyal-ri. The Dalai Lama was welcomed at the official function by Gyalwang Karmapa Rinpoche, the Tibetan Supreme Justice Commissioners, Kalon Tripa Dr Lobsang Sangay, Speaker Penpa Tsering and a host of Tibetan officials. Read the rest of this entry »
La Cina rafforza i controlli di frontiera
Alla luce della recente ondata di auto immolazioni e del crescente numero di manifestazioni di protesta che hanno infiammato e infiammano il Tibet centrale e orientale, la Cina ha rafforzato i controlli lungo le zone di frontiera con l’India e il Nepal allo scopo di prevenire la fuga in esilio dei tibetani. Citando fonti all’interno del Tibet, Passang Dolma, una tibetana residente a Dharamsala, ha reso noto che, dall’inizio dell’anno in corso, la Cina ha convogliato personale militare e addetti alla sicurezza nelle città e nei villaggi delle aree di confine. “Oltre al dispiego di personale militare” – ha precisato Dolma – “il governo cinese ha istituito in ogni villaggio speciali comitati di controllo incaricati di riferire alle autorità locali ogni movimento e azione dei tibetani lungo le zone di frontiera”. I tibetani che dall’inizio del 2012 hanno partecipato alle manifestazioni di protesta sono stati, infatti, oggetto di violente e brutali repressioni e hanno subito il carcere e le torture. “Meglio la morte piuttosto che le galere cinesi”, aveva detto Gompo Rigzin prima di darsi fuoco lo scorso 29 marzo. L’alternativa alle torture e alla morte resta, per molti tibetani, la via dell’esilio ma le autorità cinesi hanno incrementato le misure di sorveglianza per precludere ai tibetani ogni possibile via di fuga. Il 3 luglio, Radio Free Asia ha diffuso la notizia della condanna di tre monaci del monastero di Bongtak a periodi di detenzione compresi tra i nove e gli undici anni in quanto ritenuti responsabili ed istigatori dell’immolazione di Damchoe Sangpo, il religioso quarantenne immolatosi lo scorso 17 febbraio. Fonti: Phayul – RFA http://www.italiatibet.org/index.php?option=com_content&view=article&id=848:rafforzate-le-misure-di-sicurezza-tra-il-tibet-e-gli-stati-confinanti-confermata-limmolazione-di-una-donna-tibetana&catid=33:notizie&Itemid=50
La mindfulness: un’educazione alla consapevolezza
Franco Fabbro: La pratica della gentilezza tende a favorire la nascita della compassione verso se stessi e verso gli altri. L’atteggiamento non giudicante riduce la tensione al controllo e facilita lo sviluppo dalla capacità di abbandonarsi alla vita, di non attaccarsi alle “cose” ma di lasciarle andare.
La mindfulness: un’educazione alla consapevolezza
Franco Fabbro
Professore ordinario di Neuropsichiatria infantile, Università di Udine franco.fabbro@uniud.it
Quaderni di Orientamento (www.regione.fvg.it) 2012, vol. 40 (in stampa)
Origini storiche della mindfulness
Il termine inglese “ mindfulness ” è la traduzione del termine sanscrito “ sati ” che significa consapevolezza. La pratica della consapevolezza è stata insegnata più di due millenni fa dal principe Siddharta Gotama (circa 566-486 a.C.) conosciuto come il Buddha, cioè colui che ha raggiunto la liberazione. Read the rest of this entry »
Il Tibet brucia?
La giunta guidata dal progressista Giuliano Pisapia a Milano ha scelto forse il più difficile – tra i tanti momenti delicati vissuti dai tibetani dentro e fuori della Cina – per negare al Dalai lama un riconoscimento che gli era stato già formalmente concesso con voto unanime dal consiglio comunale.
Una cittadinanza onoraria è l’impegno solenne di una comunità ad accogliere un forestiero illustre – esule o meno – che si è fatto valere in qualche campo, una personalità in grado di ricevere e dare lustro agli altri membri di una comunità, grande come Milano, media come Bologna (che adottò una delibera 4 anni fa per concedergli lo stesso riconoscimento e non lo ha mai invitato a riceverlo formalmente) o piccola come Rimini, che gliel’ha concessa senza temere il calo degli arrivi cinesi sulle sue spiagge.
Intanto poche ore fa a Yushu, in Tibet orientale, saliva a 44 il numero dei tibetani che si sono immolati dandosi fuoco per la causa del Tibet. Una causa che non è solo religiosa – il desiderio di rivedere un leader spirituale come il Dalai lama di nuovo tra loro – né solo politica – l’insofferenza dei locali per il modo con cui la Cina governa il Paese delle Nevi. La loro protesta è concreta, basata su fatti e non solo sulla generica protesta contro la totale mancanza di diritti umani nelle regioni abitate dai tibetani in Cina. Read the rest of this entry »
Tibetan monks tackle science in the Indian hills
In this June 7, 2012 photo, a Tibetan Buddhist monk tries to solve a mathematical problem on a white board during a class at an educational complex in Sarah, India. Pushed by the Dalai Lama, who has became a fierce proponent of modern schooling, a series of programs were created in exile to teach scientific education to monks, the traditional core of Tibetan culture. (AP Photo/Altaf Qadri)
Tibetan monks tackle science in the Indian hills
By Tim Sullivan, Associated Press
The shouts of more than a dozen Tibetan monks echo through the small classroom. Fingers are pointed. Voices collide. When an important point is made, the men smack their hands together and stomp the floor, their robes billowing around them.
It’s the way Tibetan Buddhist scholars have traded ideas for centuries. Among them, the debate-as-shouting match is a discipline and a joy.
But this is something different.
Evolutionary theory is mentioned – loudly. One monk invokes Heisenberg’s Uncertainty Principle. Another shouts about the subatomic nature of neutrinos.
In an educational complex perched on the edge of a small river valley, in a place where the Himalayan foothills descend into the Indian plains, a group of about 65 Tibetan monks and nuns are working with American scientists to tie their ancient culture to the modern world. Read the rest of this entry »
Tibet: Picchiata e arrestata 17enne
Picchiata e arrestata 17enne: chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
La polizia cinese ha fermato Jigme Dolma perché distribuiva volantini in un mercato di Kardze (provincia del Sichuan), il 24 giugno scorso. Nel pestaggio, la giovane è rimasta ferita a mani, gambe e schiena ed è stata ricoverata in ospedale. La zia della ragazza è una monaca che ha scontato due anni di prigione per le proteste anticinesi del 2008. Kardze (AsiaNews) – La polizia cinese ha picchiato e arrestato una ragazza tibetana di 17 anni, perché chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet, l’indipendenza del Tibet e il rilascio del Panchen Lama e di tutti i prigionieri politici tibetani. Secondo fonti del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), i fatti sono avvenuti il 24 giugno scorso nella contea di Kardze (provincia del Sichuan). Per le ferite riportate durante il pestaggio, Jigme Dolma, questo il nome della giovane, è stata trasferita in un ospedale locale, sorvegliata a vista dalle forze dell’ordine. La mattina del 24 giugno, Jigme avrebbe iniziato a distribuire volantini nel mercato principale di Kardze, intonando slogan per il ritorno del Dalai Lama e l’indipendenza del Tibet. Read the rest of this entry »
Intervention on Tibet at the UNHRC
Intervention on Tibet at the UNHRC
Geneva, 3 July: Today the UN Human Rights Council discussed racism, racial discrimination, xenophobia and intolerance. Mr. Mutuma Ruteere, the concerned Special Rapporteur presented his annual report. Mr. Tenzin Kayta briefed Mr. Mutuma Ruteere separately on the current human rights situation in Tibet with particular reference to discriminations faced by Tibetans under Chinese in Tibet in respect to culture, social, religion and language. During the interactive dialogue and general debate on the above issues, Mr. Kayta speaking on behalf of Society for Threatened Peoples and Mouvement contre le racism et pour l¹amitié entre les peoples made a joint statement. Read the rest of this entry »
Dekyi Choezom si dà fuoco
Qinghai: per protesta contro il sequestro della casa, Dekyi Choezom donna tibetana di 40 anni circa e madre di due figli si èdata fuoco. L’auto-immolazione è avvenuta la scorsa settimana, ma è emersa solo oggi. All’origine del gesto la confisca dei terreni imposta dalle autorità di Pechino. Nella zona imposta una rigida censura. La donna ha riportato ferite “gravi”; al momento non si hanno notizie sulle condizioni di salute. Ai parenti negato il permesso di visitarla. Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Una donna tibetana si è data fuoco per protesta contro la politica di confisca dei terreni promossa dalla Cina. L’auto-immolazione è avvenuta la settimana scorsa – anche se la notizia è filtrata solo oggi attraverso le maglie della censura – nella provincia occidentale di Qinghai; fonti locali confermano che il rogo è legato al sequestro “della sua residenza” deciso da Pechino. La donna con altre 70 famiglie protestava contro la confisca delle loro case per farne uffici governativi. Un uomo, dietro garanzia di anonimato, racconta a Radio Free Asia (Rfa) che le autorità hanno risparmiato le case di quanti nel vicinato “avevano buone relazioni con i signorotti locali”, ma hanno decretato “la demolizione della residenza” di proprietà della donna, trasferitasi nella zona due anni prima. “La protesta – aggiunge – era contro questa ingiustizia decisa dai cinesi”. La donna abita nella Prefettura autonoma tibetana (Tap) di Yulshul e si è data fuoco il 27 giugno scorso nella cittadina di Jyekundo, in una zona poco distante dal monastero di Jyekun, tra le 3 e le 4 del pomeriggio. Read the rest of this entry »
Tibet: Picchiata e arrestata 17enne Jigme Dolma
Picchiata e arrestata 17enne: chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
La polizia cinese ha fermato Jigme Dolma perché distribuiva volantini in un mercato di Kardze (provincia del Sichuan), il 24 giugno scorso. Nel pestaggio, la giovane è rimasta ferita a mani, gambe e schiena ed è stata ricoverata in ospedale. La zia della ragazza è una monaca che ha scontato due anni di prigione per le proteste anticinesi del 2008. Kardze (AsiaNews) – La polizia cinese ha picchiato e arrestato una ragazza tibetana di 17 anni, perché chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet, l’indipendenza del Tibet e il rilascio del Panchen Lama e di tutti i prigionieri politici tibetani. Secondo fonti del Tibetan Centre for Human Rights and Democracy (Tchrd), i fatti sono avvenuti il 24 giugno scorso nella contea di Kardze (provincia del Sichuan). Per le ferite riportate durante il pestaggio, Jigme Dolma, questo il nome della giovane, è stata trasferita in un ospedale locale, sorvegliata a vista dalle forze dell’ordine. La mattina del 24 giugno, Jigme avrebbe iniziato a distribuire volantini nel mercato principale di Kardze, intonando slogan per il ritorno del Dalai Lama e l’indipendenza del Tibet. Read the rest of this entry »
Tibetan Parliament’s Press Conference on “Flame of Truth”
Tibetan Parliament’s Press Conference on “Flame of Truth” Relay
Press Release:
Flame of Truth Relay
(6 July to 10 December 2012)
Due to grave and worsening situation in Tibet, the Tibetan Parliament-in-Exile (TPiE) has decided to carry out a number of activities as discussed during its closed door meeting held on 22 March 2012. Accordingly on 27 March, the Standing Committee of the Tibetan Parliament-in-exile decided on the Flame of Truth Relay as one of its activities. Read the rest of this entry »
Mi piace l’«etica secolare» del Dalai Lama
Sua Santità il Dalai lama: «La nostra vita dipende dalla vita degli altri fin da piccoli. Ecco perché quando siamo circondati da chi ci vuole bene ci sentiamo bene.
Mi piace l’«etica secolare» del Dalai Lama (perché ci credo ancora che si può cambiare il mondo)
Il Forum di Assago è pieno come a un concerto di Madonna. Ci sono monaci buddhisti di ogni ordine, e anche due suore e un frate sugli spalti per assistere alla conferenza pubblica del Dalai Lama. Il sindaco di Assago dà la chiave della città al Dalai Lama e il Forum esplode.
Comincia: «Cari fratelli e sorelle sono felice di incontrare la gente e di scambiare le nostre esperienze. Per me sono occasioni di grande apprendimento, grazie alle domande imparo nuove prospettive e così accadrà a voi. Quando ho l’opportunità di parlare alla gente mi sento uno tra i tanti tra i sette miliardi di esseri umani. Siamo uguali».
Ci sono 9 mila persone che lo acclamano. Ma non lo adulano. Semplicemente c’è gratitudine, la stessa che si prova quando si parla con un uomo saggio che ci insegna qualcosa di piccolo o di grande. «Il Dalai Lama è da vedere una volta nella vita», mi dice mio figlio, quasi 17 anni e con la passione per l’antropologia come il papà. Forse anche la maggior parte di queste 9 mila persone la pensa come lui.
E Tenzin Gyatso che fa? Dopo aver insegnato per quasi due ore, regala il vero insegnamento della serata: «Adesso che avete ascoltato le cose che ho detto, pensateci su con la vostra testa». Non «obbedite», ma «pensateci su». Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago
Il Dalai Lama riceve dal sindaco Musella la cittadinaza onoraria di Assago
Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago. Il sindaco Graziano Musella ha offerto a Tenzin Gyatso la benemerenza non conferita a Milano. Migliaia di persone anche alla seconda lezione al Mediolanum Forum.
MILANO – Il Dalai Lama è cittadino onorario di Assago. Un commosso sindaco Graziano Musella ha conferito al leader spirituale tibetano l’onorificenza della quale Milano ha preferito rinviare il conferimento, onde evitare difficoltà di rapporti con la Cina proprio alla vigilia di Expo 2015. Applausi e grande commozione anche da parte delle circa 10 mila persone radunate al Forum di Assago per assistere alla seconda «lezione» sul buddismo. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama: Chinese leaders must seek truth on Tibet
The Milano Forum, the venue for His Holiness the Dalai Lama’s teaching and talk in Milan, Italy, on 28 June 2012/Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Chinese leaders must seek truth from facts on Tibet: His Holiness the Dalai Lama.
MILAN: His Holiness the Dalai Lama told a television interviewer in Italy that the Chinese authorities must seek truth from facts as recommended by their paramount leader Deng Xiaoping and investigate the underlying causes behind the tragic self-immolations of Tibetans.
When asked for comment about the series of self-immolations that have lately taken place in Tibet, His Holiness said that due to the politically sensitive nature of the issue he prefers to keep silent. Read the rest of this entry »
Europe, US, Canada Raise Tibet Issue at UNHRC
Europe, US, Canada Raise Tibet Issue at UNHRC
Geneva, 28 June: This week the UN Human Rights Council discusses human rights that requires the Council’s attention. The Council held discussions on economic, social, cultural, civil and political rights.
Representative from Human Rights Watch said “since the immolation by two Tibetans outside Lhasa’s Jokhang temple on May 27, 2012, Human Rights Watch has documented other restrictions on freedom of association and assembly. Read the rest of this entry »
H.H.Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Ethics for a Whole World
His Holiness the Dalai Lama during the Avalokiteshvara empowerment in Milan, Italy, on June 28, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Avalokiteshvara Empowerment & Ethics for a Whole World
Milan, Italy, 28 June 2012 – His Holiness left his hotel early to have time to undertake the preparatory rituals for the Avalokiteshvara empowerment he was giving this morning. By the time he was ready most people had taken their seats in the stadium that was filled to its 10,000 capacity.
His Holiness began by explaining that there are four classes of Buddhist tantra and that this empowerment of Avalokiteshvara, the Bodhisattva of Compassion, belongs to the class of Action Tantra. All four classes of tantra involve visualising Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Teachings in Milan
His Holiness the Dalai Lama during his teachings in Milan, Italy, on June 27, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama Teachings in Milan
Milan, Italy, 27 June, 2012 – Here in Milan, the commercial and fashion capital of Italy, His Holiness today gave an explanation of Je Tsongkhapa’s small text, Three Principal Aspects of the Path http://www.sangye.it/altro/?p=481 with its succinct summation of the Buddhist path to enlightenment.
Before leaving for the teaching venue he gave a brief interview to Italian broadcaster TG1. Asked how the international community can help Tibet in the current circumstances, His Holiness drew attention to the number of Chinese intellectuals and retired officials who have expressed concern and are critical of Chinese policy in Tibet. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama vede la luce nel tunnel della crisi
Tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il Dalai Lama è nata oggi una vera e propria «amicizia» fondata sul comune pensiero che «questa crisi può aiutarci ad andare verso un mondo migliore.
Seduta del consiglio comunale di Milano convocata in suo onore. Il Dalai Lama vede la luce nel tunnel della crisi. Il leader del buddismo tibetano: Sviluppo materiale non è garanzia di felicità. Dagli europei sviluppi incredibili in attitudine alla pace. Il Sindaco di Milano Pisapia: La visita un’occasione per cambiare stili di vita. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama from Matera to Milan
His Holiness the Dalai Lama speaking to a gathering of university students at the Dal Verme Theatre in Milan, Italy, on June 26, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama from Matera to Milan
Milan, Italy, 26 June 2012 – Betty Williams, with her sister, daughter and grand-daughter, were ready to bid His Holiness farewell as he made an early departure from Matera this morning. Leaving behind the hot, dry land of the south, with its acres of olive and citrus trees, and heading for the greener, but also more industrialized north of Italy he flew to Milan. On arrival he drove directly to City Hall for a meeting with the Mayor of Milan Giuliani Pisapia, followed by an opportunity to address members of the City Council in the Council Chamber. He acknowledged those who spoke before him and greeted the Council: Read the rest of this entry »
Dalai Lama: Compassion in Action in Southern Italy
A large crowd listens to His Holiess the Dalai Lama speaking at Baronale Palace in Matera, Italy, on June 25, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
His Holiness the Dalai Lama: Compassion in Action in Southern Italy
Matera, Italy, 25 June 2012 – His Holiness the Dalai Lama is in Matera at the invitation of his friend and fellow Nobel Peace Laureate, Betty Williams, to support her work here to create a City of Peace, a place where refugees from war, hunger or social, economic, or political upheaval can be rehabilitated. Today, she escorted His Holiness to two of the sites where the work is going on. At the first, new buildings are under way and His Holiness said prayers for the success of the project. From there they drove to the Baronale Palace, Scanzano Jonico where they were welcomed by the Mayor and the President of the Region and took their seats on a stage overlooking the town square under the burning sun. Read the rest of this entry »
Arrestati i famigliari di Ngawang Norphel
Arrestati i famigliari di Ngawang Norphel. imponenti misure di sicurezza per la cremazione di Tenzin Khedup
Dharamsala, 26 giugno 2012. Tra imponenti misure di sicurezza è stata celebrata, a Zatoe, la cerimonia di cremazione di Tenzin Khedup, il giovane tibetano immolatosi assieme a Ngawang Norphel lo scorso 20 giugno. Per evitare la presenza dei tibetani, le autorità locali hanno ordinato ai monaci del locale monastero di anticipare alle primissime ore del giorno i riti funebri minacciando di impossessarsi del martoriato corpo del ragazzo tibetano se i loro ordini non fossero stati rispettati.
Secondo quanto riportato da fonti in esilio, almeno 800 addetti alla sicurezza sono stati schierati attorno e all’interno del monastero di Zilkar dove i monaci, incuranti del divieto, hanno officiato i riti della cremazione, acceso lampade a burro e recitato preghiere. La polizia ha impedito che la cerimonia fosse fotografata o filmata. Read the rest of this entry »
Mirandola, il Dalai Lama agli sfollati, poi in Basilicata
Il Dalai Lama con i vigili del Fuoco a Mirandola
Mirandola, il Dalai Lama agli sfollati: “Un disastro, ma guardate al futuro”
La visita della guida spirituale tibetana alle zone terremotate: “Dovete essere determinati, solo così riuscirete a costruirvi una nuova casa”. Donazione di centomila euro.
dall’inviato CATERINA GIUSBERTI. E’ stata una visita-lampo, ma non per questo meno significativa, quella del Dalai Lama a Mirandola. Arrivato in tarda mattinata, accompagnato dal sindaco e dal presidente della Regione Vasco Errani, si è fatto accompagnare per un breve tour delle aree distrutte dal terremoto, attorno a piazza della Costituzione, prima di chiudersi in meditazione. Read the rest of this entry »
Buddisti felici e calmi: merito della meditazione
Buddisti felici e calmi: merito della meditazione
I buddisti sono più felici e calmi delle altre persone. A dare la prova scientifica degli effetti benefici sulla psiche di chi ha abbracciato gli insegnamenti del Dalai Lama, sono due diversi studi americani pubblicati sulla rivista New Scientist. Nella prima ricerca, gli esperti del San Francisco Medical Center dell’università della California hanno scoperto che praticare la meditazione, tipica della religione buddista, contribuisce a tenere sotto controllo l’amigdala, area cerebrale ‘snodo’ delle memorie collegata alla paura. Cosi’, i fedeli di questa religione, abituati a regolari sedute di meditazione, sono meno impressionabili, frustrati, stressati e aggressivi degli altri. Il secondo studio, condotto da un gruppo di neurologi della Winsconsin University a Madison, ha utilizzato una nuova tecnica per immagini per analizzare il cervello di un gruppo di buddisti. Il test ha Il test ha rivelato un’intensa attivita’ del lobo pre-frontale, area collegata alle emozioni positive e all’autocontrollo. ”Per questo motivo – scrivono gli esperti – sono più portati alla calma e al buon umore”. http://www.italiasalute.it/news.asp?ID=4690
Fotografi italiani per il Tibet
In occasione della presenza a Milano di S.S. il Dalai Lama che nei giorni 27/28 giugno terrà al Mediolanum Forum di Assago alcuni importanti insegnamenti, l’Associazione Italia-Tibet, con il patrocinio della Provincia di Milano, già in passato vicina alla Causa tibetana, ha curato l’allestimento della mostra fotografica
FOTOGRAFI ITALIANI PER IL TIBET
La mostra si terrà presso il CENTRO CONGRESSI DELLA PROVINCIA DI MILANO
VIA CORRIDONI 16 – MILANO
dal 16 al 29 giugno 2012 – aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 19.00
ingresso libero
LA MOSTRA
La mostra si articola in una serie di sezioni che illustrano: il Tibet del passato – l’invasione cinese – la distruzione del patrimonio culturale tibetano – il Tibet in esilio – il Tibet oggi – il Tibet fuori dal Tibet – l’impegno italiano per il Tibet. Una sezione speciale è dedicata alle fotografie di Fosco Maraini per gentile concessione della Casa del Tibet di Votigno di Canossa. Il Tibet è stato per secoli uno dei luoghi meno documentati del mondo. Fino agli anni 50 i viaggiatori che erano entrati nel Paese delle Nevi si contavano su due mani. Tra questi Fosco Maraini, allora giovane fotografo in viaggio come assistente del prof Giuseppe Tucci.
La mostra parte proprio da Maraini e dal suo straordinario bianco e nero sul vecchio Tibet prima dell’invasione cinese. 1937 e 1948. Fotografie struggenti e straordinariamente evocative di un mondo scomparso le cui tracce sopravvivono faticosamente nelle aree himalayane che circondano il Tetto del Mondo. Read the rest of this entry »
Ombre cinesi e fiamme tibetane
Ombre cinesi e fiamme tibetane: la “Politica delle Immolazioni”. Di Piero Verni – 25 giugno 2012 “International Journal of Tantric Studies (IJTS) vol. 8, n. 1 (June 22, 2012)”. (Versione italiana pubblicata in data 25 giugno 2012 sul blog di Piero Verni (www.freetibet.eu )
“Visto il deteriorarsi della situazione all’interno del Tibet che a partire dal 2008 ha portato all’aumento dei casi di autoimmolazione da parte di tibetani, siamo costretti a presentare le nostre dimissioni. Inoltre, il Fronte Unito non ha risposto positivamente al “Memorandum sulla effettiva autonomia del popolo tibetano” presentato nel 2008 e alla sua ‘Nota’ del 2010. Quindi in questo momento è difficile avere un effettivo dialogo”. Con queste amare parole, lo scorso 3 giugno hanno rassegnato le loro dimissioni Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen quali inviati del Dalai Lama impegnati in un difficile tentativo di negoziati con esponenti del governo di Pechino, iniziato nel 2002 e bruscamente interrotto nel 2010. Il Kalon Tripa Dr. Lobsang Sangay, capo della “Central Tibetan Administration in exile”, ha accettato con dispiacere le dimissioni dei due inviati. Mentre a Dharamsala si compiva quello che probabilmente è l’ultimo atto del tentativo del Dalai Lama e del suo Governo in esilio di aprire un effettivo dialogo con Pechino (il Middle Way Approach), in Tibet la situazione andava ancor più deteriorandosi. Pochi giorni prima delle dimissioni di Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen, a Lhasa due giovani tibetani si erano dati fuoco per protestare contro l’occupazione cinese. Read the rest of this entry »
Consoling in Mirandola and Encouraging in Matera
His Holiness the Dalai Lama is escorted through earthquake affected areas of Mirandola, Italy, on June 24, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Consoling in Mirandola and Encouraging in Matera
Matera, Italy, 24 June 2012 – Under a damp, grey sky His Holiness was given a warm send off from Inverness early this morning, and then flew across the Channel, across Northern Europe, over the Alps to Bologna, Italy. From there he drove to Mirandola, the city in the Province of Modena that was struck by a powerful earthquake when he was last in Italy just over a month ago. Churches and factories collapsed, 17 people were killed, 200 were injured and 14,000 were made homeless. His Holiness wished to come and console the people who were affected and express his solidarity with them.
“I have visited people in Christchurch, New Zealand, who were struck by an earthquake and people in Japan, Read the rest of this entry »
Inverness Gives H.H. the Dalai Lama a Warm Welcome
His Holiness the Dalai Lama greeting the audience before his talk at Eden Court Theatre in Inverness, Scotland, on June 23, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Inverness Gives His Holiness the Dalai Lama a Warm Welcome
Inverness, Scotland, UK, 23 June 2012 – A beautiful drive along the River Tay into the Highlands took His Holiness from Dundee to Inverness today, making a short stop at Blair Castle on the way. After lunch, he gave an interview to the International Network of Street Papers, publishers of the magazine known in Britain as The Big Issue, but whose material appears in 122 publications, in 40 countries, in 24 languages. He said that homelessness is a big problem, because it means you have no base from which to conduct your life. However, it is human nature to help others when they are facing difficulties. He said. Regarding the issue of Tibet, he said, he observed that totalitarian regimes like China’s have for several decades depended far too much on cruelty, so fear and distrust are part of their atmosphere. This is why they try to conceal reality. The 1.3 billion Chinese have a right to know the reality of their situation and they have the ability on that basis to judge right from wrong. Read the rest of this entry »
A Busy Day in Scotland of H.H. the Dalai Lama
A Busy Day in Scotland of His Holiness the Dalai Lama
Dundee, Scotland, 22 June 2012 – “Good morning, I feel very fresh today, last night I had enough sleep, a good nine hours! And today my blood pressure is good, which must be a blessing of being in Scotland. So I’m happy to be here on my fifth visit,” was how His Holiness opened his remarks before a meeting of Members of the Scottish Parliament Cross Party Group on Tibet and members of the Tibetan community in Scotland in the Signet Library.
In today’s interdependent world, to take care of ourselves we have to take care of everyone else too. Since significant material development began about three centuries ago, many people have been brought up in the context of material values with very little attention paid to inner values. We are biologically configured to respond and show others affection, so when we are subject to fear or strong anger our lives become unhappy. Promoting human happiness is one of His Holiness’s commitments, while actively working to encouraging inter-religious harmony is another. Read the rest of this entry »
Il Comune di Milano nega la cittadinanza onoraria al Dalai Lama
Il Comune di Milano nega la cittadinanza onoraria al Dalai Lama
Al termine di un poco edificante susseguirsi di esitazioni e rinvii, il Comune di Milano piegandosi al ricatto di Pechino che aveva minacciato di interrompere i rapporti con la città per tre anni e, di conseguenza, di annullare la sua presenza all’Expo 2015, ha diplomaticamente deciso nella giornata di ieri di “rinviare” ogni decisione circa il conferimento al Dalai Lama della cittadinanza onoraria. Tradotto in termini chiari, il Comune di Milano non conferirà la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Il Sindaco Pisapia ha fatto sapere che Sua Santità sarà ricevuto a Palazzo Marino.
Su questo ennesimo, avvilente episodio l’Associazione Italia-Tibet ha diramanto il seguente comunicato stampa: Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama è oramai un apolide in tutto il mondo
Sua Santità il Dalai Lama
Non solo Milano: “Il Dalai Lama è oramai un apolide in tutto il mondo”
Una fonte tibetana commenta per AsiaNews la decisione di revocare la cittadinanza onoraria del capoluogo lombardo al leader buddista: “Una scelta che non stupisce nessuno, ormai la Cina può imporre la propria volontà praticamente a chiunque”. Pechino aveva minacciato di boicottare l’Expo 2015 e ha ottenuto la marcia indietro di Palazzo Marino. Pressioni anche dall’India, che non vuole avere problemi per la questione tibetana.
Roma (AsiaNews) – “La cosa che dispiace di più è che il Dalai Lama, un uomo di pace, è divenuto di fatto un apolide. Tutto il mondo gli fa grandi sorrisi, ma all’atto pratico nessuno è disposto ad aiutarlo. Tanto più adesso che la Cina è divenuta una potenza economica di primo piano e può imporre la propria volontà al mondo”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Greeting Tibetans, Nepalese and Mongolians
His Holiness the Dalai Lama is greeted by well-wishers on his arrival in Edinburgh, Scotland, on June 21, 2012.
His Holiness the Dalai Lama Greeting Tibetans, Nepalese and Mongolians London, England, 21 June 2012 – At the Friends House, London, this morning, His Holiness the Dalai Lama met with the 600 strong Tibetan community living in England. He advised them, “Wherever you find yourselves, you should always try to be honest. Tibetans are well-mannered by nature and custom, which is something to be proud of and to keep up.” He praised the qualities of the Tibetan language, remarking that in today’s world people have developed a high regard for Tibetan Buddhist philosophy and what was translated mostly from Sanskrit and is now preserved in Tibetan Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama at London
His Holiness the Dalai Lama addresses the congregation including representatives from different religious groups during a service of prayer and reflection at Westminster Abbey in London, England, on June 20, 2012.
His Holiness the Dalai Lama at London School of Economics, Westminster Abbey, Parliament and Clarence House
London, England, 20 June 2012 – “Brothers and sisters, I am happy to have this opportunity to talk to you today. And when such a chance arises, I always consider myself to be another human being, just like you. We 7 billion human beings are the same physically, mentally and emotionally. Some of us have different coloured hair, a bigger or smaller nose, but these are secondary differences. What unites us is that we all want to be happy and none of us wants to be sad. Not one of us starts their day thinking, ‘I hope I face problems, today.’ Indeed, everyone has a right to a happy life.”
His Holiness was speaking at the London School of Economics at an event hosted jointly by the LSE, the Frederick Bonnart Braunthal Trust, Matrix Chambers and the Sigrid Rausing Trust on the theme Resisting Intolerance: an ethical and global challenge. He spoke about how people create problems without meaning to, because they don’t look ahead and take a long term view. Examples include the crisis in the global economy, climate change and the gap between rich and poor. These occur because we have not applied our wonderful human intelligence, but looked instead for immediate gratification. Read the rest of this entry »
Altri due giovani tibetani si autoimmolano
Ngawang Norpel, 22 anni, e Tenzin Khedup, 24 anni, immolatisi per il Tibet.
Altri due giovani tibetani si autoimmolano per protesta contro Pechino, uno muore.
Ngawang Norpel, 22 anni, e Tenzin Khedup, 24 anni, si sono dati fuoco nella contea di Trindu, provincia di Qinghai. I due hanno invocato l’indipendenza del Tibet e augurato “lunga vita” al Dalai Lama. Incerte le condizioni del giovane sopravvissuto. In un breve video le immagini del rogo.
Dharamsala (AsiaNews) – Due giovani tibetani si sono dati fuoco ieri nella contea di Trindu, Prefettura autonoma tibetana (Tap) di Jyekundo, provincia di Qinghai. La conferma arriva da gruppi attivisti e dai media ufficiali cinesi, secondo cui uno dei due uomini è morto e il secondo ha riportato ferite gravi. Read the rest of this entry »
A Day of Meetings and Talks in London
His Holiness the Dalai Lama speaking at Royal Albert Hall during his talk "Real Change Happens in the Heart" in London, England, on June 19, 2012. Photo/Ian Cumming
A Day of Meetings and Talks in London
As His Holiness received Burmese leader and fellow Nobel Peace Prize Laureate, Aung San Suu Kyi, who had come to visit him privately this morning, he told her, “I have real admiration for your courage. I am very happy we’ve been able to meet”.
After more than half an hour’s close conversation, during which His Holiness told her that just as her late father had shown great dedication, he was confident that she too would be of great service to humanity, he wished her every success in fulfilling her life’s goals. He also said he looked forward to meeting her again. A short drive through London’s sunlit streets brought His Holiness to the University of Westminster where he had been invited to give the CR Parekh Lecture on the Values of Democracy and Tibet. He began, The twenty-first century is still young, there are almost 90 years to go, so we still have an opportunity to work to create a new, better world.” Read the rest of this entry »
H. H the Dalai Lama: Mind Training and Wisdom in Manchester
His Holiness the Dalai Lama poses for photos with a group of students after their conversation in Leeds, England, on June 15, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Mind Training and Wisdom in Manchester
London, England, 18 June 2012 – His Holiness the Dalai Lama was visited this morning by his old friend Laurence Freeman, a Benedictine monk, who has been active in promoting Christian meditation.
His Holiness previously participated in the Way of Peace with him, and they have meditated together. The two of them share a strong commitment to encouraging and engaging in inter-religious dialogue.
Subsequently, His Holiness returned to the Manchester Arena to resume the Dharma teaching he began yesterday. Prior to that, the Heart Sutra was recited in Sanskrit by French scholar Sofia Stril-Rever.
His Holiness started by quoting the final stanza of Nagarjuna’s Fundamental Treatise on Wisdom, which he said he recites as he wakes up every day. Read the rest of this entry »
Dalai Lama’s Buddhist Teachings in Manchester
The Bishop of Manchester, the Right Rev Nigel McCulloch, introduces His Holiness the Dalai Lama at the start of the teachings in Manchester, England, on June 17, 2012. Photo/Jeremy Russell/OHHDL
Buddhist Teachings and Public Talk in Manchester
Manchester, England, 17 June 2012 – Today, prior to his public engagements, His Holiness the Dalai Lama paid a visit to a group of Gurkha soldiers who are based in Manchester. He paid tribute to the longstanding historical relations between Tibet and Nepal, recalling the role of the Nepalese princess who married King Songtsen Gampo in bringing one of the first Buddha images to Tibet.
He joked that as the main duty of a soldier is to shoot, there wasn’t much for him to say. However, he went on to advise that if they were always honest and truthful, showed others respect and tried whenever they could to help them, they would be good soldiers. He offered them a painting of the Seventeen Masters of Nalanda. Read the rest of this entry »
La Cina ci segue anche qui
Monaci tibetani maltrattati dalla polizia nepalese
Fra i tibetani in fuga in Nepal “La Cina ci segue anche qui”. Ai posti di frontiera sull’Himalaya, soldati, commercianti e spie «Pechino finanzia lo sviluppo, ma il prezzo è la fine della libertà». Di Ilaria Maria Sala, Bhote Koshi (Nepal)
Da un lato, i pendii himalayani, dall’altro le acque infuriate del Bhote Koshi: Kodari, 1600 metri sul livello del mare, quattro ore da Kathmandu su una strada spesso dissestata dal panorama magnifico, è un caotico luogo di frontiera fra il Nepal e il Tibet, perso nei fumi neri che escono dai tubi di scappamento dei camion a benzina adulterata. Il lato nepalese è percorso da monaci tibetani avvolti nella tunica amaranto, commercianti cinesi in occhiali da sole che si spostano in taxi, newari che camminano piegati sotto carichi enormi, soldati nepalesi in tuta mimetica, trekkers occidentali e turisti indiani, a cui si accompagna un viavai fitto di personaggi improbabili. Spie? Read the rest of this entry »
Con la meditazione aumenta la salute di mente e corpo
Per migliorare la salute della mente e del corpo un buon aiuto giunge dalla meditazione . Secondo uno studio australiano, chi cerca il benessere interiore rilassando la mente sta meglio degli altri. Lo studio, pubblicato sulla rivista ‘Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine’, si è basato sui dati forniti dal programma federale National Health and Wellbeing Survey , messi a confronto con quelli ottenuti su circa 350 australiani dediti alla meditazione da almeno due anni. I ricercatori dell’ Università di Sidney hanno preso in considerazione i dati generali sulla salute (tendenza allo stress, sintomi influenzali, frequenza ad ammalarsi) ed hanno notato che le persone più rilassate, che riescono a tenere lontano stress e preoccupazioni, godono di ottima salute. Il 35% degli australiani intervistati ha dichiarato di riuscire almeno una volta al giorno a racchiudersi in silenzio, anche per pochi minuti, mentre sono il 52% quelli che affermano di provarci per più volte al giorno. Chiudersi in se stessi, svuotando la mente, è dunque fondamentale per ottenere vantaggi in salute. Più si vive l’esperienza della meditazione, maggiore è il beneficio per la mente e il corpo. Ramesh Manocha , della Sydney Medical School, ha inoltre spiegato che ciò che conta realmente non è la quantità ma la qualità della meditazione.
Quality of Life and Functional Health Status of Long-Term Meditators Read the rest of this entry »
DalaiLama: Stand up & Be the Change
His Holiness the DalaiLama: Stand up & Be the Change
Manchester, England, 16 June 2012 – As a light Mancunian drizzle fell outside, His Holiness began the day with a couple of extensive newspaper interviews. In the light of his specifically addressing youth later today, His Holiness was asked what he thought about the riots that took place in Britain last year. He replied,
“When I heard about those riots on the BBC I was surprised. I had always thought of the people of Britain as a mature people, a law abiding people. I wrote to your Prime Minister expressing my concern and suggesting that it was important to really look into the root causes of this violence.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Bringing Inspiration
His Holiness the Dalai Lama
Bringing Inspiration to Business People and Students in Northern England
Manchester, England, 15 June 2012 – His Holiness the Dalai Lama arrived for his second visit to Manchester yesterday after a smooth flight from India. He was met at his hotel by the Mayor of Salford Ian Stewart and his wife.
This morning he began the day by meeting the press, who he greeted as follows, “I’m very happy to be in England once more, a country with historic links to Tibet. I want to tell you that as human beings we are all essentially the same in our physical, emotional and mental make-up, we all want to find happiness and avoid suffering, so I consider it one of my purposes to talk about how this might be achieved. Read the rest of this entry »
European Parliament Passes Resolution on Tibet
European Parliament resolution of 14 June 2012 on the human rights situation in Tib
European Parliament Passes Resolution on Tibet
DHARAMSHALA: The European Parliament has passed a resolution on Tibet during its plenary session in Strasbourg on Thursday.
The full text of the resolution follows: P7_TA-PROV(2012)0257
Situation in Tibet PE491.931 Read the rest of this entry »
Maraini, reporter d’Oriente
La Principessa del Butan, foto di Fosco Maraini 1938
Maraini, reporter d’Oriente
Cento anni fa nasceva a Firenze Fosco Maraini, uno tra i massimi orientalisti del nostro Paese, di padre ticinese e di madre anglo-ungherese. Scomparso nel 2004, fu esploratore, scrittore e alpinista e partecipò a numerose spedizioni in India, Pakistan e Tibet, di cui pubblicò numerosi resoconti, saggi e articoli. Read the rest of this entry »
La Cina abbandona i lavori dell’Amicizia buddista.
Samdhong Rinpoche, ex primo ministro del governo tibetano in esilio
Contro la delegazione tibetana, la Cina abbandona i lavori dell’Amicizia buddista.
di Joseph Yun Li-sun
I rappresentanti del buddismo cinese prima chiedono (e ottengono) di allontanare i delegati tibetani dai lavori dell’assemblea mondiale. In un secondo tempo, non soddisfatti, decidono di andarsene all’improvviso. Alla conferenza è presente Samdhong Rinpoche, ex primo ministro tibetano in esilio. Una fonte tibetana ad AsiaNews: “Vogliono che il mondo ci dimentichi”.
Seoul (AsiaNews) – La delegazione cinese ha abbandonato all’improvviso una conferenza organizzata dall’Amicizia dei buddisti mondiali in corso in Corea del Sud per protestare contro la presenza di alcuni monaci tibetani. Il governo cinese si conferma così deciso a schiacciare l’essenza tibetana anche dal punto di vista religioso, e non esita a usare ricatti diplomatici e commerciali per impedire la partecipazione degli esponenti di questa etnia a qualunque tipo di evento con rilevanza internazionale. Read the rest of this entry »
Pechino blocca gli ingressi in Tibet
Pechino blocca gli ingressi in Tibet, centinaia di pellegrini fermi alla frontiera con il Nepal.
Oltre 700 pellegrini indiani diretti al monte Kailash bloccati al confine fra Nepal e Tibet. Per i funzionari di Pechino i loro veicoli non sono in regola con le leggi cinesi. Arrestati e torturati nove tibetani provenienti dall’India perché sospettati di attività sovversive.
Kathmandu (AsiaNews/ Agenzie) – Per controllare la crisi tibetana, dove da mesi vi sono continue manifestazioni e auto-immolazioni di monaci buddisti, le autorità cinesi chiudono la frontiera con il Nepal.
Da ieri sera circa 700 pellegrini di nazionalità indiana, diretti al lago Mansarovar, sito sacro per buddisti e indù, sono fermi a Tatopani a circa 125 km da Kathmandu. Sudhir Sham, responsabile del dipartimento nepalese per l’ immigrazione, afferma che tutti i pellegrini erano in regola con i visti, ma le autorità cinesi le hanno bloccate dicendo che i loro pullman non erano in regola con le leggi cinesi. Read the rest of this entry »
A Reason for Fiery Deaths
Monks at Kirti Monastery. The wave of self-immolations is one of the biggest in modern history.
In Occupied Tibetan Monastery, a Reason for Fiery Deaths
DHARAMSALA, India — One young Tibetan monk walked down a street kicking Chinese military vehicles, then left a suicide note condemning an official ban on a religious ceremony. Another smiled often, and preferred to talk about Buddhism rather than politics. A third man, a former monk, liked herding animals with nomads. A Tibetan woman wept during a March protest in India against the visit of the Chinese president. All had worn the crimson robes of Kirti Monastery, a venerable institution of learning ringed by mountains on the eastern edge of the Tibetan plateau. All set themselves on fire to protest Chinese rule. Two died. Read the rest of this entry »
Dacia Maraini: Il dramma delle immolazioni
Immolazioni in Tibet
Il dramma delle immolazioni,
di Dacia Maraini
Corriere della Sera – 2 giugno 2012.
Quei giovani tibetani votati al sacrificio che Pechino reprime come «terroristi». Rikyo aveva 33 anni e tre figli. Si è data fuoco davanti al monastero di Jonang Zamthang Gonchen.
Una giovane donna tibetana, madre di tre figli, si è data fuoco per protestare contro la Cina colonizzatrice il 31 maggio scorso. Si chiamava Rikyo, aveva 33 anni. Lascia tre figli piccoli, un bambino di 9 anni e due bambine di 7 e 5 anni. Read the rest of this entry »
Centinaia di attivisti arrestati in tutta la Cina per impedire il ricordo di Tiananmen
Piazza Tien An Men giugno 1989. Nel coraggio di questo eroe sconosciuto la speranza di poter cambiare la storia in nome di un ideale.
E’ l’anniversario (ventitreesimo) di Piazza Tien An Men. Centinaia di attivisti arrestati in tutta la Cina per impedire il ricordo di Tiananmen Gli Stati Uniti “incoraggiano” il governo cinese a “liberare chi è ancora imprigionato per aver partecipato al movimento di piazza Tienanmen; dare conto dei morti e degli scomparsi; porre fine alle continue vessazioni contro i manifestanti e le loro famiglie”. In tutte le città del Paese la polizia ha ordine di arrestare chiunque tenti di commemorare il 23mo anniversario del massacro. A Ghuizhou la polizia fa sparire un gruppo di anziani che avevano organizzato un sit-in in ricordo di Tiananmen. A Hong Kong un museo racconta ai giovani cinesi la verità sui fatti del 1989. Read the rest of this entry »
Le dimissioni degli inviati speciali Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen
Gli inviati speciali Lodi G. Gyari e Kelsang Gyaltsen.
Il Kalon Tripa accetta le dimissioni degli inviati speciali Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen. Il leader tibetano ribadisce il suo impegno per la politica della Via di Mezzo
3 Giugno 2012 02:30 – COMUNICATO STAMPA
Il Kalon Tripa Dr. Lobsang Sangay, capo della Central Tibetan Administration, ha accettato, a malincuore, le dimissioni dell’inviato speciale di Sua Santità il Dalai Lama Lodi G. Gyari e dell’inviato Kelsang Gyaltsen. Le dimissioni sono effettive dal 1 ° giugno 2012. L’inviato speciale Lodi Gyari, assistito da Kelsang Gyaltsen, ha guidato il team tibetano in nove tornate di colloqui con i rappresentanti del governo cinese a partire dal 2002. L’ultimo incontro con la parte cinese ha avuto luogo più di due anni fa, nel gennaio 2010. Nonostante il desiderio di Mr. Gyari di dimettersi nel mese di aprile 2011, i due inviati sono stati invitati dal Kalon Tripa eletto, Read the rest of this entry »
The Dalai Lama urges Tibetan students to become professionals
The Dalai Lama urges Tibetan students to become professionals
Dharamsala, HP, India, 1 June 2012 (by Tendar Tsering, phayul.com) – On the first day of the annual three-day teachings to Tibetan youths, His Holiness the Dalai Lama today urged an auditorium packed with students to focus on their studies and strive to become professionals. “I have seen lots of Chinese professionals all over the world but very few Tibetan professionals,” the Tibetan spiritual leader remarked. “Of course, China has more population as compared to us Tibetans but nevertheless, it is the result of their hard work and effort. So, you must put in more focus and effort.” Read the rest of this entry »
Sakadawa: Benedizione dello Stupa di Ghesce Ciampa Ghiatso
Giorno del Sakadawa – Benedizione finale dello Stupa di Ghesce Ciampa Ghiatso
Lunedì 04 Giugno dalle 09:30 – 13:00 all’Istituto Lama Tzong Khapa in Pomaia PI http://www.iltk.org/ . Quest’anno nel giorno in cui si celebrano nascita, illuminazione e parinirvana di Buddha Shakyamuni avremo la fortuna di partecipare alla consacrazione finale e all’inaugurazione dello Stupa del nostro amato maestro residente all’Istituto per 27 anni: il Venerabile Ghesce Ciampa Ghyatso.
La cerimonia di consacrazione sarà condotta dal Venerabile Ghesce Tenzin Tenphel e dal Venerabile Ghesce Ciampa Ghelek con la straordinaria partecipazione del Venerabile Kensur Jhado Tulku Rinpoce.
Con la collaborazione di tanti e l’indispensabile lavoro di Stupa Onlus saranno terminati i lavori di sistemazione dello Stupa grande del Venerabile Ghesce Ciampa Ghyatso che potrà così essere oggetto di offerte e circoambulazioni da parte dei praticanti che avranno l’occasione di vederlo. Sarà dunque un momento di grande importanza per gli innumerevoli discepoli di Ghesce La che potranno ritrovarsi in questo giorno di grande auspicio che permette di moltiplicare di 100.000 volte il merito accumulato. A tutti i presenti, oltre all’onore di partecipare a una cerimonia tanto importante, verrà consegnato uno tsa tsa con le reliquie del Venerabile Ghesce Ciampa Ghyatso. Siete dunque tutti invitati. Il Venerabile Kensur Jhado Tulku Rinpoce, molto vicino a Sua Santità il Dalai Lama, è uno dei pochi maestri che detengono il lignaggio completo degli insegnamenti di Kalachakra e la sua presenza alla cerimonia rende l’occasione ancora più preziosa ed eccezionale. Read the rest of this entry »
Monk from Dragko Monastery succumbs to injuries
Tsering Gyaltsen
Dharamshala: Tsering Gyaltsen, a 40 year old monk, from Kham Drakgo monastery is reported to have succumbed to injuries inflicted upon him, due to severe beatings by the Chinese police.
Tsering Gyaltsen was arrested on 9 February 2012 for participating in a peaceful protest against the policies of the Chinese government in Kham Drakgo, eastern Tibet. It was reported at that time, that his back was broken due to beatings by the Chinese police. Other than that, his condition and whereabouts were virtually unknown.
Now it is reported that he died on the same day he got arrested in a nearby hospital due to severe injuries. Two other Tibetans, Yeshi Rigsal and Yeshi Samdup, were also shot dead that day by Chinese police for participating in a peaceful protest.
The Chinese officials have only recently accepted that Tsering Gyalstsen has died. His body was not handed over to his families and relatives.
Tsering Gyaltsen was born in Dragko Norpa in Kham. His father’s name is Sangdor and mother’s name is Tsemo.
Tibetans killed in Chinese Police Firing
Name
Location
Date
1
Norpa Yonten
Drakgo
23/01/12
2
Yeshi Rigsal
Drakgo
09/02/12
3
Yeshe Samdup
Drakgo
09/02/12
4
Logyatsang’s Son (name unknown)
Drakgo
23/01/12
5
Popo la (name Unknown)
Serthar
24/01/12
6
Dawa Drakpa
Serthar
24/01/12
7
Orgen
Dzamthang
26/01/12
8
Choerey
Dzamthang
08/02/12
http://tibet.net/2012/06/01/monk-from-dragko-monastery-succumbs-to-injuries/
E’ alta la tensione a Lhasa
E’ alta la tensione a Lhasa, in Tibet, dove almeno 600 persone sono state arrestate nelle ultime ore: lo riferiscono fonti delle organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani tra cui l’emittente Radio Free Asia e il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia. Dallo scorso 27 maggio, quando nella capitale tibetana due monaci si sono dati fuoco per protestare contro l’occupazione cinese del Tibet, la polizia cinese sta operando azioni continue nella città, respingendo e rimandando indietro anche i pellegrini che arrivano a Lhasa dalle vicine province. La strada principale della città, il “ring-road” che circonda il Potala, una volta residenza del Dalai Lama, è vuota e molti commercianti sono stati minacciati di ritorsione dalla polizia se non avessero aperto i loro negozi. Tra i detenuti, anche donne ed anziani: la maggior parte di questi è stata trasferita nel centro detentivo Tsel Gungthang. Read the rest of this entry »
Crisis deepens with one more self-immolation and arrest of hundreds in Crackdown
Chinese soldiers in Lhasa
Dharamshala: The Central Tibetan Administration is deeply concerned about the escalating crisis in Tibet as one more Tibetan self-immolated in northeastern Tibet and hundreds being detained in crackdown in capital Lhasa. Rikyo, a 36-year-old mother of three, died on the spot after setting herself on fire in front of the Jonang Zamthang monastery in Barma town in northeastern Tibet’s Ngaba region on 30 May. The local Tibetans took the body inside the monastery, where thousands of monks offered prayers. The Chinese authorities threatened to take the body into their custody if the local Tibetans do not cremate it quickly. So, the cremation was carried out near the monastery at around 11:00 pm that night. Over 5,000 local Tibetans, including monks of Zamthang Monastery, gathered at the funeral. They braved heavy rain that night to conduct the last rites. Rikyo, daughter of Chuklo and Rinlha, was a nomadic herder. Residents described her as very friendly and virtuous person, who always cares for the poor. Moreover, according to media reports, Tibetans living in capital Lhasa say police and paramilitary forces are out in force to impose crackdown after the region was hit by two self-immolations on Sunday. Over 600 Tibetans have been detained in Lhasa and those from outside Tibet Autonomous expelled. With the latest incident of self-immolation, 38 Tibetans have set themselves on fire calling for freedom and the return of His Holiness the Dalai Lama to his homeland. Out of these, 29 died and those survived are either in serious condition or maimed. The whereabouts and well-being of 5 still remain unknown. http://tibet.net/2012/05/31/crisis-deepens-with-one-more-self-immolation-and-arrest-of-hundreds-in-crackdown/
Madre di tre figli si immola a Dzamthang.
Help Tibet
Madre di tre figli si immola per il Tibet, sono 38 dal 2009. Oltre 600 arresti a Lhasa.
Non si placa l’ondata di immolazioni pro Tibet, mentre il governo cinese mostra il pugno duro contro le proteste per l’occupazione cinese della terra dei Lama. Una donna, Rikyo di 33 anni , madre di tre figli si è immolata nella Cina occidentale, nella prefettura di Aba già teatro di altri simili gesti estremi, portando a 38 il numero delle immolazioni dal 2009. A Lhasa, invece, dopo che domenica scorsa due tibetani si sono immolati nel primo episodio del genere nella capitale tibetana, la polizia ha deciso di rafforzare i controlli e ha arrestato, secondo informazioni delle organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, almeno 600 persone, per contrastare l’ondata di protesta. Rikyo, di 33 anni, ieri si è presentata dinanzi al monastero di Jonang Zamthang Gonchen, nella contea di Zamthang (Rangtang per i cinesi), nella regione di Ngaba (Aba per i cinesi), provincia occidentale del Sichuan, e si è data fuoco urlando slogan pro Tibet. E’ la prima madre di famiglia che si immola. Read the rest of this entry »
Lhasa: per fermare le auto-immolazioni, Pechino arresta centinaia di tibetani
Lhasa: repressone
Lhasa: per fermare le auto-immolazioni, Pechino arresta centinaia di tibetani. Sono almeno 600 le persone fermate negli ultimi giorni, dopo il rogo di due giovani davanti a un tempio della capitale tibetana. Espulsi pellegrini e turisti, bloccate le comunicazioni e le linee dei telefoni cellulari. Ieri una madre 30enne si è data fuoco a Barma. Attivisti: la comunità internazionale deve “spezzare il silenzio” sul Tibet. Lhasa (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità cinesi hanno arrestato centinaia di persone a Lhasa, capitale della Regione autonoma del Tibet (Tar), in risposta all’auto-immolazione di due giovani – avvenuta lo scorso 27 maggio – per protesta contro l’imperialismo di Pechino nell’area e la mancanza di libertà religiosa. Secondo il sito Radio Free Asia (Rfa), con base negli Stati Uniti, le forze di sicurezza hanno prelevato almeno 600 tibetani Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama incontra il card. Schönborn
Sua Santità il Dalai Lama: "Tutte le religioni veicolano il messaggio di amore e compassione”.
Il Dalai Lama incontra il card. Schönborn: L’insegnamento di Cristo è un tesoro per l’umanità. Il leader buddista a Vienna per una serie di incontri politici e religiosi chiede all’arcivescovo di visitare la cattedrale di Santo Stefano: “Le religioni insegnano la pace, noi dobbiamo praticarla in tutti gli aspetti della vita”. Il ringraziamento del porporato per la visita del Nobel per la Pace. Vienna (AsiaNews) – “Migliaia di milioni di persone hanno trovato negli insegnamenti di Gesù Cristo un immenso beneficio, che ha permesso loro di vivere la propria vita in maniera piena. Si tratta di un tesoro per l’umanità”. Con queste parole il Dalai Lama ha voluto ringraziare l’arcivescovo cattolico di Vienna, il card. Christoph Schönborn, che lo ha accompagnato alla cattedrale di Santo Stefano nella giornata conclusiva del suo viaggio in Austria. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama returned to Dharamshala
His Holiness the Dalai Lama returned to Dharamshala
His Holiness the Dalai Lama returned to Dharamshala today to a warm and joyous welcome by the local Tibetans and foreign devotees. His Holiness has just concluded a highly successful trip spanning four European countries including the UK, where he received the 2012 Templeton Award for reaffirming life’s spiritual dimension. His Holiness the Dalai Lama was received at Gaggal airport by Gyalwang Karmapa Rinpoche, Kalon Tripa Dr Lobsang Sangay, Speaker of the Tibetan Parliament Penpa Tsering and chief Justice Commissioner Ngawang Phelgyal Gyechen of the Tibetan Supreme Justice Commission. His Holiness the Dalai Lama gave a series of public talks and met many distinguished personalities including the prime minister of the United Kingdom (UK), Mr David Cameron during his trip. Read the rest of this entry »
CTA Seriously Concerned by the Cycle of Self-Immolations
Central Tibetan Administration Seriously Concerned by the Cycle of Self-Immolations Reaching Other Tibetan Regions. The Central Tibetan Administration, based in Dharamsala, India, expressed its concern over the latest development in Tibet involving the self-immolation of two Tibetans in Lhasa, on Sunday, 27 May. These are the first such incidents taking place in the capital of Tibet. The two self-immolators have been identified as Dhargye and Dorjee Tseten from the northeastern Tibet’s Ngaba and Labrang area respectively. It is reported that Dorjee Tseten died and Dhargye survived with injuries. The Tibetan men are said to have set themselves on fire in front of the Jokhang Temple, located in Barkhor Square, one of the few remaining traditional Tibetan quarters in Lhasa. Arriving in several convoys, Chinese security forces are said to have swiftly cleared all traces of the incident. Read the rest of this entry »
Prime auto-immolazioni a Lhasa, muore giovane tibetano
L'ingresso del tempio di Jokhang a Lhasa dove sono avvenute le due immolazioni.
Prime auto immolazioni a Lhasa, muore giovane tibetano. Il rogo avvenuto ieri nei pressi del tempio di Jokhang, dove si stava svolgendo un festival buddista. In un primo momento si era parlato di due monaci: Tobgye Tseten e Dargye . Un giovane originario del Gansu è morto, l’altro proveniente dal Sichuan ha riportato ferite gravi. Per la prima volta la protesta – 35 auto-immolazioni dal 2009 – ho toccato la capitale della Regione tibetana. Lhasa (AsiaNews/Agenzie) – Due uomini si sono dati fuoco ieri a Lhasa, capitale della Regione autonoma del Tibet, nei pressi del tempio di Jokhang, uno dei principali luoghi di culto del buddismo locale, dove si stava svolgendo un festival buddista. In un primo momento Radio Free Asia (Rfa) aveva parlato di due “monaci tibetani”, Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Meets Cardinal Schönborn
His Holiness the Dalai Lama attending Mass at St Stephen's Cathedral in Vienna, Austria, on May 27, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness Meets Cardinal Schönborn and Makes a Pilgrimage to St Stephen’s Cathedral
Vienna, Austria, 27 May 2012 – On the concluding day of His Holiness’s visit to Austria, he met Mr Sebastian Kurz, Secretary of State (Deputy Minister) for the Interior and had a cordial conversation with him. Read the rest of this entry »
H. H. the Dalai Lama Meets the Austrian Chancellor, attends a Science Symposium and the European Rally for Tibet
His Holiness Meets the Austrian Chancellor, attends a Science Symposium and the European Rally for Tibet
Vienna, Austria, 26 May 2012 – The sun shone and a small crowd of well-wishers smiled warmly as His Holiness arrived opposite St Stephen’s Cathedral to be met by Cardinal Christoph Schönborn, the Archbishop of Vienna. They were almost immediately joined by the Austrian Chancellor, Werner Faymann and the three went into a meeting together. Standing at a balcony window nearby, Cardinal Schönborn took the opportunity to explain some of the restoration work that has been taking place at St Stephen’s, the most important religious building in Vienna, before the bells rang out calling him back to the cathedral. His Holiness and the Chancellor continued to discuss matters of mutual concern. Read the rest of this entry »
Tibet: Pechino proibisce le attività religiose a membri del partito e funzionari
monaci in marcia per la difesa della loro religione in Tibet
Tibet: Pechino proibisce le attività religiose a membri del partito e funzionari; di Nirmala Carvalho
Le autorità cinesi hanno diffuso una nota in cui minacciano di “licenziare in tronco” quanti professano una fede o partecipano a feste e funzioni. Punizioni “severe” per i “colpevoli”. Il Dalai Lama resta una “minaccia per l’unità nazionale”, da combattere assieme alle “forze separatiste”.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi della Regione autonoma tibetana (Tar) hanno emesso una notifica, in cui proibiscono ai membri del partito comunista locale, ai dirigenti, ai funzionari amministrativi e persino agli studenti di partecipare ad attività religiose, fra cui la festa di Saga Dawa (il Vesak, in cui si celebra la nascita, l’illuminazione e l’abbandono della vita terrena del Buddha). Read the rest of this entry »
His Holiness Finds a Warm Welcome in Vienna
His Holiness Finds a Warm Welcome in Vienna
Vienna, Austria, 25 May, 2012 – Before leaving Yeunten Ling, on another bright morning, His Holiness expressed a wish to visit the new statue of the Buddha in the garden below the temple. After he had paid his respects, the institute staff saw him off and he drove to Liège airport for the flight to Vienna. On arrival he drove to his hotel where Prof. Heinz Nussbaumer met him and immediately escorted him to a meeting with the press. They were joined by the Kalon Tripa, Dr Lobsang Sangay, who has been invited to Vienna to address the European Solidarity Rally for Tibet tomorrow and His Holiness introduced him to the assembled journalists. Read the rest of this entry »
US Reports Intense Repression in Tibet
US Reports Intense Repression in Tibet
May 25, 2012; DHARAMSALA, India: The US State Department in its Annual Country Reports on Human Rights 2011, released yesterday, said that Tibet continued to remain under “increasingly intense and formalized system of control” of the Chinese government.
The report has documented a detailed account of human rights violations perpetrated by the Chinese government, such as repression of freedom of speech, religion, association, movement, extrajudicial killing, torture, arbitrary arrest and detention and house arrest. The report said that Chinese authorities’ repressive measures to control the Tibetan religious freedom has created ” cycles of repression that resulted in increasingly desperate acts by Tibetans, such as a series of self-immolations by Tibetan Buddhist clergy and laypersons in China’s Tibetan areas”. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Temple Inauguration and Public Talk at Yeutenling
Meeting Tibetans, Temple Inauguration and Public Talk at Yeutenling
Huy, Belgium, 24 May 2012 – The early morning sun shone out of blue skies over the green lawns in front of Yeunten Ling Institute, one of Europe’s oldest Tibetan Buddhist centres, as His Holiness walked briskly down to meet members of the Tibetan and Mongolian communities in Belgium and Holland. “Wherever we Tibetans find ourselves, we must not forget our identity; our blood, flesh and bones come from Tibet. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama Expresses His Sadness over the Earthquake in Italy
Sua Santità il Dalai Lama
His Holiness the Dalai Lama Expresses His Sadness and Concern over the Recent Earthquake in Italy
Udine, Italy, 23 May 2012 – In a letter to the Prime Minister of Italy, His Excellency Mario Monti, His Holiness the Dalai Lama expressed his sadness and concern about the loss of lives and damage to property caused by the recent earthquake that rocked areas nearby Bologna.
His Holiness offered his condolences to the families that have lost loved ones and prayers for the deceased and others affected by the earthquake.
As a token of sympathy and concern, a donation is being made to support the relief work.
Il pranzo di Sua Santità il Dalai Lama alla Fondazione Balducci
Sua Santità il Dalai Lama ha voluto accanto a sè a tavola Plinio Benedetti e don Pierluigi Di Piazza, gli organizzatori della sua visita.
E a pranzo Sua Santità prova anche il tiramisù
Al centro Balducci un centinaio di ospiti ha mangiato con i monaci buddisti. L’arcivescovo Mazzocato assente perché impegnato a Roma nelle riunioni Cei. di Domenico Pecile, Il Messaggero Veneto 24.05.12
Zugliano. Come a sagra, come essere in piazza, come stare in una di quelle famiglie patriarcali di un tempo o a una festa popolare. Un pranzo di paese. Un centinaio di ospiti in tutto, multietnici come gli ospiti del posto, come il menu. Un pranzo informale tra amici. C’è il sindaco, che si siede come un commensale qualsiasi, e il questore che Ghesce Lobsang Pendhe Read the rest of this entry »
His Holiness addresses students in Udine before going on to Belgium
His Holiness addresses students in Udine before going on to Belgium
Huy, Belgium, 23 May 2012 – Before leaving his hotel for the teaching venue in Udine, His Holiness the Dalai Lama gave an interview to Dr Sandro Petrone of the Italian television channel RAI. Asked, in the context of an earthquake in Bologna a couple of days ago, what advice he would give people who have suffered natural disasters, His Holiness repeated what he told people he met when he visited Fukushima, Japan, after the earthquake, tsunami and nuclear accident there. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama ad Udine incontra gli studenti
Il rettore dell’Università di Udine, Cristiana Compagno, consegna le scarpets, regalo simbolico di perseveranza, a Sua Santitàil Dalai Lama
Un paio di scarpets: «Per camminare avanti, senza resa»
La commozione del rettore dell’Università, Cristiana Compagno. «Queste ciabattine sono come noi friulani, umili ma forti»
di Federica Barella Il Messaggero Veneto 23.05.12
UDINE. In fondo in fondo sono il simbolo del “non arrendersi mai”, un po’ mantra tibetano, come abbiamo imparato in questi giorni, ma anche molto slogan di un Friuli più volte in ginocchio e più volte risollevatosi. Sono cuciti con la stoffa dei vestiti vecchi usati per fare la suola. Modellati con la punta lievemente all’insù, per rendere più lieve e più rispettoso il cammino su madre terra. Quelli di ieri erano di stoffa rossa, anzi di velluto rosso in omaggio all’ospite, con un bordino a seguirne tutto il profilo. E della taglia giusta, il 41 (per chi fosse curioso di saperlo), nella speranza che un domani Tenzin Gyatso, sua santità il 14.mo Dalai Lama, guida spirituale dei buddisti tibetani e non solo, quegli “scarpets” li indossi davvero. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama dona 50 mila euro ai terremotati dell’Emilia Romagna
Sua Santitàil Dalai Lama ha donato 50.000 euro ai terremotati dell'Emilia Romagna
Il Dalai Lama annuncia a Udine la donazione di 50 mila euro ai terremotati dell’Emilia Romagna
L’annuncio della donazione è stato dato da Plinio Benedetti, rappresentante della comunità buddista di Polava, nella Valli del Natisone, che insieme al Centro di accoglienza Balducci ha organizzato la visita del Dalai Lama in Friuli. Il Messaggero Veneto 23.05.12
UDINE . Il Dalai Lama, attraverso la sua Fondazione, donerà 50.000 euro ai terremotati dell’Emilia Romagna. Lo hanno annunciato oggi a Udine gli organizzatori della seconda visita di Tenzin Gyatso, leader spirituale dei buddisti tibetani, nel capoluogo friulano per tre incontri aperti al pubblico.
Oggi il Dalai Lama ha incontrato gli studenti delle università di Udine e di Trieste e ha dialogato con loro sul tema della formazione integrale della persona. Al termine dell’incontro, l’annuncio della donazione è stato dato da Plinio Benedetti, rappresentante della comunità buddista di Polava, nella Valli del Natisone, che insieme al Centro di accoglienza «Balducci» di Zugliano ha organizzato la seconda visita del Dalai Lama in Friuli, dopo quella del dicembre 2007.
http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/05/23/news/il-dalai-lama-annuncia-a-udine-la-donazione-di-50-mila-euro-ai-terremotati-dell-emilia-romagna-1.5144148
Il Dalai Lama a Udine: «La religione da sola non basta»
Sua Santità il Dalai Lama al Palasport Carnera di Udine
Il Dalai Lama a Udine: «La religione da sola non basta»
Tenzin Gyatso: «Importanti anche la scienza e le esperienze. Ma mai arrendersi. Bisogna sempre cercare pace e felicità»; di Federica Barella, Il Messaggero Veneto 23.05.12.
UDINE. Piccole, grandi verità. Scandite sempre col sorriso e gli occhi fissi sulla gente. A scrutare quell’umanità, uguale a lui, ma così bisognosa, a quanto pare, di sentirlo ancora una volta parlare. Tenzin Gyatso, 14.mo Dalai Lama, guida spirituale dei buddisti tibetani, e non solo, lo ha ribadito per primo, ieri mattina, di fronte alle 3mila persone che hanno affollato al limite della capienza il PalaCarnera per il primo dei 3 appuntamenti pubblici di Sua Santità, in questa due giorni tutta udinese. «Io sono uno di voi, siamo tutti uguali, abbiamo lo stesso desiderio profondo di felicità». Il suo arrivo, verso le 9.30, era stato preceduto da un silenzio sospeso e irreale. Un silenzio poi scioltosi, all’avanzare di quella tunica rossa, in un fragoroso applauso. Poi tutti con lo sguardo su di lui. Aspettando risposte a domande apparentemente impossibili. Come trovare questa felicità? E, seguendo il tema della mattinata (“Le religioni per la giustizia, la pace, la salvaguardia dell’ambiente vitale”), come perseguire l’armonia tra i popoli? Il segreto sta dentro di noi, ci ricorda il Dalai Lama Read the rest of this entry »
His Holiness speaks about peace and non-violence in Udine
His Holiness speaks about peace and non-violence in Udine
Udine, Italy, 22 May 2012 – After a flight that took His Holiness from Salzburg, over the Alps, to Trieste, it was a short drive to his next meeting at the Palasport Primo Carnera, Udine, where 3000 people were waiting to hear him contribute to a discussion about the Role of Religions in Promoting Justice, Peace and the Protection of the Environment. His fellow speakers were Bassima Awad, President of the Italian-Palestinese Cultural Institute Al Quds, Rabbi Jeremy Milgrom, a member of Rabbis for Human Rights, and Izzedin Elzin, an Imam in Florence, chair of the Italian Union of Islamic Communities. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama parla ai friulani
Sua Santità il Dalai Lama ha parlato di pace nel cuore nel gremitissimo Palasport Carnera di Udine
Il Dalai Lama parla ai friulani
Massimi livelli di sicurezza per la due giorni a Udine. Il leader buddista non cena e si sveglia alle 3. Due ore prima dell’incontro al Carnera già gente in coda. di Anna Rosso, Il Messaggero Veneto 22.05.12
UDINE. Niente zaini o borse ingombranti. Niente ombrelli o bottiglie in vetro (quelle di plastica senza tappo). Quanti tra oggi e domani si recheranno al palasport Carnera per incontrare il Dalai Lama dovranno presentarsi piuttosto “leggeri” ai controlli perché qualsiasi involucro sospetto verrà perquisito. Dopo l’ultimo sopralluogo effettuato ieri al Carnera da personale della questura, le misure di sicurezza sono state ulteriormente rafforzate e la polizia ha condotto, tra gli altri controlli, anche verifiche mirate nell’ambito delle comunità di cinesi residenti in Friuli. Ciò anche in considerazione dell’allarme lanciato lo scorso gennaio dai servizi di informazione indiani secondo i quali un commando composto da sei cinesi stava cercando di infiltrarsi in India per raccogliere informazioni sulle attività dei tibetani in esilio e per attentare alla vita del Dalai Lama. E la visita a Udine, organizzata dal Centro Balducci, sarà una delle sue prime uscite pubbliche dopo tale allarme. Gli organizzatori dell’evento, inoltre, invitano il pubblico a recarsi al Carnera con anticipo rispetto all’orario di inizio degli incontri in quanto Read the rest of this entry »
His Holiness talks about Peace and Religious Harmony in Salzburg
His Holiness the Dalai Lama shaking hands with members of the audience before his address in Salzburg, Austria, on May 21, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
His Holiness talks about Peace and Religious Harmony in Salzburg
Salzburg, Austria, 21 May 2012 – As the sun caught the peaks of the mountains around the city, His Holiness drove to the Salzburg Arena, where he was received by the Governor Ms. Gabi Burgstaller. They exchanged views privately for several minutes before she escorted him into the hall where he was to address an audience convened by Alpine Peace Crossing, an NGO that holds a major event annually to mark the plight of refugees. Read the rest of this entry »
Un giallo tibetano, tra veleni e vecchi sospetti
di Raimondo Bultrini, La Repubblica
In un’epoca in cui nessuno crede più in nessuno, anche le dichiarazioni del Dalai lama sulle ipotesi di avvelenamento chimico ai suoi danni sono state accolte da parte dell’opinione pubblica come la reazione esagerata di un leader esule che può usare solo armi di propaganda contro i suoi nemici cinesi. Non sappiamo quanto ci sia di vero nella storia delle donne tibetane coi capelli e le sciarpe votive impregnati di sostanze mortali in procinto di andare a Dharamsala in India per farsi toccare la testa da Sua Santità durante le udienze di benedizione. L’idea di una missione del genere (dagli intenti suicidi se il veleno era davvero letale al solo tatto) è molto lontana da ogni tradizione buddhista, come lo sono gli autoimmolamenti susseguiti a ritmo di due al mese nell’ultimo anno in Tibet e India. Ma mentre monaci, monache e laici che si sono dati fuoco per la causa della libertà del Paese delle Nevi non mettevano a rischio altre vite oltre alle proprie, nel caso dei finti fedeli attentatori del Dalai lama, chiunque altro avesse toccato i capelli o le sciarpe augurali poteva lasciarci la pelle. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s final day in Klagenfurt
His Holiness the Dalai Lama’s final day in Klagenfurt
Salzburg, Austria, 20 May 2012 – Arriving early at the Klagenfurt Hall this morning, His Holiness first addressed the community of about 350 Tibetans, mostly resident in Austria and Switzerland, who had gathered to meet him. He began by telling them, “We Tibetans, wherever we are, maintain our mental strength and keep a strong hold on our Tibetan identity as we need to do. In addition, we should always remember the Tibetans in Tibet and their strong determination too. They have no fear for themselves, but are devoted to the cause of Tibet.” He remarked that prior to 1959, although there were spiritual links right across Tibet, political unity was much weaker. However, due to the Chinese occupation, Tibetans now have a strong solidarity with each other. Read the rest of this entry »
His Holiness’s First day of Teachings in Klagenfurt
First day of Teachings in Klagenfurt
Klagenfurt, Austria, 18 May 2012 – From his hotel overlooking the beautiful Wörthersee Lake His Holiness was driven this morning into the city of Klagenfurt, where many people were waiting to welcome him in front of the City Hall. The Klagenfurt City Band was playing as children proffered him gifts. The Governor of Carinthia and Mayor Christian Scheider made welcoming speeches before presenting him with the Gold Medal of Klagenfurt. His Holiness then inscribed the city’s guest book. His Holiness said, “You have given me a very warm welcome, which I appreciate. Read the rest of this entry »
Basilicata: il Dalai Lama in visita alla ‘Citta’ della Pace’ il 24 e il 25 giugno
Sua Santità il Dalai Lama visiterà la Basilicata il 24-25 giugno
Tibet: Basilicata, il Dalai Lama in visita alla ‘Citta’ della Pace’ il 24 e il 25 giugno
Potenza, 18 mag. – (Adnkronos) – E’ confermata la visita del Dalai Lama in Basilicata nei giorni 24 e 25 giugno prossimi. Lo ha comunicato la Regione. Visiterà la costruenda “Città della Pace”, il progetto di accoglienza fortemente voluto dal Premio Nobel per la Pace Betty Williams e finanziato dalla Regione Basilicata che in parte già accoglie famiglie e minori in fuga da Paesi in guerra o dalla miseria. La “Citta’ della Pace” e’ costituita da strutture, sia residenziali che ricreative, a Sant’Arcangelo di Potenza ed a Scanzano Jonico. A Sant’Arcangelo, dove ci sono alcune delle case-alloggio deputate all’accoglienza, si sono gia’ inseriti alcuni nuclei familiari provenienti da Nigeria, Ghana e Palestina.
“Il Dalai Lama vuole vedere con i suoi occhi il sogno che siamo riusciti a realizzare a Scanzano e a Sant’Arcangelo – afferma il presidente della Giunta regionale Vito De Filippo – e la Basilicata e’ pronta ad accoglierlo mostrando il suo vero volto, quello dell’accoglienza e dell’ospitalità. Nella nostra regione – ha continuato De Filippo – si sta realizzando un progetto che sembrava un’utopia ma con la tenacia e la forza che i lucani in più occasioni hanno saputo dimostrare, quell’idea si sta edificando concretamente”. Read the rest of this entry »
The Art of Reconciliation Day in Maribor
His Holiness the Dalai Lama speaking at the Rieftanzplatz Ground in Hüttenberg, Austria, on May 17, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Klagenfurt, Austria, 17 May, 2012 – Today was Art of Reconciliation Day, part of Maribor’s European Capital of Culture Programme and a bright, sunny day. His Holiness the Dalai Lama began by greeting his fellow Nobel Peace Laureates Muhammed Yunus and Rigoberta Menchu Tum and drove to the Slovene National Theatre, where they were welcomed by young children on either side of the stairs singing “Morning has come”.
During a meeting with the press, His Holiness spoke of the need to reform our education systems to incorporate secular ethics. He suggested that if young people were happy and self-confident, as a result of such education, they would less susceptible to becoming involved with drugs and violence. “An important thing to remember is that no one can impose certain ways of thinking on others, transforming our minds must come about voluntarily.“ Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Maribor, Slovenia
His Holiness the Dalai Lama’s second day in Maribor, Slovenia
Maribor, Slovenia, 16 May 2012 – Meeting his host, the Mayor of Maribor, Franc Kangler, and his staff this morning, His Holiness the Dalai Lama recalled how much he had enjoyed his first visit to Maribor in 2010 and how impressed he had been with what he saw of Slovenia. When Mr Kangler proudly told him that, although Slovenia is a comparatively small country, Maribor’s football team had beaten both Russia and Serbia here in Maribor, His Holiness remarked that in the field of truth and justice too, size is not always the deciding factor. He recalled that in 1959, the Tibet issue was raised at the UN by Malaysia and Ireland, neither of them large countries. Indeed, he said, it is sometimes smaller countries who are less swayed by economic considerations and more able to stand by their principles. Mayor Kangler agreed, telling His Holiness that Maribor had had to struggle to become the Cultural Capital of Europe. He added that you have to fight for your rights, but having done so you have to be prepared to shoulder the consequent responsibilities. Next year, when Maribor is the European City of Youth the Mayor said that as a gift to Tibetans the city would like to invite Tibetan students to come to Maribor to join in the events. Before leaving for the University of Maribor, His Holiness and the Mayor talked enthusiastically about the Slovene language, its dialects and the varieties of language in the region. Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama arrives in Maribor
His Holiness the Dalai Lama greets well-wishers on his arrival at his hotel in Maribor, Slovenia, on May 15th, 2012.
His Holiness the Dalai Lama arrives in Maribor, Slovenia, the Cultural Capital of Europe
Maribor, Slovenia, 15 May 2012 – It was raining in London this morning as His Holiness left for Vienna, Austria on his way to Maribor, Slovenia, at the invitation of the Mayor, Franc Kangler. His Holiness was accompanied to the door of his plane by David Cassidy of the Templeton Foundation, his host during his brief visit to London. During his transit stop at Vienna airport, His Holiness met Kurt Seinitz, Foreign News Editor of Kronenzeitung, Austria’s largest newspaper with an average daily readership of nearly 3 million. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama’s solution
Huffington: The Dalai Lama’s solution
By Arianna Huffington, Tribune Media Services
LONDON – At a lunch in the crypt at St. Paul’s Cathedral before the Dalai Lama received the Templeton Prize on Monday, I was seated next to Canon Mark Oakley. “We need to move beyond relevance to resonance,” he said. It was a call to move beyond the shallows to the depths, beyond the passing novelties of the moment to the echoes of the soul. The canon summed up the vicious circle we too often find ourselves caught in: “We are,” he said, “spending money we don’t have on things we don’t want in order to impress people we don’t like.” Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama receives the Templeton Prize 2012
His Holiness the Dalai Lama during his acceptance speech after being presented the 2012 Templeton Prize at St. Paul's Cathedral in London, UK, on May 14, 2012.
His Holiness the Dalai Lama receives the Templeton Prize for 2012
London, UK, 14 May 2012 – His Holiness the Dalai Lama’s first engagement of the day was an interview with Sarah Montague of the BBC which will be broadcast later today and tomorrow. Among the topics they discussed were what His Holiness felt when he heard he’d won the Templeton Prize and what he was going to do with it. When asked whether he still thought Tibet might be free in his lifetime he replied “Yes”, explaining that China has already seen great changes and that the spread of human values like democracy, freedom of thought and freedom of the individual were changes that cannot be stopped. He remarked that when people, including Chinese, understand the reality in Tibet, they are very sympathetic. To a question about whether he feels angry towards the Chinese authorities, he replied, “No, no use!” He clarified, “If I get angry it doesn’t hurt them, but it upsets me.” Instead he says he applies the Buddhist practice of giving and taking in which he visualises taking their anger and ruthlessness to himself and giving them his compassion and goodwill. In an aside His Holiness expressed his affection for the BBC, explaining that it is his prime source of information and that if he sometimes misses listening to it, there’s something missing from his whole day. His Holiness drove to St Paul’s Cathedral where he was received by the Rt. Rev. Michael Colcough, Canon Pastor of St Paul’s. As they walked up the old steps together and through the pillared crypt to the Vestry, His Holiness said it reminded him of the steps and corridors in the Potala Palace; indeed both buildings date from the late 17th century. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama webcast in diretta dalla Slovenia, Austria ed Udine
Sua Santità il Dalai Lama
Dal 16 al 26 maggio sarà possibile partecipare ed ascoltare in webcast dal vivo gli insegnamenti, conferenze pubbliche e tavole rotonde di Sua Santità il Dalai Lama in Slovenia, Austria ed Italia. Il
16 maggio dalle 13:30-15:30 Sua Santità terrà una conferenza pubblica dal titolo “Coltivare la pace della mente” a Maribor, Slovenia . Sua Santità parlerà in inglese. Webcast http://www.mariborforpeace.si . .
Il 17 maggio a Maribor , Slovenia dalle 10:00-11:30 Sua Santità presenzierà alla Conferenza sulla Pace sul tema “Perché abbiamo bisogno di dialogo Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Told Me So
The Dalai Lama 2012 Templeton Prize Winner
The Dalai Lama Told Me So. Words of Wisdom From the 2012 Templeton Prize Winner
by Davia Temin CEO, Temin and Company; First Vice Chair of the Board, Girl Scouts of the USA
“So,” said the Dalai Lama as he cocked his head from side to side, “So, perhaps something from Buddhism can help you. In Buddhism we believe that the Buddha is within every being, always, whether you can see he is there or not. So you can look into the eyes of your torturer, even as he is torturing you, and see the Buddha. Similarly, no matter how badly you feel, or what you have done, the Buddha is always with you — and you can find him, or re-find him, whenever you want.” Read the rest of this entry »
His Holiness the Dalai Lama arrives in London
His Holiness the Dalai Lama greeting well-wishers on his arrival at his hotel in London, UK, on May 13, 2012.
His Holiness the Dalai Lama arrives in London at the beginning of a European Tour
London, UK, 13 May 2012 – His Holiness the Dalai Lama arrived in Britain in bright sunshine shortly after midday and was met directly off the plane at Heathrow airport by Mr & Mrs David Cassidy on behalf of the Templeton Foundation and Representative Thubten Samdup of the Office of Tibet in London. Representatives from the Indian High Commission were also there to greet him. His Holiness enjoyed a brief conversation with them before leaving for his hotel in London’s West End. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: What do I really fear?
The Dalai Lama has long been regarded as one of the most important figures in world religions and politics: and the award of the Templeton Prize, which recognises the work of a truly great man so publicly and so generously, is a cause for celebration and hope for a brighter future for his beloved country, Tibet.
Dalai Lama: What do I really fear? By Dean Nelson the Telegraph.
Being eaten by sharks. A love of guns, bouts of anger, a devious assassination plot: the Dalai Lama is full of surprises. And then there is his lifelong interest in science, for which he is being awarded the £1m Templeton Prize.
Outside the Dalai Lama’s temple complex in Dharamsala, hundreds of young monks in crimson robes are locked in animated verbal combat. Against a Himalayan backdrop of jagged white peaks and a bright iris sky, the next generation are holding a debate, clapping their hands triumphantly when they score a point over their opponent. Inside the high-security cloisters, the bravado gives way to a more sombre scene as selected devotees wait in line for the man they regard as their living god. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: «Un piano della Cina per uccidermi»
Sua Santità il Dalai Lama
Il Dalai Lama al Sunday Telegaph: «Un piano della Cina per uccidermi» Il leader spirituale buddista teme per la sua vita. Abbiamo avuto segnalazioni: «Finte devote addestrate per avvelenarmi». Esisterebbe un piano per eliminare il leader tibetano in esilio. Un piano architettato, a quanto pare, dalle autorità cinesi. È lo stesso Dalai Lama a rivelare il presunto disegno criminale in un’ intervista rilasciata al Sunday Telegraph, domenica in edicola, e della quale il sito del giornale ha pubblicato un’anticipazione. Secondo il premio Nobel per la Pace, delle finte devote sarebbero state addestrate da agenti cinesi per avvelenarlo. Il Dalai Lama teme per la sua vita. Al domenicale inglese ha raccontato: «Abbiamo ricevuto delle segnalazioni dal Tibet secondo le quali alcuni agenti cinesi stanno addestrando delle donne tibetane a usare veleni per uccidermi». Read the rest of this entry »
Tibet, cynical Sinicism and the tragedy of self-immolations
Tibet, cynical Sinicism and the tragedy of self-immolations
In a recent article, Barry Sautman ascribes recent self-immolations in Tibet to a few disgruntled monks at a single monastery.
Their complaints, he says, reflect general social and economic issues rather than a genuine concern for the Tibetan people’s political and religious rights. Sautman borrows liberally from China’s tired propaganda book, which characterises all dissent from China’s occupation of Tibet and the massive human rights abuses against its people in the past half century as the work of terrorists or ‘splitists’. In this view, all dissent is instigated by the Dalai Lama and his ‘clique’, including suitably unidentified foreigners, who aim to restore a feudal theocracy in Tibet — never mind that the Dalai Lama has expressly relinquished his political authority to the fully democratic Tibetan government-in-exile. Read the rest of this entry »
Lhasa: vietate le visite ai detenuti
Soldati cinesi presidiano Lhasa
Le autorità cinesi della Prefettura di Kardze (Provincia del Sichuan) hanno imposto a tutte le Organizzazioni non Governative locali la registrazione presso l’Ufficio Affari Civili della prefettura. Si è appreso che, sulla base di una disposizione emanata nel mese di marzo 2012, è stato proibito a tutti i detenuti delle carceri di Lhasa e dell’intera “Regione Autonoma Tibetana” di incontrare amici e famigliari. Se le nuove disposizioni, decretate il 26 aprile, non saranno rispettate le “organizzazioni sociali” saranno dichiarate illegali. Stessa sorte toccherà alle organizzazioni che, secondo il governo, non risponderanno ai requisiti richiesti per la registrazione. Saranno riconosciute solo le ONG conformi ai criteri di legalità stabiliti dalle autorità della Contea. Il provvedimento è stato adottato in risposta al crescente numero delle associazioni costituitesi nella Prefettura di Kardze e alla loro grande influenza. Read the rest of this entry »
Dall’Ucraina al genocidio culturale del Tibet
Il Fatto Quotidiano di Alessio Liberati | 6 maggio 2012
Le notizie relative allo stato di detenzione di Juliia Timoshenko ed il massacro dei cani per rendere più “confortevole” l’ambiente ai turisti che assisteranno ai prossimi europei di calcio hanno suscitato una grande indignazione e, addirittura, la proposta di boicottare l’importante competizione sportiva . Non sappiamo come finirà, ma è certamente una bella notizia: la possibilità di influenzare e contrastare, tutti insieme, le forme di violenza e di prepotenza, restituendo il giusto spirito e contesto alle competizioni sportive, è una consapevolezza che cresce e che può essere di grande forza. Mi chiedo, però, perché non sia accaduto altrettanto (e non accada per il futuro) per la questione del Tibet (la Cina ha ospitato le Olipiadi nel 2008) . Credo che ormai sia da molte parti testimoniato che in Tibet sia in corso un vero e proprio genocidio culturale , in cui persone semplicemente dedite alla meditazione ed alla preghiera – i molti monaci che vivono nei ministeri – sono talmente maltrattati e portati alla disperazione dalle autorità cinesi che, pur di sollevare l’attenzione sul problema, si immolano dandosi fuoco. È già successo decine di volte. I governi, probabilmente in conseguenza del potere economico della Cina e della sua capacità di condizionare le economie mondiali, non sembrano avere la forza (o peggio, l’interesse) a focalizzare l’attenzione sulla questione “ Tibet ”. Read the rest of this entry »
Chatting with the Dalai Lama
The Dalai Lama
Chatting with the Dalai Lama
by Paul Wells, Macleans (Canada), Wednesday, May 2, 2012
The Dalai Lama was in Ottawa to speak to 7,000 people at the Civic Centre. He did not intend to bring controversy. It follows him anyway. For days there was speculation about whether Tibet’s exiled spiritual leader would meet Prime Minister Stephen Harper. It would be their first meeting since 2006, when Harper was in the business of snubbing China’s ruling regime and gave His Holiness honorary Canadian citizenship.
Now, Harper is conspicuously in the business of cozying up to China’s rulers. He has steered clear of the ageless Buddhist cleric whose continued existence vexes Beijing. But in the end, wary of upsetting allies who used to like the old, anti-Communist Harper, the prime minister welcomed the Dalai Lama for a private “courtesy visit.”
The next morning as he prepared to address the crowd at the Civic Centre, the Dalai Lama dismissed the whole business with a trademark chuckle. “I don’t think about controversy,” he told Maclean’s. “I think some people, out of their fear or anxiety, create a sort of controversy. To me, no differences: Queen, prime minister, president, beggar, AIDS patient. No differences. So there is no basis for controversy.” Read the rest of this entry »
Il Panchen Lama rapito da Pechino “rimarrà per sempre nel cuore dei tibetani”
Il Panchen Lama rapito da Pechino “rimarrà per sempre nel cuore dei tibetani”. L’abate del monastero Tashi Lhunpo, la tradizionale residenza del Panchen Lama, scrive in occasione del compleanno del numero 2 del buddismo tibetano, rapito dal governo cinese quando aveva 6 anni: “Pechino vuole fiaccare i nostri animi ma non ci riuscirà. Continuiamo a pregare per il suo ritorno”. Dharamsala (AsiaNews) – La comunità dei fedeli tibetani “non dimenticherà mai il vero Panchen Lama, rapito da Pechino quando aveva 6 anni, e continuerà a lottare per la sua liberazione e per il suo ritorno a casa. La Cina spera di spezzare il nostro morale, ma sbaglia di grosso”. È quanto scrive l’abate del monastero Tashi Lhunpo, la “casa” del Panchen Lama, in occasione del 23esimo compleanno (in prigionia) del giovane. Il Panchen Lama ha il compito, dopo la morte del Dalai Lama, di riconoscerne la nuova rinascita. L’attuale Dalai Lama, Tenzin Gyatso, ha riconosciuto come Panchen Lama il giovane Gedhun Choekyi Nyima il 14 maggio 1995 proprio grazie al lavoro dei due lama, da lui inviati nella ricerca: pochi giorni dopo la polizia ha rapito il bambino di 6 anni e la sua famiglia, da allora scomparsi.
Nel novembre 1995 la Cina ha “scelto” Gyaltsen Norbu come “vero” Panchen Lama, adducendo l’utilizzo di rituali religiosi “più autentici” di quelli del Dalai Lama, per attuare uno stretto controllo sulla pratica religiosa nella regione. Nel 2010 Norbu ha fatto ingresso anche nella vita politica nazionale, partecipando ai lavori della Conferenza politica consultiva del popolo cinese, organismo che affianca l’Assemblea nazionale del popolo. Negli anni, scrive l’abate Lobsang, “la figura del Panchen ha contribuito in maniera significativa alla diffusione degli insegnamenti del buddismo e ha lavorato per il benessere di ogni essere senziente. Già il 10° Panchen Lama, Lobsang Trinley Gyaltsen, ha pagato per la sua opposizione al dominio dei cinesi: ora la sua rinascita subisce lo stesso”. Secondo il religioso “anche il ragazzino scelto dai comunisti è una vittima. Una giovane vittima del piano cinese, che vuole minare e controllare il popolo, la religione e la nazione tibetana. Il rapimento e la sparizione del Panchen Lama legittimo e il suo rimpiazzo con un burattino sono una prova evidente di come non esista libertà religiosa in Tibet, e di come neanche i bambini siano risparmiati dalla crudeltà comunista”.
Sichuan, condanne fino all’ergastolo per 16 giovani tibetani, monaci e laici.
Dall'inizio del 2012 sono 35 i tibetani che si sono auto-immolati per criticare la dittatura di Pechino e chiedere il ritorno del Dalai Lama in Tibet.
Sichuan, condanne fino all’ergastolo per 16 giovani tibetani, monaci e laici
La sentenza del tribunale risale al 26 aprile. I giovani erano stati arrestati durante le manifestazioni di Drango e Kardze (Sichuan) del 23 gennaio scorso. La corte non ha ancora fornito i dettagli della sentenza. Uno dei giovani, Sonam Lhundup , 30 anni, dovrà scontare il carcere a vita.
Drango (AsiaNews) – Una corte del Sichuan ha condannato a pesanti pene detentive16 tibetani, monaci e laici, arrestati durante le proteste del 23 gennaio nelle contee di Drango e Kardze (Sichuan, Prefettura autonoma del Tibet) contro il dominio comunista, costate sei morti e decine di feriti. Il tribunale ha emesso la sentenza il 26 aprile scorso, ma la notizia è stata diffusa solo di recente. Le pene vanno dai nove anni di carcere fino all’ergastolo. La corte non ha ancora reso noti i capi di accusa contro i condannati, che hanno un età compresa fra i 20 e i 30 anni. Le manifestazioni erano state organizzate dopo una serie di uccisioni sommarie di monaci da parte della polizia e l’autoimmolazione di giovani religiosi per la fine della repressione e il ritorno del Dalai Lama. Sonam Lhundup, 30 anni, dovrà scontare il carcere a vita; il ventenne Kuntho 14 anni; i fratelli Jebay e Wangcheng Tsering, del villaggio di Gyephen Likhokma, sono stati condannati a 12 e nove anni di reclusione; Kundup, monaco poco più che trentenne, è stato condannato a 11 anni. Read the rest of this entry »
Ambiente Tibet: un problema cruciale
Ambiente Tibet: un problema cruciale.
A cura del Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali, Amministrazione Centrale Tibetana – Dharamsala.
Per quasi duemila anni il Tibet, composto dalle tre regioni amministrative denominate Kham, Amdo e U-Tsang, è esistito come una nazione sovrana. La Cina comunista, che ha invaso e occupato il paese nel 1949, considera invece ai nostri giorni come “Tibet” la cosiddetta “Regione Autonoma Tibetana” (TAR), creata nel 1965 e comprendente, in larga parte, quella che per secoli è stata la regione dello U-Tsang. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama and Me
His Holiness the Dalai Lama
The Dalai Lama and Me
April 30, 2012 9:43 am; The Huffington Post, April 28, 2012, by Peter Worthington, Co-founder of the Toronto Sun.
It may sound impertinent, but the most benign, non-violent symbol it the world today is, arguably, the Dalai Lama. To some, by his demeanor and example, he is mindful of what Jesus Christ represents — not passive, but radiating goodness, philosophic understanding of man’s foibles, spiritual but very human, with a gentle sense of humor and appealing humility.
The Dalai Lama’s quick visit to Ottawa this weekend is to attend a conference of world parliamentarians on Tibet — what to do, if anything. He met Prime Minister Stephen Harper who, more than many previous PMs, doesn’t duck meeting or being photographed with the Dalai Lama for fear of offending China. Read the rest of this entry »
WPCT urges China to resume dialogue for Tibetan autonomy
Great tangka exibition at Drepung Monastery in Tibet
WPCT urges China to resume dialogue for Tibetan autonomy
OTTAWA: Parliamentarians from around the world today adopted the Ottawa Declaration . They had gathered in Ottawa for three days of intensive deliberations on the worsening situation in Tibet at the invitation of the Parliamentary Friends of Tibet, Canada. Legislators from Asia, Europe, the Americas, Africa and Oceania were joined by prominent speakers from China, Tibet, India, the USA, Canada and elsewhere, including the democratically elected Tibetan political leader, the Kalon Tripa, Dr. Lobsang Sangay.
His Holiness the Dalai Lama opened the conference and the Honourable Joson Kenney, Minister for Citizenship, Immigration and Multiculturalism welcomed the participants. Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama shares his thought on building a positive world
His Holiness the Dalai Lama speaking in Ottawa Canada
Ottawa, Canada, 28 April 2012 – On his last full day in Ottawa during this visit, His Holiness the Dalai Lama began his program with an audience to the Tibetan community held in the Assembly Hall of the Ottawa Civic Center, the venue of the morning public talk. Kalon Tripa Lobsang Sangay, Tashi Namgyal and Norbu Tsering, both members of the Tibetan Parliament from North America, were among those who received him at the venue.
His Holiness the Dalai Lama speaking to the Tibetan community at the Assembly Hall of the Ottawa Civic Center in Ottawa, Canada, on April 28, 2012. Photo/Fred Cattroll
In his remarks His Holiness talked about the changes in the Tibetan political system since his last visit to Canada and the devolution of his authority. He said this is implementation of his desire for a democratic system since his childhood and not because, as some say, of his fear of something like that happened in Tunisia. His Holiness said that the Tibetan struggle is for the rights of the Tibetan people. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama inaugurates World Parliamentarian’s Convention on Tibet
His Holiness the Dalai Lama in Ottawa
His Holiness the Dalai Lama inaugurates World Parliamentarian’s Convention on Tibet, meets Canadian PM
Ottawa, Canada, 27, April 2012 – His Holiness the Dalai Lama began his program in Ottawa on April 27th by giving interviews to Graham Richardson of CTV Ottawa and Campbell Clark of Globe & Mail newspaper. They asked about His Holiness’ message to Canadians, how the West should deal with China, future of the world, technology, temptations, and succession issue. Thereafter, His Holiness left for the University of Ottawa to speak to the students and staff on the topic of Education of the Heart. Read the rest of this entry »
Dalai Lama mocks China’s interest in naming his successor
His Holiness the Dalai Lama in Ottawa
Dalai Lama mocks China’s interest in naming his successor
by Campbell Clark, Globe and Mail, Published Friday, Apr. 27, 2012.
In the political dispute over the future of Tibet, the reincarnation of a spiritual leader – the Dalai Lama – looms as the focal point of a tug-of-war with Beijing.
Concerned with restraining a nationalist movement by controlling its living symbol, the Communist Party has proclaimed its right to approve the naming of the next incarnation, traditionally identified as a young child after his predecessor’s death.
At 76 years old, the 14th Dalai Lama, Tenzin Gyatso, counters Beijing’s claims that they have the right to identify his successor with laughter and mocking jest. Read the rest of this entry »
Tibetan quake victims fight China government land grab
Thousands of deths burning in Yushu earthquake
Tibetan quake victims fight China government land grab
By Sui-Lee Wee, GYEGU, China | Thu Apr 26, 2012 4:38pm EDT (Reuters) – For two years after a cataclysmic earthquake struck a remote and wild part of China’s northwestern Qinghai province, Baobao and 29 other homeless ethnic Tibetan residents occupied the area outside several government buildings to denounce a land grab.
But no officials in Gyegu – known in Chinese as Yushu – would listen to their pleas, said Baobao, 41, a burly Tibetan odd-job laborer, who goes by only one name.
Government officials, he said, were threatening to forcibly relocate some 600 people – mostly Tibetans – from what was prime real estate in order to rebuild Gyegu as what officials billed as an “ecological tourism centre”. Read the rest of this entry »
In Tibet “è in atto un genocidio culturale”
Una recente manifestazione a Roma per i diritti umani in Tibet
L’International Campaign for Tibet denuncia: “Dall’invasione comunista non è cambiato nulla: Pechino vuole distruggere la lingua, la cultura e soprattutto la religione tibetana”. Nel frattempo il Partito manda a Hong Kong il falso Panchen Lama (che parla di “società armoniosa”) mentre il vero Panchen compie 23 anni: è agli arresti dal 1995.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi “stanno commettendo un genocidio culturale” in Tibet tramite politiche che gettano i presupposti per la completa, sistematica distruzione del popolo tibetano. Lo scrive in un lungo rapporto l’International Campaign for Tibet (Ict), una organizzazione non governativa che monitora la situazione della regione. Nel testo gli autori chiedono alla comunità internazionale di “agire con rapidità” per interrompere la repressione in atto. Le restrizioni cinesi comprendono il divieto di insegnare la lingua e la religione tibetana Read the rest of this entry »
H.H. the Dalai Lama’s interview on CNN
His Holiness the Dalai Lama
Text of His Holiness the Dalai Lama’s interview on CNN
His Holiness the Dalai Lama’s interview on PIERS MORGAN TONIGHT, CNN
Aired April 25, 2012 – 21:00 ET
This is a rush transcript. this copy may not be in its final form and may be updated.
PIERS MORGAN, CNN HOST: Millions of people turn to him for spiritual guidance. Tonight my exclusive, in-depth interview with the Dalai Lama.
DALAI LAMA, EXILED TIBETAN SPIRITUAL LEADER: My honor is to describe myself as simple Buddhist monk. No more, no less. With the blessing of Buddha.
MORGAN: An extraordinary and surprising conversation with the Nobel Peace Prize winner.
Do you think the world is a more peaceful place now than it was when you first became Dalai Lama?
DALAI LAMA: Oh, yes. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai lama talks on non-violence and interfaith in Loyola University
His Holiness the Dalai Lama during his talk at Loyola University in Chicago on April 26, 2012.
His Holiness talks on non-violence and interfaith collaborations in Loyola University
Chicago Illinois, USA, 26 April 2012 – On his last day in Chicago during this on April 26th, His Holiness first went to the chapel of Loyola University to address the Tibetan community. Around 500 Tibetans from Chicago, Madison, Bloomington, and Minneapolis area had gathered. On his arrival there he was received by officials of Loyola University, Tashi Tsering Phuri of the Tibet Center, Lhakpa Tsering, President of Tibetan Alliance of Chicago, while a select group of children and members of the community sang a welcome song and two children (a boy and a girl) made the Droso Chemar offering
As His Holiness assumed his seat on the stage, a group of children sang a song in praise of him. His Holiness asked that Kalon Tripa Lobsang Sangay share the stage with him.
His Holiness the Dalai Lama is greeted by song on his arrival to meet with the Tibetan community at the Loyola University Chapel in Chicago on April 26, 2012.
Photo/Mark Beane/Loyola University Chicago
His Holiness stressed on the importance of the Tibetan people to preserve their identity. He said this is particularly important where the Tibetans have to be representative of their people. He talked about the need for the younger generation of Tibetans to know their language. He added that without understanding the language it would be very difficult for the people to really understand their heritage (even though they could read about the same in translation). Therefore, he advised the parents to converse with their children in Tibetan at home and not take the easy way out by speaking in English, for example.
His Holiness then talked about the development in the devolution of authorities to the elected Kalon Tripa. He said that ever since his childhood, he had witnessed drawbacks in the Tibetan administrative system. His Holiness said although his officials would not give him the reality of the situation, it was his sweepers in both Norbu Lingka and Potala who used to convey to him about the real developments relating to the Regent or the officials. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama participates in the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates
His Holiness the Dalai Lama and former Russian President Mikhail Gorbachev participate in a panel discussion during the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates held in Chicago, Illinois, on April 25, 2012. Photo/Getty Images
His Holiness participates in the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates
Chicago, Illinois, USA, 25 April 2012 – His Holiness the Dalai Lama began his morning program ias he met separately with President Lech Walesa, Jody Williams, and President Mikhail Gorbachev. They discussed issues of mutual concern, including issues taken up at the 12th World Summit of Nobel Peace Laureates. His Holiness said he regarded President Walesa as a hero as he stood firm against totalitarianism. His Holiness told President Gorbachev that he had single-handedly contributed to a change that had global impact. Kalon Tripa Lobsang Sangay, who is attending the Summit, was present in these meetings. Thereafter, His Holiness attended a luncheon for the participants of the Summit. In the afternoon, His Holiness was one of the panelists for a discussion on “World Peace and Nonviolence: Never Give UP.” His co-panelists were fellow Nobel laureates President Mikhail Gorbachev, Prof. Jody Williams and Prof. Muhammad Yunus. Before the session began, all the Nobel Laureates gathered on the stage as President Gorbachev presented actor Sean Penn with the 2012 Peace Summit Award. A video message from Aung San Suu Kyi was also screened. Read the rest of this entry »
L’India ritira tutte le accuse contro il Karmapa
Il 17mo Karmapa Lama
Il governo indiano ammette l’errore e chiude le indagini contro il “numero 3” del buddismo tibetano, accusato in dicembre di “essere una spia al soldo della Cina”. Soddisfazione nel mondo della diaspora: “Sapevamo che era del tutto innocente”.
Dharamsala (AsiaNews) – Il governo indiano ha ritirato tutte le accuse presentate in dicembre contro il Karmapa Lama, “numero 3” del buddismo tibetano e probabile guida dei fedeli della “sciarpa gialla” dopo la morte del Dalai Lama. Le autorità dello Stato settentrionale dell’Himachal Pradesh avevano aperto un’inchiesta contro il religioso per “cospirazione” e “truffa”, ma molti avevano visto dietro le accuse la mano di Pechino, che cerca di spezzare la continuità religiosa del buddismo tibetano.
Alla fine del 2011, grazie a una soffiata anonima, gli agenti di polizia locale avevano perquisito il monastero di Gyuto a Dharamsala, dove risiede il 26enne leader del “sentiero del Diamante”. All’interno avevano trovato circa 1 milione di dollari in varie valute, comprese gli yuan cinesi: la scoperta aveva fatto gridare allo scandalo, e diversi media indiani avevano definito il Karmapa Lama “una spia al soldo della Cina”.
Subito dopo il sequestro, il leader religioso aveva ammesso la presenza del denaro ma aveva specificato che si trattava di “donazioni, che arrivano a me da ogni parte del mondo. Sono pronto ad ammettere che qualcosa è andato storto nella gestione finanziaria di questi fondi, ma non me ne sono mai occupato io. Il mio ruolo è del tutto religioso, non affronto queste questioni”. Read the rest of this entry »
La meditazione agisce sul funzionamento del cervello
La meditazione agisce sul funzionamento del cervello
Così come l’allenamento in palestra potenzia i muscoli, allo stesso modo una lunga pratica di meditazione è in grado di portare a delle modifiche fisiologiche nel cervello in grado di potenziare le emozioni positive a scapito di quelle negative come quelle legate alle preoccupazioni ed allo stress. A trarre questa conclusione è stato uno studio condotto su monaci buddisti pubblicato sugli Annals of American National Academy of Science.
Il gruppo di ricercatori dell’Università del Wisconsin di Madison, negli Usa, ha effettuato una comparazione tra un gruppo di dieci studenti volontari che non avevano mai praticato la meditazione, dall’età di una ventina di anni, e monaci, dall’età media di 45 anni, formatisi secondo i principi e gli esercizi spirituali insegnati dalla millenaria tradizione tibetana. Read the rest of this entry »
La meditazione riduce l’ansia e potenzia le difese immunitarie.
La meditazione riduce l’ansia e potenzia le difese immunitarie.
Uno studio dell’Università del Wisconsin ha coinvolto 41 persone in uno studio sull’effetto della cosiddetta “terapia della mente attiva” (mindfulness medication), una tecnica sviluppata da Jon Kabat-Zinn, un esperto americano nella riduzione dello stress, per aiutare chi viene ricoverato in ospedale a limitare dolore e fastidi. Venticinque persone hanno seguito un corso di meditazione a cadenza settimanale, con un ritiro di sette ore, nel corso dello studio, eseguendo anche una serie di esercizi a casa. Le altre non hanno fatto nulla di speciale. Dopo otto settimane, i ricercatori hanno misurato l’attività elettrica nella zona frontale del cervello di tutti i partecipanti. Read the rest of this entry »
His Holiness Shares Views on Mindfulness at Mayo Clinic Discussion
His Holiness the Dalai Lama: “Master Shantideva said there being no reason to feel sad if there is a way to overcome a challenge, and there being no use to feel sad if there is no way to overcome it”.
His Holiness the Dalai Lama first gave an interview to Piers Morgan of CNN, who began by asking His Holiness about his health given his medical check up. His Holiness responded by saying that for the last seven years he has been having his annual check up at Mayo Clinic and that his basic physical condition is good. His Holiness also answered questions about future of world peace, his views on the United States and President Obama, the self-immolations in Tibet, China’s future, vegetarianism, movies, music, etc. This will be aired on Piers Morgan Tonight on April 25, 2012 night.
Thereafter, His Holiness met with the newly appointed President of Mind & Life Institute, Mr. Arthur Zajonc, and with its board of directors. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama: la Cina ha travisato le mie intenzioni
Sua Santità il Dalai Lama: “E' arrivato il momento per la Cina di interrogarsi sulle reali cause che portano i tibetani a sacrificare le loro vite”.
Dagli Stati Uniti, dove si trova in questi giorni, il Dalai Lama ha commentato la drammatica situazione tibetana. Il 22 aprile, parlando a un gruppo di 500 studenti cinesi, il leader spirituale tibetano, dopo aver ribadito che l’unione con la Cina è nell’interesse dei tibetani – ma solo in presenza di una reale autonomia – ha affermato tra l’altro che all’epoca della Rivoluzione Culturale i funzionari cinesi in Tibet affermarono che avrebbero annientato la lingua e la cultura tibetana nell’arco di una quindicina d’anni. Questa politica, ha affermato il Dalai Lama, è stata la causa scatenante delle dimostrazioni del 2008 e di quelle che si sono succedute ma i cinesi, volendo trovare un capro espiatorio, hanno accusato la mia persona di essere il mandante delle proteste. Per questo, ha aggiunto, ho perso ogni fiducia nel governo di Pechino, anche se continuo fermamente a credere nel popolo cinese. Read the rest of this entry »
Tibet: nuovi arresti e proteste a Kardze. Sono morti Choephag Kyab e di Sonam immolatisi il 19 aprile.
Continuano le proteste dei tibetani in Cina
È stata data ufficialmente notizia della morte di Choephag Kyab e di Sonam , i due giovani tibetani immolatisi con il fuoco a Zamthang, località a sud est di Ngaba, il giorno 19 aprile. Intanto arrivano dal Tibet notizie di nuovi pestaggi, arresti, espulsioni di monaci dai monasteri e chiusure di scuole e istituzioni tibetane. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha reso noto che il 14 aprile, circa 250 tibetani residenti nel villaggio di Da-Yul (nella Contea di Kardze) sono stati arrestati per aver protestato contro la chiusura di una organizzazione locale, la Da-yul Thundin Tsogpa ”, letteralmente “l’Associazione per l’Unità di Da-yul”.
L’organizzazione, che dal 2008 riunisce gli abitanti di tredici villaggi aiutandoli a risolvere dispute locali e a cementarne l’unità, è stata accusata dalle autorità cinesi di svolgere attività politiche e per questo definita “illegale”. L’ingiunzione di chiusura immediata ha causato il risentimento della popolazione locale che è scesa in piazza. Un gruppo di oltre trecento poliziotti è subito arrivato dalla vicina Kardze e ha arrestato il leader dell’organizzazione assieme a 250 tibetani. Read the rest of this entry »
The Year of the Stray Dog
The Year of the Stray Dog
By Yan Lianke
BEIJING — Old habits die hard. Despite leaving my home in the countryside more than 30 years ago, I never feel that the first of January marks the start of a new year. In my hometown, the true beginning of a new year is the first day of the Chinese Lunar New Year.
The year 2011 for me was as long and dark as a tunnel without light.
My dark 2011 started with my son’s search for a job. He had finished his studies in Britain and returned to China armed with a master’s degree in law. He believes that to make a difference in China he must start his career as a public servant within the legal system. However, because he is not a member of the Chinese Communist Party, it is almost impossible for him to sit for the national civil service exam to get the job he wants.
He considered joining the Communist Party more than once when he was an undergraduate. I talked him out of it every time, saying, “Do people have to be party members to get on in this life?” As a father, my son’s experience makes me feel I should kneel down in front of the party leaders and beg them to give young people who are not party members the same career opportunities it gives to those who have joined. Read the rest of this entry »
His Holiness speaks to Chinese students in Rochester
Rochester, Minnesota, USA, 22 April, 2012 – This morning His Holiness left the city of Long Beach for Rochester, Minnesota. Gaden Shartse Abbot Jamyang Choeden, Geshe Lobsang Tsultrim, Managing Director, and staff of Gaden Shartse Thubten Dhargye Ling saw him off at the airport.
On his arrival in Rochester, several hundred members of the Tibetan community (Tibetan American Foundation of Minnesota) had gathered to welcome him. His Holiness went around greeting them and advised them to remain at ease. His Holiness was received by officials and doctors of Mayo Clinic and thereafter went to address a gathering of more than a 100 Chinese students and scholars studying in in Minnesota, including from St. Olaf College; University of Minnesota; Macalester College; Carleton College; Normandale College; Mayo High School; Winona State University; and Southwest High School.
His Holiness the Dalai Lama addresses a gathering of Chinese scholars and students in Rochester, Minnesota, on April 22, 2012. Photo/Shenphen Sangpo
His Holiness began by talking about everyone of them being the same human being from the one blue planet. He said if we have such a mindset then we will not see any need to involve in cheating, etc. His Holiness said Han and Tibetans have sufficient reason to fight. Historically, he said for the past 1000 years or so Tibetan and Chinese emperors specially have had a close relationship, including marital ties. He said the ties have sometimes been happy ones and at other times problematic.
He said throughout the world things are changing referring to how the European Union has evolved. In the Tibetan case, the Tibetans have a distinct identity, including our own language and written script, which is closer to the Indian Devnagri script, he said. We must, however, think of the reality, he said. His Holiness said it is in the Tibetan people’s own interest to remain within the People’s Republic of China. However, there should be meaningful autonomy, he said.
His Holiness said the 17 Point Agreement that Tibet had signed with China was in the spirit of one country, two systems. He talked about his visit to China in 1954-55 and his meetings with Mao Zedong, Liu Shaoqi (who he called as his immediate boss), Zhou Enlai. Etc. His Holiness said he had much interest in Marxism and had expressed his desired to the Chinese Communist Party, but was asked to wait. He added that although he considers himself a Marxist, he is not a Leninist. He talked about Mao’s interest in Tibet and how he even asked His Holiness to be in direct touch with him. Read the rest of this entry »
Campagna di raccolta firme: solidarietà ai prigionieri politici tibetani
L’Associazione Italia-Tibet e la Comunità Tibetana in Italia hanno indetto una campagna di solidarietà e di raccolta firme a favore della liberazione di quattro prigionieri politici tibetani. Chiediamo la scarcerazione dell’XI Panchen Lama, di Tenzin Delek Rinpoche, di Dhondup Wanchen e di Jigme Guri. La campagna è ufficialmente lanciata oggi Sabato 21 aprile, a Milano, Piazza S. Babila, dove è allestito, dalle ore 14.00 alle ore 20.00, un banchetto con materiale informativo e i moduli per la raccolta delle firme
FIRMA ANCHE TU!
Invitiamo i simpatizzanti della causa tibetana a scaricare e stampare i moduli sotto riportati e a partecipare alla campagna raccogliendo le firme tra amici e conoscenti. Le firme raccolte dovranno essere inviate entro la fine del mese di giugno 2012 a: Associazione Italia-Tibet, Via Pinturicchio 25, 20133 Milano.
I quattro moduli per la raccolta firme
Liberazione dell’XI Panchen Lama : nato il 25 aprile 1989 e rapito nel 1995, all’età di 6 anni, dopo il suo riconoscimento da parte del Dalai Lama come reincarnazione del X Panchen Lama, fu all’epoca definito da Amnesty International “il più giovane prigioniero politico del mondo”. Non si hanno più sue notizie. Il 25 aprile compirà 23 anni.
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Liberazione di Tenzin Delek Rinpoche : condannato all’ergastolo il 7 aprile 2002 con l’accusa di aver compiuto attività separatiste, ha sempre protestato la sua innocenza. E’ in carcere da 10 anni.
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Liberazione di Dhondup Wanchen : regista tibetano arrestato nel 2008 per aver girato un filmato in cui intervista i suoi connazionali sulla situazione del Tibet occupato. E’ in carcere da 6 anni.
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Liberazione di Jigme Guri : assistente del regista Dhondup Wanchen, arrestato e torturato nel 2008, è stato nuovamente arrestato nel gennaio 2011 per aver denunciato in un video le torture che gli erano state inflitte. E’ accusato di attività separatiste.
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Grazie per la vostra partecipazione e il vostro sostegno
Associazione Italia-Tibet – Comunità Tibetana in Italia – Onlus
His Holiness Arrives in Long Beach and Begins Yamantaka Initiations
Well-wishers greet His Holiness the Dalai Lama on his arrival at his hotel in Long Beach, California, on April 20, 2012. Photo/Max Roper
Long Beach, California, USA, 20 April 2012 – His Holiness the Dalai Lama left San Diego on April 20th morning arriving in Long Beach a little after 8:00 am to continue with his visit to Southern California. The Abbot of Gaden Shartse, Jangchup Choeden, and officials of the Gaden Shartse Thubten Dhargye Ling Center, the host of his visit, received him at the airport. At the hotel, members of the Tibetan community in Southern California as well as of the GSTDL Center had gathered to receive him. Before a gathering of the press, the Mayor of Long Beach City, Bob Foster, welcomed His Holiness and announced that a tree will be planted in Long Beach in his honor. Then State Senator Lou Correa informed His Holiness of how he had read many of his books as a young boy and admired his thoughts. The Senator also presented to His Holiness a plaque of appreciation as a humble symbol of the people of Orange County, in which Long Beach is located. In his remarks to the press, His Holiness said wherever he went he talked about his two commitments of promoting human values and promoting religious harmony and understanding. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama deplora le immolazione di tibetani
Sua Santità il Dalai Lama
Long Beach (California), 21 apr. (TMNews) – Il Dalai Lama si è detto dispiaciuto per l’ondata di immolazioni tibetane degli ultimi mesi, con 34 casi dall’inizio del 2011: “E’ un fatto molto triste, ma allo stesso tempo si tratta di una questione molto politica e preferisco non commentare”.
Il leader spirituale tibetano – in visita negli Stati Uniti – ha tuttavia aggiunto di vedere dei segni di riforma politica in Cina: le dichiarazioni rese il mese scorso dal premier cinese Wen Jiabao mostrano a suo dire che Pechino non ha altra scelta che quella di procedere a delle riforme strutturali e politiche. (fonte Afp)
Sichuan, chiusa a forza una scuola di tibetano
Una scuola per bambini in Tibet
Sichuan, chiusa a forza una scuola di tibetano
Le autorità temono e proibiscono ogni forma di insegnamento autonomo: in Tibet e nelle province cinesi a maggioranza tibetana si deve parlare e scrivere in mandarino. Arrestati il preside e un insegnante: la scuola era aperta da più di 20 anni. Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi della contea di Kardze, nella provincia del Sichuan, hanno chiuso con la forza una scuola che insegnava ai giovani in lingua tibetana. Il direttore e un insegnante sono stati arrestati e portati in una località sconosciuta. Secondo Pechino, l’insegnamento del tibetano – la lingua ma anche la cultura, la musica e la storia – è un crimine paragonabile all’indipendentismo. Alcune fonti confermano l’accaduto. Lo scorso 2 aprile, ma la notizia si è appresa solo ora, un gruppo di agenti in divisa si è recato presso la scuola Khadrok Jamtse Rokten e ne ha ordinato la chiusura. Read the rest of this entry »
Altri due tibetani di 20 anni si autoimmolano col fuoco
autoimmolazioni in Tibet
Altri due tibetani sono andati ad aggiungersi alla sempre più lunga lista dei manifestanti che, in Cina o altrove, si sono uccisi con il fuoco per protestare contro la repressione cinese nella madrepatria. Si sono immolati dandosi fuoco nel sud-ovest della Cina, dove prosegue la contestazione contro la repressione culturale e religiosa condotta da Pechino nonostante la forte presenza della polizia. La notizia è stata riferita da un monaco buddhista che ha assistito al duplice suicidio e confermata dalla Ict, la Campagna internazionale per il Tibet, organizzazione umanitaria con sede negli Stati Uniti. Teatro della protesta sarebbe stato Barma, città situata nella prefettura di Aba tra le montagne della provincia del Sichuan, nella Cina sud-occidentale.
I due tibetani, identificati come Sonam e Choephak Kyap , entrambi laici e sulla ventina, si sono immolati davanti a un monastero invocando libertà per la loro terra; secondo alcune fonti, i residenti ne hanno difeso i corpi dalle forze di sicurezza, trasferiti in ospedale, sono deceduti poco dopo a causa delle gravissime ustioni riportate. Read the rest of this entry »
His Holiness speaks on universal ethics and compassion
His Holiness the Dalai Lama holding the University of San Diego’s Medal of Peace presented to him before his talk in San Diego on 18 April 2012/Photo/Tim Mantoani
San Diego: On his final full day in San Diego during this visit, on April 19, 2012 His Holiness continued with his theme of compassion without borders and spoke to a sold out crowd of 13000 people at the San Diego State University on upholding universal ethics and compassion. He also participated in a discussion on neuroscience and the emerging mind with scientists. In the morning, His Holiness visited the Viejas Arena of San Diego State University and gave an interview to Maureen Cavanaugh of KPBS, the San Diego affiliate of Public Broadcasting Service. He responded to questions relating to compassion in the American society and on his devolution of political authority. This is being broadcast later in the day. Thereafter, His Holiness entered the stage of the arena to a thunderous welcome from the people. Dr. Elliot Hirshman, President of San Diego State University, welcomed His Holiness to the event. Thereafter, San Diego Mayor Jerry Sanders presented His Holiness with the Key to the City. In a brief remark, the Mayor said, “Throughout his teachings, His Holiness encourages all of us to strive for a better future, through peace and compassion for others. With this key, we offer His Holiness a promise to keep working for a brighter tomorrow.” The Mayor said that His Holiness’ message of compassion and peace resonates with the citizens of his city.
Ms. Lauren Powell Jobs, in her introduction of His Holiness, said his message was that altruism to our spiritual wellbeing is a civic responsibility. She termed His Holiness a religious leader who includes and not excludes. She applauded the approach of His Holiness and the Tibetan people even in the face of “terrible experience of oppression that continues even to this day.” Read the rest of this entry »
Two more self-immolations in Tibet
In reports coming out of Tibet, two more Tibetans set their bodies on fire today in an apparent protest against China’s continued occupation of Tibet. The two lay Tibetans are being identified as Choephag Kyab and Sonam from the Zamthang region of Ngaba, eastern Tibet. Exile sources say that the two set themselves of fire at around 1 pm (local time). No further details are available on the condition of the two Tibetan youths, both in their early 20s. The continuing wave of self-immolations in Tibet has witnessed 35 Tibetans set their bodies on fire demanding the return of His Holiness the Dalai Lama from exile and freedom in Tibet. Speaking to reporters earlier this week in Hawaii, the Dalai Lama had called for an investigation into the “real causes” of the self-immolations in Tibet. Read the rest of this entry »
His Holiness dwells on connections between inner development and climate change, peace & justice
San Diego, California, USA, 18 April 2012 – On his first day in San Diego on April 18th morning, His Holiness participated in a panel discussion on climate change in which he reiterated his call for countries to place global interest of environmental concern first before any other national interests. In the afternoon, His Holiness spoke to a packed stadium on the connection between peace, justice and inner development.
His Holiness’ first went to the University of California San Diego where he was received by its Chancellor, Dr. Marye Anne Fox. Accompanied by the Chancellor, His Holiness met with the media.
His Holiness the Dalai Lama speaking with members of the media in San Diego on April 17, 2012. Photo.Tim Mantoani
In his opening statement, His Holiness outlined his two commitments of promoting human values and promoting religious harmony and understanding. Talking about his third commitment concerning Tibet, His Holiness explained that in 2011 there was a change by which he devolved his political authority to an elected Tibetan leadership.
His Holiness said it is his basic belief that the world belongs to humanity and each country belongs to its people, and not to religious leaders kings, queens, emperors or political parties. He said he had said on another occasion that America belongs to the over 300 million American people and not to the Republican or the Democratic parties.
He said from his days as a teenager, he had voiced his feeling that the governmental system in Tibet had lot of drawbacks. He said he had assumed temporal responsibility in 1950 and in 1952 established a Reforms Committee and started some reform. He, however, added that this was not very successful because China wanted reforms according to its own agenda. Read the rest of this entry »
His Holiness honoured with San Diego University’s Medal of Peace
His Holiness the Dalai Lama during his talk at the University of San Diego on April 18, where he was presented with the University’s Medal of Peace/OHHDL Photo
San Diego: On his first day in San Diego on April 18, 2012 morning, His Holiness participated in a panel discussion on
climate change in which he reiterated his call for countries to place global interest of environmental concern first before any other national interests. In the afternoon, His Holiness spoke to a packed stadium on the connection between peace, justice and inner development. His Holiness’ first went to the University of California San Diego where he was received by its Chancellor, Dr. Marye Anne Fox. Accompanied by the Chancellor, His Holiness met with the media. In his opening statement, His Holiness outlined his two commitments of promoting human values and promoting religious harmony and understanding. Talking about his third commitment concerning Tibet, His Holiness explained that in 2011 there was a change by which he devolved his political authority to an elected Tibetan leadership. His Holiness said it is his basic belief that the world belongs to humanity and each country belongs to its people, and not to religious leaders kings, queens, emperors or political parties. He said he had said on another occasion that America belongs to the over 300 million American people and not to the Republican or the Democratic parties. Read the rest of this entry »
Tibetani in piazza contro la corruzione, 100 feriti e 20 arresti
Gli abitanti del villaggio Adhue decidono di manifestare contro i funzionari comunisti locali, che volevano premiare due loro colleghi accusati di aver rubato i fondi destinati alla popolazione. La Polizia armata del popolo ha represso con la forza bruta una manifestazione pacifica di tibetani che dimostravano contro il governo della Prefettura autonoma di Qiang, nella provincia del Sichuan, colpevole di aver premiato due funzionari locali che avevano rubato i fondi destinati alla popolazione. Circa un centinaio i feriti: alcuni sono molto gravi. Lo scorso 14 aprile, un gruppo di dirigenti comunisti della Contea di Ngaba si è recato in visita presso il villaggio Adhue per premiare in maniera pubblica due funzionari del posto, accusati dalla popolazione di aver sottratto fondi destinati alla costruzione di case popolari. Nel corso della visita, i funzionari della Contea hanno anche annunciato che i due sarebbero stati premiati per il loro “buon lavoro”. A questo annuncio, i tibetani presenti hanno espresso il loro disappunto; subito dopo sono arrivati circa 10 camion della polizia. Scesi in terra gli agenti, insieme ai loro capi, hanno iniziato a percuotere la folla: i camion si sono allontanati con i funzionari della Contea. Tra i 15 e i 20 manifestanti sono stati arrestati: tre sono stati identificati come Tenzin Tsering, Tsenor e Tsamchen del villaggio Tsosum. Di loro al momento non si sa nulla. Dopo le proteste del 2008, il governo locale si è appropriato di una grande area di proprietà dei residenti nota come “Omaylue”, utilizzata per preghiere comunitarie e per le festività buddiste: alcuni locali avevano protestato ma erano stati isolati. Il governo aveva promesso di costruire sul luogo un ospizio per gli anziani, mentre oggi vi sorge una grande caserma della polizia. Per evitare altre proteste, il governo ha costruito nei pressi di “Omaylue” – sempre sui terreni della comunità – una serie di piccole abitazioni “da destinare al popolo”. Solo dopo la costruzione i residenti hanno scoperto che avrebbero dovuto pagare per ottenere una casa, di fatto per saldare i conti scoperti dalle tangenti dei due dirigenti. Il Tibet è sin dal 2008 teatro di continue violenze contro la popolazione. Il governo centrale ha autorizzato l’uso della forza per reprimere le proteste dei locali, che chiedono libertà religiosa e autonomia culturale. Secondo Pechino essi sono invece aizzati dal Dalai Lama e dalla sua “cricca”, che vogliono distruggere l’unità cinese. Le proteste contro la corruzione del Partito e del governo sono oramai una costante in tutto il Paese. (di Nirmala Carvalho, AsiaNews)
Ricordati a Dharamsala Jamphel Yeshi e Dhondup Phuntsok, un centinaio di tibetani picchiati vicino a Ngaba
Nella ricorrenza della terza settimana dalla morte di Jamphel Yeshi e della seconda settimana dalla morte di Dhondup Phuntsok , si è tenuta a Dharamsala, nello Tsug-la Khang, il tempio principale, una cerimonia commemorativa e di preghiera presieduta da Tenzin Tsundue, presidente della sezione regionale del Tibetan Youth Congress. Ricordiamo che Jamphel si è immolato a Delhi il 26 marzo ed è spirato la mattina del 28 in seguito alle ustioni riportate sul 98% del suo corpo. Dhondup è annegato gettandosi nel Gange, a Calcutta, nella notte tra il 2 e il 3 aprile. In una lettera scritta a mano prima di darsi fuoco, Jamphel Yeshi spiega le ragioni del suo gesto. Queste le sue parole: “Nel momento in cui si avvicina la realizzazione del nostro obiettivo, ricordate che se possedete del danaro è il momento di spenderlo, se siete istruiti è il momento di mettere a frutto la vostra educazione, se avete il controllo della vostra vita è arrivato il giorno di sacrificarla”. “Se, nel 21° secolo, i tibetani si immolano con il fuoco è perché vogliono che il mondo conosca la loro sofferenza e il loro essere privati dei diritti umani fondamentali; se avete a cuore il popolo tibetano, siate al suo fianco”. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha diffuso oggi la notizia che un centinaio di tibetani sono stati picchiati e feriti dalla Polizia Armata del Popolo a Adhue, un villaggio a nord di Ngaba. Il fatto è accaduto il 14 aprile quando un gruppo di dipendenti governativi, arrivati al villaggio dalla vicina Contea di Ngaba, hanno iniziato a tessere gli elogi di due funzionari e a promettere loro una ricompensa per il “buon lavoro” svolto. Immediata la protesta della popolazione locale che riteneva invece i due funzionari responsabili di appropriazione indebita di fondi destinati alla costruzione di nuove abitazioni. Numerosi poliziotti, in precedenza allertati e già nelle vicinanze, sono subito arrivati a bordo di una decina di automezzi e hanno iniziato il pestaggio. Si contano un centinaio tra contusi e feriti, alcuni dei quali ricoverati all’ospedale, e una ventina di arresti. Fonti: Phayul – Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia – Italia Tibet
His Holiness talks about preserving culture and promoting peace in today’s world
Honolulu, Hawaii, 15 April 2012.- On his second full day in Hawaii, His Holiness the Dalai Lama participated in a panel discussion on “The Importance of Native Intelligence in Modern Times” with Native Hawaiian leaders and spoke about peace at a sold-out public talk. He also gave an interview to Renee Montagne of National Public Radio (NPR). His Holiness responded to questions about the possibilities of bullies in schools changing themselves, his impression about Hawaiian culture, as well as about the current situation in Tibet. This interview is being aired in NPR’s Morning Edition program on April 15, 2012.
His Holiness the Dalai Lama and fellow panelists at the East West Center at the University of Hawaii, venue for the Hawaiian cultural panel entitled “The Importance of Native Intelligence in Modern Times” held on April 15, 2012. Photo/JHook/Civic Beat
Thereafter, His Holiness went to the East West Center where Mr. R. Brian Tsujimura Chairman of the Board of Governor of the Center, received him. As His Holiness entered the venue of the panel discussion, he was welcomed with traditional Hawaiian chants. His Holiness inquired about the meaning of the chant before going to the stage.
The topic of the panel discussion was “the Importance of Native Intelligence in Modern Times, and His Holiness’ co-panelists were Dr. Pualani Kanahele, writer and expert on Hawaiian cultural practices and Mr. Nainoa Thompson, President of the Polynesian Voyaging Society. The discussion was moderated by Mr. John De Fries, president of Friends of the Future that focuses on Native Hawaiian cultural practices. He began by requesting His Holiness to share his experience after a day and a half’s stay in Hawaii this time. His Holiness responded by saying that at the level of a human being, he was impressed with the smile of the Hawaiian people, both old and young. He then expanded on his view on culture saying that it was an evolutionary one. In Tibet, the Tibetan culture evolved on account of the particular environment there and similarly in Hawaii its culture evolved with its connection to the sea. He said in general a small community that has not had an easy life develops a sense of community heritage unlike developed urban areas where people are almost becoming like parts of a machine. Read the rest of this entry »
Lettera di Lama Zopa Rinpoche
Sua Santità il Dalai Lama benedice Lama Zopa Rinpoche
Lettera di Lama Zopa Rinpoche
Miei carissimi amici, benefattori, studenti, staff dell’FPMT, preziosi come la gemma che esaudisce i desideri,
Non potete immaginare quante puje siano state fatte, in seguito al mio ictus, in Tibet, in India e in tutto il mondo; il numero di puje che sono state fatte è incredibile, così come le centinaia, migliaia, milioni di mantra di Padmasambhava e Om Mani Padme Hum recitati in Tibet e in altri paesi, da singoli individui, gruppi e centri. E poi specialmente le liberazioni di animali sono state così numerose in Tibet e in altri luoghi, e naturalmente questa è una cosa molto positiva, perché fa sì che gli animali non soffrano e non vengano uccisi.
Quando ero in ospedale ho visto un programma su animali che venivano venduti per essere uccisi in Indonesia e in altri paesi (commercio di animali vivi); non so da quanto questa cosa vada avanti, sicuramente da molto tempo.
Alla televisione ho visto le capre che aspettavano in fila, dentro recinti di legno; non mostrava come venivano uccise, ma mostrava una mucca su una piattaforma, con la testa legata, tirata giù per essere uccisa. La mucca non voleva muoversi e l’uomo la tirava.
Ho pensato che non ho il potere di fermare tutte queste uccisioni, ma quello che posso fare è cercare di ispirare le persone perché diventino vegetariane; da allora, qualsiasi insegnamento stia dando, anche se di tantra, sto provando a parlare alle persone dell’importanza di diventare vegetariani, di evitare la carne, o di mangiare meno carne, in modo che meno animali vengano uccisi. Sto cercando di fare questo.
Ad esempio, una persona in Vietnam è diventata vegetariana perché ha saputo che ero malato, e una studentessa del Centro Buddhista Amitabha di Singapore ha preso i precetti Mahayana per tutta la vita dopo aver saputo che ero malato, e anche un carcerato negli Stati Uniti ha smesso di mangiare carne. Sono davvero, davvero incredibili! Read the rest of this entry »
His Holiness talks about Educating the Heart in Honolulu
His Holiness the Dalai Lama wearing a traditional ceremonial hat at the Bishop Museum on Oahu, Hawaii, on April 14, 2012. Photo/Brian Tseng/Civic Beat
Honolulu, Hawaii, 14 April 2012 – Today His Holiness the Dalai Lama spoke about Educating the Heart to around 9.500 students of Hawaii advising them about the importance of inner mental development for a wholesome education. As he left the hotel for his engagement, he gave a brief audience to the small Tibetan community in Hawaii in the hotel’s lobby. His Holiness inquired about the profession the people were involved in and told them not to forget their Tibetan identity. He stressed on the importance of preservation of the Tibetan culture and pointing to a person who was from Ladakh, he said that the Ladakhis had done much in this effort. Thereafter, His Holiness went to the Bishop Museum, the largest museum in the state and the premier natural and cultural history institution in the Pacific. On his arrival, he was welcomed with a special chant. Young children of the ‘Aha Pūnana Leo Honolulu, an institution set up to promote Hawaii’s culture, sang a song of welcome. Thereafter, His Holiness went through the museum’s exhibitions. Read the rest of this entry »
H.H. Dalai Lama arrives on Hawaii
His Holiness the Dalai Lama does a traditional Hawaiian Ha with a student during welcoming ceremonies on his arrival in Honolulu, Hawaii, on April 13, 2012. Photo/JHook/Civic Beat
H.H. Dalai Lama arrives on Oahu, brings laughter to welcoming ceremony
Honolulu, Hawaii, 14 April 2012 (by Ben Gutierrez, HawaiiNewsNow) – Tenzin Gyatso, better known as the 14th Dalai Lama of Tibet, arrived on Oahu Friday and quickly charmed a group of students who greeted him with music and hula. (video of arrival at http://youtu.be/gHND6kxtsxQ )
The Dalai Lama was accompanied by eBay founder and chairman Pierre Omidyar, who also accompanied him to the welcoming ceremony. Omidyar’s foundation also provided a lead grant to fund the visit.
There was a nervous hush in the room as the Tibetan spiritual leader first entered. But the Kamehameha Schools Glee Club and Hula Ensemble quickly caught his attention; instead of walking to the stage, he headed the students to shake hands, and to smell the lei that glee club member Jonah Ho’okano was wearing. Read the rest of this entry »
Come nel 2009 a Machen, un tibetano sceglie la morte gettandosi nel Gange a Calcutta
Dhondup Phuntsok, un tibetano di 26 anni si è immolato a Calcutta saltando dal ponte Howrah e gettandosi nel Gange.
E’ accaduto nella notte tra il 2 e il 3 aprile ma la notizia è stata data i giorni successivi e ripresa con nuovi particolari l’11 aprile dal sito tibetano Tibet Post. Dhondup Phuntsok , un tibetano di 26 anni si è immolato a Calcutta saltando dal ponte Howrah e gettandosi nel Gange. Sconvolto dalla notizia dell’immolazione di Jamphel Yeshi, a New Delhi, Dhondup, prima di compiere l’atto estremo ha scritto di suo pugno un messaggio in cui solleva i suoi amici e compatrioti tibetani da ogni responsabilità legata al suo gesto. “E’ una mia personale decisione” – scrive Dhondup Phuntsok – “Qualsiasi conseguenza possa derivare da quanto compirò questa notte, non preoccupatevi, nessuno di voi è coinvolto, cancellerò tutti i numeri dal mio cellulare così nessuno sarà contattato se dovessi essere preso mentre compio quanto ho deciso o durante le indagini della polizia; ripeto, non preoccupatevi, siate certi delle mie parole”. “Tibet libero”, conclude il messaggio. Il suo corpo è stato ripescato dal Gange il 6 aprile: indossava una Tshirt con la scritta Free Tibet. Read the rest of this entry »
Self-immolation as protest in tibet
Palden Choetso, self-immolated 3 November 2011
Self-immolation as protest in tibet
Guest Editors: Carole McGranahan (University of Colorado) and Ralph Litzinger (Duke University)
Tibet has no history of self-immolation as sacrifice, religious offering, or political protest. Yet, in the last year alone, roughly thirty-five Tibetans have set themselves on fire. The overwhelming majority of self-immolators are inside Tibet, in the People’s Republic of China, and almost exclusively in northwestern Sichuan and southeastern Qinghai provinces (corresponding to the Tibetan regions of northern Kham and southern Amdo). In this special issue of Cultural Anthropology, we collectively ask why. Why are so many Tibetans resorting to the singular act of setting the body on fire? What combination of cultural, historical, political, and/or religious reasons inspire these acts?
Most of the self-immolators have been young Buddhist monks (or former monks), men in their teens and early twenties, but nuns have also immolated, as have both male and female laypeople. One of the self-immolators was a tulku/sprul ku, a respected Buddhist reincarnate lama in his forties. Two earlier Tibetan self-immolations are notable: Thubten Ngodup who in 1998 was the first Tibetan to self-immolate as a form of political protest, and Tapey who self-immolated in February 2009 following massive protests in Tibet the year before. Read the rest of this entry »
All is not lost for Tibetans
With the new media, the Tibetan issue is now known worldwide
By RS Kalha, Former Secretary, MEA (Tehelka)
MOST PEOPLE in India, when they saw Jamphel Yeshi, a 27 year old Tibetan set himself on fire to protest the arrival in India of the Chinese leader Hu Jintao, could not but have pondered over the sad fate that has befallen a forgotten people. Yeshi was an activist with the Tibetan Youth Organisation who before self-immolating, left a poignant note that read, “The fact that the Tibetan people are setting themselves on fire in this 21st century is to let the world know about their suffering.” Yeshi is not alone, for the figure of Tibetan self-immolations in China has crossed over 30. But is the world listening? Read the rest of this entry »
Tibetan Parliament thank US Senate for Tibet Resolution
The Tibetan Parliament-in-Exile with His Holiness the Dalai Lama
Tibetan Parliament in exile thank US Senate for 6-Point Tibet Resolution
DHARAMSHALA: The Tibetan Parliament-in-Exile has expressed its deep appreciation to US Senators for unanimously passing a resolution on Tibet last month in view of spate of tragic self-immolations of Tibetans.
The six-point resolution, introduced by Senators Dianne Feinstein and Joseph Lieberman, mourns the death of Tibetans who have self-immolated and deplores the repressive policies targeting Tibetans”.
The resolution calls on the Chinese government to suspend implementation of religious control regulations, reassess religious and security policies implemented in Tibet, and resume a dialogue with Tibetan Buddhist leaders, including the Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Tenzin Delek Rinpoche: condannato all’ergastolo, è in carcere da 10 anni.
Tenzin Delek Rinpoche
Il 7 aprile 2002, Tenzin Delek Rinpoche , un monaco di Lithang, una contea della prefettura di Kardze, provincia del Sichuan, fu arrestato con l’accusa di aver compiuto attentati e attività separatiste e fu condannato alla pena capitale. Con lui fu arrestato anche Lobsang Dhondup , un ex monaco la cui esecuzione fu immediata. La condanna di Tenzin Rinpoche fu commutata, nel dicembre 2009, nel carcere a vita. Ricorre quindi in questi giorni il 10° anniversario dell’arresto e della sua illegale detenzione: Tenzin Delek Rinpoche ha, infatti, sempre protestato la sua totale innocenza ed estraneità ai fatti imputatigli. Tenzin Delek Rinpoche era molto stimato e godeva di grande prestigio tra i membri della sua comunità per l’incessante impegno con cui si batteva per la preservazione dell’identità culturale tibetana nella regione. Era, di conseguenza, inviso al potere cinese e tenuto sotto stretto controllo dalle autorità locali. Accusato di essere l’autore di un’esplosione avvenuta a Chengdu nel 2002, fu arrestato e torturato. L’esecuzione della sua condanna a morte fu sospesa per due anni e fu commutata nel carcere a vita dopo i processi di primo e secondo grado. Sappiamo che le sue condizioni di salute non sono buone. In questo decimo anniversario della sua detenzione si moltiplicano le campagne e gli appelli alla dirigenza cinese per la sua liberazione. Invitiamo i lettori ad aderire alla campagna promossa da International Tibet Network sottoscrivendo la lettera-appello diretta a Liu Qibao, Segretario del Partito della Provincia del Sichuan, in cui si chiede il rilascio di Tenzin Delek Rinpoche. La lettera al sito:
http://org2.democracyinaction.org/o/5380/p/dia/action/public/?action_KEY=1349 Read the rest of this entry »
China’s Tibetan herders face uncertain future
Tibetan herder Gatou used to live a nomadic life on the grasslands of the Tibetan plateau before he was rehoused under a controversial Chinese government scheme.
Now he inhabits one of scores of small brick houses that have sprung up in incongruously neat rows in the rugged and mountainous terrain of the Guoluo Tibetan Autonomous Prefecture in northwest China.
“They are giving us houses for free, with electricity,” Gatou, who like many Tibetans only goes by one name, told AFP at a prayer festival he has organised for his community, his brown eyes beaming from a dark tanned face.
“Most people welcome this. But they are also making people settle down in fixed homes, which does not conform with the traditional lives of herders.”
China has invested billions of dollars into resettling Tibetan herders, who have for centuries led a nomadic life, moving regularly to seek fresh grazing for their animals. Read the rest of this entry »
Tibetan arrested for sighting His Holiness’ vision in moon
Tibetan arrested for sighting His Holiness’ vision in moon
The Chinese government has forbidden Tibetans living in Tibet from keeping their most-revered spiritual leader His Holiness the Dalai Lama’s photos in homes, monasteries, to name a few. An act of defiance from Tibetans definitely leave them in facing the inevitable consequences. But now, for Tibetans, even seeking just a vision of His Holiness the Dalai Lama in the moon has become an punishable act. A report coming out of Tibet say Phurbu Namgyal, a 20-year-old youth from Lhundup district near Tibet’s capital Lhasa, saw reflection of His Holiness the Dalai Lama in the moon recently. He confided his experience to his friends while working together at a club house in Lhasa. He told them that if someone gazes at the night sky one can see His Holiness the Dalai Lama in the moon. All of them then started looking at the sky to see the vision outside the club. The police from the public security bureau knew about this and arbitrarily picked up Phurbu Namgyal alleging him for committing an illegal act. His whereabouts and well-being remain unknown. http://tibet.net/2012/04/10/tibetan-arrested-for-sighting-his-holiness-reflection-in-moon/
Why Tibet burns
Tibet burns
Why Tibet burns
By Maura Moyniha, published on Deccan Chronicle
When Chinese Premier Hu Jintao flew into New Delhi for the Brics Summit recently, he careened onto unfamiliar terrain: a democracy with a free press, where a 27-year-old Tibetan refugee, Jampa Yeshi, walked to a public protest, poured kerosene over his body and set himself on fire whilst shouting for an end to Chinese atrocities in Tibet. The searing images from India of Jampa Yeshi’s burning body exposed to the world the cost of China’s reign of terror in Tibet, which has been well concealed for 61 years.
I have just returned from interviewing Tibetan refugees in India, a mission that began when I first lived in India in the early 1970s, and I can attest that after 53 years in exile, Tibetans are increasingly frustrated and desperate. To date, 32 people inside Tibet have set themselves alight in public, in defiance of Chinese Communist assaults on their Buddhist faith, but there are no journalists or diplomats to bear witness to the carnage, only raw video that reaches the Internet. But there is another potent source of this explosion of Tibetan outrage which receives negligible international coverage; the covert history of China’s rape and pillage of Tibet’s ancestral lands and waters. The elemental facts about Tibet are not widely known, yet any map of the Tibetan Plateau reveals the enormous resource and strategic advantage gained by its capture. Tibet is a unique geomorphic entity, its 46,000 glaciers comprise the Earth’s third largest ice mass. Read the rest of this entry »
China Said to Detain Returning Tibetan Pilgrims
Sua Santità il Dalai Lama conferisce l'iniziazione al Kalachakra a Bodhgaya gennaio 2012
China Said to Detain Returning Tibetan Pilgrims – By Edward Wong ; The New York Times, Published: April 7, 2012
DHARAMSALA, India — Hundreds of Tibetans who attended an important Buddhist ceremony in January in India have been detained without charge by Chinese security officers on their return to Tibet , according to family members and friends living in exile in India, international human rights groups and officials with the Tibetan exile government. This is the first time that the Chinese authorities have detained large numbers of Tibetan pilgrims returning from the ceremony, held regularly in India among other places. Read the rest of this entry »
Global Signature Campaigns Calling for Release of Tenzin Delek
Tenzin Delek Rinpoche
Dharamshala: – A worldwide signature campaign launched by Students for a Free Tibet-India on Saturday, April 7, is calling on China to release of Tenzin Delek Rinpoche, the imprisoned Buddhist leader of Tibet. Over 45,000 signatures were already registered on websites such as www.freetenzin.org according to campaigners who have said the Buddhist leader is innocent. “Today, April 7, 2012, marks the 10th year of injustice of Tenzin Delek Rinpoche’s imprisonment, Students for a free Tibet network everywhere, we’re launching a petition campaign to highlight his cause. So far, website such as http://freetenzin.org, we have managed to collect over 45,000 signatures and we will be forward more signatures, all will be deliver to Mr. Zhou Yongkhang, who was Sichuan party secretary when Rinpoche was arrested on false allegation in 2002,” said Tenzin Jigdal, program director for Students for a Free Tibet-India.
“10 years too long; Tibetans escalate campaign for release of innocent Buddhist leader on anniversary of his arrest. Top Chinese official Zhou Yongkhang targeted for his rile in Tenzin Delek Rinpoche’s imprisonment,” said in a statement released by Student for a Free Tibet-India.
“On the 10th- year anniversary of this arrest, Tibetans and their supporters worldwide have wowed to escalate the campaign for the release of Tenzin Deleks Rinpoche, a highly revered Buddhist leader framed and subsequently imprisoned by Chinese authorities for crimes he did not commit. This week thousands of letters appealing for his release have sent to Zhou Yongkhang, the politburo Standing Committee member who is currently facing speculation of a connection to the Bo Xilai scandal that rocked China last month. Zhou was Sichuan Party secretary in 2002 when Tenzin Delek Rinpoche was arrested for this alleged involvement in a series of explosions in Chengdu; allegations that are unproven to this day,” the statement added. Read the rest of this entry »
More good news from Alice Project Bodhgaya
Alice Project Bodhgaya
ALICEPROJECT – UNIVERSAL EDUCATION SCHOOL SARNATH
PH- 0091-542-2595062 Mobi- 09415291478 FAX-2585380; e-mail v_giacomin@hotmail.com ; Web. www.aliceproject.org ; Web: www.aliceproject.info
Dear friends,
I realized that many of you did not know that we have opened the school for local children in Bodhgaya (Barbatta, Dandawa villages). As you know, we were compelled to shut down the school due to economic problems (our main sponsor from Germany was a victim of the economical crisis on 2008). We then closed the school when the senior students were ready for class X exams. We got very positive results: all the students brilliantly passed the exams (60% First Division). One student was first among all the students of the District. Read the rest of this entry »
Pechino lancia la campagna “colpisci duro”
La polizia fronteggia una protesta di tibetani
Pechino lancia la campagna “colpisci duro” nella P.A. di Kanlho e detta le condizioni per la ripresa dei negoziati.
Le autorità cinesi della Prefettura Autonoma Tibetana di Kanlho, situata nella Provincia nord-orientale del Gansu, hanno lanciato a partire dallo scorso 9 marzo una campagna mirata a far sì che la popolazione riferisca alle autorità ogni notizia relativa ad attività ritenute illecite, sovversive e di minaccia alla “stabilità sociale e l’unità nazionale”. Il bando, scritto in lingua tibetana e cinese, è stato affisso sui muri di tutte case, per le strade e perfino sui tronchi degli alberi. Tutte le otto Contee della Prefettura sono state teatro, a partire dal 2008, di numerose manifestazioni di protesta culminate nell’auto immolazione della studentessa diciottenne Tsering Kyi avvenuta nella Contea di Machu il 3 marzo 2012. Nella notifica dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza della Prefettura di Kanlho si legge che, per mantenere e promuovere una “Kanlho armoniosa”, la Sicurezza colpirà duramente chiunque creerà attriti tra le differenti etnie, favorirà il separatismo etnico e minaccerà l’unità nazionale. Colpirà inoltre chiunque, con parole, scritti, filmati o partecipando o promuovendo organizzazioni illegali metterà in discussione la stabilità sociale. Saranno perseguiti coloro che diffonderanno notizie attraversi siti internet, cellulari o telefoni fissi e coloro che compiranno attività illegali, quali pestaggi, incendi, furti o danneggiamenti. A chi denuncerà tali attività “criminali” è garantita la protezione personale, l’anonimato e una ricompensa non inferiore ai 5.000 Yuan. Read the rest of this entry »
World Nobel Laureates Urge President Hu for Dialogue on Tibet
I Premi Nobel per la Pace per il Tibet
A group of 12 Nobel Peace Laureates – including Archbishop Desmond Tutu, Rigoberta Menchu Tum, and President Jose Ramos Horta – today sent a letter to Chinese President Hu Jintao urging him to “respect the dignity of the Tibetan people” and open “meaningful dialogue” with His Holiness the Dalai Lama and other Tibetan leaders. The letter is in response to the recent spate of self-immolations of Tibetans protesting the repression of the Tibetan people.
Full text of letter:
President Hu Jintao,
The People’s Republic of China
Bejiing, China
Dear Mr. President:
The people of Tibet wish to be heard. They have long sought meaningful autonomy, and chosen negotiation and friendly help as their means of attaining it. They now turn to protest. The international community is concerned by the drastic expressions of resentment by the people of Tibet through self-immolation. The Chinese government should hear their voices, understand their grievances and find a non-violent solution. Read the rest of this entry »
Condannato a 2 anni un abate buddista: lavorava per combattere l’analfabetismo.
Lhasa presidiata dalle truppe cinesi
Condannato a 2 anni un abate buddista: lavorava per combattere l’analfabetismo.
Khenpo Gyewala guidava il monastero Gyegyel Zogchen e aveva fondato una scuola elementare per i tibetani. Dopo 20 giorni di arresto (illegale) è stato condannato per “attività anti-statale”: la sua sparizione ha provocato un infarto alla sorella, che è morta. Il presidente del Parlamento tibetano ad AsiaNews: “Violenze e arresti sono ormai la norma. Ma noi continuiamo sulla strada indicata dal Dalai Lama”. Dharamsala (AsiaNews) – Dopo 20 giorni di detenzione forzata, l’abate del monastero Gyegyel Zogchen è stato condannato a due anni di detenzione per “attività anti-statale”. Il religioso, Khenpo Gyewala, è molto noto e rispettato per il suo lavoro a favore dell’istruzione e per la libertà religiosa del Tibet: dopo il suo arresto, la polizia gli ha impedito di contattare la sua famiglia e una sorella, Boyang, è morta di infarto per la preoccupazione. Khenpo è “sparito” l’8 marzo insieme ad altri 13 tibetani (rilasciati il 25 marzo): l’arresto, senza alcuna base legale, è avvenuto nella contea di Zatoe, nella provincia del Qinghai. Alcune fonti raccontano al Tibetan Centre for Human Rights and Democracy che un parente dell’abate è stato convocato lo scorso 28 marzo dalla polizia della contea e ha potuto parlare con il religioso per 3 minuti via telefono. Prima di dargli la linea, i poliziotti hanno avvertito il parente di non parlare della sorella morta. Read the rest of this entry »
Thousands attend the Dalai Lama’s teachings
His Holiness the Dalai Lama
Thousands attend the Dalai Lama’s teachings at Chime Gatsal Ling
Sidhbari, HP, India, 4 April 2012 (By Tendar Tsering, phayul.com) – Thousands of devotees, including new arrivals from Tibet and foreigners, are attending a three-day teachings by His Holiness the Dalai Lama at the Chime Gatsal Ling Monastery in Sidhbari, near Dharamshala.
The Dalai Lama is conferring the Kagyae Initiations at the request of H.E. Garje Khamtrul Rinpoche.
Speaking at the beginning of the teachings, the 76-year old Tibetan spiritual leader reiterated that his decision to devolve his political authorities to the elected Tibetan leadership last year is for the benefit of the Tibetan people in the long run. Read the rest of this entry »
Il Ven. Lama Zopa Rinpoce sta andando bene
Lama Zopa Rinpoche e Lama Yeshe in meditazione nel 1969
Cari amici
Il Ven. Lama Zopa Rinpoce sta andando bene, progredisce lentamente, ma è normale data la situazione. La cosa principale è che ci siano ancora progressi. Rinpoce è più indipendente, usa di più la mano destra, la gamba destra è più forte, abbiamo solo bisogno di concentrarci su come agire correttamente. Rinpoce parla in modo chiaro in tibetano, in inglese, se non si sforza, vi è un leggero farfugliamento. Ma quando Rinpoce insegna e si concentra sulla pronuncia è chiaro. La pressione arteriosa e la glicemia (il livello dello zucchero nel sangue) sono buoni data la situazione di Rinpoce e i medici sono soddisfatti. Rinpoce non desidera assumere le medicine occidentali a lungo, se possibile, dobbiamo quindi trovare altri metodi associati ad un corretto stile di vita!
Grazie a tutti per tutto il vostro sostegno e la vostra gentilezza.
Roger
Tutti i monasteri tibetani finiscono sotto il controllo del governo cinese
Tutti i monasteri tibetani finiscono sotto il controllo del governo cinese
Il Potala a Lhasa, dove risiedeva il Dalai Lama prima dell'esilio in India
Pechino invia 20mila uomini “per parlare con le persone”. Ma la tensione è crescente: altri due monaci si danno fuoco. Di Ilaria Maria Sala, La Stampa.
Il tetto del mondo è in fiamme: ieri, altri due giovani tibetani si sono immolati, bevendo cherosene e poi dandosi fuoco. Sono Thenpa Dhargyal, di 22 anni, e Chime Palden, di 21, entrambi monaci al monastero di Kirti, nella regione di Ngaba (Aba in cinese) parte delle zone tibetane del Sichuan.
Mentre bruciavano, secondo quanto dichiarato da testimoni che hanno inviato informazioni a gruppi di tibetani in esilio in India, i due hanno gridato slogan anti-cinesi e chiesto il ritorno del Dalai Lama. La tragedia di ieri ha portato a 33 le immolazioni, iniziate lo scorso anno. Altri due tibetani, invece, si sono dati fuoco in India, un rituale che si ripete ormai sempre più frequentemente e che lascia sbigottiti, ma che non sta avendo altro risultato se non quello di falciare giovani vite. Read the rest of this entry »
Il mese di marzo si chiude con due nuove immolazioni: sale a 34 il numero dei martiri tibetani.
Chime Palden, 21 anni recentemente immolatosi per il Tibet
Venerdì 30 marzo, attorno alle 12.30 (ora locale) altri due giovani monaci si sono immolati con il fuoco. E’ accaduto a Barkham, nella Prefettura Autonoma di Ngaba, (provincia cinese del Sichuan). Sono Tenpa Dhargyal, 22 anni, e Chime Palden, 21 anni . Entrambi risiedevano dal 2009 nel monastero di Gyalrong Tsodun Kirti, un istituto religioso che conta trecento monaci situato a 82 chilometri dalla città. Appena si è diffusa la notizia della doppia immolazione, alcuni confratelli, su tre pulmini, hanno cercato di raggiungere Barkham ma la polizia cinese ha impedito loro di entrare in città, costringendoli a tornare indietro. I due monaci erano ancora vivi quando sono stati portati via dalle autorità che non hanno fatto sapere dove li hanno ricoverati. La polizia ha messo in stato di fermo coloro che hanno assistito al gesto. La città è stata blindata dalle autorità governative per evitare manifestazioni da parte della popolazione. Read the rest of this entry »
Self-immolations reflect rising Tibetan anger
Self-immolations reflect rising Tibetan anger
By Simon Denyer, Washington Post
DHARMSALA, India — He walked three times around the rural monastery he had attended as a small child, cycled into town and had a simple vegetarian meal with a friend. Then 22-year-old Lobsang Jamyang excused himself to go to the bathroom.
Inside, he doused himself with gasoline. When he emerged, he was already in flames.
Jamyang then ran a few yards to the intersection at the center of the eastern Tibetan town of Ngaba, faced its huge main Kirti monastery and shouted slogans calling for Tibetan independence from China and for the return of the Dalai Lama, the region’s exiled religious leader.
In the tense and heavily militarized town, police first kicked him and beat him with clubs spiked with nails before dousing the flames, according to witness reports compiled by refugee groups here in the Indian hill town of Dharmsala. Read the rest of this entry »
What the Dalai Lama Should Do Now
As a follower of Gandhi, the Dalai Lama inherits a radical tradition as well as a more compassionate one.
What the Dalai Lama Should Do Now
By Stephan Talty; The Huffington Post 03.29.12
The Dalai Lama is now 76 years old and is fast running out of time. The leader of Tibet has repeatedly said that he will return to Lhasa again to walk the streets he knew as a boy. Millions of Tibetans dream of this happening. But every year that passes, there is less and less chance that it will.
By every metric, China has won on the issue of Tibet. They hold complete control over the ancient nation and are remaking the society in their own image. The language, culture and religion of the natives are under severe pressure, its dissidents jailed or in exile. Beijing is riding a wave of prosperity and power that makes it harder and harder to apply even the minimum pressure on Tibet.
With that in mind, I’d like to make a modest proposal. The Dalai Lama and his followers should march to the Tibetan border and demand to cross back into their ancestral homeland. His Holiness should be accompanied by some of the tens of thousands of Tibetans who fled with him after 1959, along with young men and women in their teens and twenties who have never even seen the dun-colored hills and valleys of Kham and Amdo. Read the rest of this entry »
China Threatens “Torture” For Tibet Informants
Tibetans have protested what they call increasing repression by the Chinese authorities in the Tibetan-populated areas.
Report: China Threatens “Torture” For Tibet Informants
VOA News – Media rights advocacy group Reporters Without Borders says Chinese authorities openly threaten with “torture” those who circulate information on the situation in Tibet.
In its statement Thursday, the Paris-based group expressed outrage at the policy of terror, which it said is openly pursued by the Chinese authorities in Gan Lho Tibetan Autonomous Prefecture in the northwestern province of Gansu. The statement says police have posted notices in public places in which those who circulate certain views and information are threatened with “beating” and “torture.” Read the rest of this entry »
Il fuoco dei monaci tibetani nel buio del mondo
Il fuoco dei monaci tibetani nel buio del mondo; di Enzo Bianchi. La Stampa 31/3/2012.
Ancora un monaco tibetano che muore dopo essersi dato fuoco per denunciare il pugno di ferro della Cina contro il popolo e le tradizioni religiose tibetane. Ancora un giro di vite di funzionari ed esercito per controllare, prevenire e reprimere espressioni di dissenso che scaturiscono dai monasteri buddisti. Ancora una volta le fiamme dell’immolazione che non riescono ad accendere la solidarietà di quanti potrebbero e dovrebbero alzare la voce in difesa degli indifesi. Diventiamo sempre più sordi e muti di fronte all’oppressione operata dal più forte, dal troppo forte contro il più debole, il troppo debole, l’inerme. Eppure, la disarmante testimonianza di chi usa violenza contro se stesso per denunciare quella compiuta quotidianamente contro il proprio popolo non cessa di gridare: con più si cerca di soffocarla e con più la brace coperta dalle ceneri lascia sprigionare l’ardore di chi sa di battersi per una causa giusta. Read the rest of this entry »
Like a butter lamp in the wind
Like a butter lamp in the wind
March 31, 2012 11:41 am. By Amitava Sanyal, Hindustan Times
By all accounts, Jamphel Yeshi was an ordinary man. His father, a farmer in the Sichuan province of east Tibet, passed away when Jamphel was young. At 22, to obey his mother’s wishes Jamphel used up some savings to bribe Chinese officials and cross over to India, leaving behind three brothers and a sister. In India he joined a four-year course at the Tibetan Transit School in Dharamsala. As a part of the course, he came to Delhi to learn computers at an academy in Pitampura. In recent months Jamphel, who had turned 27, was based in Majnu ka Tila, the Tibetan settlement in north Delhi, and was helping other newcomers with translations and finding their way around Delhi. Read the rest of this entry »
Tutti i monasteri tibetani finiscono sotto il controllo del governo cinese
Manifestazione di monaci tibetani in un monastero in Tibet.
Pechino invia 20mila uomini “per parlare con le persone”. Ma la tensione è crescente: altri due monaci si danno fuoco.
di Ilaria Maria Sala 31/03/2012 La Stampa, Hong Kong.
Il tetto del mondo è in fiamme: ieri, altri due giovani tibetani si sono immolati, bevendo cherosene e poi dandosi fuoco. Sono Thenpa Dhargyal, di 22 anni, e Chime Palden, di 21, entrambi monaci al monastero di Kirti, nella regione di Ngaba (Aba in cinese) parte delle zone tibetane del Sichuan.
Mentre bruciavano, secondo quanto dichiarato da testimoni che hanno inviato informazioni a gruppi di tibetani in esilio in India, i due hanno gridato slogan anti-cinesi e chiesto il ritorno del Dalai Lama. La tragedia di ieri ha portato a 33 le immolazioni, iniziate lo scorso anno. Read the rest of this entry »
La meditazione «spegne» i pensieri nocivi
La meditazione «spegne» i pensieri nocivi. La meditazione per ridurre l’ansia e prevenire l’Alzheimer. Gli effetti di antiche tecniche svelati dalle nuove tecnologie.
La meditazione per ridurre ansie e pensieri negativi che diminuiscono la qualità della nostra vita e rappresentano un campanello d’allarme per l’insorgenza della depressione . Il potere delle pratiche meditative si conosce da millenni, giunge ora dalla prestigiosa Yale University uno studio che conferma le proprietà calmanti di alcune tecniche.
La ricerca ha coinvolto 23 volontari , di cui 13 meditatori. Tramite risonanza magnetica funzionale si è registrata l’attività di un’area specifica del nostro cervello, chiamata DMN (default mode network). Questa è responsabile dell’elaborazione di paure e pensieri angosciosi , che affiorano nel corso della giornata in mono autonomo. Read the rest of this entry »
Tibet: due monaci buddisti si autoimmolano
Tibet orientale: due monaci buddisti si autoimmolano in Sichuan. Ngaba, due monaci tibetani Tenpa Dhargyal e Chime Palden si danno fuoco. La polizia blocca i soccorsi. La doppia autoimmolazione è avvenuta a Barkham (Contea di Ngaba, Sichuan). I due erano entrambi del monastero di Kirti. Dopo il gesto le autorità hanno portato i corpi in un luogo segreto. Dubbi sulle loro condizioni di salute. Lhasa (AsiaNews) – Continuano le auto-immolazioni dei tibetani per il ritorno del Dalai Lama e la fine dell’occupazione cinese. Read the rest of this entry »
Sua Santità il Dalai Lama vince il premio Templeton 2012
Sua Santità il Dalai Lama è stato insignito col premio Templeton per il suo lavoro relativo a scienza e religione.
New York (New York, Usa), 29 mar. (LaPresse /AP) – Il Dalai Lama ha vinto il premio Templeton 2012, uno dei più importanti riconoscimenti religiosi al mondo. Il leader spirituale del buddismo tibetano è stato premiato per il suo lavoro relativo a scienza e religione, per cui si è aggiudicato l’onorificenza dalla fondazione John Templeton assieme a una somma di denaro di 1,7 milioni di dollari. Il Dalai Lama è il fondatore del centro Mind & Life, istituto per la ricerca della scienza e del buddismo. Una serie di suoi interventi a conferenze della Stanford University ha portato inoltre alla creazione del Centro per la formazione e la ricerca della compassione e dell’altruismo, che riunisce scienziati e studiosi di religione. Il riconoscimento sarà consegnato il 14 maggio durante una cerimonia ufficiale a Londra. Read the rest of this entry »
Historic opportunity for Hu Jintao to engage Dalai Lama
By divesting political powers specifically invested in the person of the Dalai Lama to the new elected leadership, Tenzin Gyatso has already sent a strong signal to China that he would remain only a spiritual face of Tibet who has no intentions of controlling the lives of close to six million Tibetans.
By Mayank Chhaya; India Vision (An Informative site on India)
History beckons China’s President Hu Jintao during his India visit if he sheds entrenched antipathies and chooses to directly engage the Dalai Lama with a specific intention of initiating the process of resolving the festering problem of the Tibetan region that is in turmoil and have been aflame with self-immolations, that spread to Delhi Monday with a 26-year-old youth setting himself on fire.
Although Hu is visiting to attend the 4th summit of Brazil, Russia, India, China, South Africa (BRICS) on March 29, its sidelines are fraught with an opportunity for him to make a statesmen-like gesture by meeting the Dalai Lama.
With 29 self-immolations in the past one year of which 22 have been fatal and seven in the past three weeks alone, Hu could soothe the growing unrest in a region which he once controlled with an iron fist as the political commissar of the People’s Liberation Army units. He was also the Communist Party’s Regional Committee Secretary of the Tibetan Autonomous Region (TAR) in 1988. If there is one individual in the Chinese establishment who could make a bold gesture on Tibet, it is Hu. Seven years younger than the Dalai Lama, President Hu has the political and administrative weight to break some outdated moulds and at least initiate the process of direct engagement with the Tibetan leader. Realistically, there is no prospect of the meeting taking place of course, but that is precisely where it requires the Chinese leader to do something entirely unexpected. Starting later this year and over a period of six months Hu is expected to give up at least two of his three powerful positions as president of the People’s Republic of China, chair of the Central Military Commission, and party secretary of the Chinese Communist Party (CCP). There could not be a more opportune time for him to exercise gumption. Read the rest of this entry »
‘Escape from the Land of Snows’: A Portrait of Tibetan Faith Amid Crisis
His Holiness the Dalai Lama escaping from Tibet in 1959
‘Escape from the Land of Snows’: A Portrait of Tibetan Faith Amid Crisis
By Stephan Talty; The Huffington Post 03.29.12
Tibet is, in the West, a story of a small, occupied country. It’s a story we understand perfectly: a weak nation taken over and occupied by a more powerful one. This is, in a way, the American theme, the theme of 1776, when we threw off our own band of occupiers. The narrative has been repeated so many times in so many guises, from our own misguided take-overs of places like Cuba, to our fight to free France and Poland in World War II, that any American can understand Tibet in a phrase.
When I went to Lhasa in 2009 to research my book on the Dalai Lama’s escape to freedom, I expected to be meet patriots almost exclusively. But I was wrong. The story of modern Tibet is in many ways the story not of nationalism but of Buddhism. Read the rest of this entry »
Il monaco 20enne Lobsang Sherab si dà fuoco e muore
Lobsang Sherab si è auto-immolato nella cittadina di Chara, contea di Ngaba, nella zona orientale tibetana.
L’ultimo rogo ieri sera, nella cittadina di Chara. Il giovane è morto sul posto e la polizia cinese ha sequestrato il cadavere, blindando tutta l’area. Chiuse le attività commerciali. Direttrice di Free Tibet: il sacrificio dei tibetani per la libertà, nel silenzio assordante della comunità internazionale. Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco 20enne è morto ieri dopo essersi dato fuoco, nell’ultimo atto di una lunga scia di immolazioni che stanno caratterizzando la “Primavera tibetana”. Fonti locali raccontano che alle 7.10 di sera il giovane monaco Lobsang Sherab si è auto-immolato nella cittadina di Chara, contea di Ngaba, nella zona orientale tibetana, compresa nella provincia cinese del Sichuan. Prima di darsi fuoco, il 20enne appartenente al monastero di Kirti – teatro di numerose proteste e roghi negli ultimi mesi – ha lanciato slogan contro le politiche “discriminatorie” di Pechino nei confronti dei tibetani; egli è morto sul colpo. Lobsang Sherab era stato ordinato monaco all’età di nove anni nel monastero di Gendun-Tempheling nel villaggio di Raru per poi trasferirsi nell’ottobre scorso nel Collegio di Dialettica nel monastero di Kirti. Fonti locali riferiscono che “due tibetani presenti nella zona hanno cercato di rimuovere il cadavere”, ma sono intervenute le forze di sicurezza cinesi “che hanno impedito loro di prendere il corpo, portandoselo via”. Gli agenti hanno anche ordinato la chiusura dei negozi e delle attività commerciali nell’area per “motivi precauzionali”. Quella di ieri sera è la seconda auto-immolazione nella cittadina di Chara, circa 70 km da Ngaba, in questo mese. Il 5 marzo scorso un 18enne di nome Dorjee si è dato fuoco ed è morto. Read the rest of this entry »
Young Tibetan Monk Self-Immolates in Ngaba
The 20-year old Tibetan Lobsang Sherab set himself on fire. Situation in Ngaba region currently remains tense as Beijing continues to heighten its crackdowns, arbitrary beatings and detentions in Ngaba
A 20-year old Tibetan set himself on fire Wednesday evening around 7:10 pm in Changsha township of Ngaba in eastern Tibet (Chinese: Aba County, Aba Autonomous Prefecture, Sichuan Province). Lobsang Sherab , a monk of restive Kirti monastery died as a result of self-immolation protest against China, says spokesperson of Kirti monastery in India. Chinese paramilitary troops reportedly took his body despite pleas by Tibetan crowds to have it send to his family. Sherab is known to have ordained as a monk at the age of nine at Gendun-Tempheling monastery in Raru village. In October last year, he joined Ngaba’s Kirti monastery’s dialectic college. Reports say heavy Chinese security forces have been deployed at the Changsha township after the self-immolation.
Crackdown in Ngaba
The latest self-immolation from Tibet comes amid series of self-immolations by Tibetan monks and nuns from Tibetan regions, mostly from Ngaba. Read the rest of this entry »
BRICS Leaders Should Raise Issue of Tibet With Hu Jintao
Speaker Penpa Tsering and Deputy Speaker Khenpo Sonam Tenphel of the Tibetan Parliament-in-Exile at the press conference.
Press Release – Taking opportunity of the visit of President Hu Jintao of PRC to India to take part in the 4th BRICS Summit, the Tibetan Parliament in Exile wish to remind all the BRICS members that the situation in Tibet continue to deteriorate and China continue to implement inhuman brutal methods to suppress the peaceful Tibetans inside Tibet. So far 30 Tibetans have self immolated in Tibet out of which 22 have succumbed to their injuries. Three more Tibetans self immolated in India and Nepal, the latest being Jampel Yeshi who burnt himself on the 26th of this month in New Delhi and died this morning. 8 others were killed by indiscriminate police firings in Tibet. We urge the BRICS leaders to raise the Issue of Tibet with President Hu Jintao along with Syria and Iran. Read the rest of this entry »
New Delhi: è morto Jamphel Yyeshi, il 31° eroe tibetano. Arresti preventivi a Delhi per l’arrivo di Hhu Jjintao
New Delhi, 28 marzo 2012. Non è sopravvissuto alle ustioni ed è deceduto questa mattina, alle 7.30 (ora locale) all’ospedale Ram Manohar Lohia Jamphel Yeshi, il tibetano che due giorni fa si è arso con il fuoco a New Delhi, a Jantar Mantar, non lontano dal Parlamento indiano. “E’ morto, ce l’ha detto un medico” ha dichiarato a un giornale francese un famigliare di Jamphel. Subito dopo, l’annuncio ufficiale del Tibetan Youth Congress. Per due lunghi giorni i medici hanno lottato per tenere in vita questo nuovo eroe tibetano che presentava ustioni sul 98% del suo corpo. Per facilitarne la respirazione gli era stata praticata una tracheotomia ma le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Si era dato fuoco alle 12.30 del 26 marzo mentre, assieme ad altri seicento tibetani, partecipava alla protesta contro l’imminente arrivo nella capitale indiana del presidente cinese Hu Jintao che, domani, prenderà parte al Brics, un summit dei paesi emergenti (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Jamphel Jeshi aveva con sé una bottiglia di benzina: si è allontanato dai compagni e l’ha versata sul suo corpo. Prima di crollare a terra ha corso per una cinquantina di metri. Le immagini della sua corsa, con il corpo avvolto dalle fiamme e la bocca aperta in un prolungato spasmo di dolore sono veramente scioccanti. Read the rest of this entry »
Jamphel Yeshi A Tibetan Hero Dies
Jamphel Yeshi A Tibetan Hero Dies
With great sadness the Tibetan Youth Congress announces the demise of Martyr Jamphel Yeshi who set his body on fire for the cause of Tibet on 26 March 2012 in New Delhi. Doctors announced Martyr Jamphel Yeshi, 27, clinically dead at 7:30 am (local time) today.He is survived by his mother and four siblings, all in Tibet. Martyr Jamphel Yeshi set himself on fire today at around 12:30 pm on March 26, in an apparent protest against the continued Chinese occupation of Tibet in front of hundreds of Tibetans who had converged from all over India at Jantar Mantar to protest Chinese President Hu Jintao’s visit. Read the rest of this entry »
In fiamme per il Tibet: il sacrificio che fa commuovere il mondo.
In fiamme per il Tibet: il sacrificio che fa commuovere il mondo.
Fonte: Vittorio Zucconi – la Repubblica, Martedì 27 Marzo 2012.
Ventisei anni, Yampa Jeshi si è dato alle fiamme a New Delhi prima dell’arrivo del presidente cinese Il suo volto contratto ha fatto il giro del pianeta via Internet. Un´immagine che richiama i martiri della storia. Nella Russia ortodossa interi villaggi si autodivoravano nel fuoco. Jan Palach fu l´eroe della Primavera di Praga, il tunisino Buazizi ha lanciato la rivolta araba.
Washington – Morire senza uccidere altri, soltanto per testimoniare la propria fede o la propria disperazione, come il giovane monaco tibetano Jampa Yeshi nel falò di se stesso. È la definizione del martirio vero. Non c´è stato neppure bisogno di attendere l´avvento di Internet, che ha subito reso «virale», dunque visto da milioni di persone, la smorfia di questo tibetano di ventisei anni immolatosi per segnalare ancora una volta l´infamia della oppressione cinese nel Tibet. Il suo volto distorto in un spasmo orrifico che sembra grottescamente un sorriso si aggiunge a una galleria di immagini che esplosero per la prima volta nella coscienza del mondo cinquant´anni or sono, nel falò del «bonzo», come allora erano definiti, Quang Duc, in una strada di Saigon per protestare contro il despota cattolico Ngo Dinh Diem, poi fatto fuori per ordine di Washington. Read the rest of this entry »
Il testamento di Tawu Jamphel Yeshi
16 marzo 2012 – Testamento di Tawu Jamphel Yeshi
Testamento di Tawu Jamphel Yeshi 16 marzo 2012
16 marzo 2012 – Testamento di Tawu Jamphel Yeshi
1. Lunga vita al Premio Nobel Sua Santità il Dalai Lama! Ritorno di S.S. il Dalai Lama in Tibet! Prego e credo fermamente che i fratelli e le sorelle tibetani in Tibet e fuori dal Tibet possano ricongiungersi davanti al Palazzo Potala per cantare l’inno nazionale come il fragore di un tuono.
2. Cari fratelli e sorelle, per avere un futuro prospero e felicità è importante avere un’identità nazionale. Essa è il soffio vitale di un popolo, l’orgoglio per lottare per la verità, ciò che ci trascina verso un futuro prospero. Cari fratelli e sorelle, se aspiriamo ad un mondo di uguaglianza e felicità, dobbiamo salvaguardare e non dimenticare la nostra identità nazionale, attraverso azioni determinate, piccole o grandi che siano. Più in generale l’identità nazionale è la saggezza che discerne la verità dalle falsità.
3. La libertà è la base della felicità degli esseri viventi. Senza libertà essi sono come una fiamma traballante al vento, come i sei milioni di tibetani.
Se i fratelli e le sorelle delle tre province tibetane saranno unite nello sforzo, saremo certi
del risultato. Perciò non scoraggiamoci.
4. Queste che ho appena descritto sono le condizioni dei sei milioni di tibetani. È arrivato il momento critico per chi ha di più, di dare; per chi è istruito, di servire al meglio la causa tibetana con le proprie competenze; per chi ha la vita, di dare la vita. Così penso io.
Se nel ventunesimo secolo c’è ancora bisogno di dare la preziosa vita alle fiamme, è un
segnale indelebile del fatto che i sei milioni di tibetani stanno attraversando enormi
sofferenze sotto dure repressioni e non godono dell’uguaglianza dei diritti umani. Se avete compassione e siete solidali con noi, proteggete gli umili e innocenti tibetani.
5. La nostra cultura millenaria, la nostra religione e la nostra lingua hanno bisogno della libertà. Tutti gli uomini hanno bisogno di uguali diritti umani. Chiedo, perciò, il sostegno di tutti i popoli del mondo.
Bod gyalo!
Tawu Jamphel Yeshi
Fonte: www.tibettimes.net
Appello alla RAI per il Tibet
Tawu Jamphel Yeshi che si è immolato ieri colfuoco a Delhi per protestare contro la visita in India del premier cinese Hu Jin Tao.
Appello alla dirigenza RAI per una massima attenzione ai drammatici eventi in corso in Tibet e a New York
Il 19 marzo 2012 alle ore 12:00 una delegazione composta da 11 Associazioni pro Tibet (Comunità Tibetana in Italia, Associazione Donne Tibetane, Associazione Italia Tibet, Associazione AREF International Onlus, Istituto Samantabhadra, Laogai Research Foundation Italia Onlus, Associazione Culturale casa del Tibet, Associazione Tso Pema Non Profit, Associazione Nitobe, Associazione Rimè Onlus, Associazione Culturale Progetto Asia) ha consegnato alla RAI di v.le Mazzini, Roma, Read the rest of this entry »
How many Tibetans must burn to death before we wake up?
How many Tibetans must burn to death before we wake up?
Shobhan Saxena 26 March 2012, Times of India
Today at 12.25 pm, a young Tibetan set himself on fire at a protest rally organized by the Tibetan Youth Congress at Jantar Mantar in the heart of the Capital. The Tibetans were protesting against the forthcoming visit of Chinese President Hu Jintao to India, when Jamphel Yeshi suddenly emerged at the site, with his body covered in flames. Even as the fire ate his flesh and hair, the 27-year-old ran for about 100 metres and fell as some Tibetan activists and Delhi cops tried to douse the leaping flames. As Jampa was being carried to Ram Manohar Lohia hospital in a vehicle, the people at Jantar Mantar could see his badly burnt feet and flesh peeling off with the burns. Jampa is undergoing treatment in the ICU with 98% burns. He is battling for his life.
Japmphel Yeshi escaped from Tibet to India in 2006, and he has been living in New Delhi for the past two years.
Today’s shocking incident happened as Tibetan activists from all over India gathered here to “urge the international community to intervene in the ongoing critical situation in Tibet and also protest against Hu Jintao’s upcoming visit for the 4th Brics summit”. Heads of states of Brazil, Russia, China and South Africa are on their way to take part in the Brics summit hosted by India as a member of the group of emerging economies. Read the rest of this entry »
Seven Reasons Why Beijing is Responsible for the Self-Immolations in Tibet
At Least Seven Reasons Why Beijing is Responsible for the Self-Immolations in Tibet
1. Continuing occupation of Tibet
2. Political repression
3. Patriotic re-education and demonization of H.H. the Dalai Lama
4. Shooting and killing of peaceful Tibetan protesters
5. Economic marginalization and making of Tibetans as second-class citizens in their homeland
6. Cultural assimilation and denial of Tibetan as a medium of instruction
7. Environmental destruction
The Central Tibetan Administration categorically rejects allegations that H.H. the Dalai Lama is “encouraging self-immolations in Tibet and advocating expulsion of Han Chinese from Tibet”. It deplores the usual blame tactics utilized by the Chinese government, instead of accepting responsibility for the increasing number of self-immolations in Tibet and addressing the grievances leading to such actions. Read the rest of this entry »
Tibetano si dà fuoco in India per protesta contro visita cinese Hu
Un giovane tibetano ha cercato di immolarsi col fuoco stamattina a New Delhi India,durante una manifestazione organizzata contro la visita del presidente cinese Hu Jintao. Lo riferisce il website Phayul appartenente alla comunità tibetana in esilio. L’uomo, che vive nella capitale indiana, è stato ricoverato all’ospedale con gravi ustioni. La dimostrazione pacifica dei tibetani si è tenuta un’area vicina al Parlamento, dove è stato schierato un massiccio cordone di sicurezza. Il leader cinese è atteso tra pochi giorni per il vertice dei Paesi Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sudafrica). Il tibetano, che ha 27 anni e che è stato identificato come Jampa Yeshi , ha riportato ustioni sulla maggior parte del corpo, secondo la tv NDTV. Quando si è dato fuoco, i suoi compagni hanno cercato di spegnere le fiamme usando le bandiere che avevano in mano e anche versandogli addosso dell’acqua dalle bottiglie. Circa 600 tibetani si era radunati stamattina per protestare contro Hu Jintao con striscioni a favore della liberazione del Tibet. Read the rest of this entry »
Parliament’s Resolution on Critical Situation in Tibet
Full Text of Parliament’s Resolution on Critical Situation in Tibet
Below is the English translation of the resolution passed by the 15th Tibetan Parliament-in-Exile during its session on 14 March 2012. Speaker Penpa Tsering read out the statement during the joint press conference by the Kashag and Tibetan Parliament in Dharamsala on 23 March. Resolution No. 2012/15/3/4 Document No. 6
Consequent to the hailstorm of political activities that battered Tibet since China’s occupation of Tibet in 1949, around 1.2 million Tibetans lost their lives and around 6000 monasteries were robbed or destroyed. Moreover unscrupulous exploitation of Tibet’s natural resources, including large scale deforestation and forced demographic aggression have gravely affected the land and the fragile Tibetan ecology, endangering the livelihood and survival of the Tibetan people in Tibet. Read the rest of this entry »
Tibetan Self-Immolations Rise as China Tightens Grip
A security camera at a tibetan monastery.
Tibetan Self-Immolations Rise as China Tightens Grip
By Andrew Jacobs Published: March 22, 2012 on New York Time
MAQU, China — Like many children of Tibetan nomads, Tsering Kyi started school relatively late, at age 10, but by all accounts she made up for lost time by studying with zeal. “Even when she was out at pasture with her parents’ flock, there was always a book in her hand,” a cousin said. That passion for learning apparently turned to despair this month when the Maqu County Tibetan Middle School, in Gansu Province near Tibet , switched to Chinese from Tibetan as the language of instruction. The policy shift has incited protests across the high-altitude steppe that is home to five million Tibetans and a far greater number of ethnic Han Chinese. On March 3, a few days before the start of the spring semester, Tsering Kyi, 20, emerged from a public toilet at the town’s produce market, her wispy frame bound in gasoline-soaked blankets that had been encircled with wire, relatives and local residents said. In a flash she was a heap of flames, her fist raised defiantly, before falling to the ground, residents said. She died at the scene. Read the rest of this entry »
La meditazione rafforza il cervello
Precedenti prove della UCLA hanno suggerito che la meditazione esercitata per anni addensa il cervello (in senso buono) e rafforza i collegamenti tra le cellule cerebrali. Ora una nuova relazione da parte dei ricercatori della UCLA suggerisce un ulteriore vantaggio. Eileen Luders, professore assistente presso il Laboratorio di Neuroimaging UCLA, e colleghi hanno scoperto che i meditatori a lungo termine hanno grandi quantità di “gyrification” (ripiegamento della corteccia cerebrale, che può consentire al cervello di elaborare le informazioni velocemente) rispetto alle persone che non meditano. Inoltre, una correlazione diretta è stata trovata tra la quantità di gyrification e il numero di anni di meditazione, fornendo un’ulteriore prova della neuroplasticità del cervello, o la capacità di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Read the rest of this entry »
L’ONU indagherà su quanto sta succedendo in Tibet
Lo sciopero della fame ad oltranza dei tre tibetani alle Nazioni Unite a New York sta producendo i suoi primi frutti.
ONU: invieremo osservatori in Tibet. Termina lo sciopero della fame dei tibetani a New York
Oggi, 22 marzo, a un mese esatto dall’inizio, è terminato lo sciopero della fame dei tre tibetani. La signora Navi Pillay, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani si è recata al presidio dove Shingza Rinpoche e Yeshi Tenzin continuavano, ormai stremati, la loro protesta (Dorjee Gyalpo era stato ricoverato all’ospedale il 19 marzo e da lì continuava la sua protesta) e ha comunicato loro l’impegno della Commissione Diritti Umani dell’ONU alla nomina di osservatori speciali incaricati di verificare quanto sta accadendo in Tibet.
Pubblichiamo la corrispondenza di Piero Verni e Karma Chukey sull’epilogo dello sciopero della fame.
Oggi, al 30° giorno di questo lunghissimo ed estenuante “Indefinite Fast for Tibet” iniziato il 22 febbraio, finalmente è venuto l’atteso segnale positivo dalle Nazioni Unite. Read the rest of this entry »
Dragpo: scomparsi 10 tibetani arrestati
Ovunque posti di blocco e controlli di polizia in Tibet
Lhasa (AsiaNews) – All’appello mancano anche alcuni leader religiosi del locale monastero. Essi erano sfuggiti agli arresti avvenuti durante le proteste del gennaio scorso. Le autorità locali aumentano la sicurezza nella regione per evitare nuove manifestazioni. – La polizia cinese ha sequestrato 10 tibetani arrestati in febbraio dopo le proteste pacifiche di Kardze (contea di Dragpo, Sichuan) organizzate a fine gennaio per chiedere il ritorno del Dalai Lama. La polizia ha sparato sulla folla e negli scontri sono morte sei persone; decine hanno riportato gravi ferite agli arti e all’addome. Gli agenti hanno arrestato oltre 100 persone, fra cui tutti i feriti. Secondo fonti del Tibetan Center for Human Rights Defender (Tchrd), dopo gli scontri la polizia cinese ha battuto palmo a palmo la contea di Dragpo per arrestare i partecipanti alle manifestazioni sfuggiti agli arresti. Molti di loro si sono rifugiati sulle montagne. I feriti hanno evitato gli ospedali presidiati dalle forze di sicurezza. I rastrellamenti sono iniziati il 9 febbraio scorso, quando le autorità cinesi hanno fatto irruzione nei villaggi nomadi di Topolung, Gathag e Gyekong-gang, dove hanno ucciso due persone: Yeshi Rigsel, 40 anni monaco del monastero di Dragpo, e suo fratello Yeshi Samdruo di 42 anni. La loro morte è stata riportata dal Ganzi Daily News , giornale governativo, che però ha omesso il ferimento di tutti i componenti della famiglia dei due, fra cui 5 bambini. La madre di Rigsel ha subito l’amputazione del braccio. Read the rest of this entry »
Why are Tibetans burning In Tibet and starving in New York?
Why are Tibetans burning In Tibet and starving in New York?
Tibetan spiritual leader the Dalai Lama wears a ceremonial yellow hat as he gives a religious talk on the 15th day of the Tibetan New Year in Dharmsala, India, Thursday, March 8, 2012 (Ashwini Bhatia – AP)
by Matteo Pist ono/ The Washington Post
China is on high alert in Tibet every March due to sensitive political anniversaries. Tibetans commemorate the March 1959 uprising against Chinese rule and the flight into exile of their spiritual leader, the Dalai Lama. Beijing annually deploys a massive military force to discourage Tibetans from demonstrating any form of dissent, peaceful or otherwise.
2012 has been different. The entire Tibetan region has been effectively under martial law for months as China rolls tanks and stations paramilitary throughout the region. Tibetans are burning themselves to death in protest of China’s iron grip on their homeland.
The method of self-immolations has been essentially the same. Dousing themselves in gasoline, Tibetans set themselves alight standing in town squares and in front of Chinese government buildings. As they become a human torch, they shout, ‘’Return the Dalai Lama to Tibet,’’ ‘’Freedom in Tibet,’’ and ‘’We want human rights.” Most have succumbed to a gruesome death; others have been taken away by Chinese security personal.
Self-immolations as a form of protest had not occurred in Tibet until two and a half years ago. Since then, thirty Tibetans, mostly monks and nuns, have set themselves on fire.
These extreme forms of protests are a response to China’s extreme repression of Tibetans. For a Mahayanist Buddhist perspective one can examine a letter written over fifty years ago by Thich Nhat Hahn, a leading Buddhist monk from Vietnam, to Martin Luther King, Jr. explaining the self-immolations by Vietnamese monks in 1963. These searing images haunted the world, and Nhat Hahn’s words offer insight into the mind of the protestor. Read the rest of this entry »
Indefinite Fast for Tibet – 29° giorno
Il Ven. Lama Shingza Rinpoche al suo 29° giorno di sciopero della fame davanti al Palazzo di Vetro sede delle Nazioni Unite a New York.
New York, 21 marzo 2012 – Un altro giorno senza cibo per i due scioperanti rimasti al presidio. Un altro giorno freddo e ventoso senza alcuna risposta dell’ONU alle cinque richieste del Tibetan Youth Congress. La salute di Shingza Rinpoche e Yeshe Tenzin continua a peggiorare e questi due eroi tibetani diventano giorno dopo giorno sempre più deboli. Secondo informazioni attendibili che abbiamo raccolto anche Dorje Gyalpo, il più anziano dei tre digiunatori che è stato forzosamente portato in ospedale due giorni fa, continuerebbe a rifiutare il cibo e verrebbe nutrito contro la sua volontà con delle fleboclisi. Oggi è venuta una troupe della Voice of America sezione tibetana per intervistare sia Shingza Rinpoche sia Yeshe Tenzin. Rinpoche ha fatto un discorso molto forte e determinato chiamando a raccolta le poche forze rimaste per parlare davanti alla telecamera. Ha cercato di sforzarsi in ogni modo per trasmettere un’immagine di energia e determinazione ma nonostante ciò si vede che è fortemente provato da questi lunghissimi 29 giorni di digiuno. Oggi sono anche venuti al presidio dieci monaci del monastero di Drepung Loseling che stanno girando gli Stati uniti per rappresentare i cham, le danze rituali della tradizione tibetana. Read the rest of this entry »
Le immolazioni e le manifestazioni continuano nelle aree tibetane
Ritratti di martiri tibetani immolatisi recentemente col fuoco esposti a Dharamsala in India, il luogo dell'esilio del Dalai Lama.
La traduzione dell’articolo di Brice Pedroletti “Les immolations et les manifestations continuent dans les régions tibétaines”, pubblicato sul quotidiano “Le Monde” il 20.03.2012.
Nessuna notizia filtra sui media locali e la popolazione cinese ignora cosa accade a Rebkong (Tongren in cinese), piccolo villaggio tibetano situato all’inizio degli altipiani, circa 200 km. a sud di Xining, capitale dell’immensa provincia del Qinghai. Solo i residenti che abitano lungo la strada che costeggia il Fiume Giallo prima di arrivare in questo centro rinomato per le tanka, le pitture religiose tibetane, hanno potuto vedere i convogli di autocarri militari ricoperti di scritte (“Mantenere la solidarietà tra le minoranze nazionali! Sostenere la direzione del Partito!”), i pullmann carichi di soldati e i blindati anti-sommossa. Read the rest of this entry »
Ricoverato in ospedale uno dei tre digiunatori. Deceduto il monaco ventenne Lobsang Tsultrim
Dorjee Gyalpo, cinquantanove anni, il digiunatore ricoverato in ospedale.
Nel pomeriggio di oggi 19 marzo, 27° giorno dello sciopero della fame iniziato il 22 febbraio da tre attivisti tibetani davanti al palazzo delle Nazioni Unite, la polizia di New York ha chiesto l’intervento del Pronto Soccorso Medico per verificare le condizioni di salute dei tre digiunatori. Preoccupava lo stato di salute di Dorjee Gyalpo, cinquantanove anni, che, molto indebolito, non riusciva ad alzarsi. Nonostante l’opposizione dei tibetani presenti che hanno cercato di impedire il ricovero di Dorjee Gyalpo resistendo alla polizia e bloccando l’ambulanza, e il rifiuto a lasciare i compagni opposto dallo stesso attivista, Gyalpo è stato forzatamente ricoverato. Ha fatto sapere che proseguirà il digiuno in ospedale. Gli altri due digiunatori, Shingza Rinpoche e Yeshi Tenzin, continuano la loro protesta di fronte al Palazzo di Vetro. Read the rest of this entry »
Spetta a Pechino un Atto di Generosità per Fermare i Suicidi in Tibet
Gli atti di coraggio e di generosità spettano al più forte, e nella partita tibetana i più forti abitano a Pechino
Al sangue e al fuoco non si fa l’ abitudine. Venerdì un monaco di vent’ anni si è dato alle fiamme ad Aba, area del Sichuan di cultura tibetana: Lobsang Tsultrim sarebbe stato picchiato dalla polizia o dai paramilitari mentre ardeva ancora. Sabato in Qinghai, secondo il gruppo Free Tibet, un quarantenne padre di tre figli si è ucciso, sempre col fuoco: Sonam Thargyal avrebbe bevuto carburante e gridato slogan pro Tibet prima di autoimmolarsi, con il torso avvolto nel filo spinato per tenere a distanza le forze di sicurezza cinesi. «A migliaia» si sarebbero radunati per rendergli omaggio. I tibetani che in un anno si sono uccisi o hanno tentato di farlo sono ormai una trentina. Religiosi e laici. Uomini e donne. Invocano il Dalai Lama, guida spirituale che Pechino considera un diabolico mestatore. Il governo in esilio, di cui il Dalai Lama non è più il leader politico, assiste con apparente imbarazzo alla carneficina. Non incoraggia le autoimmolazioni – come aveva ribadito al Corriere della Sera il «primo ministro» Lobsang Sangay – però le spiega con la repressione da parte del governo cinese. La scrittrice e attivista Tsering Woeser chiede ai suoi tibetani di fermare l’ auto-ecatombe. Ma le forze contrapposte producono un’ immobilità atroce. Il rischio che si profila è che la questione tibetana si riduca alle parole e agli atti estremi dei due fronti. E la semplificazione manichea è un dramma nel dramma. Pechino mette sotto controllo i monasteri e allarga le tutele previdenziali ai monaci. Chiama chi si brucia «spostato» e «terrorista» benché le azioni non abbiano causato morti né feriti se non tra gli auotoimmolati stessi, mentre mercoledì scorso il premier Wen Jiabao sembrava sincero quando esprimeva «turbamento». Tuttavia serve chi sappia sparigliare le carte, tentare una mossa a sorpresa. E mostrarsi generoso. Read the rest of this entry »
Siamo a trenta autoimmolazioni in Tibet
Il monaco tibetano Lobsang Tsultrim, che si è dato fuoco di fronte al monastero di Kirti
Un giovane monaco del monastero di Kirti, a Ngaba, e un agricoltore di Rebkong si sono auto immolati in Tibet. In migliaia in piazza chiedono libertà. Aggiornamenti sullo sciopero della fame ad oltranza di tre tibetani davanti al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York. Sale così a trenta il numero dei tibetani che a partire dal febbraio 2009 si sono dati fuoco come atto estremo di protesta contro l’occupazione cinese e per lanciare al mondo il loro grido d’aiuto. A Ngaba, nella provincia del Sichuan, un monaco ventenne del monastero di Kirti, Lobsang Tsultrim , si è auto immolato il pomeriggio del 16 marzo. A Rebkong, nella contea di Malho, si è dato fuoco questa mattina Sonam Dhargye , un agricoltore di quarantaquattro anni. Riferisce il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia che Lobsang Tsultrim, già avvolto dalle fiamme, camminava lungo la strada principale di Ngaba quando ha visto i funzionari di polizia dirigersi verso la sua direzione. Ha cercato di allontanarsi ma è stato raggiunto, picchiato e gettato a terra. Mentre i poliziotti cercavano di spegnere le fiamme con un estintore, Lobsang ha continuato ad alzare in aria il pugno, in un gesto spesso usato dai tibetani come segno di invocazione della libertà. E’ stato caricato su una camionetta e portato via. Era il maggiore di quattro fratelli. Era diventato monaco all’età di otto anni. Le misure di sicurezza sono state rafforzate in tutta la città e soprattutto all’ingresso del monastero. Lungo la strada principale è stato istituito un nuovo posto di blocco e i tibetani sono fermati e perquisiti. Nella notte tra il 16 e il 17 marzo a nessuno è stato consentito di entrare o uscire da Ngaba. Nella prima mattina di sabato, 17 marzo, un agricoltore di 43 anni, Sonam Dhargye, si è immolato con il fuoco a Rebkong, la città della contea di Malho, regione del Qinghai, teatro solo pochi giorni fa, il 14 marzo, dell’immolazione di Jamyang Palden, un monaco di trentaquattro anni. Read the rest of this entry »
Tibet: appello Dolker, autoimmolazioni smuovano coscienze Occidente
(ASCA) ”La situazione in Tibet e’ veramente terribile”. Lo dice a ‘Start’ Kalsang Dolker, presidente della Comunita’ tibetana in Italia, descrivendo ai microfoni di Rai Radio 1 la drammatica situazione che vivono i tibetani, perche’ il ”controllo cinese e’ strettissimo e mancano le informazioni reali su cio’ che accade”. Affrontando e descrivendo le ‘autoimmolazioni’ dei tibetani che si danno fuoco, Dolker ha spiegato che con il dramma accaduto proprio oggi, in cui un giovane monaco 18enne si e’ dato fuoco nella provincia sud occidentale cinese del Sichuan, ”siamo alla 27esima vittima in tre anni”. Proprio in questi ultimi anni ”la situazione e’ peggiorata perche’ – aggiunge la presidente tibetana – da dopo le Olimpiadi in Cina ci sono state manifestazioni a Lhasa, in Tibet e in Nepal. Manifestazioni a cui il governo di Pechino ha risposto aumentando la repressione e abolendo la liberta’ religiosa”. La presidente dei tibetani in Italia ha spiegato pero’ che il suo popolo in questi 50 anni ”non si e’ piegato. Non si e’ ‘cinesizzato’: una cosa che ha sorpreso le autorita’ cinesi che, proprio per questo, hanno aumentato le repressioni abolendo del tutto la liberta’ religiosa”. Dolker – intervistata da Giulia De Cataldo – ha raccontato che i tibetani rispondono con le ‘autoimmolazioni’. ”Un gesto di estrema disperazione con cui si cerca di smuovere le coscienze internazionali: i governi occidentali facciano pressioni sulla Cina per continuare il dialogo iniziato dal governo tibetano in esilio al fine di arrivare alla vera autonomia. Read the rest of this entry »
Ban Ki Moon: “molto preoccupato” per la salute dei tre digiunatori
Uno dei tre digiunatori, giunti al 24° giorno di sciopero della fame dinnanzi al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York.
Ventiquattresimo giorno di sciopero della fame, a New York, dei tre tibetani che, ormai molto indeboliti e notevolmente dimagriti, sono decisi a portare avanti la loro protesta anche “a costo della vita”. Lunedì scorso, avevano ricevuto la visita dell’Assistente del Segretario Generale, Ivan Simonovic, che si era impegnato a contattare direttamente il Segretario generale Ban Ki Moon e il Commissario per i Diritti Umani Navannethem Pillay per informarli delle richieste avanzate alle Nazioni Unite dai tre attivisti.
Nella giornata di ieri, 14 marzo, un altro segnale che vorremmo considerare positivo e foriero di ulteriori sviluppi è arrivato dal portavoce dello stesso Ban Ki Moon. “Il Segretario Generale afferma il diritto di tutti a protestare pacificamente – ha riferito – ma è molto preoccupato per la salute dei tre digiunatori”. Sembra che Simonovic abbia incontrato sia il Segretario Generale sia il vice ambasciatore cinese alle Nazioni Unite ma nulla è trapelato circa questi incontri. Read the rest of this entry »
La poetessa Tsering Woeser: “No, alle auto-immolazioni in Tibet”
La scrittrice e poetessa tibetana Tsering Woeser ha lanciato un appello agli attivisti che si battono per la libertà del Tibet affinché smettano di compiere gesti di autoimmolazione, poiché non stanno portando alcun beneficio alla causa. La scrittrice, che di fatto vive agli arresti domiciliari, in Cina, a Pechino, ha scritto su internet un appello, in cui si è detta “addolorata” dalla recente serie di immolazioni e ha invitato i tibetani più influenti, tra cui monaci e intellettuali, a fare qualcosa per fermarli. La Woeser ha affermato che i tibetani possono sfidare l’oppressione solo restando vivi. Pechino ha accusato il Dalai Lama, la guida spirituale buddista in esilio, di avere incoraggiato i suicidi. Il leader religioso, 14esima reincarnazione del Buddha, ha risposto affermando che non appoggia tale pratica. La Woeser afferma che tali misure autodistruttive non possono fare nulla per la causa dei diritti dei tibetani. La Cina ha cercato di giustificare l’ondata di immolazioni (di cui solo tre da sabato) come il risultato di orchestrazione esterna piuttosto di ciò che gli attivisti ritengono essere l’angoscia locale per repressione del governo sulla religione e sulla cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Qinghai, monaco tibetano si dà fuoco. Scoppia la protesta
Tibet: i monaci protestano e si immolano col fuoco
Qinghai, monaco tibetano si dà fuoco. Scoppia la protesta
di Nirmala Carvalho
Il monaco è sopravvissuto alle fiamme e le autorità lo hanno portato all’ospedale. Ma i monaci lo hanno riportato in monastero temendo per il suo arresto. Centinaia di religiosi tibetani e centinaia di studenti stanno dimostrando, portando anche foto del Dalai Lama. I monasteri vicini giungono in città per mostrare solidarietà. La pubblica sicurezza ha stabilito posti di blocco.
Dharamsala (AsiaNews) – Jamyang Palden , un monaco tibetano sui 30 anni si è dato fuoco oggi a Rongwo (contea di Rebkong, Qinghai) verso le 10.30 di questa mattina. Il religioso si è auto-immolato vicino al monastero di Rongwo, il più grande della contea e secodo le ultime informazioni, è sopravvissuto al gesto. Ma il suo sacrificio ha scatenato una protesta che cresce sempre più. Read the rest of this entry »
Tibet: sciopero della fame
Uno dei digiunatori tibetani ad oltranza davanti al Palazzo delle Nazioni Unite a New York
Tibet libero, sciopero della fame. di Piero Verni Espresso/repubblica.it, 14 marzo 2012
Tre profughi buddisti digiunano da quasi un mese davanti al Palazzo dell’Onu, a New York, All’inizio non se li filava nessuno, ora sta diventando un caso mondiale perché minacciano di lasciarsi morire. E la Cina è furiosa.” Il nostro obiettivo è ottenere l’indipendenza per il Tibet e la democrazia in Cina. Stiamo lottando perché il Dalai Lama possa tornare al più presto in un Tibet libero”. Sono le parole che mi sussurra con un filo di voce Shingza Rinpoche, un importante lama tibetano giunto oggi al 21° giorno di sciopero della fame. Siamo a New York, in uno spiazzo di fronte al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite dove il Tibetan Youth Congress, una delle principali NGO della diaspora tibetana, ha organizzato un “Indefinite Hunger Strike for Tibet” a cui oltre al religioso partecipano due laici, Dorje Gyalpo nato il 5 marzo 1953 nel Tibet meridionale e Yeshi Tenzin nato il 15 marzo 1973 in India. Read the rest of this entry »
La 27° immolazione pro Tibet
Un giovane monaco tibetano si è dato fuoco per protesta contro il dominio cinese nella regione autonoma ed è morto per le gravi ferite riportate. A New York un segnale positivo è arrivato ai tre digiunatori dalle Nazioni Unite. Al 20° giorno dello “sciopero della fame per il Tibet”, davanti al quartier generale delle Nazioni Unite a New York, l’Assistente al Segretario Generale per i Diritti Umani, Ivan Simonovic, ha invitato formalmente nel suo ufficio il Presidente del Tibetan Youth Congress, Tsewang Rinzin, per discutere sulla situazione in Tibet e lo sciopero della fame davanti all’ONU.
Dharamsala, 13 marzo 2012. Il 10 marzo, giorno del 53° anniversario dell’insurrezione di Lhasa, un altro giovanissimo monaco tibetano si è auto immolato a Ngaba. Gepey , diciotto anni, appartenente al monastero di Kirti, si è dato fuoco alle ore 17.00, ora locale, nelle vicinanze di un campo militare che dagli anni ’50 del secolo scorso ospita i soldati del cosiddetto esercito di liberazione. Il ragazzo è morto all’istante. Read the rest of this entry »
La meditazione aiuta a sviluppare una visione più positiva
Il Prof. Richard J. Davidson con Sua Santità il Dalai Lama
Lo studio dello psicologo Richard J. Davidson mette in luce sei elementi chiave , corrispondenti a precisi schemi di attività in varie aree del nostro cervello, che descrivono la nostra personalità. Questione di stile, anche per le emozioni. Basandosi su più di 30 anni di ricerca d’avanguardia sul cervello, lo psicologo e psichiatria americano Richard J. Davidson dell’University of Wisconsin-Madison, ‘fotografa’ e analizza il modo in cui le emozioni vengono codificate nel nostro cervello, insieme al nostro potere di controllarle. Nel suo libro ‘The Emotional Life of Your Brain’ (Hudson Street Press, scritto insieme a Sharon Begley), l’esperto descrive sei distinte dimensioni emotive, ciascuna caratterizzata da una ‘firma’ neurale misurabile. Ebbene, è proprio la combinazione di queste sei dimensioni a caratterizzare quello che Davidson chiama lo “stile emotivo” di ciascuno : un mix che riassume l’essenza della nostra personalità e il riflesso del nostro modo di vivere e di rispondere alle esperienze positive o negative. Insomma, se siamo più intuitivi, sensibili, empatici o caparbi, la nostra mente lo rileverà . “In decenni di ricerca sulla neurobiologia delle emozioni, ho visto migliaia di persone che condividono esperienze simili rispondere in modi radicalmente diversi alla stessa esperienza. Perché una persona si riprende rapidamente da un divorzio, mentre un’altra rimane impantanata in recriminazioni o disperazione?”, si è chiesto Davidson. Read the rest of this entry »
I monaci abbandonano i monasteri sotto il controllo del regime
Monasteri tibetani sotto il controllo del regime: i monaci preferiscono abbandonarli
di Nirmala Carvalho
Un “gruppo di lavoro” inviato da Pechino paralizza la vita nei templi buddisti, che vengono requisiti con la forza. In risposta, i monaci abbandonano i luoghi di culto e se ne vanno. La popolazione teme la situazione, che non permette più neanche una degna sepoltura per i defunti, ma Pechino la ignora.
Dharamsala (AsiaNews) – Il governo cinese ha prima requisito e poi costretto alla chiusura una serie di monasteri buddisti nella Prefettura di Nagchu, nella Provincia autonoma tibetana. Per cercare di fermare le proteste anti-cinesi, infatti, le autorità hanno inviato nella zona un “gruppo di lavoro” che ha trasferito con la forza tutte le proprietà dei monasteri al governo centrale. Nonostante i luoghi di culto siano privati, i dirigenti comunisti hanno imposto ai monaci un controllo talmente serrato che questi – pur di evitarlo – hanno scelto di abbandonare i monasteri. Read the rest of this entry »
Prosegue a New York lo sciopero della fame ad oltranza di tre tibetani
New York, Palazzo delle Nazioni Unite: I tre tibetani digiunatori ad oltranza per il loro Paese
Prosegue a New York lo sciopero della fame ad oltranza di tre tibetani (nella foto) che, iniziato il 22 febbraio, entra oggi nel 19° giorno. I tre digiunatori sono il Venerabile Shingza Rinpoche, 32 anni – un lama di alto rango che da tempo si batte per la libertà del Tibet, Dorjee Gyalpo, 59 anni, e Yeshi Tenzing, 39 anni, entrambi attivisti del Tibetan Youth Congress, il movimento che ha organizzato il digiuno. I tre tibetani chiedono alle Nazioni Unite di inviare immediatamente in Tibet una delegazione che accerti la reale situazione del paese; di esercitare pressioni sulla Cina affinché ponga fine allo stato di legge marziale di fatto esistente; di chiedere a Pechino di consentire ai media internazionali di verificare e riferire sulle atrocità in atto; di chiedere alla Cina il rilascio di tutti i prigionieri politici, inclusi Gedun Choekyi Nyima e Tenzin Delek Rinpoche e, infine, di chiedere alla Cina di porre fine alle cosiddette campagne di ri-educazione patriottica. Read the rest of this entry »
Discorso di Lobsang Sangay nel 53° anniversario dell’insurrezione del Tibet
Il Kalon Tripa Prof. Lobsang Sangay tiene a Dharamsala il discorso commemorativo in occasione del 53° anniversario dell'insurrezione nazionale tibetana.
DISCORSO DEL KALON TRIPA PROF. LOBSANG SANGAY NEL 53° ANNIVERSARIO DELLA INSURREZIONE NAZIONALE TIBETANA
Oggi, 53°anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana e 4°anniversario delle proteste di massa avvenute in Tibet nel 2008, rendo omaggio alla gente coraggiosa che tanto si è sacrificata per il Paese. Nonostante cinquantatre anni di occupazione da parte della Repubblica Popolare Cinese, lo spirito e il senso dell’identità nazionale dei tibetani rimangono intatti.
In questa occasione, rendo omaggio a Sua Santità il Dalai Lama per la sua visione, la sua guida e la sua benevolenza. Esprimo inoltre il più profondo rispetto e la mia gratitudine alle generazioni dei più anziani che, grazie al loro prodigarsi e al loro incessante impegno, hanno reso possibile nell’arco degli ultimi cinquant’anni la crescita e il dinamismo del nostro movimento. Read the rest of this entry »
Il genocidio che l’Occidente finge di ignorare
Il genocidio che l’Occidente finge di ignorare
di: Domenico Vallario // 9 febbraio 2012 // Internazionale
Lhasa, 3650m, Regione Autonoma del Tibet. Nella spianata di cemento antistante il Potala, uno dei palazzi più belli del pianeta, che fu dimora dei Dalai Lama dal 1649 al marzo del 1959, campeggiano due bandiere altissime della Repubblica Popolare Cinese e un obelisco raffigurante dei lavoratori che ricordano al popolo tibetano chi è che comanda sul Tetto del Mondo. E’ solo uno dei drammatici risvolti dell’occupazione (o liberazione come usano chiamarla gli han di Pechino) della culla del buddhismo incastonata tra l’Himalaya e laghi sacri che va avanti da ormai 62 anni.
Tutto ebbe inizio nel 1949 quando Mao Zedong proclamò la fondazione della Repubblica Popolare di Cina, che aveva come primo obiettivo quello di riprendersi i territori che erano stati da sempre sotto l’influenza dell’impero cinese. Un tentativo di accordo stipulato nel 1951 tra il sedicenne Tenzin Gyatso (XIV ed attuale Dalai Lama) e i rappresentanti di Pechino , che riconosceva la sovranità cinese in cambio dell’autonomia interna e religiosa, venne disatteso, e fu così che nel 1959, la rivolta del popolo di Lhasa contro le violenze e la barbarie dell’esercito cinese nei confronti dell’etnia tibetana divenne guerra civile. Le resistenze di un popolo abituato a vivere di tsampa e tè al burro di yak, che non conosceva armi né automobili, vennero represse nel sangue dai militari rossi, che uccisero circa 90.000 tibetani e ne deportarono un numero non definito nelle carceri. Il Tibet divenne così una provincia dell’immensa Repubblica Popolare, alla quale venne riconosciuto statuto speciale nel 1964. Read the rest of this entry »
Dalai Lama: la violenza non risolve i problemi
Sua Santità il Dalai Lama: E 'deprecabile che in questo momento la verità venga violentemente repressa all'interno del Tibet. Nel mondo attuale, la verità sta perdendo di forza
Parlando al termine dei cinque giorni del Monlam Chenmo (Festa della Grande Preghiera) tenuto presso lo Tsug-Khang, il tempio principale di Dharamsala, il Leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama ha affermato che la violenza e l’oppressione non può mai portare ad una soluzione duratura della crisi nel Tibet: “Anche se la violenza e l’oppressione possono apparire forti e definitive, sono solo temporanee. La violenza non può mai portare ad una soluzione duratura e di lungo termine a qualsiasi problema. Considerando che la verità non può essere distrutta, alla fine prevarrà. E la verità è dalla parte del Tibet”.
Offrendo preghiere per le vittime delle violenze e della repressione in Tibet, Sua Santità ha detto che la Cina sta “distruggendo dalle radici” la ricca tradizione religiosa e la cultura tibetana, Read the rest of this entry »
La polizia spara sui dimostranti e uccide a Pema (Golok)
l’Amministrazione Centrale Tibetana chiede al governo cinese di tenere in considerazione le richieste dei tibetani all’interno del Tibet e di trovare una soluzione pacifica del problema.
Un eloquente video girato da un team di SkyNews. Comunicato stampa dell’Amministrazione Centrale Tibetana. Continua lo sciopero della fame ad oltranza al Palazzo dell’ONU a New York da tre digiunatori. Un tibetano è rimasto ucciso e due sono stati feriti il 6 marzo a Pema (Golok) dopo che la polizia ha aperto il fuoco su un gruppo di dimostranti tibetani che reclamavano la liberazione di un loro connazionale arrestato sotto l’accusa di aver preso parte alle proteste divampate il 25 gennaio nella regione. In quell’occasione i tibetani avevano tolto la bandiera cinese da un ufficio governativo e l’avevano sostituita con una bandiera tibetana. La polizia aveva compiuto numerosi arresti. Molti tibetani avevano lasciato le loro case e si erano nascosti per evitare la cattura. Choeri, 28 anni, è stato colpito in pieno volto ed è morto immediatamente. Due fratelli, Jamphel Lodoe e Karkho sono stai feriti gravemente e si trovano ora all’ospedale. Il 23, 24 e 29 gennaio, rispettivamente a Drango, Serthar e Bharma Shang, la polizia aveva aperto il fuoco sulla folla dei manifestanti uccidendo almeno sei tibetani e ferendone molti altri. Non si conosce il numero delle persone arrestate ma, nella sola Drango, almeno cento tibetani sono stati arrestati o sono scomparsi. Read the rest of this entry »
Sichuan: giovane tibetano si autoimmola, terza vittima in tre giorni
Un ragazzo di nome Dorjee , poco più che maggiorenne, si è dato fuoco nella prefettura di Aba, per protesta contro la repressione di Pechino in Tibet. Il gesto nei pressi di un ufficio governativo cinese. Ieri la notizia della morte di due donne. Intanto la Cina rafforza la sicurezza alla vigilia dell’anniversario della rivolta del 2008. Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Un giovane poco più che maggiorenne è il terzo tibetano a darsi fuoco questa settimana in Cina, per protesta contro il dominio di Pechino nel Tibet. Lo affermano fonti di un gruppo attivista in esilio, mentre il governo di Pechino ha rafforzato ulteriormente le misure di sicurezza in vista dell’imminente anniversario della rivolta del 2008. Solo lo scorso anno oltre 20 tibetani – in grande maggioranza monaci – si sono auto-immolati nella loro battaglia a difesa dei diritti umani, una maggiore autonomia e piena libertà religiosa. Read the rest of this entry »
Tibet: una studentessa diciottenne si è immolata
Tsering Kyi , una studentessa diciottenne di Nyima, una cittadina della Contea di Machu (Prefettura autonoma di Ganlho), si è data la morte con il fuoco sabato 3 febbraio. Riferisce il gruppo Free Tibet che pochi giorni prima di compiere l’atto estremo Tsering Kyi, a casa per il periodo delle vacanze invernali, aveva detto: “A Ngaba e in altre zone del Tibet i tibetani si danno fuoco, dobbiamo fare qualcosa per il nostro paese perché la vita non ha senso se non facciamo qualcosa per il Tibet”. Tsering Kyi si è recata di prima mattina nella piazza del mercato, si è cosparsa di benzina e si è data fuoco. Avvolta dalle fiamme ha alzato più volte la mano sopra la testa. E’ morta all’istante. Dalle loro bancarelle, i venditori cinesi hanno avvertito la polizia che, giunta sul posto, ha isolato il mercato impedendo a chiunque di lasciare la piazza fino alle 9.00. Le autorità hanno cercato di far credere che la ragazza si è data fuoco non per motivi politici ma per ragioni personali. E’ il primo caso di immolazione avvenuto nella Contea di Machu. Read the rest of this entry »
Madre tibetana si dà fuoco nel Sichuan
La donna, una vedova con quattro figli, ha percorso 80 km per bruciarsi davanti al monastero di Kirti, da un anno sotto controllo. Dharamsala (AsiaNews) – Una donna tibetana, madre di quattro figli, si è immolata col fuoco davanti al monastero di Kirti (Sichuan); una ragazza tibetana si è invece data fuoco in un mercato a Maqu, nel Gansu.
Rinchen , una vedova di 32 anni, si è data fuoco ieri davanti alla stazione di polizia costruita in questi mesi per controllare la porta d’entrata del monastero di Kirti. Secondo testimonianze riportate da Free Tibet, la donna ha gridato “Il Tibet ha bisogno della libertà; Gyalwa Rinpochen [il Dalai Lama ] deve ritornare in Tibet”. Il corpo di Rinchen è stato preso e portato nel monastero. Il marito era morto un anno fa e la donna lascia quattro figli: uno di 13 anni, Gyamo, altri due dei quali non si conosce il nome e un quarto di pochi mesi. Read the rest of this entry »
Morto il “Dalai Lama della Mongolia”
Sua Santità il Dalai Lama presiede alle preghiere per il nono Khalkha Sua Santità Jetsun Dhampa capo spirituale della Mongolia
Morto il “Dalai Lama della Mongolia”, ha combattuto contro Stalin e Mao
Il nono Khalkha Jetsun Dhampa (“Signore dei rifugiati della Mongolia”) ha vissuto 57 anni in esilio forzato, prima per la dominazione sovietica del suo Paese e poi per quella cinese in Tibet. Nonostante le difficoltà ha combattuto per far rivivere la fede fra i mongoli. Il dolore dei leader buddisti.
Ulaan Baatar (AsiaNews) – Il capo spirituale dei buddisti mongoli, vertice della setta Jonang, è morto ieri a 80 anni dopo aver vissuto 57 anni in esilio forzato per colpa prima della dominazione sovietica in Mongolia e poi per quella cinese in Tibet. Sua Eminenza Dhampa Dorjee Chang Jampel Namdrol Choekyi Gyaltsen, il “Dalai Lama della Mongolia”, era stato riconosciuto come il nono Khalkha Jetsun Dhampa ed era molto amato dai suoi fedeli. Read the rest of this entry »
La rivolta tibetana ora punta su Lhasa
La rivolta tibetana ora punta su Lhasa; di Piero Verni, Il Riformista – 29 febbraio 2012
Nelle ultime ore hanno cominciato a circolare voci incontrollabili su un presunto attentato fallito il 26 febbraio di fronte a un edificio governativo di Rinchenling, un villaggio nella prefettura autonoma di Garze della provincia cinese del Sichuan. L’attentatore avrebbe perso la vita.
Secondo fonti più attendibili, si tratterrebbe invece dell’ennesima auto immolazione di un giovane tibetano. E con quest’ultima salirebbe a ventiquattro il numero delle torce umane che negli ultimi mesi hanno illuminato con i loro terribili bagliori il cielo sopra il Tibet. Una cifra impressionante che, indipendentemente da ogni altra considerazione, dovrebbe far comprendere a Pechino quale sia il livello di frustrazione e disperazione del popolo tibetano dopo oltre sessanta anni di occupazione del Tetto del Mondo. Questo nuovo rogo sarebbe dunque avvenuto durante le celebrazioni del Losar, il capodanno lunare, iniziato il 22 febbraio. Read the rest of this entry »
La visita in Italia del primo ministro tibetano Prof. Lobsang Sangay
29 febbraio 2012. Si è conclusa oggi la visita in Italia del prof. Lobsang Sangay, dal 1° aprile 2011 nuovo Kalon Tripa (Primo Ministro) dell’Amministrazione Centrale Tibetana, il terzo a ricoprire la carica dopo i due mandati consecutivi del prof. Samdhong Rinpoche e il primo a detenere i poteri politici esercitati dal Dalai Lama fino al 29 maggio 2011, data della ratifica delle modifiche apportate alla Costituzione tibetana per consentire la devoluzione dei poteri del leader spirituale tibetano come capo dell’esecutivo a rappresentanti democraticamente eletti. Nato a Darjeeling nel 1968, Lobsang Sangay ha iniziato gli studi presso la scuola locale e si è laureato in Legge all’Università di New Delhi. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1996 in qualità di studente tibetano ammesso al prestigioso Programma Fulbright, nel 2004 ha conseguito il dottorato in Legge presso la Harward Law School. Read the rest of this entry »
Tibet: proteste e arresti nei giorni del Losar
Dharamsala, 28 febbraio 2012. Nei primi cinque giorni del nuovo anno tibetano, iniziato il 22 febbraio, numerose manifestazioni di protesta hanno continuato ad infiammare il Tibet orientale. Non ha avuto finora conferma la notizia di una nuova immolazione che, secondo alcune fonti, avrebbe avuto luogo il giorno 26 febbraio in un villaggio del Sichuan. Estese e prolungate proteste si sono verificate nella regione di Kardze dove, per cinque giorni, i tibetani hanno affisso ai muri e alle finestre degli uffici governativi e appeso lungo strade e ponti manifesti di condanna della politica repressiva cinese.
Avendo rinunciato ai tradizionali festeggiamenti in segno di omaggio e rispetto per le vittime della repressione e per i ventitré immolati, i tibetani della regione di Kardze hanno dato vita ad una spontanea e improvvisata manifestazione di protesta nel momento in cui è iniziato uno spettacolo di fuochi artificiali voluto dalle autorità cinesi. Temendo il dilagare della protesta, i funzionari governativi hanno interrotto lo spettacolo pirotecnico. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama Addresses Conference of Medical Professionals
His Holiness the Dalai Lama responding to questions at the 39th annual Indian Association of Preventative and Social Medicine 2012 national conference in Kangra, HP, India, on February 28, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Dalai Lama Addresses Conference of Medical Professionals
Dharamsala, HP, India, 28 February 2012 (By Tendar Tsering, phayul.com) – His Holiness the Dalai Lama presided over the Indian Association of Preventive and Social Medicine conference at the Dr Rajendra Prasad Government Medical College near his exile hometown of Dharamshala earlier today.
“This is the first time that IAPSM conference is being held in the state of Himachal Pradesh, and we feel blessed with the presence of the Dalai Lama,” Anil Chauhan, principal of the medical college said in his welcome speech.
Founded in 1974, IAPSM is a non-profit professional organisation of medical specialists dedicated to the promotion of public health and advocates education, research, and programs of community medicine.
Addressing the gathering of over 300 doctors from 24 states in India and Nepal, the Tibetan spiritual leader urged the doctors to work not just for salary but with “care, compassion, and sense of concern” for the patients. Read the rest of this entry »
La Regione Piemonte contro le violenze in Tibet
TORINO 22 feb (Però Torino) – La Regione Piemonte appoggia la causa del popolo tibetano. Lo ha annunciato il consigliere regionale del Pdl Giampiero Leo, presidente dell’Associazione per il Tibet e i diritti umani, al termine della seduta del Consiglio regionale di oggi. “ Nella settimana dal 3 a 10 marzo nelle sede della Giunta regionale verrà esposta la bandiera del Tibet ”, ha dichiarato. L’iniziativa è stata voltata all’unanimità e impegna il Presidente della Regione Piemonte e la Giunta ad adottare iniziative sulla situazione del Tibet in occasione del 53° anniversario dell’insurrezione di Lhasa , la cui ricorrenza è il 10 marzo. “ La Giunta regionale – spiega Leo – dovrà attivarsi in tutte le sedi affinché vengano condannate tutte le forme di violenza contro il popolo tibetano . Dovrà inoltre esortare il governo cinese ad avviare subito politiche di dialogo nei confronti delle autorità civili e religiose del Tibet che vivono in esilio, in primis il Dalai Lama”. L’obiettivo cui si deve giungere è, spiega il consigliere Pdl, garantire “ la libertà di religione a tutti i cittadini, così come previsto dall’articolo18 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”. Si chiederà inoltre al governo cinese di fornire informazioni dettagliate sulle condizioni dei circa 300 monaci buddisti che sono stati portati via dal monastero di Kirti nell’aprile del 2011.
Tre tibetani fanno lo sciopero della fame davanti all’ONU
I tre digiunatori: Shingza Rinpoche, 32 anni – un lama di alto rango che da tempo si batte per la libertà del Tibet, Dorjee Gyalpo, 59 anni - un tibetano residente negli Stati Uniti, e Yeshi Tenzin, 39 anni.
Dal 22 febbraio, giorno della celebrazione del Losar, tre tibetani hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato davanti alla sede delle Nazioni Unite a New York in segno di solidarietà con i tibetani all’interno del Tibet e per “dare risonanza al loro appello per la libertà”. I tre digiunatori sono Shingza Rinpoche, 32 anni – un lama di alto rango che da tempo si batte per la libertà del Tibet, Dorjee Gyalpo, 59 anni – un tibetano residente negli Stati Uniti, e Yeshi Tenzin, 39 anni – un attivista appartenente al Tibetan Youth Congress, il movimento che ha organizzato il digiuno. I tre tibetani chiedono alle Nazioni Unite di inviare immediatamente in Tibet una delegazione che accerti la reale situazione del paese; di esercitare pressioni sulla Cina affinché ponga fine allo stato di legge marziale di fatto esistente; di chiedere a Pechino di consentire ai media internazionali di verificare e riferire sulle atrocità in atto; di chiedere alla Cina il rilascio di tutti i prigionieri politici, inclusi Gedun Choekyi Nyima e Tenzin Delek Rinpoche e, infine, di chiedere alla Cina di porre fine alle cosiddette campagne di ri-educazione patriottica. “Ci rivolgiamo inoltre ai leader e ai governi di tutto il mondo affinché intervengano con il massimo impegno presso la leadership cinese chiedendo la cessazione del genocidio in atto in Tibet”, affermano i digiunatori.
Nel lanciare lo sciopero della fame, il Tibetan Youth Congress respinge ogni pretestuosa interpretazione delle auto immolazioni: non si tratta – afferma il TYC nel suo manifesto – di atti irrealistici e senza senso, ma di gesti chiaramente mirati a fare conoscere al mondo le atrocità commesse dalla Repubblica Popolare e a ricordare sia alla comunità internazionale sia allo stesso governo cinese che “i tibetani desiderano l’indipendenza”. “Fino a quando la Cina continuerà ad occupare illegalmente il Tibet, il popolo tibetano continuerà ad essere oppresso e la sua richiesta d’indipendenza, assieme alla volontà di resistenza cresceranno in modo sempre più forte”. Read the rest of this entry »
Intervista a Lobsang Sangay
Protesta in India anni '60 contro l'occupazione cinese del Tibet.
Salvateci dalla oppressione cinese – Intervista a Lobsang Sangay; di Simone Casalini, Corriere del Trentino (Corriere della Sera) 22 febbraio 2012
Trento — Dal 1950 la Cina ha allungato il suo corpo politico e istituzionale sul Tibet rivendicandolo come proprio spazio territoriale o opponendo, più prosaicamente, i suoi interessi geopolitici ed economici. Nove anni più tardi il Dalai Lama e la sua corte, seguiti nel tempo da altri esuli, hanno avviato la diaspora accolti nell’allora India nehruviana. Sessant’anni e oltre sono corsi via lungo i maestosi fiumi che sbocciano sui proclivi del Tetto del mondo, ma nulla è cambiato. Se non l’aggressività di una colonizzazione che ogni giorno si ciba di restrizioni, divieti, persecuzioni e di un’incisiva politica di incentivo al trasferimento della popolazione di etnia han nell’immenso plateau himalayano. «Come m’immagino il Tibet? Un luogo bellissimo, con montagne imponenti e una popolazione ridotta allo stremo. E tale è la condizione di sofferenza che alcuni preferiscono la morte alla vita», riferimento esplicito ai monaci e alle monache (ma non solo) che imboccano la via dell’autoimmolazione Read the rest of this entry »
La meditazione ha reali effetti benefici per la salute
La meditazione ha reali effetti benefici per la salute , come il miglioramento del sistema immunitario o la normalizzazione della pressione del sangue: è la meditazione, in particolare quella “mindfulness ”, in cui, tramite apposite tecniche, si focalizza la mente sul momento presente, sull’”ora”, dimenticando ansie per il futuro o errori passati. Ora un nuovo studio scientifico ne prova l’efficacia . La ricerca, pubblicata sul corrente numero di Perspective on Psychological Science , rivista edita dall’Association of Psycholocial Science , è stata condotta da Britta HÖlzel, psicologa e ricercatrice della Justus Liebig University e della Harvard Medical School. Obiettivo dello studio , che ha unito le ricerche più recenti con quelle effettuate negli ultimi anni, dando così una visione a 360° del tema, è stato quello di svelare la complessità di questo metodo , di antica origine orientale, ma che viene praticato da moltissime persone in tutto il mondo, anche ai giorni nostri e anche in Italia. Abbiamo chiesto a Britta HÖlzel , che da anni segue questo tema, di spiegare quali sono i miglioramenti oggettivi rilevati nelle persone che praticano questo tipo di meditazione: “a bbiamo dati che ci mostrano che la pratica della meditazione mindfulness” afferma la studiosa “ aumenta la concentrazione della materia grigia in alcune aree del cervello , come l’ippocampo, che è importante per la memoria e per l’apprendimento ” . Read the rest of this entry »
Statement of the Tibetan Parliament in Exile on Losar
Statement of the Tibetan Parliament in Exile on Losar
Statement of the Tibetan Parliament-in-Exile (TPiE) on the occasion of the day-long Hunger Strike by its Members and the public on the first day of the Water-Dragon Tibetan New Year on 22 nd February, 2012 at the Theckchen Choling, Main Temple, Dharamsala.
Speaker Mr. Penpa Tsering delivering the Statement of the Tibetan Parliament in Exile during the Solidarity Hunger Strike on the first day of Tibetan Losar at Tsuglhakhang, Dharamshala
Amongst the patriotic Tibetan men and women who have been committing the heroic act of self-immolations in Tibet under the two main slogans demanding “the return of His Holiness the Dalai Lama to Tibet” and “freedom and human rights for the Tibetan people”, Venerable Tapey of Kirti Monastery set the trend on 27th of February, 2009. Since then, between the 16th of March, 2011 and 19th of February, 2012, some 23 Tibetans both lay and ordained, have committed self-immolation in Tibet for the sake of Tibet and its people. Two Tibetans have done the same outside of Tibet totaling 25 so far. Fifteen of them including three nuns have lost their precious lives in the process and we have not been able to ascertain the condition and whereabouts of the rest. Read the rest of this entry »
Lhasa “è divenuta un infeno per i tibetani. Ecco come vivono”
Soldati cinesi sotto il Potala, l'ex residenza del Dalai Lama.
Lhasa “è divenuta un inferno per i tibetani. Ecco come vivono”
Una rarissima testimonianza oculare della vita dei tibetani della capitale, anonima per motivi di sicurezza, racconta la verità sul Tibet: “I tibetani stanno sparendo, i monasteri diventano caserme e gli appartamenti privati del Dalai Lama sono stati venduti a un uomo d’affari cinese. I soldati sono ovunque e fanno quello che vogliono. I monaci sono pronti a digiunare fino alla morte contro queste violenze“.
Lhasa (AsiaNews) – In Tibet “i tibetani stanno sparendo: vivono in aree limitate da mura e da filo spinato, costretti ad ascoltare e cantare inni comunisti, guardati a vista dalle armi cinesi. Oltre 7mila persone sono state sbattute in un campo di rieducazione tramite il lavoro, e i monaci sono in sciopero della fame”. E’ il racconto di una fonte che ha appena lasciato Lhasa: anonima per motivi di sicurezza, traccia la vera situazione della provincia occupata con la forza dai cinesi di etnia han. Read the rest of this entry »
Tibet: viaggio tra i monaci: “ci vietano il capodanno”
Pestaggio di un tibetano da parte di poliziotti cinesi
AGI) – Xining, 21 feb. – Non ci sarà nessun capodanno tibetano per i monaci della provincia del Qinghai: i pellegrini che ogni anno viaggiavano anche centinaia di chilometri per raggiungere i luoghi di culto di questa immensa provincia della Cina centrale, quest’anno, non festeggeranno.
Il Losar, la festa tradizionale che inizia domani, apre il calendario dei tibetani e inaugura anche il periodo più rischioso dell’anno nel braccio di ferro tra i monaci fedeli al Dalai Lama e il governo di Pechino. Da mercoledì in poi, in queste zone, si entra nella zona rossa che culminerà tra il 10 marzo – anniversario della fuga del Dalai Lama in India – e il 14 marzo, in cui ricorrono i sanguinosi scontri del 2008 a Lhasa. Le premesse sono le peggiori possibili da diverso tempo a questa parte: solo nelle ultime due settimane, secondo le organizzazioni pro-Tibet, tra le province del Sichuan e del Qinghai si sono autoimmolati nove monaci. I piu’ importanti monasteri del Sichuan sono circondati dalle forze di sicurezza, Read the rest of this entry »
Tibetani festeggiate, ve lo ordina il Partito
Ultimamente i controlli della polizia cinese nelle case di tibetani si stanno intensificando.
di Railmondo Bultrini, La Repubblica. Mancano poche ore al Losar, il Capodanno tibetano che cade il 22 febbraio. Questa vigilia, fin dall’antichità considerata astrologicamente infausta, è stata funestata da una inedita serie di autoimmolazioni per protestare contro il trattamento riservato ai tibetani dal regime cinese, e per chiedere il ritorno del Dalai lama oggi esule in India. Il numero di suicidi tentati o riusciti nell’anno della Lepre appena passato ha superato i venti, una escalation senza precedenti mentre si appresta l’Anno del Dragone d’Acqua, con le solite incertezze di sempre, le solite tensioni, l’abituale e se possibile ancora più crudele repressione delle forze dell’ordine cinesi.
Eravamo stati a Lhasa alla vigilia di un altro Capodanno, nel primo anniversario dalle rivolte del 2009, a cinquant’anni esatti dalla occupazione della ex capitale e la fuga del Dalai lama con il primo nucleo di tibetani esuli che sono oggi oltre 100mila. Read the rest of this entry »
Si immola monaco tibetano 18enne. Arrestato uno scrittore tibetano.
Il monaco 18enne Nangdrol si dà fuoco contro le politiche repressive di Pechino, mentre un insegnante viene portato via senza neanche il mandato di arresto. Wen Jiabao attacca: “Suicidi tesi a minare la stabilità della regione, non hanno l’appoggio popolare”. Ma i monaci celebrano veglie funebri per i morti.
Dharamsala (AsiaNews) – Un monaco buddista 18enne si è auto-immolato ieri con il fuoco nella prefettura tibetana di Aba per protestare contro le politiche cinesi in Tibet e chiedere il ritorno in patria del Dalai Lama. Il suo suicidio porta il numero totale dei religiosi morti a 24. La conferma viene dall’International Campaign for Tibet, una Ong con base a Londra che verifica la situazione dei diritti umani in Tibet. Read the rest of this entry »
Si è immolato per protesta un ragazzo tibetano di diciotto anni
Un ragazzo tibetano di diciotto anni, Nya Drul , si è dato fuoco oggi pomeriggio a Ngaba, la città dell’Amdo teatro del maggior numero delle auto immolazioni che dal marzo 2011 si stanno drammaticamente succedendo in Tibet. Il giovane è morto all’istante. Il suo corpo si trova ora all’interno del monastero Dzomthum di Ngaba dove i monaci stanno officiando le rituali cerimonie funebri. Tsayang Gyaltso, un monaco del monastero di Kirti a Dharamsala, ha fatto sapere che anche Nya Drul, come Sonam Wangyal – conosciuto come Sopa Tulku – immolatosi a Golok Darlak il giorno 8 gennaio, prima di darsi la morte ha lasciato un testamento spirituale. Il numero dei tibetani disposti ad auto immolarsi come estremo atto di resistenza contro l’oppressione cinese in Tibet continua a crescere e i tibetani in esilio, Read the rest of this entry »
Il monaco tibetano Dhamchoe si è immolato per protesta.
Non cessa in Tibet l’ondata delle auto immolazioni. Questa mattina un monaco del monastero di Bongthak Ewam Tare Shedrup Dhargey Ling, in Amdo, si è dato fuoco in segno di protesta contro la politica del governo cinese. Il religioso, Dhamchoe Sangpo, di trentotto anni, è deceduto subito dopo il suo gesto. Era il più giovane di dieci fratelli. Il monastero di appartenenza di Dhamchoe era strettamente sorvegliato dalle forze di sicurezza cinesi da quando un altro monaco, Kalsang, aveva protestato contro l’attuazione di una miniera per l’estrazione di argento pianificata nella zona dalle autorità cinesi. “Da allora, le autorità cinesi avevano circondato il monastero con veicoli militari impedendo lo svolgimento delle cerimonie religiose e minacciando i monaci di chiudere il monastero se non avessero obbedito alle disposizioni”, si legge in un comunicato stampa rilasciato dal parlamento tibetano in esilio. Non si conoscono al momento altri particolari circa l’immolazione di Dhamchoe Sangpo. Le autorità cinesi e l’esercito presidiano il monastero e setacciano, con ricerche porta a porta, le abitazioni all’interno dell’istituto monastico. In un’intervista pubblicata il 13 febbraio sul Corriere della Sera, il Primo Ministro del Governo in Esilio, Lobsang Sangay, definisce le immolazioni “lo zenit della resistenza nonviolenta, perché darsi fuoco distrugge il proprio corpo ma non tocca l’avversario, cioè i cinesi. Noi, governo in esilio, non abbiamo mai incoraggiato questi sacrifici e abbiamo chiesto di astenersi da misure estreme. “Resta il fatto” – prosegue – che i tibetani non accetteranno mai l’occupazione militare del Tibet e lo status di cittadini di seconda classe. E dunque è una reazione naturale: dove c’ è oppressione, c’ è resistenza”. La morsa della repressione non accenna a diminuire. Il Capo del Partito comunista della cosiddetta Regione Autonoma, Chen Quanguo, ha chiesto oggi maggiori controlli sulla rete internet e sui telefoni cellulari per “garantire la totale sicurezza dell’ideologia e della cultura del Tibet”. Secondo Chen, queste misure faranno sì “che la linea e la politica del partito possano effettivamente raggiungere i cuori di milioni di persone appartenenti a diversi gruppi etnici, compresi devoti e patriottici monaci e monache”. Read the rest of this entry »
Al ritorno in Cina, centinaia di arresti fra chi ha pregato con il Dalai Lama
Sua Santità il Dalai Lama assiste alle danze di purificazione dei sito dove si tiene il Kalachakra per la Pace universale a Bodhgaya India nel gennaio 2012.
Al ritorno in Cina, centinaia di arresti fra chi ha pregato con il Dalai Lama A fine dicembre, con il permesso delle autorità, circa 7mila tibetani sono andati in India per la festa religiosa della Bhodigaya, guidata dal Dalai Lama. Oggi, senza alcuna accusa formale, gli agenti stanno rastrellando e arrestando i partecipanti. Una fonte di AsiaNews: “Non vogliono più capire, cercano di trasformare il popolo in uno zombie”. Lhasa (AsiaNews) – Il governo centrale cinese ha ordinato un raid in Tibet per cercare di fermare le proteste: in questi giorni si sono verificate centinaia di arresti e condanne alla rieducazione tramite il lavoro. Lo denuncia Human Rights Watch. La repressione è nata dopo che 7mila fedeli buddisti si sono recati dal Tibet in India per seguire gli insegnamenti del Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Tibet: Lobsang Gyatso monaco 19enne si dà fuoco. La polizia arresta un attivista.
Lobsang Gyatso , del monastero di di Kirti, a Ngaba, si è auto-immolato per protesta contro l’occupazione di Pechino. Le forze di sicurezza lo hanno picchiato in modo selvaggio mentre spegnevano le fiamme. Non vi sono conferme ufficiali del decesso. Le autorità hanno fermato Dawa Dorje , avvocato e difensore dei diritti dei tibetani. Dharamsala (AsiaNews) – Un giovane monaco di appena 19 anni si è dato fuoco ieri pomeriggio nella provincia cinese del Sichuan, in un’escalation di protesta contro la repressione imposta da Pechino. Si tratta del secondo gesto estremo in due giorni di ragazzi tibetani (cfr. AsiaNews 13/02/2012 Ngaba, muore con il fuoco una monaca buddista di 18 anni ) e porterebbe a 24 il numero delle vittime Read the rest of this entry »
Lo yoga allevia anche il mal di schiena
Lo yoga allevia il mal di schiena, e non solo
Lo yoga e lo stretching possono alleviare il mal di schiena. Un grande studio statunitense decreta che lo yoga può alleviare il dolore cronico della schiena e anche altri sintomi associati, così come un buon stretching. Dello yoga si è già trattato più e più volte. E, in tutti i casi, si è sempre scoperto come questa pratica possa essere utile nelle più disparate situazioni: che si tratti di salute e benessere sia a livello fisico che mentale, emozionale e, non dimentichiamolo, anche spirituale perché, in fondo, in origine lo yoga è nato proprio per questo. In occidente, tuttavia, si guarda più al lato pratico e questo nuovo grande studio statunitense lo conferma. I ricercatori del Group Health Research Institute (GHRI) di Seattle hanno infatti condotto uno studio Read the rest of this entry »
Pronti al più alto sacrificio
Intervista a Lobsang Sangay, leader politico e braccio destro del Dalai Lama, lancia un appello alle autorità per il dialogo. E chiama in causa l’ Occidente
Il premier in esilio: «Pronti al più alto sacrificio». In lotta Se Pechino non affronta le nostre sofferenze, le autoimmolazioni continueranno. Via i controlli dai monasteri. I cinesi non demonizzino il Dalai Lama. La comunità internazionale sostenga il dialogo tra Tibet e Cina.
Del Corona Marco (13 febbraio 2012) – Corriere della Sera. «Tutto il mondo sa che la tragedia dei tibetani che si danno fuoco non è terrorismo, come dicono i cinesi. Sono atti di resistenza. Read the rest of this entry »
Ngaba, muore con il fuoco una monaca buddista di 18 anni
Tenzin Choedron
Ngaba, muore con il fuoco una monaca buddista di 18 anni
Tenzin Choedron proveniva dal monastero di Mamae Dechen Choekhorling: è la 23esima vittima di questa forma di protesta contro il dominio comunista. Il governo, invece di cercare il dialogo, continua a preferire il pugno di ferro contro la popolazione. Dharamsala (AsiaNews) – Tenzin Choedron, una monaca buddista tibetana che si è data fuoco per protestare contro il dominio cinese in Tibet, è morta durante la corsa verso l’ospedale di Ngaba, nel Sichuan. A riferirlo sono oggi i media cinesi, che puntano di nuovo il dito contro “la cricca del Dalai Lama, colpevole di fomentare questi atti”. Dal febbraio del 2009, sono oramai 23 i religiosi che si sono dati fuoco per chiedere libertà religiosa e il ritorno del loro leader spirituale in patria. Secondo quanto riferito ieri dal governo tibetano in esilio, la giovane 18enne – che proveniva dal monastero di Mamae Dechen Choekhorling – si è data fuoco ad un incrocio stradale pronunciando slogan contro il governo cinese. Read the rest of this entry »
Tibet, la polizia cinese uccide un monaco buddista e suo fratello
10/02/2012 I due non stavano manifestando, ma erano nascosti in un luogo protetto: avevano partecipato alle proteste del 23 gennaio contro la dominazione cinese. Premier tibetano ad AsiaNews: “Siamo sconvolti da tanta violenza. La comunità internazionale mandi degli ispettori per scoprire la verità sul Tibet”.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi che occupano il Tibet hanno ucciso questa mattina un monaco buddista tibetano e suo fratello, colpevoli di aver partecipato a una manifestazione contro il dominio comunista, che si era conclusa con la morte di circa 6 manifestanti. Mentre arrivano le conferme di una nuova auto-immolazione (la 22esima), il premier tibetano in esilio dice ad AsiaNews : “Siamo sconvolti da tanta violenza”. Le autorità cinesi hanno inseguito per più di due settimane Yeshe Rigal, monaco 40enne, e il fratello 38enne Yeshe Samdrub: entrambi avevano partecipato alle manifestazioni della contea di Draggo, convocate per chiedere il ritorno del Dalai Lama e concluse con una sparatoria e con centinaia di arresti. Da allora i due si erano rifugiati in un luogo ritenuto sicuro. Kalsang, monaco del monastero di Drepung, racconta: “Era in fuga, ma i cinesi hanno circondato il posto dove si trovava insieme al fratello. Dopo averli fatti uscire, gli hanno sparato”. Nel frattempo, arrivano le prime conferme di una nuova auto-immolazione, questa volta da parte di un monaco del monastero di Lab. Anche questo monastero è noto per il sostegno al Dalai Lama, e nel mirino delle autorità. Lobsang Sangay, primo ministro del governo tibetano in esilio, dice ad AsiaNews : “Siamo addolorati e increduli per il continuo aumento delle auto-immolazioni. Inoltre siamo molto preoccupati per l’invio di migliaia di soldati in Tibet e dal bando imposto da Pechino ai media stranieri nella provincia. Apprezziamo le dichiarazioni di molte nazioni, ma chiediamo alla comunità internazionale di fare un’azione concreta: mandate le vostre delegazioni in Tibet a investigare sulla verità”. (NC) http://www.asianews.it/notizie-it/Tibet,-la-polizia-cinese-uccide-un-monaco-buddista-e-suo-fratello-23942.html
Il Dalai Lama in Europa: a maggio sarà in Austria e ad Udine ed a Milano a giugno.
Il 22 e 23 maggio Sua Santità il Dalai sarà ad Udine in una due giorni al palasport Carnera: il 22 maggio è previsto un incontro interreligioso di riflessione e preghiera tra buddhisti, ebrei, musulmani e cristiani, mentre il 23 maggio ci saranno ad accoglierlo tremila studenti dell’Università. Lo hanno annunciato il centro di accoglienza ”Ernesto Balducci” di Zugliano ed il centro buddhista ”Cian Ciub Cio Ling” di Polava http://www.cianciubcioling.com/ frazione del comune di Savogna, nelle Valli del Natisone.
Mercoledì 16 maggio Sua Santità terra’ una conferenza pubblica a Maribor in Slovenia, mentre alla Fiera di Klagenfurt in Austria venerdì e sabato 18 e 19 maggio www.tibetcenter.at , www.dalailama.at Sua Santità darà due giorni di insegnamenti sul Sutra del Cuore http://www.sangye.it/altro/?p=216 e sulla Lampada sul Sentiero per l’Illuminazione di Atisha http://www.sangye.it/altro/?p=81 e sul Cantico delle Quattro Consapevolezze – Istruzioni sul Sentiero della Via di Mezzo del 7mo Dalai Lama Kelsang Gyatso e conferirà l’Iniziazione del Buddha della Medicina. Domenica 20 maggio Sua Santità terrà la conferenza pubblica su “The Art of Happiness”. Il 21 maggio a Salisburgo Sua Santità al mattino terrà la conferenza pubblica “La Pace nel Mondo e la responsabilità universale” e nel pomeriggio parteciperà al dialogo Interreligioso “Armonia nella diversità”. Il 22 e 23 maggio Sua Santità il Dalai sarà ad Udine ed il 24 ad Huy in Belgio. Venerdì 25 maggio a Vienna nel pomeriggio Sua Santità terrà la conferenza pubblica “Oltre la religione. L’etica ed i valori umani nella società di oggi”. Sabato 26 maggio a Vienna Sua Santità parteciperà ad una giornata di simposio sul tema: Buddismo e scienza “Mente e Materia – nuovi modelli di realtà”.
All’Arena di Manchester, UK i l 16 giugno terra’ una conferenza ai giovani, mentre il mattino del 17 e tutto il 18 impartirà insegnamenti http://www.dalailama2012uk.org/ sugli Otto Versi dell’Addestramento Mentale di Geshe Langri Thangpa (lojong tsik gyema) http://www.sangye.it/altro/?p=27 e sulla Lode al Dhammadhatu (choying toepa) di Nagarjuna http://www.sangye.it/altro/?p=1046#more-1046 , il 17 giugno terra’ la Conferenza Pubblica “Il vero cambiamento avviene nel cuore”. Il 19 giugno replicherà la conferenza alla Royal Albert Hall di Londra . Il 22 giugno ad Edimburgo terra’ la Conferenza “ Oltre la Religione, l’Etica per l’umanità”. In Scozia: il 22 giugno terra’ una conferenza a Dundee ed il 23 ad Inverness .
Mentre a Milano mercoledì 27 giugno, mattina e pomeriggio, Sua Santità il Dalai Lama darà un insegnamento sul testo “I tre aspetti principali del sentiero” di Lama Tzong Khapa http://www.sangye.it/altro/?p=489 . La mattina del 28 giugno, conferirà l’iniziazione di Avalokiteshvara il Buddha della compassione e nel primo pomeriggio terrà una conferenza pubblica.
L’evento si svolgerà presso il Mediolanum Forum di Assago (Milano). Sarà possibile iscriversi all’evento dagli inizi di marzo. Ulteriori informazioni verranno pubblicate sul sito web www.dalailama-milano2012.org Per informazioni: info@dalailama-milano2012.org .
Cina anni ’50, memorie di una tragedia rimossa
Legatura dei polsi dei condannati
Cina anni ’50, memorie di una tragedia rimossa – Maria Rita Masci Manifesto – 11.02.12
Alla Mostra del cinema di Venezia del 2010 fu presentato a sorpresa un film, La fossa (The Ditch) del regista cinese Wang Bing, che fece sensazione e per il quale non si esitò a parlare di capolavoro. Il film traeva origine da una raccolta di testimonianze di sopravvissuti al campo di concentramento di Jiabiangou, nella provincia del Gansu. Qui erano rinchiuse le vittime, per lo più intellettuali e funzionari governativi, della campagna lanciata nel ’57 contro gli esponenti della destra. Dopo aver sollecitato la critica sull’operato del Partito, Mao stabilì che si era andati troppo oltre e mise fine al movimento, noto come «I cento fiori», con la repressione. Campi del genere erano chiamati di «rieducazione attraverso il lavoro manuale» e le condizioni di vita erano durissime. Read the rest of this entry »
Tibet, la polizia cinese uccide un monaco buddista e suo fratello
I due non stavano manifestando, ma erano nascosti in un luogo protetto: avevano partecipato alle proteste del 23 gennaio contro la dominazione cinese. Premier tibetano ad AsiaNews: “Siamo sconvolti da tanta violenza. La comunità internazionale mandi degli ispettori per scoprire la verità sul Tibet”.
Dharamsala (AsiaNews) – Le autorità cinesi che occupano il Tibet hanno ucciso questa mattina un monaco buddista tibetano e suo fratello, colpevoli di aver partecipato a una manifestazione contro il dominio comunista, che si era conclusa con la morte di circa 6 manifestanti. Mentre arrivano le conferme di una nuova auto-immolazione (la 22esima), il premier tibetano in esilio dice ad AsiaNews : “Siamo sconvolti da tanta violenza”.Le autorità cinesi hanno inseguito per più di due settimane Yeshe Rigal, monaco 40enne, e il fratello 38enne Yeshe Samdrub: entrambi avevano partecipato alle manifestazioni della contea di Draggo, convocate per chiedere il ritorno del Dalai Lama e concluse con una sparatoria e con centinaia di arresti. Da allora i due si erano rifugiati in un luogo ritenuto sicuro. Kalsang, monaco del monastero di Drepung, racconta: “Era in fuga, ma i cinesi hanno circondato il posto dove si trovava insieme al fratello. Dopo averli fatti uscire, gli hanno sparato”. Read the rest of this entry »
Sottoscrizioni per il Tibet
Il monastero di Kardze' in Tibet, cui appartenevano molti monaci che si sono immolati.
Invitiamo a sottoscrivere l’appello lanciato da International Tibet Network ai leader di tutto il mondo per la cessazione delle misure repressive in atto a Ngaba e in tutto il Tibet, a sostenere la richiesta di un intervento diplomatico a favore del Paese delle Nevi e a rimanere al fianco del popolo tibetano che, come tutti gli esseri umani, ha diritto alla pace e alla libertà. La sottoscrizione al sito: http://standupfortibet.org/enough/dk-speakup-petition-1/ Sottoscrivete l’appello di AVAAZ ai presidenti Obama e Sarkozi, ai primi ministri Cameron, Gillard e Mnamohan Sing e all’Alto Rappresentante dell’UE Ctherine Ashton perché intervengano per fermare la repressione cinese causa dell’immolazione delle vite dei tibetani. Collegatevi al sito: https://secure.avaaz.org/fr/save_tibetan_lives_fr/?vl L’obbiettivo è il raggiungimento di 500.000 firme!
Roma: approvata alla Camera risoluzione sul Tibet.
È stata approvata ieri all’unanimità dalla Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati una Risoluzione sul Tibet. L’Atto impegna il Governo italiano a compiere un passo formale nei confronti della Repubblica Popolare Cinese in occasione del prossimo Summit UE – Cina che inizierà a Pechino il prossimo 14 febbraio, per chiedere l’interruzione delle violenze, la ripresa del dialogo con il Dalai Lama, l’apertura del Tibet ai media internazionali e la promozione di un’azione di monitoraggio sui diritti umani in Tibet in sede ONU. La Risoluzione è stata presentata dall’Onorevole Gianni Vernetti e sottoscritta da deputati di tutti i partiti. Riportiamo al termine della notizia il testo integrale della Risoluzione.
Questo il testo integrale della Risoluzione sul Tibet: Read the rest of this entry »
Un ex monaco tibetano si è dato fuoco a Ngaba
Un ex monaco si dà fuoco in Tibet contro l’occupazione cinese. È il 21mo dal marzo 2009. È un ragazzo di diciannove anni, Rinzin Dorjee , ex monaco del monastero di Kirti. Aveva lasciato il monastero nel 2010 e viveva con la sua famiglia. La polizia ha domato le fiamme e lo ha fatto ricoverare prima all’ospedale di Ngaba e, in un secondo momento, all’ospedale di Barkham, la capitale della Prefettura autonoma di Ngaba. Non si conoscono con esattezza le sue condizioni ma, secondo alcune fonti, la scorsa notte Rinzin era “in punto di morte”. Il nuovo episodio, il ventunesimo dal marzo 2011, è avvenuto nelle vicinanze della scuola primaria di Ngaba, alle ore 18.30 locali. “Un tibetano si è dato fuoco gridando slogan contro il governo cinese”, ha riferito un tibetano appartenente al monastero di Kirti in India citando un suo contatto all’interno della regione. Secondo testimoni oculari sembra che trattarsi di un monaco, ma ancora non si hanno notizie precise sulla sua identità. “È stato immediatamente portato via dalla polizia e dai soldati e al momento non sappiamo dove sia e quali siano le sue condizioni”, riferisce la fonte all’interno del Tibet. La notizia del nuovo caso di auto immolazione arriva nel giorno in cui i tibetani della diaspora, rispondendo all’appello del governo di Dharamsala, manifestano in questo giorno di fronte alle ambasciate cinesi in tutto il mondo e organizzano fiaccolate e veglie di preghiera in segno di solidarietà con i compatrioti. La scorsa settimana, il Primo Ministro Lobsang Sangay aveva invitato i tibetani in esilio a manifestare, il giorno 8 febbraio, “per far sapere alla Cina che la violenza e l’uccisione di tibetani innocenti sono inaccettabili”. Read the rest of this entry »
Karmapa: Tibetani, non perdete la fiducia e preservate le vostre vite
Karmapa Lama: Tibetani, non perdete la fiducia e preservate le vostre vite; di Ogyen Trinley Dorje, XVII Karmapa Lama.
Il “numero 3” del buddismo tibetano scrive ai suoi fedeli: “Abbiate fiducia nel futuro, continuiamo a seguire il Dalai Lama”. Mentre in Tibet continuano le auto-immolazioni, Pechino sceglie il pugno di ferro: emanata un’ordinanza ai quadri comunisti locali, che devono “fare di tutto” per mantenere la stabilità sociale.
Dharamsala (AsiaNews) – Mentre la protesta tibetana contro la repressione cinese non accenna a diminuire, arrivano nuove notizie di auto-immolazioni e di proteste violente contro la dominazione han e la mancanza di libertà religiosa in Tibet. Tre manifestanti si sono uccisi nella contea di Draggo e altre decine risultano al momento “disperse” dopo gli arresti sommari operati dalle autorità contro le manifestazioni pacifiche.
Inoltre, il governo di Pechino ha ordinato ai dirigenti e ai quadri comunisti di stanza in Tibet di “fare di tutto per mantenere la stabilità sociale” in vista del Nuovo anno tibetano, che porta con sé il quarto anniversario delle proteste di Lhasa. Il Karmapa Lama, “numero 3” nella gerarchia del buddismo tibetano, invita i suoi fedeli a “mantenere la fiducia nel futuro” e a “preservare la propria vita anche davanti alle avversità”. Ma attacca la Cina “incapace di vedere la verità del Tibet”. Di seguito il testo integrale del messaggio inviato dal Karmapa Lama. Read the rest of this entry »
Altri tre monaci tibetani si sono immolati
Venerdì 3 febbraio altri tre monaci tibetani si sono dati foco a Phuwu, un villaggio a 145 chilometri da Serthar. Uno di loro è morto, due sono sopravvissuti. La notizia è arrivata ai media e alle agenzie dopo oltre ventiquattro ore dall’accaduto a causa del blocco delle comunicazioni imposto dalle autorità cinesi dopo la sanguinosa repressione delle proteste avvenute la scorsa settimana nella regione orientale del Sichuan. Riferisce Radio Free Asia che due dei tre monaci autoimmolatisi sono sopravvissuti, anche se versano in gravi condizioni. Sono Tsaptsai Tsering, sessant’anni , e Kyarel, trent’anni. Non è ancora pervenuta l’identità della terza persona che si è data fuoco e che, secondo quanto riferisce l’emittente, è deceduta. Prima di darsi fuoco i tre tibetani hanno invocato il ritorno del Dalai Lama e chiesto libertà per il Tibet. Sale quindi purtroppo a venti il numero degli eroi tibetani che si sono immolati dandosi fuoco. Read the rest of this entry »
La primavera birmana e il lungo inverno del Tibet
di Raimondo Bultrini http://bultrini.blogautore.repubblica.it/
Ciò che accade in Tibet mentre si assiste alle prove di democrazia in Birmania, rende ancora più grande il baratro che divide la Cina dal mondo. Pochi giorni fa, mentre assistevamo ai liberi comizi di Lady Aung San Suu Kyi nelle province meridionali del Myanmar, laici e monaci tibetani venivano uccisi e feriti (almeno sette vittime secondo fonti del dissenso) perché protestavano in massa contro la politica cinese sul Tetto del mondo, nella regione tibetana oggi assorbita dal Sichuan.
Molti sanno che la Cina è stata l’alleata principale dei generali birmani responsabili di una crudele e inefficace dittatura durata 50 anni, proprio come accade da un tempo ancora più lungo in Tibet. Oggi che i militari di Naypidaw e Rangon hanno ammorbidito la loro posizione a favore dell’Occidente, per non dipendere economicamente solo dal Grande Fratello cinese, l’isolamento ideologico dei comunisti dal resto degli stessi vicini asiatici si fa ancora più evidente. Read the rest of this entry »
Deportati centinaia di tibetani di ritorno da Bodhgaya
Centinaia di migliaia di Tibetani, di cui molti provenienti dal Tibet hanno partecipato al Kalachakra conferito a Bodhgaya in India da Sua Santità il Dalai Lama
Centinaia di pellegrini tibetani di ritorno in Tibet attraverso il Nepal dopo aver partecipato all’iniziazione di Kalachakra officiata a Bodhgaya dal Dalai Lama, sono stati arrestati dalle forze di pubblica sicurezza e deportati in località ignota. Il governo tibetano ha reso noto che attorno alle 10.00 del 31 gennaio (ora locale) i pellegrini, circondati dalla polizia, sono stati fatti salire su di un treno alla stazione ferroviaria di Lhasa. Il convoglio ha lasciato la capitale tibetana e si è diretto verso una sconosciuta località della Cina.
Il “modello Wukan” può salvare il Tibet
Non il darsi fuoco, ma il “modello Wukan” può salvare il Tibet
di Wang Lixiong
Soltanto cercando vera autonomia a livello di base, nei villaggi, i tibetani possono sperare di vincere la loro guerra contro la Cina. Il coraggio di chi si è auto-immolato non può nascondere il fatto che, in questo modo, il Tibet è condannato a sparire per sempre.
Dharamsala (AsiaNews) – Nel corso del 2011, secondo i dati ancora parziali delle Ong, in Tibet sono state uccise dalla polizia circa 70 persone. Altri 16, quasi tutti monaci, si sono dati fuoco in piazza per protestare contro la repressione cinese e per chiedere libertà religiosa e il ritorno del Dalai Lama. Le autorità comuniste hanno arrestato e condannato 230 tibetani per aver manifestato contro il governo, e il numero dei detenuti politici è così arrivato a 830. Read the rest of this entry »
Dieci, cento, mille Wukan, campagne cinesi in rivolta
La protesta di Wukan
di Paolo Solom, Corriere della Sera – 28 gennaio 2012
La parola d’ordine corre di villaggio in villaggio. “Impariamo da Wokan”, gridano i contadini e residenti stufi delle “prepotenze” di costruttori e funzionari locali che – spesso in combutta – strappano loro, letteralmente, la terra sotto i piedi. Perché la Cina non si può fermare. Deve continuare a costruire, espandersi, produrre. Autostrade, ferrovie, palazzi: intorno alle megalopoli lo spazio vale oro, mentre spesso chi lo abita non vale nulla, almeno agli occhi di chi ha obiettivi “più alti”. “Impariamo da Wokan”, ovvero il villaggio che il 15 gennaio, dopo mesi di rivolta contro espropri e mancati indennizzi, aveva ottenuto un’incredibile “vittoria”: rimozione dei responsabili cittadini del partito comunista e, addirittura, promozione a segretario del leader della sommossa, Lin Zuluan, 65 anni.Nei giorni scorsi è stata la volta di un altro piccolo centro del Sud della Cina, Wanggang, alle porte di Canton. Mille rivoltosi hanno marciato fino alla capitale provinciale per reclamare i propri diritti. “Se la Cina non cambia e non comincia ad aiutare i residenti più deboli dei villaggi – ha dichiarato spavaldo alla Reuters un trentatreenne di nome Wang – ogni villaggio si trasformerà in una nuova Wukan”.
La protesta era inscenata contro il capo del partito, Li Zihang, accusato di aver sottratto la terra ai legittimi proprietari con l’inganno. Read the rest of this entry »
Cresce la protesta tibetana nel Sichuan: altri cinque morti
Le forze cinesi di sicurezza hanno sparato su manifestanti che gridavano libertà per il Tibet e per il ritorno del Dalai Lama. A Serthar imposta la legge marziale. Critiche di Pechino alle notizie sulle uccisioni a Draggo, due giorni fa. Il premier tibetano in esilio critica il silenzio della comunità internazionale. Le “preoccupazioni” degli Stati Uniti, che in febbraio riceveranno in visita il vice-presidente cinese Xi Jinping.
Dharamsala (AsiaNews/Agenzie) – Le forze cinesi di sicurezza hanno ucciso almeno cinque tibetani e ferito altri 40 nel secondo giorno di proteste scoppiate nella prefettura di Kardze (Ganzi, in cinese), nella provincia del Sichuan. Secondo fonti tibetane, la polizia ha sparato contro i dimostranti a Serthar (Seda, in cinese), dove è stata imposta la legge marziale. “I tibetani – dice una fonte – sono confinati nelle loro case e la polizia spara su chiunque si avventuri nelle strade”.
I morti e i feriti di Serthar si aggiungono ai sei morti e agli oltre 30 feriti, anch’essi dimostranti, che la polizia ha colpito a Draggo (Luhuo, in cinese), sempre nel Sichuan. Secondo fonti locali, “12 di loro sono in gravissime condizioni, con un proiettile nel cranio” (nella foto uno dei dimostranti, ucciso a Draggo).
Le manifestazioni sono tutte iniziate con la distribuzione di volantini che esaltavano le auto-immolazioni di giovani tibetani e con slogan sulla libertà del Tibet e sul Dalai Lama. In quasi un anno almeno 16 persone – in maggioranza giovani monaci – si sono dati fuoco per criticare la politica cinese sul Tibet. Read the rest of this entry »
Ancora sangue in Tibet: la polizia uccide 6 manifestanti
I fatti sono avvenuti a Draggo, nella provincia settentrionale del Sichuan: migliaia di persone hanno marciato per chiedere libertà religiosa e il ritorno del Dalai Lama fino agli uffici governativi, dove i soldati hanno sparato a vista.
Lhasa (AsiaNews /Agenzie) – La polizia cinese ha aperto il fuoco contro una manifestazione pacifica che chiedeva il ritorno del Dalai Lama in Tibet: almeno un manifestante è morto colpito alla testa, mentre altri 30 sono feriti in maniera grave. La Xinhua, agenzia di stampa del regime cinese, conferma il conteggio delle vittime ma punta il dito contro i “separatisti” e la “cricca del Dalai Lama che incita la popolazione alla violenza”. Secondo altre fonti, le vittime tibetane sono almeno sei. Read the rest of this entry »
Monaco buddista ucciso dalle torture della polizia
Geshi Tsultrim Gyatso
Geshi Tsultrim Gyatso, 51 anni, è deceduto dopo 6 mesi di detenzione in un carcere del Qinghai. La polizia non nega l’accaduto, ma spiega di “non essere responsabile” della morte di un uomo fuori dal carcere. Continua la repressione cinese del Tibet. Dharamsala (AsiaNews/Rfa) – Geshi Tsultrim Gyatso, monaco buddista molto rispettato per la sua attività religiosa e per il suo impegno a favore della cultura tibetana, è morto a causa delle torture inflitte dalla polizia nel corso di sei mesi di detenzione. Non si ferma dunque la repressione cinese in Tibet e nelle province a maggioranza tibetana. Secondo la scrittrice tibetana Woeser, che vive a Pechino, le autorità hanno arrestato il monaco 51enne nel luglio del 2011 nella prefettura di Hainan: alla fine del dicembre 2011, è stato rilasciato e portato per un paio di giorni in ospedale. Tuttavia le cure non sono servite a nulla: dimesso anche dall’ospedale, è morto in casa il 22 gennaio. Citando fonti locali, Woeser racconta: “Subito dopo il ricovero, è stato dimesso. La sua famiglia ha subito notato la sua fragilità e le sue diverse ferite, inflitte in carcere. È morto senza che si potesse fare nulla”. Le autorità non negano l’accaduto. Un responsabile della polizia del Qinghai dice: “Non siamo responsabili per la morte di un ex detenuto, se avviene fuori dalla prigione”. Woeser spiega che Gyaltso era nel mirino delle autorità sin dal 2006, quando aveva partecipato al rituale Kalachakra in India sotto la guida del Dalai Lama. Nel marzo 2008, inoltre, aveva preso parte a una protesta pacifica con altri 60 monaci del suo monastero per chiedere la libertà del Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Inoltre, combatteva da tempo per preservare la lingua e la cultura tibetana. Read the rest of this entry »
Il 2011 è stato un anno davvero speciale per il Tibet
Intervento del dr Claudio Cardelli, Presidente dell’Associazione Italia-Tibet
Il 2011 è stato un anno davvero speciale per il Tibet; sotto molti punti di vista un anno drammatico come il paese non aveva vissuto da anni, ma anche importante per il messaggio che ci è arrivato forte e chiaro dalla gente di quella nazione; gente che ci dimostra ancora una volta che non è assolutamente disposta a farsi normalizzare da Pechino. Mentre vi scrivo ho sotto gli occhi queste ultime immagini arrivate dal Tibet.
Mostrano plotoni interi di soldati cinesi in tenuta antisommossa. Sono vestiti di nero e armati di tutto punto. Attraversano le strade di un villaggio tibetano.. Sullo sfondo si riconosce lo stupa di Kirti. Altre immagini li mostrano adunati a centinaia, forse migliaia, che ascoltano probabilmente istruzioni su come reprimere i “facinorosi”. Poi ancora ci sono soldati che trascinano dei tibetani tenendogli il capo chino quasi fin sul terreno.. e altre con dei monaci trascinati fuori dal monastero e con dei cartelli al collo con su scritti i reati di cui sono accusati.. Chi sa il cinese legge “separatista”
Immagini sinistre che ci riportano agli anni bui della rivoluzione culturale.Nulla sembra essere cambiato. I tamzing, le delazioni, le torture e gli imprigionamenti arbitrari. Infine monaci caricati sui camion con le teste fuori dalle sponde del cassone e i cartelli che penzolano dai loro colli a monito per tutti..Via verso destinazioni ignote. Di molti si prederanno le tracce. Read the rest of this entry »
È morto Norbu Damdul: tre mesi fa si era dato fuoco per la libertà del Tibet
Norbu Damdul
È morto Norbu Damdul: tre mesi fa si era dato fuoco per la libertà del Tibet
Nessuno sapeva che fine avesse fatto il giovane monaco tibetano. In fin di vita, era stato portato via dalla polizia. Le autorità cinesi hanno cremato il corpo e consegnato le ceneri alla famiglia, impedendo così gli ultimi rituali religiosi. Norbu aveva 19 anni.
Dharamsala (AsiaNews) – È morto Norbu Damdul, il giovano monaco tibetano di Kirti che si era dato fuoco il 15 ottobre 2011 . Il decesso è avvenuto il 5 gennaio scorso in un ospedale di Barkham, nella regione autonoma tibetana di Ngaba. Norbu aveva solo 19 anni. Quando si è dato fuoco, aveva urlato “Libertà per il Tibet” e “Lasciate tornare il Dalai Lama”. Dal giorno della sua autoimmolazione, la polizia aveva fatto scomparire il monaco in fin di vita e per circa tre mesi nessuno ha saputo nulla delle sue condizioni. Alla morte, le autorità cinesi si sono rifiutate di restituire il corpo del giovane alla famiglia, per celebrare gli ultimi rituali religiosi. Dopo aver cremato la salma, ufficiali di Pechino hanno consegnato ai familiari le sue ceneri. Dal marzo 2011, sono in tutto 15 i casi di autoimmolazione. Solo in questi primi giorni del 2012, già tre monaci hanno cercato di suicidarsi dandosi fuoco chiedendo la libertà per il Tibet e il ritorno del Dalai Lama. Di questi, due sono morti mentre il terzo è ferito in modo grave. (NC)
Un altro monaco tibetano si è dato fuoco
Sonam Wangyal, il monaco tibetano appena immolatosi.
Un altro monaco tibetano si è dato fuoco a Dharlang, una città della Contea di Golok, nella regione orientale del Qinghai. È il terzo tibetano che ha sacrificato la propria vita nel giro di pochi giorni in segno di protesta contro il governo cinese in Tibet, il quindicesimo dallo scorso mese di marzo 2011. Nel febbraio 2009 si era immolato Tapey, un giovane monaco del monastero di Kirti.
Sonam Wangyal, quarantadue anni, conosciuto anche come Sopa, era un monaco molto venerato tra la sua gente, un Tulku o, forse, l’abate di Nyanmo, il suo monastero. Prima di darsi fuoco, è salito su una collina, ha bruciato dell’incenso e ha pregato. Poi ha distribuito numerosi volantini nei quali ha scritto che si apprestava a compiere l’estremo gesto per il Tibet e per la felicità del popolo tibetano. “La gente del Tibet non deve perdere la fede e la speranza” – recitavano i volantini -.” “Certamente, un giorno i tibetani saranno felici, non devono abbandonare il sentiero della speranza”.
Ha scritto inoltre di voler rendere omaggio a tutti i tibetani morti dal 2009 per la libertà del Tibet e per il ritorno del Dalai Lama. Si è quindi cosparso di cherosene e ne ha bevuto in abbondanza tanto che il suo corpo, avvolto dalle fiamme, è letteralmente esploso. La polizia cinese, arrivata sul luogo dell’auto immolazione, ha portato via ciò che restava del povero corpo. Risparmiamo ai lettori altri macabri particolari. Poiché Wangyal era un monaco di alto rango e un venerato leader spirituale, circa 2000 tibetani si sono immediatamente radunati in una veglia di preghiera. In centinaia hanno poi marciato verso la stazione di polizia chiedendo alle autorità la restituzione dei suoi resti mortali. La polizia in un primo momento ha rifiutato la richiesta provocando l’ira dei tibetani che, riferisce Radio Free Asia , hanno reagito fracassando porte e finestre dell’edificio. Solo allora le forze dell’ordine hanno consegnato alla folla ciò che restava del monaco, la testa e parte del busto. I tibetani li hanno portati in processione per le vie della città. Read the rest of this entry »
Qinghai, una folla porta in processione i resti di un monaco auto-immolato
Centinaia di tibetani hanno costretto la polizia a rilasciare i resti di Nyage Sonamdrugyu, un “buddha vivente” che ha scelto il suicidio con il fuoco dopo che il governo gli ha negato il visto per l’India, e li ha portati per le strade di Dari. Nonostante l’opposizione del Dalai Lama, sale a 15 il numero dei suicidi. Dharamsala (AsiaNews) – Una folla composta da centinaia di tibetani inferociti ha portato questa mattina per le strade della contea di Dari – nella provincia cinese a maggioranza tibetana del Qinghai – i resti di un monaco buddista che si è auto-immolato con il fuoco per protestare contro l’occupazione comunista e il bando del Dalai Lama. Nonostante gli appelli proprio del leader buddista, sale così a 15 il numero di religiosi che hanno scelto di suicidarsi con il fuoco.
Secondo Radio Free Asia , la folla ha costretto la polizia a cedere i resti del monaco 42enne, Nyage Sonamdrugyu noto come Sopa, che sono poi stati portati per le strade della contea. Sopa si è ucciso ieri mattina dopo aver bevuto cherosene, di cui aveva già gli abiti imbevuti: secondo alcuni testimoni, “il suo corpo è esploso dopo che ha avvicinato una fiamma”. Il suo è un caso particolare perché si tratta di un bodhisattva, un “buddha vivente”: monaci considerati rinascite di grandi maestri del passato. Le autorità cinesi avevano negato il visto al monaco, che voleva recarsi in India per ascoltare gli insegnamenti del Dalai Lama e del Karmapa Lama. Secondo alcuni, questo è il motivo che lo ha spinto ad auto-immolarsi. Inoltre, altri 2 monaci giovani hanno compiuto lo stesso gesto fra il 5 e il 6 gennaio: uno è morto, mentre l’altro è ferito in maniera molto grave. Secondo il governo cinese si tratta di “criminali comuni che appartengono alla cricca del Dalai Lama”.
Il leader buddista ha più volte chiesto ai suoi seguaci in Tibet e nelle province cinesi a maggioranza tibetana di non commettere suicidio: “La vita è il bene più prezioso che abbiamo. Conosciamo bene le sofferenze di queste persone, ma in questi casi serve pazienza”. I monaci che scelgono il suicidio appartenevano quasi tutti al monastero di Kirti, che non ha una grande tradizione storica e il cui abate vive in esilio a Dharamsala. Anche il lama geshe Gedun Tharchin, che da anni studia i Cinque grandi trattati del buddismo, ha spiegato ad AsiaNews : “Per la nostra religione ogni vita è sacra, e uccidersi è un danno enorme per l’anima. Ma chi vive in Tibet ha fame di libertà, soprattutto religiosa: una fame che sta attraversando tutta la Cina. E il governo è sicuramente molto duro con loro: ho visto i video delle immolazioni apparsi sulla Rete, e non sono riuscito a provare altro che compassione per queste persone”.
Tibet: le prime due auto-immolazioni del 2012, per protesta contro Pechino
Nel pomeriggio di ieri due persone, a breve distanza, si sono date fuoco nei pressi del monastero di Kirti, nella città di Ngaba. Un uomo sarebbe morto, ma non vi sono conferme ufficiali. Le autorità cinesi hanno rimosso i corpi e imposto una rigida censura. Decine di migliaia di fedeli in pellegrinaggio per assistere alle lezioni del Dalai Lama.
Dharamsala (AsiaNews) – Due tibetani si sono dati fuoco nel pomeriggio di ieri, per protestare contro la fine del “colonialismo” cinese nella regione e “l’immobilità” dei governi occidentali che, in un periodo di crisi economica, non vogliono creare frizioni con il governo di Pechino. Si tratta del primo episodio registrato nel 2012, per un totale di 14 casi di auto-immolazione a partire dal marzo scorso. Secondo alcuni testimoni una delle due persone sarebbe deceduta, ma non vi sono conferme ufficiali e le autorità cinesi hanno imposto una rigida censura. Intanto decine di migliaia di pellegrini buddisti di tutto il mondo si muovono verso Bodhgaya, città nel nord dell’India, dove sono in programma i “Kalachakra”, insegnamenti religiosi tenuti dallo stesso Dalai Lama. Read the rest of this entry »
Altri due tibetani si sono auto immolati a Ngaba
Il 6 gennaio 2012, attorno alle ore 14.40, ora locale, altri due tibetani si sono auto immolati a Ngaba. Ne hanno appena dato notizia il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia e numerose agenzie. Due uomini, un monaco e un laico, con le mani giunte in segno di preghiera, si sono dati fuoco gridando “Lunga vita al Dalai Lama” e invocando il suo ritorno in Tibet.
Nel giro di pochi minuti sono arrivati sul luogo dove si era consumato il disperato gesto forze della Polizia Armata del Popoli (PAP) e dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza (PSB) che hanno estinto le fiamme e portato in un luogo per ora sconosciuto i due tibetani.
Nonostante al momento non siano pervenute notizie certe sulle loro condizioni di salute, alcune fonti riferiscono che le ustioni riportate potrebbero essere talmente gravi da far temere per le sorti dei due nuovi eroi. Non sono ancora noti i nomi, l’età e i particolari della loro vita.
È inoltre di questi minuti la notizia, battuta da numerose agenzie di stampa, che le autorità indiane hanno rafforzato le misure di sicurezza a protezione del Dalai Lama, in questi giorni a Bodh Ggaya per il conferimento dell’iniziazione di Kalachakra. Secondo il quotidiano Times of India , la polizia di Nuova Delhi ha ricevuto informazioni sulla possibilità che alcuni tibetani, probabilmente agenti dei servizi di Pechino, siano entrati clandestinamente in India per raccogliere informazioni sul governo tibetano in esilio e colpire il Dalai Lama. Fonti: Tibetan Centre for Human Rights and Democracy – Agenzie-Associazione Italia Tibet.
Il Dalai Lama riceve a Bodh Gaya il Premio Internazionale Mahatma Gandhi
Sua Santità il Dalai Lama nel corso dei suoi insegnamenti al Kalachakra a Bodh Gaya ha ricevuto il Premio Internazionale Mahatma Gandhi per la Riconciliazione e della Pace. In rappresentanza della Gandhi Development Trust a Durban, Sud Africa, Ela Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, il padre della nazione indiana, ha personalmente consegnato il premio al leader spirituale tibetano, aggiungendo: “Abbiamo il privilegio di onorare Sua Santità il Dalai Lama a riconoscimento del suo lavoro e per il contributo per la pace nel mondo”. Il Dalai Lama avrebbe dovuto ricevere il premio lo scorso ottobre nell’ambito di una sua visita tanto attesa in Sud Africa. Read the rest of this entry »
Il Dalai Lama inizia gli insegnamenti del Kalachakra
Le danze rituali dei monaci del Namgyal Monastery per la purificazione del sito hanno preceduto gli insegnamenti di Sua Santità il Dalai Lama al Kalachakra
Il leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama ha iniziato sotto la pioggia i suoi dieci giorni d’insegnamenti sul Kalachakra a Bodh Gaya. Centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da Tibet, dalle regioni himalayane, dal Bhutan, dalla Corea, dalla Cina, e dall’Occidente si sono seduti sotto l’immensa tenda che li ospitava per ascoltare il Dalai Lama. Il 76enne leader tibetano ha esordito ringraziando i convenuti per aver intrapreso un viaggio di tanto impegnativo per ricevere i suoi insegnamenti, con una menzione speciale del gran numero di tibetani del Tibet. “Questo è un luogo molto sacro perché qui il Buddha raggiunse l’illuminazione e quelli di voi tibetani che sono venuti dal Tibet, nonostante le molte difficoltà, tutti voi vi considero tra i miei devoti speciali a questo Kalachakra”, ha ribadito il Dalai Lama.
Chiedendo a tutti i pellegrini cinesi di alzare la mano, il leader spirituale tibetano ha salutato la loro presenza, esortando tutti i suoi devoti a praticare i suoi insegnamenti sulla base della ragione e non della “fede cieca”. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama receives Mahatma Gandhi Award
His Holiness the Dalai Lama receives the Mahatma Gandhi International Award for Reconciliation and Peace from Ela Gandhi, the granddaughter Mahatma Gandhi, in Bodh Gaya, India, on January 4, 2011. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Dalai Lama receives Mahatma Gandhi International Award in Bodh Gaya
Bodh Gaya, Bihar, India, 4 January 2012 (by Tendar Tsering, phayul.com) – His Holiness the Dalai Lama formally received the Mahatma Gandhi International Award for Reconciliation and Peace earlier today during his Kalachakra teachings at Bodh Gaya.
Representing the Gandhi Development Trust in Durban, South Africa, Ela Gandhi, grand daughter of Mahatma Gandhi, the father of the Indian nation, personally presented the award to the Tibetan spiritual leader.
“We are privileged in honouring His Holiness the Dalai Lama in recognition of his work and contribution for world peace,” Ela Gandhi announced.
The Dalai Lama was supposed to have received the award last October as part of a much anticipated visit to South Africa. The visit had to be called off at the eleventh hour following a five-week wait for a visa to be issued. Read the rest of this entry »
Migliaia di devoti accolgono Sua Santità il Dalai Lama a Bodh Gaya per il Kalachakra
Circa 400.000 persone sono accorse a Bodhgaya per ricevere l'Iniziazione al Kalachakra da Sua Santità il Dalai Lama
Migliaia di devoti da tutto il mondo, stimati attorno a 400.000 persone, hanno accolto il leader spirituale tibetano Sua Santità il Dalai Lama a Bodh Gaya, il luogo per gli insegnamenti odierni di Sua Santità al 32° Kalachakra. I devoti provenienti da moltissimi paesi, tra cui diverse migliaia di pellegrini provenienti dal Tibet, allineati nelle strette vie che conducono al luogo più sacro del mondo per i buddisti, hanno salutato il Dalai Lama scandendo lo slogan ‘lunga vita al Dalai Lama’. All’arrivo, il Dalai Lama ha subito raggiunto il Tempio Mahabodhi, il luogo dell’illuminazione del Buddha, per offrire preghiere. Il Mahavihara Mahabodhi è tra i 84.000 santuari fatti costruire dal re Asoka il Grande nel 3 ° secolo aC. Parlando alla stampa poco dopo il suo arrivo, Sua Santità ha chiamato l’India, la “terra delle religioni”, riferendosi alla tolleranza mostrata dal suo popolo verso tutte le maggiori tradizioni religiose del mondo. Rispondendo ad una domanda sulla questione del Tibet e della Cina, il 76enne leader tibetano ha detto che “la verità è sempre più potente”, affermando che la verità è dalla parte dei tibetani. Read the rest of this entry »
H. H. Dalai Lama: Chinese understanding of Tibetan issue is growing
His Holiness the Dalai Lama speaking to peoples from the Himalayan Regions during the Kalachakra for World Peace in Bodh Gaya, India, on January 3, 2012. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
Chinese understanding of Tibetan issue is growing says the Dalai Lama
Bodh Gaya, Bihar, India, 3 January 2012 (Tendar Tsering, phayul.com) – Speaking exclusively to an audience of Tibetans, Chinese, and people from the Himalayan region attending the Kalachakra, Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama noted that the understanding of the Tibetan issue as well as sympathy towards Tibetans among Chinese in mainland China is growing.
“I have been meeting Chinese scholars, students, and various representatives of organisations in the last many years and there is a growing understanding of the Tibetan issue and a growing interest in Tibetan Buddhism among the mainland Chinese,” the Dalai Lama said earlier today in Bodh Gaya.
“I have heard that there are around three million Buddhists in China and that the number is increasing,” the 76-year old Tibetan leader who devolved all his political authority to the elected Tibetan leadership last year said. Read the rest of this entry »
The Dalai Lama begins ten-day Kalachakra teachings
His Holiness the Dalai Lama on his arrival at the Mahabodhi Stupa in Bodh Gaya on December 31, 2011. Photo/Tenzin Choejor/OHHDL
The Dalai Lama begins ten-day Kalachakra teachings
Bodh Gaya, Bihar, India, 2 January 2012 (byTendar Tsering, phayul.com) – Amidst a light rainfall, Tibetan spiritual leader His Holiness the Dalai Lama began his ten-day Kalachakra teachings yesterday in Bodh Gaya.
Thousands of pilgrims from Tibet, the Himalayan regions, Bhutan, Korea, China, and from the west sat under tents covering the large grounds to listen to the Dalai Lama.
The 76-year old Tibetan leader began by thanking the large gathering for making the journey to receive his teachings with a special mention of the huge number of Tibetans from Tibet.
“This place is a very holy place as the Buddha was enlightened here and those of you Tibetans who have come from Tibet despite lots of hardships, you all are among my special devotees for this Kalachakra,” the Dalai Lama said.
Asking all the Chinese pilgrims to raise their hands, the Tibetan spiritual leader acknowledged their attendance while urging all his devotees to practice his teachings based on reasons and not on “blind faith”. Read the rest of this entry »
Karmapa: nel 2012 privilegiamo compassione e amore
Karmapa Lama: nel 2012 privilegiamo compassione e amore, di Ogyen Trinley Dorje, XVII Karmapa Lama. Il “numero 3” del buddismo tibetano invia i suoi migliori auguri per coloro che hanno sofferto nel 2011 e invita il mondo a non dare credito alle voci che parlano di nuovi disastri. Compassione e amore sono la strada verso la felicità.
Dharamsala (AsiaNews) – Molte persone hanno espresso un sentimento di ansia per i disastri che dovrebbero colpire il mondo nell’anno 2012. Per calmarle, vorrei invitare tutti a riflettere sul fatto che non sappiamo mai cosa porti un nuovo anno: ma se siamo sinceri nel nostro impegno sulla strada del perdono e della compassione, questa incertezza del futuro non ci potrà causare alcuna preoccupazione. Qualunque cosa accada nella vita, possiamo semplicemente mantenere la nostra attenzione sulle cose più importanti: coltivare la compassione e l’equanimità, e agire in modo da fare del bene nei confronti degli altri. Se teniamo vivi questi sentimenti nei nostri cuori, saremo in grado di fare tutto quello che è positivo per noi e per gli altri. Read the rest of this entry »